31 ottobre...solo 4 anni fa,ma mi sembra una vita, chiudeva la "Perfetta Letizia"...non ci avrei pensato se non fossi andata a Santa Maria degli Angeli dove c'era il grande mercato "dei santi"...e mi è tornato in mente quel giorno in cui, con cari amici, finimmo di svuotare l'ostello e lo pulimmo che ci si poteva mangiare sul pavimento...le porte si chiudono al meglio e l'ostellino profumava di pulito...l'ultima mossa fu mettere le chiavi sulla mia scrivania e...chiudermi la porta per l'ultima volta alle mie spalle....e andammo al mercato....dentro di me c'era stato un crack, non ci pensai allora ma avrei dovuto bermi un bottiglietta intera di Resecue Remedy per cicatrizzare la ferita perchè...è ancora un poco lì, anche se la mente e il cuore sono andati oltre...e oggi penso alla Ruah. Ora "la Perfetta" è tutta stravolta, non c'è più la cucina e nella sala da pranzo hanno costruito delle stanzette...per ascoltare la gente...ma ad agosto non ascoltano perchè vanno in ferie...notoriamente i poveri in agosto vanno in vacanza no?...Lasciamo perdere...questo è il luogo dove vivo in attesa della Ruah e, o si crea qualche cosa di nuovo, o qui nulla accade...
E poi c'è la notte delle streghe....che palle sta polemica su Halloween!! La cristianità delle nostre parti si è persa per strada la "Notte di San Giovanni" che era l'Halloween del sud d'Europa e la sola cosa che mi urta di Halloween è che sia una cosa commerciale che ci arriva dall'America come San Valentino...se il satanismo fosse tutto qui beh mica andrebbe male! Il problema è molto più grosso e non sono i bambini vestiti da mostri o da scheletri e streghe che feriscono per cui, lasciamoli giocare...e facciamola finita! La Chiesa ha fatto la fortuna di Dan Brown piantando su una gran storia su un romanzetto che non avrebbe avuto tutta la diffusione che ha avuto se la Chiesa non ci si fosse lanciato contro e la stessa cosa è Halloween...ve lo dice una strega...buona come la Befana!
venerdì 31 ottobre 2014
giovedì 30 ottobre 2014
E' SUCCESSOOOO!
Ecco qua la foto del Papa con la guida in mano! E Fernanda mi ha scritto che ha usato i pochi secondi con il Papa per parlargli della Ruah, del sogno dell'ostello ad Assisi...fantasticoooo! Grazie Fernanda dal fondo del cuore!
mercoledì 29 ottobre 2014
L' udienza generale e...la guida
in questo momento, o proprio fra poco, la pellegrina Fernanda dell'Argentina consegna al Papa, all'udienza generale, la nostra guida e una mia letterina, lei mi ha detto: "Il Papa deve sapere di questo bellissimo cammino, dammi una guida che gliela porto io!"...forse il Papa ha già ricevuto l'anno scorso la guida per mano di Mons. Bregantini...ma era un pacchetto grosso e magari non l'ha nemmeno aperto...mi sa che riceva tonnellate di pacchetti e lettere...sta volta sarà direttamente nelle sue mani e senza busta...chissà!
ps sono indietro con i posts...lo sapete che mi sono data a Facebook...rimedierò, ma questo è in tempo reale!
ps sono indietro con i posts...lo sapete che mi sono data a Facebook...rimedierò, ma questo è in tempo reale!
sabato 18 ottobre 2014
CHI LA...VEDRA'?
beh io ho già comperato il biglietto per il treno per domani, parto da ASSISI alle 6,33 e arrivo a PERUGIA alle 7.00 chi vuole camminare dietro questa bandiera sotto cui ci sono io, o si fa trovare alla stazione di Assisi o alla stazione di Perugia...dopo prendo l'autobus per andare al Frontone da dove parte la MARCIA DELLA PACE e dove, notoriamente, non ci si trova mai perchè all'inizio della marcia c'è sempre una gran ressa PELLEGRINI IO VI ASPETTOOOOO!
E ricopio qui nuovamente la frase di Capitini per chi non l'avesse letta nel post precedente...è per questo che faccio la marcia!
“Io non dico: fra poco o molto tempo avremo una società che sarà perfettamente nonviolenta...a me importa fondamentalmente l'impiego di questa mia modestissima vita, di queste ore o di questi pochi giorni; e mettere sulla bilancia intima della storia il peso della mia persuasione”.
Aldo Capitini
Gli scout non ci saranno alla Marcia della Pace...dal mio facebook
L'AVEVO SENTITO DIRE DA UN TIZIO IN UN NEGOZIO STA MATTINA: "GLI SCOUTS NON CI SARANNO ALLA MARCIA DELLA PACE" e mi pareva una cosa idiota...la prima volta che l'ho fatta avevo il fazzolettone al collo...tanto, tanto tempo fa...ma è vero, l'Agesci non ci sarà e qui sotto le loro motivazioni...
cari scouts
VERGOGNATEVI, VERGOGNATEVI ALLA GRANDE PARLATE COME I POLITICI FESSI CHE CI GOVERNANO...FATE I DISPETTUCCI?!? CHI CI PERDE SIETE VOI, SONO I RAGAZZI PIU' GIOVANI A CUI NEGATE QUESTA ESPERIENZA...VERGOGNATEVI VERAMENTE! PERCHE' AL DI LA' DI TUTTO QUELLO CHE STA SCRITTO QUI SOTTO , IO NON FACCIO PARTE DELLA TAVOLA DELLA PACE MA SO CHE LA "MARCIA DELLA PACE" E' UNA DELLE POCHE BELLISSIME COSE CHE ACCADONO IN QUESTA ITALIA SENZA SOGNI, SENZA SPERANZE, AVVILITA E DEPRESSA E TUTTI I SEPARATISMI TUTTE LE DIVISIONI UCCIDONO LE BELLE COSE...STANNO UCCIDENDO L'ITALIA!
A ME RIMANGONO LE PAROLE DI CAPITINI, NON ME NE FREGA NULLA DI CHI LA ORGANIZZA O NON LA ORGANIZZA MI IMPORTA DI ESSERCI
Le parole di Capitini le ho copiate e incollate qui dal vostro sito...da quello che scrivevate qualche anno fa....ricordatevene!
cari scouts
VERGOGNATEVI, VERGOGNATEVI ALLA GRANDE PARLATE COME I POLITICI FESSI CHE CI GOVERNANO...FATE I DISPETTUCCI?!? CHI CI PERDE SIETE VOI, SONO I RAGAZZI PIU' GIOVANI A CUI NEGATE QUESTA ESPERIENZA...VERGOGNATEVI VERAMENTE! PERCHE' AL DI LA' DI TUTTO QUELLO CHE STA SCRITTO QUI SOTTO , IO NON FACCIO PARTE DELLA TAVOLA DELLA PACE MA SO CHE LA "MARCIA DELLA PACE" E' UNA DELLE POCHE BELLISSIME COSE CHE ACCADONO IN QUESTA ITALIA SENZA SOGNI, SENZA SPERANZE, AVVILITA E DEPRESSA E TUTTI I SEPARATISMI TUTTE LE DIVISIONI UCCIDONO LE BELLE COSE...STANNO UCCIDENDO L'ITALIA!
A ME RIMANGONO LE PAROLE DI CAPITINI, NON ME NE FREGA NULLA DI CHI LA ORGANIZZA O NON LA ORGANIZZA MI IMPORTA DI ESSERCI
Le parole di Capitini le ho copiate e incollate qui dal vostro sito...da quello che scrivevate qualche anno fa....ricordatevene!
“Io non dico: fra poco o molto tempo avremo una società che sarà perfettamente nonviolenta...a me importa fondamentalmente l'impiego di questa mia modestissima vita, di queste ore o di questi pochi giorni; e mettere sulla bilancia intima della storia il peso della mia persuasione”.
Aldo Capitini
Aldo Capitini
Marcia della Pace 2014: l'Agesci non ci sarà
di Redazione
Non ci saranno gli scout dell'Agesci alla Marcia della Pace del prossimo 19 ottobre. A spiegare la decisione i presidente del comitato nazionale dell'associazione Marilina Laforgia e Matteo Spanò: «Una decisione sofferta»
5738 143 43
agesci1
Per la prima volta l’Agesci non aderisce alla Marcia della Pace del prossimo 19 ottobre.
A spiegare questa decisione i presidenti del Comitato nazionale Agesci, Marilina Laforgia e Matteo Spanò che in un comunicato dicono: «La decisione deriva dal percorso intrapreso dalla nostra associazione in questi anni, volto a cambiare radicalmente la Tavola della Pace, chiedendo maggiore condivisione nelle scelte organizzative, trasparenza e regole chiare nella piattaforma di rappresentanza».
In pratica sottolineano i due presidente nella nota «abbiamo appreso della convocazione della Marcia a cose fatte, senza una minima consultazione della Rete della Pace, organo rappresentativo ed autorevole del Movimento pacifista italiano, di cui facciamo parte dal 2013». Insomma, è ufficiale, non solo Agesci ha lasciato Tavola della Pace (nel dicembre 2013) ma ora annuncia che alla Marcia della PAce, dopo decenni di partecipazione, quest'anno non ci sarà.
di Redazione
Non ci saranno gli scout dell'Agesci alla Marcia della Pace del prossimo 19 ottobre. A spiegare la decisione i presidente del comitato nazionale dell'associazione Marilina Laforgia e Matteo Spanò: «Una decisione sofferta»
5738 143 43
agesci1
Per la prima volta l’Agesci non aderisce alla Marcia della Pace del prossimo 19 ottobre.
A spiegare questa decisione i presidenti del Comitato nazionale Agesci, Marilina Laforgia e Matteo Spanò che in un comunicato dicono: «La decisione deriva dal percorso intrapreso dalla nostra associazione in questi anni, volto a cambiare radicalmente la Tavola della Pace, chiedendo maggiore condivisione nelle scelte organizzative, trasparenza e regole chiare nella piattaforma di rappresentanza».
In pratica sottolineano i due presidente nella nota «abbiamo appreso della convocazione della Marcia a cose fatte, senza una minima consultazione della Rete della Pace, organo rappresentativo ed autorevole del Movimento pacifista italiano, di cui facciamo parte dal 2013». Insomma, è ufficiale, non solo Agesci ha lasciato Tavola della Pace (nel dicembre 2013) ma ora annuncia che alla Marcia della PAce, dopo decenni di partecipazione, quest'anno non ci sarà.
Una decisione che non arriva a cuore leggero, riconoscono Laforgia e Spanò. «Non possiamo nascondere come tale decisione sia sicuramente sofferta, ma riteniamo utile ribadire che parlare di Pace significa anche ragionare sulla costruzione di ponti, significa integrare, vuol dire includere. Noi non smettiamo di educare al valore della Pace i nostri ragazzi, perché lo riteniamo un punto imprescindibile del metodo educativo, non uno spot di una giornata, ma una lunga marcia vissuta giorno per giorno».
Le motivazioni della scelta clamorosa sono state spiegate in modo molto esauriente in una lettera indirizzata “a tutti i Capi dell’Associazione” in cui, tra le altre cose, si rende nota la costituzione, nel dicembre del 2013, del «nuovo raggruppamento della Rete della Pace insieme ad altre importanti organizzazioni nazionali quali la FOCSIV, ACLI, ARCI, LEGAMBIENTE», in alternativa alla Tavola della pace.
Quali i motivi che hanno portato ad una scelta così forte?
Nel concreto sono tre punti:
Individuazione di chiare e definite regole statutarie circa le modalità organizzative della rete di rappresentanza. Riteniamo importante far parte di reti ed organismi rappresentativi di più associazioni, ma solo in presenza di un contesto definito
Certezza di bilancio e gestione finanziaria: la gestione economica della tavola presentava diversi aspetti poco chiari come l’assenza di un bilancio certificato e la presunta presenza di alcuni debiti contratti nell’organizzazione delle precedenti marce. Nonostante le nostre richieste non siamo riusciti ad avere contezza di nessun dato di bilancio avvalorando così la tesi di movimenti poco chiari;
Sostituzione del coordinatore nella persona di Flavio Lotti. Tale persona è stata sino ad ora l’unico coordinatore della Tavola della Pace dalla sua fondazione ed in virtù di un principio di ricambio democratico e vitale della cariche avevamo chiesto una sua sostituzione. Tale necessità nasceva anche dalla sua recente candidatura alle elezioni politiche ritenendo quindi che non fosse possibile lasciare una carica per poi riprenderla subito dopo l’esito negativo delle elezioni. Gli incarichi non sono come “magliette” che si cambiano in continuazione.
«Non possiamo nascondere come tale scelta segni un passaggio storico visto il ruolo che la nostra associazione ha da sempre avuto nel movimento della Pace», conclude l'Agesci nella lettera, «ma ribadiamo che non si tratta di ammainare la bandiera arcobaleno, ma di rilanciarla nei nostri gruppi e nelle nostre realtà territoriali: non uno spot di una giornata, ma una lunga marcia vissuta giorno per giorno.
Rimaniamo comunque a disposizione per fornire ulteriori chiarimenti a chi ne avesse bisogno, consapevoli dell’importanza di questo momento».
Nel concreto sono tre punti:
Individuazione di chiare e definite regole statutarie circa le modalità organizzative della rete di rappresentanza. Riteniamo importante far parte di reti ed organismi rappresentativi di più associazioni, ma solo in presenza di un contesto definito
Certezza di bilancio e gestione finanziaria: la gestione economica della tavola presentava diversi aspetti poco chiari come l’assenza di un bilancio certificato e la presunta presenza di alcuni debiti contratti nell’organizzazione delle precedenti marce. Nonostante le nostre richieste non siamo riusciti ad avere contezza di nessun dato di bilancio avvalorando così la tesi di movimenti poco chiari;
Sostituzione del coordinatore nella persona di Flavio Lotti. Tale persona è stata sino ad ora l’unico coordinatore della Tavola della Pace dalla sua fondazione ed in virtù di un principio di ricambio democratico e vitale della cariche avevamo chiesto una sua sostituzione. Tale necessità nasceva anche dalla sua recente candidatura alle elezioni politiche ritenendo quindi che non fosse possibile lasciare una carica per poi riprenderla subito dopo l’esito negativo delle elezioni. Gli incarichi non sono come “magliette” che si cambiano in continuazione.
«Non possiamo nascondere come tale scelta segni un passaggio storico visto il ruolo che la nostra associazione ha da sempre avuto nel movimento della Pace», conclude l'Agesci nella lettera, «ma ribadiamo che non si tratta di ammainare la bandiera arcobaleno, ma di rilanciarla nei nostri gruppi e nelle nostre realtà territoriali: non uno spot di una giornata, ma una lunga marcia vissuta giorno per giorno.
Rimaniamo comunque a disposizione per fornire ulteriori chiarimenti a chi ne avesse bisogno, consapevoli dell’importanza di questo momento».
giovedì 16 ottobre 2014
saltare...da soli
non è solo che sto leggendo il libro sulla Sincronicità...posso dire che siano anni che cerco di leggere i segni, le Dio-incidenze...ora, nel 1979 ebbi un incidente ad un ginocchio che,sul momento parve, in negativo, buttare all'aria la mia vita, in realtà fu l'inizio di un cambiamento significativo e trovai in me la forza di "buttare all'aria" una vita che non mi piaceva e che mi stava facendo ammalare...ora so di essere di nuovo in un punto di svolta e sto cercando di leggere, di capire, di sentire, cosa la mia spalla mi sta dicendo...
Siamo tutti in un punto di svolta, se ci fissiamo sulla massa di negatività che "il mondo" ci butta addosso giochiamo il gioco che ci vogliono far giocare, diveniamo quella negatività...qui, nell'ora, c'è la chiave personale della trasformazione che si ripercuote nell'intero Universo che è attorno a noi, che siamo noi....il mio problema qual'è, ora? Il "lamentio della solitudine", il desiderio che altri sognino il mio stesso sogno con la stessa intensità e positività e il constatare che proprio quando più mi è chiesto di andare avanti e più "il sogno non viene sognato" da altri. Forse è così, forse la spalla mi sta dicendo: "salta da sola" non ti aspettare nulla dal mondo che ti circonda, "salta"!...come allora, da sola.
Siamo tutti in un punto di svolta, se ci fissiamo sulla massa di negatività che "il mondo" ci butta addosso giochiamo il gioco che ci vogliono far giocare, diveniamo quella negatività...qui, nell'ora, c'è la chiave personale della trasformazione che si ripercuote nell'intero Universo che è attorno a noi, che siamo noi....il mio problema qual'è, ora? Il "lamentio della solitudine", il desiderio che altri sognino il mio stesso sogno con la stessa intensità e positività e il constatare che proprio quando più mi è chiesto di andare avanti e più "il sogno non viene sognato" da altri. Forse è così, forse la spalla mi sta dicendo: "salta da sola" non ti aspettare nulla dal mondo che ti circonda, "salta"!...come allora, da sola.
mercoledì 15 ottobre 2014
A tutte le immense donne...
L'umanità tutta ha bisogno di queste parole grandissime, semplicissime e potenti dell'IMMENSA TERESA auguri a tutte le amiche di nome Teresa in Italia e in Spagna...il mio cuore va ad Avila e a tutte le immense donne dell'umanità come fu lei
giovedì 9 ottobre 2014
...per chi non mi leggerà più!
...ma credo che i miei amici siano più intelligenti di così....
e contando che ho avuto periodi della mia vita in cui ero l'unica etero del gruppo...ora non so se chi legge la mia pagina sia omofobo o no...ma non vi pare ridicolo che l'Angelino pianti su tutto sto casino quando i cardinali riuniti sembrano ammorbidirsi sulla questione? (beh fra di loro di gay ce n'è una marea...giocano in casa). Sono orgogliosa della posizione che sta tenendo il sindaco della mia città, Bologna....lì ho una piccola radichetta piantata almeno nel ricordo.
e contando che ho avuto periodi della mia vita in cui ero l'unica etero del gruppo...ora non so se chi legge la mia pagina sia omofobo o no...ma non vi pare ridicolo che l'Angelino pianti su tutto sto casino quando i cardinali riuniti sembrano ammorbidirsi sulla questione? (beh fra di loro di gay ce n'è una marea...giocano in casa). Sono orgogliosa della posizione che sta tenendo il sindaco della mia città, Bologna....lì ho una piccola radichetta piantata almeno nel ricordo.
mercoledì 8 ottobre 2014
...cartellini...codici...
le persone che hanno radici amano essere circondate da "cartellini" su tutti gli angoli dei loro luoghi in cui sono radicate, si sentono bene perchè tutti quei cartellini li fanno sentire a casa, li fanno sentire parte di quei luoghi dove le loro radici sono ben piantate...io non ho radici. Oggi giravo per Assisi in un bellissimo tramonto e tutto mi rimandava a qualche altro momento: lì sono stata felice, lì mi sono arrabbiata, lì mi è stato detto, lì ho detto...cartellini dappertutto, ancora meglio, codici che con il mio "portatile" del cuore e della testa potevo traguardare e veder spuntare fuori un ricordo bello o brutto che fosse...ad un certo punto sono stai troppi, così tanti da ingurgitare il bellissimo tramonto del qui ed ora e mi è venuta una gran voglia di scappare...dove? Dove non ho ricordi, non so dove..."strano per chi ha una casa zeppa di ricordi.." direte voi...rispondo: "ma quelli sono ricordi che mi porto dietro, sono fissi nel passato e stanno bene lì..." non mi toccano più, li guardo e ricordo...i codici e i cartellini in una città sono più potenti vogliono trattenerti, invischiarti, dirti: "qui sono le radici..." Aiutoooo io non ho radiciiiii, non appartengo a nullaaaaa, posso appartenere solo al qui ed ora ovunque esso sia....o forse appartengo ad una stella lontana...la sola vera nostalgia che ho..."
lunedì 6 ottobre 2014
SILENZIOOO!
Dopo giorni di fiera in un capannone senza ventilazione ( e meno male che eravamo vicino alla porta) e un rumore che ha raggiunto l'apice più incredibile mentre ho fatto la presentazione del cammino più brutta della mia vita, una presentazione insulsa e rabbiosa, pur parlando nel microfono a gente a un metro da me non sentivo manco la mia voce mentre ...e per lo stile di vita alternativa (mah!) fuori un'orchestrina furiosa suonava a tutto volume, e, dopo, ho impacchettato tutti i libri con un'altra orchestra dentro, a un metro da me e, credetemi, stavo aggrappata all'ultimo filo di energia per non fuggire...ora ascolto il silenzio...
Sta mattina ho fatto due file per una ecografia alla spalla...di risonanza magnetica manco a parlarne...non c'è neppure modo di prenotare e anche lì dal dottore e in farmacia la gente urlava, litigava...ora sono a casa e un uccellino canta ed io mi sento sempre più fuori da un mondo che non capisco più...e allora, o io sono proprio di un'altra generazione o, più probabilmente, sono proprio di un altro mondo. Alla fiera c'erano tante mamme con quelle fasce carine per portare i piccolissimi...belle ma che si vive un bimbo di 15 giorni, uno era così piccolo, in mezzo alla confusione, al rumore, alla mancanza d'aria?! Ho provato a dirlo a queste mamme ma tutte erano convintissime che il fagottino stesse molto bene...tanto dovrà appartenere a una generazione di suonati...tanto vale che cominci subito, o no? E mi è tornato in mente quello che mia mamma mi raccontava dei miei primi mesi di vita, di come, nel silenzio, lei ritualizzava il bagnetto, di come mi portasse fuori solo nelle ore più tranquille scegliendo strade silenziose...beh, voi potrete dire che tutto ciò non ha poi creato un capolavoro...ma questa imperfettissima e rabbiosa Angela forse ricorda quel silenzio, quella cura...e sta male nel rumore e guarda con pena quei fagottini così vicino all'altro mondo e ne prova pena...
oggi mi riposo, sto nel silenzio, curo la spalla...mi chiamo fuori da questo mondo che non capisco più!
La fiera è stata comunque bella...ecco le foto della Torta Tau che ho portato per i vicini di stand il giorno di Francesco, di Carlo il giovanissimo, simpatico ed efficiente "commerciale" di Terre (di Miriam non ho foto ma è stato bello incontrarla lì e passare qualche ora fuori dal casino insieme) e la foto dei miei vicini di casa alla fiera mentre sfogliano i magnifici libri per bambini che produce Terre di Mezzo...ciaooo, oggi, per favore, non chiamatemi!
ps ah, dimenticavo, alla fine di tutto, dopo l'orchestra dentro al capannone, ci sono pure stati due bambini che per un'ora (veramente un'ora!) hanno fischiato dentro dei fischietti e, quando sono passati vicino a me e continuavano a fischiare, mi sono beccata dalla mamma: "Un po' di pazienza...sono bambini!!" E pure uno sguardo furioso solo perché e gentilmente (non so come ma ci sono riuscita, avrei ucciso!) le ho detto: "Ma non li potrebbe far smettere?"...figli suonati di mamme suonate in un mondo di suonati...e poi ci meravigliamo se "i poteri" ci fanno subire di tutto? Un mondo di suonati è molto più controllabile...o no?
venerdì 3 ottobre 2014
IL VOLO DELLE ALLODOLE
IN TRANSITO DI FRANCESCO
E' ancora buio ma il cielo è pieno di stelle e fa presagire un giorno di sole, i "miei pellegrini" dormono ancora ma fra poco si desteranno...io devo andare presto alla Fiera. Ogni 3 settembre penso a come sarà stato quello del 1226, se era un ottobre ancora caldo o se fra le paludi e gli alberi della piana d'Assisi l'aria era fredda e umida...
Piccolo Francesco! Un sacchettino di ossa malandate stese per terra....come si sopravvive alla morte di un maestro così? Come si saranno sentiti soli e abbandonati i suoi amici, i suoi fratelli! C' è stato un tempo in cui mi ci sono molto immedesimata e ci ho pianto tanto. Oggi penso solo a quelle allodole al tramonto e a Lui che volava con loro...una morte, anzi, un transito bellissimo e dolce quello che uno si potrebbe augurare, un volo nell'Infinito, liberi e leggeri, l'ultimo cammino verso l'unica meta LIBERI!
DEL BEATO «TRANSITO» DEL SERAFICO PADRE SAN FRANCESCO
Durante il biennio che seguì all’impressione delle stimmate, egli, come una pietra destinata all'edificio della Gerusalemme celeste, era stato squadrato dai colpi della prova, per mezzo delle sue molte e tormentose infermità e, come un materiale duttile, era stato ridotto all'ultima perfezione sotto il martello di numerose tribolazioni.
Nell'anno ventesimo della sua conversione, pertanto, chiese che lo portassero a Santa Maria della Porziuncola, per rendere a Dio lo spirito della vita (cfr. On 6, 17), là dove aveva ricevuto lo spirito della grazia (cfr. Eb 10,29). [LegM 14,3]
Quando arrivarono all'ospedale di san Salvatore, che sorge a mezza strada tra Assisi e Santa Maria, disse ai portatori di mettere a terra la lettiga. Avendo ormai perso quasi del tutto la vista a causa della lunga e grave malattia d'occhi, fece voltare il letto in modo da tenere la faccia rivolta verso Assisi. E sollevandosi un poco dal letto, benedisse la città… [Spec 124]
Giunto alla Porziuncola, così disteso sulla terra, dopo aver deposto la veste di sacco, sollevò la faccia al cielo, secondo la sua abitudine, totalmente intento a quella gloria celeste, mentre con la mano sinistra copriva la ferita del fianco destro perché non si vedesse. E disse ai frati: “Io ho fatto la mia parte; la vostra, Cristo ve la insegni”s (cfr. Ef 4,21). Volle certamente essere conforme in tutto a Cristo crocifisso, che povero e dolente e nudo rimase appeso sulla croce. [LegM 14,3-4].
E per dimostrare che in tutto era perfetto imitatore di Cristo suo Dio, amò sino alla fine i suoi frati e figli, che aveva amato sin da principio (cfr. Gv 13,1).
Fece chiamare tutti i frati presenti nella casa e, cercando di lenire il dolore che dimostravano per la sua morte, li esortò con affetto paterno all'amore di Dio.
Si intrattenne a lungo sulla virtù della pazienza e sull'obbligo di osservare la povertà, raccomandando più di ogni altra norma il santo Vangelo. [2Cel 216]
Poi mentre tutti i frati stavano intorno a lui, stese sopra di loro le mani, intrecciando le braccia in forma di croce, - giacché aveva sempre amato questo segno - e benedisse tutti i frati, presenti e assenti, nella potenza e nel nome del Crocifisso. [LegM 14,5]
Mentre i frati versavano amarissime lacrime e si lamentavano desolati, si fece portare del pane, lo benedisse, lo spezzò e ne diede da mangiare (cfr. Gv 6,53) un pezzetto a ciascuno. Volle anche il libro dei Vangeli e chiese che gli leggessero il Vangelo secondo Giovanni, dal brano che inizia: "Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine" (cfr. Gv 13,1). Si ricordava in quel momento della santissima Cena che il Signore aveva celebrato con i suoi discepoli per l'ultima volta, e fece tutto questo appunto a veneranda memoria di quella Cena e per mostrare quanta tenerezza di amore portasse ai frati.
Trascorse i pochi giorni che gli rimasero in un inno di lode, invitando i suoi compagni dilettissimi a lodare con lui Cristo.
Invitava pure tutte le creature alla lode di Dio, e con certi versi, che aveva composto un tempo, le esortava all'amore divino. Perfino la morte, a tutti terribile e odiosa, esortava alla lode e, andandole incontro lieto, la invitava a essere sua ospite: "Ben venga, mia sorella Morte!".
E ai frati diceva: "Quando mi vedrete ridotto all'estremo, deponetemi nudo sulla terra come mi avete visto ieri l'altro, e dopo che sarò morto, lasciatemi giacere così per il tempo necessario a percorrere comodamente un miglio". [2Cel 217]
Egli poi, come poté, proruppe nell'esclamazione del salmo: "Con la mia voce al Signore grido, aiuto, con la mia voce supplico il Signore" e lo recitò fino al versetto finale: "Strappa dal carcere la mia vita, perché io renda grazie al tuo nome; i giusti mi faranno corona quando mi concederai la tua grazia" (cfr Sal 141). [LegM 145]
Giunse infine la sua ora, (cfr Gv 4,23) ed essendosi compiuti in lui tutti i misteri di Cristo, se ne volò felicemente a Dio. (2Cel 217)
Le allodole, che sono amiche della luce e hanno paura del buio della sera, al momento del transito del santo, pur essendo già imminente la notte, vennero a grandi stormi sopra il tetto della casa e roteando a lungo, con non so quale insolito giubilo, rendevano testimonianza (cfr. Gv 1,7) gioiosa e palese alla gloria del santo, che tante volte le aveva invitate a lodare Dio. [LegM 14,6]
Era l'anno dell'Incarnazione del Signore 1226, il 3 ottobre, di sabato.
A laude di Cristo. Amen. [2Cel 220a]
E' ancora buio ma il cielo è pieno di stelle e fa presagire un giorno di sole, i "miei pellegrini" dormono ancora ma fra poco si desteranno...io devo andare presto alla Fiera. Ogni 3 settembre penso a come sarà stato quello del 1226, se era un ottobre ancora caldo o se fra le paludi e gli alberi della piana d'Assisi l'aria era fredda e umida...
Piccolo Francesco! Un sacchettino di ossa malandate stese per terra....come si sopravvive alla morte di un maestro così? Come si saranno sentiti soli e abbandonati i suoi amici, i suoi fratelli! C' è stato un tempo in cui mi ci sono molto immedesimata e ci ho pianto tanto. Oggi penso solo a quelle allodole al tramonto e a Lui che volava con loro...una morte, anzi, un transito bellissimo e dolce quello che uno si potrebbe augurare, un volo nell'Infinito, liberi e leggeri, l'ultimo cammino verso l'unica meta LIBERI!
DEL BEATO «TRANSITO» DEL SERAFICO PADRE SAN FRANCESCO
Durante il biennio che seguì all’impressione delle stimmate, egli, come una pietra destinata all'edificio della Gerusalemme celeste, era stato squadrato dai colpi della prova, per mezzo delle sue molte e tormentose infermità e, come un materiale duttile, era stato ridotto all'ultima perfezione sotto il martello di numerose tribolazioni.
Nell'anno ventesimo della sua conversione, pertanto, chiese che lo portassero a Santa Maria della Porziuncola, per rendere a Dio lo spirito della vita (cfr. On 6, 17), là dove aveva ricevuto lo spirito della grazia (cfr. Eb 10,29). [LegM 14,3]
Quando arrivarono all'ospedale di san Salvatore, che sorge a mezza strada tra Assisi e Santa Maria, disse ai portatori di mettere a terra la lettiga. Avendo ormai perso quasi del tutto la vista a causa della lunga e grave malattia d'occhi, fece voltare il letto in modo da tenere la faccia rivolta verso Assisi. E sollevandosi un poco dal letto, benedisse la città… [Spec 124]
Giunto alla Porziuncola, così disteso sulla terra, dopo aver deposto la veste di sacco, sollevò la faccia al cielo, secondo la sua abitudine, totalmente intento a quella gloria celeste, mentre con la mano sinistra copriva la ferita del fianco destro perché non si vedesse. E disse ai frati: “Io ho fatto la mia parte; la vostra, Cristo ve la insegni”s (cfr. Ef 4,21). Volle certamente essere conforme in tutto a Cristo crocifisso, che povero e dolente e nudo rimase appeso sulla croce. [LegM 14,3-4].
E per dimostrare che in tutto era perfetto imitatore di Cristo suo Dio, amò sino alla fine i suoi frati e figli, che aveva amato sin da principio (cfr. Gv 13,1).
Fece chiamare tutti i frati presenti nella casa e, cercando di lenire il dolore che dimostravano per la sua morte, li esortò con affetto paterno all'amore di Dio.
Si intrattenne a lungo sulla virtù della pazienza e sull'obbligo di osservare la povertà, raccomandando più di ogni altra norma il santo Vangelo. [2Cel 216]
Poi mentre tutti i frati stavano intorno a lui, stese sopra di loro le mani, intrecciando le braccia in forma di croce, - giacché aveva sempre amato questo segno - e benedisse tutti i frati, presenti e assenti, nella potenza e nel nome del Crocifisso. [LegM 14,5]
Mentre i frati versavano amarissime lacrime e si lamentavano desolati, si fece portare del pane, lo benedisse, lo spezzò e ne diede da mangiare (cfr. Gv 6,53) un pezzetto a ciascuno. Volle anche il libro dei Vangeli e chiese che gli leggessero il Vangelo secondo Giovanni, dal brano che inizia: "Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine" (cfr. Gv 13,1). Si ricordava in quel momento della santissima Cena che il Signore aveva celebrato con i suoi discepoli per l'ultima volta, e fece tutto questo appunto a veneranda memoria di quella Cena e per mostrare quanta tenerezza di amore portasse ai frati.
Trascorse i pochi giorni che gli rimasero in un inno di lode, invitando i suoi compagni dilettissimi a lodare con lui Cristo.
Invitava pure tutte le creature alla lode di Dio, e con certi versi, che aveva composto un tempo, le esortava all'amore divino. Perfino la morte, a tutti terribile e odiosa, esortava alla lode e, andandole incontro lieto, la invitava a essere sua ospite: "Ben venga, mia sorella Morte!".
E ai frati diceva: "Quando mi vedrete ridotto all'estremo, deponetemi nudo sulla terra come mi avete visto ieri l'altro, e dopo che sarò morto, lasciatemi giacere così per il tempo necessario a percorrere comodamente un miglio". [2Cel 217]
Egli poi, come poté, proruppe nell'esclamazione del salmo: "Con la mia voce al Signore grido, aiuto, con la mia voce supplico il Signore" e lo recitò fino al versetto finale: "Strappa dal carcere la mia vita, perché io renda grazie al tuo nome; i giusti mi faranno corona quando mi concederai la tua grazia" (cfr Sal 141). [LegM 145]
Giunse infine la sua ora, (cfr Gv 4,23) ed essendosi compiuti in lui tutti i misteri di Cristo, se ne volò felicemente a Dio. (2Cel 217)
Le allodole, che sono amiche della luce e hanno paura del buio della sera, al momento del transito del santo, pur essendo già imminente la notte, vennero a grandi stormi sopra il tetto della casa e roteando a lungo, con non so quale insolito giubilo, rendevano testimonianza (cfr. Gv 1,7) gioiosa e palese alla gloria del santo, che tante volte le aveva invitate a lodare Dio. [LegM 14,6]
Era l'anno dell'Incarnazione del Signore 1226, il 3 ottobre, di sabato.
A laude di Cristo. Amen. [2Cel 220a]
giovedì 2 ottobre 2014
LA MARCIA DELLA PACE E' VICINA!
puf puf...giornata tutta di corsa...e quanti libri ho messo a posto a "Fa la cosa giusta"!!! Beh domani tutto sarà pronto per accogliervi. Michel e Francois stanno chiacchierando nella camera dei pellegrini e la cena è quasi pronta...
e io sto già pensando ad altro alla "MARCIA DELLA PACE PERUGIA-ASSISI DEL 19 OTTOBRE e così...causa tendinite mi sono detta: "Ma chi ce la fa a portare lo striscione?!" e ho avuto un'idea: "Perché non avere una di quelle belle bandiere leggere che si vedono un po' dappertutto?!"...detto fatto ecco qua la bozza della bandiera che sarà pronta fra qualche giorno, bella no?! e AVRà ANCHE UN SOSTEGNO CHE POSSO USARE A TUTE LE FUTURE FIERE O PRESENTAZIONI! Chi viene dietro A lei alla marcia? VI ASPETTTOOOO!!!
e io sto già pensando ad altro alla "MARCIA DELLA PACE PERUGIA-ASSISI DEL 19 OTTOBRE e così...causa tendinite mi sono detta: "Ma chi ce la fa a portare lo striscione?!" e ho avuto un'idea: "Perché non avere una di quelle belle bandiere leggere che si vedono un po' dappertutto?!"...detto fatto ecco qua la bozza della bandiera che sarà pronta fra qualche giorno, bella no?! e AVRà ANCHE UN SOSTEGNO CHE POSSO USARE A TUTE LE FUTURE FIERE O PRESENTAZIONI! Chi viene dietro A lei alla marcia? VI ASPETTTOOOO!!!
Oggi è il giorno degli angeli custodi...
...non so se anni fa a San Damiano alle Lodi me li immaginai o li vidi davvero...non c'era uno spazio libero, la chiesina ne era invasa erano lunghi, lunghi, leggeri, semi trasparenti e chiari con delle faccine tonde e infantili, occupavano tutto lo spazio che c'era fra la gente...chissà se per un attimo si siano veramente fatti vedere da me?!
Oggi arrivano due pellegrini francesi a casa mia, uno è Michel che ci ospitò a Vezelay, una cara persona, e l'altro è il suo amico Francois che non conosco (bella scelta di nomi no?!). oggi andrò a preparare lo stand a "Fa la cosa giusta" e poi la cena per i miei "angeli pellegrini"
Buona festa a tutti i vostri angeli!
Oggi arrivano due pellegrini francesi a casa mia, uno è Michel che ci ospitò a Vezelay, una cara persona, e l'altro è il suo amico Francois che non conosco (bella scelta di nomi no?!). oggi andrò a preparare lo stand a "Fa la cosa giusta" e poi la cena per i miei "angeli pellegrini"
Buona festa a tutti i vostri angeli!
mercoledì 1 ottobre 2014
OH DIO NOOOO!
MA CI MANCAVA AD ASSISI UN ALTRO PAROLAIO?!? POVERO FRANCESCO PURE RENZI TI BECCHI???...beh io me ne sto in fiera e non rischio bordate di parole inutili....a " FA LA COSA GIUSTA" CI SI DIVERTE E SI FANNO COSE SERIE...NON PAROLE, PAROLE, PAROLE...
....CITTA’ DEL VATICANO Matteo Renzi lancia messaggi confortanti al mondo cattolico, dopo la doccia gelata arrivata dai vescovi italiani la scorsa settimana. “Faccia politica e non fiction. Basta con gli slogan”. Il presidente del Consiglio ha deciso così di andare in pellegrinaggio ad Assisi per ricalcare le orme di Fanfani, Andreotti e Prodi, gli unici tre presidenti del Consiglio, tutti democristiani doc, che – rispettivamente - nel 1962, 1977 e 1998, dalla loggia del sacro convento, nel giorno di San Francesco, il 4 ottobre, rivolsero alla nazione un importante discorso sui valori condivisi da tutti gli italiani. Solidarietà, operosità, fiducia....
APPUNTO DEMOCRISTIANI doc...non ne ho mai dubitato...MEGLIO, MOLTO MEGLIO LA FIERA, CREDETEMI, VI SALVATE LO STOMACO DAI TURCI TURCI!
e QUESTO ERA QUELLO CHE DISSE FRANCESCO...
«Predicate sempre il Vangelo, e se fosse necessario anche con le parole».
Regola non bollata (1221), capitolo xvi (Fonti francescane, 43)
E CHI VUOLE CAPIRE CAPISCA...POVERO IL "MIO" FRANCESCO QUANTI LUPI!
FA LA COSA GIUSTA SBARCA IN UMBRIA...
... E CI SARO' ANCH'IO ALLO STAND DEI LIBRI DI TERRE DI MEZZO E...a parlare del cammino
Domenica
18.00/19.30
A piedi sulle strade dei pellegrini
Presentazione del libro “Di qui passò Francesco” (Terre di Mezzo),
di Angela Maria Seracchioli. Interviene l’autrice
> Piazzetta Fa’ la casa giusta
A piedi sulle strade dei pellegrini
Presentazione del libro “Di qui passò Francesco” (Terre di Mezzo),
di Angela Maria Seracchioli. Interviene l’autrice
> Piazzetta Fa’ la casa giusta
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