...è partita così, come ci si divede su i cammini, con il magone, mio e suo e poi io ho voluto subito mettere un blog su questi 2 mesi e mezzo con questa "bambina-donna dagli occhi a margherita"avete presente i margheritini? Quelli che stanno con gli occhi spalancati nei campi...beh lei ha gli occhi a margherita spalancati sulla vita che non è stata di certo molto clemente con lei che, però, se la continua a vivere con entusiasmo e grinta)...dicevo, questi sono stati mesi di un'estate difficile per me, di miei momenti di crollo, di pianti e grandi risate, di occhiate d'intesa e di un gergo che si sviluppa solo con gli amici e Alessia è un'amica! Non me ne vogliano gli altri cari hospitaleri di queste 5 stagioni dell'ostello, sono tutti nel mio cuore e alcuni di voi sono proprio amici, ma tanti giorni così intensi insieme sono una cosa speciale e allora...non mi sto sperticando in ringraziamenti così per fare... io credo che Alessia me l'abbia mandata il Cielo perchè su di lei si può contare in tutti i sensi e...io avevo bisogno di un aiuto così!
Ci rivedremo, sarà qui per la "Festa della vernice" assieme a tutti voi hospitaleri che vorrete venire a "Chiudere l'ostello" e, quella festa di chi volontariamente è venuto a faticare nel caldo di Assisi, sarà una cosa bellissima.
Mentre mi permetto il lusso di stare al computer Lorella e Giusy sfaccendano in giro e l'ostello splende, c'è con noi anche Cipolla un cagnino che respira con un buco in gola coperto da un grazioso fazolettino rosso, è stato tracheostomizzato il poverino! E' il cagnetto di Lorella, una piccola e bianca presenza gentile. Tutto così dolce, tutto così bello, come sono grata!
Grata per tutti voi, per i pellegrini e per gli hospitaleri per questa vita in un buco da nulla nell'orto dei frati che solo chi l'ha vissuta la può capire...come tutte le cose che in teoria, anche nella più bella teoria, non si capiscono se non diventano carne e sangue
GRAZIE, grazie a te margherita siciliana, grazie a tutti voi per questi anni intensi poi...si vedrà!
Ieri sera don Marco che accompagna una masnada di ragazzi sui passi di Francesco, mi ha chiesto di "dare una testimonianza" a questi bei ragazzi seduti in cerchi nel fresco della sera mentre il nostro grillo che abita nel cespuglietto vicino alla cucina ci cantava la sua serenata, e così, rispondendo ad una ragazza, ho detto: "Un cammino è fatto di un solo passo, quello di adesso, fatto di fede perchè ogni passo è una caduta in avanti che è possibile solo se si crede che "la terra ti sosterrà"...conta solo quello, questo, questo momento vissuto compiutamente..." il poi non esiste e nemmeno la meta, c'è l'ora che è "il tempo di Dio", luminoso o buio, felice o triste...è così, nell'ora...di un'amica che guida sulla superstrada e si allontana e di due amiche che caricano sulla macchina sacchi di immondizie da riciclare...ORA...ETERNAMENTE.