venerdì 5 settembre 2014

Da far circolare il più possibile

Questa è la storia di Fabrizio pellegrino con un cancro....è da magone ed è piena di speranza, per favore fatela conoscere a chi può averne bisogno!
ps le foto sono di lui in ospedale e...sulla Francigena

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Dai corridoi della "morte" ai cammini della "vita"

Di cancro si può guarire?, effettivamente non lo so, ma so per certo che anche se malato e la prognosi non é delle migliori per la medicina so può vivere sereni , felici e sopratutto fiduciosi.
Mi é stato diagnosticato nel maggio 2011 un linfoma N.H. a cellule mantellari ormai al quarto stadio B ,tutti i i linfonodi , sangue,midollo osseo, milza e stomaco erano stati invasi

Dopo il protocollo tradizionale con cicli di chemio e auto trapianto di cellule staminali la medicina non poteva propormi altro se non un chemio terapico bimestrale per cercar di ostacolare il ritorno della malattia.
Ho deciso che non poteva bastare e allora ho cominciato a cercar un modo che potesse far bene al mio corpo e sopratutto al mio spirito , la scelta é caduta sul "Cammino di Santiago" , a 14 settimane di distanza dalla mia quarantena in camera sterile dove i medici cercavano di rilanciare il mio processo vitale messo a zero da dieci giorni di chemio intensiva ,mi son lanciato o dovrei dire catapultato ai piedi dei Pirenei francesi .
Dopo mesi di vita asettica , senza anticorpi ( visto che con l'auto trapianto avevo avuto un reset come un computer ) globuli bianchi che non volevano rimontare ,globuli rossi piastrine e emoglobina sotto i limiti accettabili un po' inconsciamente sono partito da San jean pied de port alla volta di Santiago , trentadue giorni e 800 km km attraverso la Spagna .
Devo dire che i primi sono stati giorni duri , ma duri duri , poi il mio corpo prendeva sempre più vigore ed a un certo punto non ero più io che lo forzavo ad andare avanti , ma era lui che me lo chiedeva e così sono arrivato i primi di giugno ai piedi della cattedrale,di ritorno a casa mi son sottoposto alle solite analisi e poi al trattamento , io mi sentivo bene e i risultati lo hanno confermato visto che i valori erano rientrati quasi nella norma.
I primi di settembre 2012 nuovo trattamento e il 12 ero a Siviglia per iniziare la via de la plata , 1100 km attraverso l'Andalusia , l'estremadura , la Castiglia e Leon, Galizia per arrivare a Santiago e poi finsterra ; non ero mai stato così bene , avevo acquisito una forza che non conoscevo neanche prima della malattia e sopratutto la mia mente era tornata serena e tranquilla , ero di nuovo " normale" per niente differente da tutti gli altri pellegrini del cammino , inutile dire che al mio rientro il 22 ottobre i risultati erano ottimi e i miei reni e il mio fegato tornavano a lavorare come prima dei trattamenti ( e devo confessare che il vino non era mancato nel cammino) .
L'otto di gennaio ho ripetuto l'esperimento , da bayonne in Francia e di nuovo a Santiago attraverso il cammino del norte , 900 km lungo la costa del mar di cantabria , tanto freddo ,pioggia , grandine , vento e neve ma anche senza vaccini ( a oggi son sempre resettato ) neanche un raffreddore , giovedì 15 febbraio sono arrivato a Santiago.
Finiti i cammini in spagna sono approdato in italia e a maggio ho iniziato la via francigena da aosta fino a roma e poi gui verso il gargano e monte sant’angelo e poi di nuovo la via de la plata , il cammino di assisi ...., ora son rientrato per la mia solita pozione magica e come sarà possibile mi rimetterò sulla strada verso gerusalemme , ma una cosa il mio ematologo dovrà spiegarmi venerdì : come é possibile camminare 30/40 km tutti i giorni con un sistema immunitario ridotto ai minimi termini ed esser in forma smagliante
Ora non so quello che passa nella mente e nel corpo , quali sono i meccanismi che regolano l'auto difesa , ma di una cosa sono sicuro : il linfoma mantellare é una bestiaccia definita al momento incurabile per la medicina, talmente testarda che a un solo scopo la recidiva , non sono una persona naturalmente predisposta a grandi attività fisiche , anzi per la verità piuttosto pigro ,ma camminare km giorno dopo giorno ti da una carica che può zittire anche il cancro , io lo sto sperimentando sulla mia pelle.
Questo è un modo , il mio modo di andare avanti e di combattere questa bestiaccia e anche se non potrà salvarmi mi sta rendendo la vita serena e felice ; quindi vorrei dire a tanta gente che sta affrontando una malattia che non deve esser per forza grave , ma anche una perdita di gusto della vita o un bisogno di fare un alt e rivedere le priorità di mettersi IN CAMMINO non importa la meta , l'importante é mettersi in viaggio , cosa abbiamo da perdere ?
Qualcuno ha detto : "iniziare un nuovo cammino spaventa. Ma dopo ogni passo che percorriamo ci rendiamo conto di come era pericoloso rimanere fermi"

Mi domando se é possibile far passare questo messaggio ,affinché possa far comprendere alle persone malate il giovamento ad unire il cammino alla medicina , libera da tutte le scorie della chemio e della vita e se anche uno solo vorrà mettersi in gioco allora i miei quasi 7000 km e il mio mal di piedi sono serviti a qualche cosa , io dal canto mio mi preparo già lo zaino per il prossimo

Buena vida e buon cammino
Fabrizio Pepini

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