Guardatevi dall'inzio alla fine questo ottimo video:
#spanishrevolution - movimento 15M from mikelee on Vimeo.
è importante, io mi sono commossa alle lacrime, è una cosa grande quella che sta succedendo in Spagna!
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Il Codice C 181 depositato presso l'Archivio Capitolare del Duomo di Pisa che raccoglie una prima biografia scritta dal monaco pulsanese Paolo, morto nel 1230, quando era ancora in vita la santa pisana ci informa che Bona nacque a Pisa verso il 1155/1156 nella parrocchia di San Martino di Guazzolongo nel quartiere di Kinzica. Mamma Berta era di origine corsa e dopo essersi stabilita a Pisa conobbe un mercante, Bernardo. Bona fu l'unico frutto di quel matrimonio: Bernardo si imbarcò quando Bona aveva solo tre anni e non fece più ritorno, lasciando così Berta in grandissime difficoltà economiche in quanto straniera e unica responsabile della famiglia.
All'età di sette anni ebbe un primo incontro con Gesù e grazie a padre Giovanni dell'Ordine dei Canonici Regolari di San Agostino entrò in convento. Bona scelse di martoriare il suo corpo con prove sempre più dure e giunse ad indossare il cilicio dopo una nuova visione di Gesù. All'età di dieci anni ebbe una nuova visione che la segnerà per la vita: insieme con Gesù e Maria incontra San Giacomo.
Preparata da padre Giovanni, all'età di dieci anni si presenta al Priore che la consacrerà al Signore. Dopo tre anni di raccoglimento ed aspre penitenze (durante le quali continua a punire il suo corpo), nel 1170, a seguito di una nuova visione di Gesù, parte per Gerusalemme, dove il Signore le rivela che vive Bernardo. Avvertita ancora da Gesù sfugge al suo tentativo di impedirle di scendere dalla nave e si rifugia da un eremita di nome Ubaldo, che diventa il suo padre spirituale.
Nel tentativo di ritornare a Pisa con alcune sue compagne di viaggio viene ferita al costato e catturata dai saraceni. Riscattata da alcuni mercanti pisani, ripara finalmente verso il 1175 nella sua stanzetta di San Martino.
Qui avviene una nuova visione: con Gesù si presenta San Giacomo che la invita ad unirsi a dei pellegrini in viaggio per Santiago de Compostela. Il pellegrinaggio era un'autentica avventura che durava circa nove mesi, i pellegrini sapevano di rischiare anche la morte: ragione per la quale era prassi normale stendere il testamento. Bona, così esile e continuamente sottoposta a prove fisiche che lei stessa si procurava, non esita, partecipa a quel primo pellegrinaggio, al quale seguiranno molti altri.
Il suo compito è di sorreggere nelle difficoltà, incoraggiare nei momenti più difficili, prestare soccorso sanitario ed invitare tutti i pellegrini alla preghiera e alla penitenza. Raggiungerà ben nove volte Santiago ed altrettante volte ritornerà a Pisa! Ma guidò anche i pellegrini a Roma e raggiunse anche San Michele Arcangelo sul Monte Gargano.
All'età di 48 anni è costretta ad interrompere i pellegrinaggi e il 29 maggio 1207 raggiungerà il suo Sposo in cielo. Ora riposa nella Chiesa di San Martino a Pisa. Il 2 marzo 1962, Giovanni XXIII la dichiarò ufficialmente patrona delle hostesses di Italia.
ebbene sí sono a Budapest dopo tanto che non vi scrivo e viu sto scrivendo su un computer pieno di lettere con accenti vari, di tutti i tipi perché gli ungheresi sono precisi e ti dicono con gli accenti quanto deve essere lunga una delle loro tante vocali...hanno tutte quelle che i polacchi hanno perso! Da dove comincio!? Direi da Monte Sant' Angelo di cui metterő foto in un altro blog...é andata benissimooooo, sala stra piena, amici, persone contente, don Mario Sensi che ha fatto una presentazione tenerissima perché infarcita con la lettura dei miei emails a lui in questi anni, Gabriele che ha parlato un pochino dei pellegrini al Monte, Alessandro che moderava da grande esperto, Miriam che ha dichiarato pubblicamente che se non ce l1avessi messa tutta a convincerli e se non avessi spinto tutti a lavorare come matti, la guida non sarebbe di certo uscita in questi tempi e il carissimo padre Pietro che con le sue parole mi ha ripagato dei tanti dolori che il mondo dei Minori mi hanno causato...altra pasta, magari fosse qui! Anzi lí, ad Assisi! Poi tantissime cose belle viste assieme a gli amici: Santa maria di Pulsano dove siamo pure andate a vedere uno degli eremi quasi sospeso sul vuoto e poi la conoscenza con Donato che ci ha fatto scoprire bellezze garganiche e ricevuto in casa sua con un glorioso pranzo come se fossimo stati amici da sempre.... ce ne era per giorni di riposo ed invece...via...verso Roma per prendere l1aereo con, prima visita al castello del mio amato Federico II, Castel del monte...e poi viaaaa volo per l1Ungheria, ero cosí stanca che ho allacciato la cintura e ho sentito vagamente che decollavamo e poi mi sono svegliata che stavamo atterrando...volo brevissimo! Ad attendermi la cara pellegrina Emese...che si pronuncia Emesciá (é un antico nome magiaro)...poche ore nella sua cameretta degli ospőiti e via per Estzergom alla conferenza che é stata interessantissima anche se pesante per le mie gambe, ore e ore seduta e sono diventate delle salsicce di pietra! Ma tutto il resto veramente bello compreso la visita turistica a questa piccola cittá centro del cattolicesimo magiaro da sempre e cena gloriosa anche per i vegetariani con 1o tipi diversi di vini che levati!!! Ora sono di nuovo a Budapest la cara Emese é una gran buona compagnia e domani vado alla scoperta di Budapest di cui, per ora, ho solo visto la periferia...poi grandi programmi, sono in vacanza....uhauuuuu ciao belli!
"Il pellegrinaggio geografico è l'esternazione simbolica di un viaggio interiore. Il viaggio interiore è l'interpolazione dei significati e dei segni del pellegrinaggio esteriore. Si può vivere l'uno senza l'altro. Ma è meglio viverli entrambi."
Thomas Merton
ora me ne vado alla posta a piedi i miei tronchi-gambe ne hanno bisogno...ciaoooo