oggi è il giorno della Risurrezione...chissà quanti ci credono veramente? Chissà quanti pensano che la vita sia "il primo tempo della partita" come diceva Lucio Dalla? Oggi è volato in Cielo il papà di un'amica e, mi dicevano, alla fine anche se era in coma..."sembrava capire ed era sereno"...chi di quelli che hanno festeggiato la Pasqua, al di là di agnelli e pastiera, pensa alla morte come parte della vita, rispetta il diritto degli altri, dei propri cari, di sé stessi, di morire sereni, affidati, pronti? Beh oggi mi è stata raccontata da un'amica della protagonista una storia bellissima che pare una favola dal gran che è bella. Una signora, una dottoressa, stava per sposarsi, il viaggio di nozze doveva essere in Africa e così lei, medico, pensa di farsi fare delle analisi per vedere se tutto andava bene per affrontare un viaggio in luoghi in cui poteva esserci dei rischi...e scopre che ha un tumore terminale. A sto punto ne parla con il fidanzato e gli dice: "Se non vuoi più sposarmi io lo capisco..." ma lui la ama e le dice che non se ne parla neanche lui la vuole sposare e così si sposano...hanno mezzi economici...lui potrebbe fare quello che il 99/100 dell'umanità, con soldi in tasca o no, fa...potrebbe portarla in ospedale, forse potrebbe portarla, con i soldi, nei migliori ospedali del mondo...per tentare di salvarla...per farla morire coi tubi nel naso, dico io...che è un modo per aquietarsi la coscienza con: "Abbiamo fatto il possibile..ma" ed invece partono, lasciano tutto, partono per un viaggio di nozze di 18 mesi attorno al mondo...fino al passaggio all' "altro tempo della partita" della sposa. Io questo lo chiamo AMORE, non c'è bisogno di fare il giro del mondo e avere in tasca i soldi per farlo...basta amare qualcuno e volere che gli ultimi giorni che si passeranno insieme siano i più belli, i più profondi, i più veri di una vita...io l'ho fatto per la mia mamma e credo che se dovrò rendere conto delle mie azioni, se un giorno vedrò tutto quello che ho fatto o non ho fatto di bene o di male anche solo quell'azione, quel non farla morire magari un mese dopo, con i tubi nel naso, sarà magari l'unica sul piatto del bene fatto...per lei e per me. Il mio desiderio per me è che qualcuno mi ami così tanto da rispettare la mia volontà di andarmene non all'ospedale...stagione permettendo, partire per "Il grande viaggio, il ritorno a casa" da un prato perchè il mio ultimo sguardo sia a questo lato del Cielo...se amate qualcuno regalategli un Transito bello...non siate così egoisti da delegare l'ospedale...pensate a Francesco "nudo sulla nuda Terra"...c'è morte più bella?! Prendetevi la responsabilità grande di amare qualcuno così tanto da accompagnarlo nella naturalità di questo passaggio che è parte integrante della vita dove qualche mese in più di torture sono solo...qualche mese in più di torture...ovviamente se ci credete...se veramente credete all'Aldilà, a Dio...alla Luce Infinita...all'amore che sia con la A maiuscola o meno.
Buona Pasqua, buona Risurrezione a tutti.
domenica 31 marzo 2013
Mattina di Pasqua...
e così ieri sera mi sono addormentata come una gatta vecchia arrotolata sul divano...alle 22 e mi sono svegliata alle 3 e non ho visto nulla...mannaggia, mannaggia, mannaggia!
Tutto si è pure ritardato e la pastiera si è cotta sta mattina e altro si sta cuocendo in forno...
Ho però trovato ora su youtube quello che Papa Francesco ha detto ieri sulla Sindone...e, secondo youtube, sono la prima ad aver aperto questo filmato.
Carissimi, Buona serena Pasqua...non mangiate troppi agnelli...io non so neppure che sapore abbia perchè fin da piccola mi sono rifiutata di mangiarlo e così, quando non ero vegetariana non l'ho mangiato, e tantomeno ora che lo sono! ma è Pasqua lo stesso no?!
Qui il cielo è grigio e si è ancora vestiti da inverno...che ricordi lontani quando la mattina di Pasqua si "spianava" (bolognese per rinnovare, innaugurare, vestire per la prima volta) il vestitino nuovo la mattina di Pasqua! Sono proprio tempi lontani non solo perchè non è ancora primavera ma anche perchè, ora, si hanno tanti stracci, allora si aveva molto di meno, si aveva il "vestito buono" per la festa quando andava bene....mi accorgo che metto posts da "vecchia"...amen, lo sono...non nel cuore ma ho tanti ricordi.
Ciao a tutti carissimi e grazie per i vostri messaggi di auguri, rispondo a tutti con questo post BUONA PASQUA!!!
qui sotto uno stralcio delle parole di Papa Francesco all'udienza di mercoledì 27 marzo
...Qualcuno potrebbe dirmi: "Ma, padre, non ho tempo", "ho tante cose da fare", "è difficile", "che cosa posso fare io con le mie poche forze, anche con il mio peccato, con tante cose? Spesso ci accontentiamo di qualche preghiera, di una Messa domenicale distratta e non costante, di qualche gesto di carità, ma non abbiamo questo coraggio di "uscire" per portare Cristo. Siamo un po’ come san Pietro. Non appena Gesù parla di passione, morte e risurrezione, di dono di sé, di amore verso tutti, l’Apostolo lo prende in disparte e lo rimprovera. Quello che dice Gesù sconvolge i suoi piani, appare inaccettabile, mette in difficoltà le sicurezze che si era costruito, la sua idea di Messia. E Gesù guarda i discepoli e rivolge a Pietro forse una delle parole più dure dei Vangeli: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini» (Mc8,33). Dio pensa sempre con misericordia: non dimenticate questo. Dio pensa sempre con misericordia: è il Padre misericordioso! Dio pensa come il padre che attende il ritorno del figlio e gli va incontro, lo vede venire quando è ancora lontano… Questo che significa? Che tutti i giorni andava a vedere se il figlio tornava a casa: questo è il nostro Padre misericordioso. E’ il segno che lo aspettava di cuore nella terrazza della sua casa. Dio pensa come il samaritano che non passa vicino al malcapitato commiserandolo o guardando dall’altra parte, ma soccorrendolo senza chiedere nulla in cambio; senza chiedere se era ebreo, se era pagano, se era samaritano, se era ricco, se era povero: non domanda niente. Non domanda queste cose, non chiede nulla. Va in suo aiuto: così è Dio. Dio pensa come il pastore che dona la sua vita per difendere e salvare le pecore.
La Settimana Santa è un tempo di grazia che il Signore ci dona per aprire le porte del nostro cuore, della nostra vita, delle nostre parrocchie - che pena tante parrocchie chiuse! - dei movimenti, delle associazioni, ed "uscire" incontro agli altri, farci noi vicini per portare la luce e la gioia della nostra fede. Uscire sempre! E questo con amore e con la tenerezza di Dio, nel rispetto e nella pazienza, sapendo che noi mettiamo le nostre mani, i nostri piedi, il nostro cuore, ma poi è Dio che li guida e rende feconda ogni nostra azione.
Auguro a tutti di vivere bene questi giorni seguendo il Signore con coraggio, portando in noi stessi un raggio del suo amore a quanti incontriamo.
sabato 30 marzo 2013
...invecchiare vuol dire...
...perdere tanti amici...dei pezzi della propria vita...e Jannacci è stato un pezzo della mia vita...ricordo tantissimi hanni fa uno spettacolo da qualche parte della Romagna dove io e mio fratello ridevamo singhiozzando perdendo battute dal gran che ridevamo, uno spettacolo di Jannacci indimenticabile...così come ricordo Gaber in tuta nera in monologhi e canzoni splendide al teatro di Ravenna...
E' dura perdere pezzi della vita: Battisti, Dalla, John Lenon, De Andrè, Gaber, Jannacci...è dura proprio perdere pezzi...
Che Paradiso pieno di persone speciali!
Ciao angelo nuovo...fa ridere tutti lassù...mi sa che gli altri ti aspettavano! Quando arriverò anch'io conto di trovarvi tutti là...amici miei...che spettacolo sarà incontrarvi di nuovo! Ciaooo Enzo!
Papa Francesco...e la preghiera di...Francesco
E così papa Francesco parlando da Roma e rivolgendosi a chi a Torino era di fronte alla Sindone, ha recitato una delle più belle preghiere di Francesco....che bello! Io stavo in cucina a preparare pastiere per domani...andrò all'ostello di Valfabrica invitata a fare Pasqua con loro e per lunedì da Marisa per il mio "Pic nic sul letto" per cui sto preparando piccole sfizziosità che spero Marisa possa mangiare...SPERANZA CERTA!! Il meravoglioso ossimoro di Francesco per cui...vivo! Allora carissimi, Speranza Certa sempre, Speranza certa per chi non sta bene, Speranza Certa per una Terra buia, Speranza certa per la nostra Ruah...che sarà solo se abbiamo SPERANZA CERTA e ho bisogno della vostra Speranza Certa perchè succeda...non fatemi portare da sola la Speranza Certa sulle spalle! A volte è pesante, a volte anche le persone più vicine hanno paura...ma la paura la nega questa Benedetta Francescana Speranza Certa!!! Io credo che non dobbiamo avere paura...diceva Francesco...TUTTO SUCCEDE SE ABBIAMO LA SPERANZA CERTA E NON ABBIAMO PAURA!!! E come dice fra Bernardino: "Avantiii, avanti sempre, coraggio!"
Buona Notte di Pasqua...essendo una Papa adicted me ne starò in casa tutta sola ad ascoltarlo mentre il profumo delle pastiere si spande nell'aria!! Ciaoooo
cosa si perdono quelli che non accolgono i pellegrini! Il pellegrino...Giovanni di Gerusalemme
che persona speciale! Che serata speciale da altre persone speciali: Lucia e Ferdinando e tutta la loro famiglia! Sta mattina con Yohanan, Giovanni, il pellegrino di Gerusalemme, non ci lasciavamo più...difficile smettere gli infiniti discorsi, da uno all'altro, di due pellegrini, di due "esseri del mondo", di due viaggiatori per cui l'orizzonte esteriore e interiore è vasto. Lui doveva partire, camminare sul Subasio sotto la pioggia e nel freddo...ma lui non ha paura di nulla e con la sua tendina può accamparsi ovunque, dal Giappone, dal Cammino di Santiago a qui. Veramente un incontro d'anime pellegrine...ci rivedremo, qui o a Gerusalemme, ora ho una casa sulla via di Bethlemme che mi attende e un intero mondo da scopirire perchè della terra Santa conosco più la gente palestinese e con gli israeliani ho avuto pochi contatti...se Dio vorrà, un giorno partirò ancora per l'amata Gerusalemme e là ci sarà Giovanni ad attendermi. Ah lui è quello con il Tau al collo nella foto...stupenda la ragione Celeste per cui sta camminando su questo cammino, bellissimo il suo incontro a Firenze con Franco l'amico pellegrino che l'ha ospitato e che ha camminato con lui una tappa del percorso dal ui tracciato fino a La Verna.
L'ho riaccompagnato fino al parcheggio sotto la Basilica di Francesco, a lui ho regalato uno splendido libro su Francesco in inglese e lui, negli ultimi secondo insieme, si è sfilato dal collo la sciarpa da trekking che gli sarebbe tanto servita sul Subasio e me l'ha data dicendo..."Posso darti solo questo..." e la terrò molto cara come un grande dono.
Una sola cosa poi mi sono accorta di non avergli detto...ma glielo scriverò: "Francesco si chiamava come te, Giovanni..." Buon Cammino pellegrino della Terra e del Cielo...partito da casa mia in Sabath...il giorno prima di Pasqua, il nostro Pesach...che Dio sia con te!
L'ho riaccompagnato fino al parcheggio sotto la Basilica di Francesco, a lui ho regalato uno splendido libro su Francesco in inglese e lui, negli ultimi secondo insieme, si è sfilato dal collo la sciarpa da trekking che gli sarebbe tanto servita sul Subasio e me l'ha data dicendo..."Posso darti solo questo..." e la terrò molto cara come un grande dono.
Una sola cosa poi mi sono accorta di non avergli detto...ma glielo scriverò: "Francesco si chiamava come te, Giovanni..." Buon Cammino pellegrino della Terra e del Cielo...partito da casa mia in Sabath...il giorno prima di Pasqua, il nostro Pesach...che Dio sia con te!
nella notte di Sabath
Brano composto da Giuni Russo per il periodo quaresimale, descrive il dolore di Maria per la morte del figlio Gesù: "O voi tutti che passate per la via, considerate e vedete se c'è un dolore simile al mio dolore
E mentre il simpaticissimo pellegrino israelita dorme il sonno...dei giusti pellegrini ecco questo canto stupendo del venerdì...della notte di Sabath inviatomi da Erika violinista...buon riposo a tutti
venerdì 29 marzo 2013
il pellegrino di Gerusalemme
sta arrivando! Sta camminando da Firenze a Roma via il Cammino nostro e sta sera è Sabath ed è Venerdì Santo e andremo insieme a mangiare a casa della mia ex vicina che ha il fratello sposato in Israele...e guarderemo la Via Crucis in Tv e ho con me le candele per il Sabath comperate a Gerusalemme...non è meraviglioso!
Questo pellegrino che deve essere un tipo, un pellegrino eccezionale, mi ha mandato una sua foto mentre cammina in Giappone, vive sulla strada che da Gerusalemme porta a Bethlemme...immagino che io e Marisa siamo passate sotto le sue finestre con lo zaino in spalla...e non potete immaginare la mia emozione a spedirgli la credenziale a quell'indirizzo! Insomma, è qualche giorno che ho la testa là in Terra Santa e la Terra Santa arriva a casa mia...speriamo che non lo turbino le mie foto della Palestina sul muro dell'ingresso...d'altra parte mi immagino sia una persona dal cuore aperto...e comunque è così: Gesù era un ebreo osservante, i cristiani in terra Santa sono palestinesi, Gerusalemme è 3 volte Santa e DIO E' UNO...il resto sono tutte meschinità umane!
Questo pellegrino che deve essere un tipo, un pellegrino eccezionale, mi ha mandato una sua foto mentre cammina in Giappone, vive sulla strada che da Gerusalemme porta a Bethlemme...immagino che io e Marisa siamo passate sotto le sue finestre con lo zaino in spalla...e non potete immaginare la mia emozione a spedirgli la credenziale a quell'indirizzo! Insomma, è qualche giorno che ho la testa là in Terra Santa e la Terra Santa arriva a casa mia...speriamo che non lo turbino le mie foto della Palestina sul muro dell'ingresso...d'altra parte mi immagino sia una persona dal cuore aperto...e comunque è così: Gesù era un ebreo osservante, i cristiani in terra Santa sono palestinesi, Gerusalemme è 3 volte Santa e DIO E' UNO...il resto sono tutte meschinità umane!
...da leggere!
andando alla posta con le mie solite credenziali in borsa ho ficcanasato in edicola e...eccolo qua il libro che aspettavo! E' uscito ieri con Repubblica costa 9,90 euro con Amazzon a meno...l'ho scoperto dopo ma, comunque l'avrei comperato lo stesso all'edicola...perchè...nonostante il casino in casa, passerò il pomeriggio del Venerdì Santo a leggerlo.
Così scrive sul sito la Repubblica:
"Il cielo e la terra": il libro inedito di Papa Francesco. Un dialogo semplice e diretto sulle principali questioni teologiche e terrene.
Dio, il fondamentalismo, gli atei, la morte, l'Olocausto, l'omosessualità, il capitalismo: una serie di profonde riflessioni condivise con il rabbino argentino Abraham Skorka, per capire meglio chi è Jorge Mario Bergoglio e quale percorso intraprenderà la Chiesa cattolica.
Dal 28 marzo in edicola
Mi sa che andrà a ruba per cui se lo volete leggere subito...andate in edicola. Ciaooooo
Così scrive sul sito la Repubblica:
"Il cielo e la terra": il libro inedito di Papa Francesco. Un dialogo semplice e diretto sulle principali questioni teologiche e terrene.
Dio, il fondamentalismo, gli atei, la morte, l'Olocausto, l'omosessualità, il capitalismo: una serie di profonde riflessioni condivise con il rabbino argentino Abraham Skorka, per capire meglio chi è Jorge Mario Bergoglio e quale percorso intraprenderà la Chiesa cattolica.
Dal 28 marzo in edicola
Mi sa che andrà a ruba per cui se lo volete leggere subito...andate in edicola. Ciaooooo
questo è l'impressionante dipinto del pittore ungherese Munkacsy che vidi a Budapest...ci stetti davanti almeno un'ora colpita dalla ricchezza di espressione dei personaggi...dal modo di ognuno di vivere quel drammatico momento...il protagonista non era Gesù ma la reazione della massa.
Sta sera sarò da cari amici a cena, ero tentata di rinunciare per non perdermi la Via Crucis alla tv a cui tengo moltissimo ma...la guardano anche loro e così la guarderemo insieme.
Altri amici mi hanno mandato il discorso di preconclave dell'allora Cardinale Bergoglio...ovviamente a braccio, che lui però ricostruì e trascrisse consegnandolo ad un Cardinale che glielo aveva chiesto e autorizzandolo a divulgarlo. Da questo ho estrapolato due frasi importantissime che trascrivo qui e che...mi hanno fatto pensare ad una frase che mi fu detta alla chiusura della Perfetta Letizia quando chiesi ad un frate, quello che in qualche modo era più restio, immagino, alla chiusura dell'ostello. Gli chiesi: "Ora, a bocce ferme, dopo che è stato deciso irrevocabilmente che l'ostello chiuda, perchè nessuno di voi è mai venuto ad incontrare i pellegrini? Ho sempre tenuto la porta dell'orto aperta...un pellegrino che fa il Cammino sui passi di Francesco può aver il desiderio di incontrare un frate...a cena, o dopo cena ci sarebbe sempre stato il modo di incontrarli..." E mi fu risposto: "Se ci vogliono incontrare perchè non vengono in chiesa?" E io ribattei: "Questa non sarebbe stata la risposta di Francesco, lui non aspettava la gente chiuso nella Porziuncola, lui andava fra la gente, andava loro incontro senza domandarsi se le persone fossero "gente di chiesa"..." Non ebbi risposta...risponde il Papa.
"...Quando la Chiesa non esce da se stessa per evangelizzare diviene autoreferenziale (quello che in modo più colorito io chiamo "mescolare il proprio minestrone nel conventino" nota di Angela) e allora si ammala (si pensi alla donna curva su se stessa del Vangelo). I mali che, nel trascorrere del tempo, affliggono le istituzioni ecclesiastiche hanno una radice nell’autoreferenzialità, in una sorta di narcisismo teologico. Nell’Apocalisse, Gesù dice che Lui sta sulla soglia e chiama. Evidentemente il testo si riferisce al fatto che Lui sta fuori dalla porta e bussa per entrare... Però a volte penso che Gesù bussi da dentro, perché lo lasciamo uscire. La Chiesa autoreferenziale pretende di tenere Gesù Cristo dentro di sé e non lo lascia uscire.
La Chiesa, quando è autoreferenziale, senza rendersene conto, crede di avere luce propria; smette di essere il "mysterium lunae" e dà luogo a quel male così grave che è la mondanità spirituale (secondo De Lubac, il male peggiore in cui può incorrere la Chiesa): quel vivere per darsi gloria gli uni con gli altri. Semplificando, ci sono due immagini di Chiesa: la Chiesa evangelizzatrice che esce da se stessa; quella del "Dei Verbum religiose audiens et fidenter proclamans" [la Chiesa che religiosamente ascolta e fedelmente proclama la Parola di Dio - ndr], o la Chiesa mondana che vive in sé, da sé, per sé. Questo deve illuminare i possibili cambiamenti e riforme da realizzare per la salvezza delle anime..."
Sta sera sarò da cari amici a cena, ero tentata di rinunciare per non perdermi la Via Crucis alla tv a cui tengo moltissimo ma...la guardano anche loro e così la guarderemo insieme.
Altri amici mi hanno mandato il discorso di preconclave dell'allora Cardinale Bergoglio...ovviamente a braccio, che lui però ricostruì e trascrisse consegnandolo ad un Cardinale che glielo aveva chiesto e autorizzandolo a divulgarlo. Da questo ho estrapolato due frasi importantissime che trascrivo qui e che...mi hanno fatto pensare ad una frase che mi fu detta alla chiusura della Perfetta Letizia quando chiesi ad un frate, quello che in qualche modo era più restio, immagino, alla chiusura dell'ostello. Gli chiesi: "Ora, a bocce ferme, dopo che è stato deciso irrevocabilmente che l'ostello chiuda, perchè nessuno di voi è mai venuto ad incontrare i pellegrini? Ho sempre tenuto la porta dell'orto aperta...un pellegrino che fa il Cammino sui passi di Francesco può aver il desiderio di incontrare un frate...a cena, o dopo cena ci sarebbe sempre stato il modo di incontrarli..." E mi fu risposto: "Se ci vogliono incontrare perchè non vengono in chiesa?" E io ribattei: "Questa non sarebbe stata la risposta di Francesco, lui non aspettava la gente chiuso nella Porziuncola, lui andava fra la gente, andava loro incontro senza domandarsi se le persone fossero "gente di chiesa"..." Non ebbi risposta...risponde il Papa.
"...Quando la Chiesa non esce da se stessa per evangelizzare diviene autoreferenziale (quello che in modo più colorito io chiamo "mescolare il proprio minestrone nel conventino" nota di Angela) e allora si ammala (si pensi alla donna curva su se stessa del Vangelo). I mali che, nel trascorrere del tempo, affliggono le istituzioni ecclesiastiche hanno una radice nell’autoreferenzialità, in una sorta di narcisismo teologico. Nell’Apocalisse, Gesù dice che Lui sta sulla soglia e chiama. Evidentemente il testo si riferisce al fatto che Lui sta fuori dalla porta e bussa per entrare... Però a volte penso che Gesù bussi da dentro, perché lo lasciamo uscire. La Chiesa autoreferenziale pretende di tenere Gesù Cristo dentro di sé e non lo lascia uscire.
La Chiesa, quando è autoreferenziale, senza rendersene conto, crede di avere luce propria; smette di essere il "mysterium lunae" e dà luogo a quel male così grave che è la mondanità spirituale (secondo De Lubac, il male peggiore in cui può incorrere la Chiesa): quel vivere per darsi gloria gli uni con gli altri. Semplificando, ci sono due immagini di Chiesa: la Chiesa evangelizzatrice che esce da se stessa; quella del "Dei Verbum religiose audiens et fidenter proclamans" [la Chiesa che religiosamente ascolta e fedelmente proclama la Parola di Dio - ndr], o la Chiesa mondana che vive in sé, da sé, per sé. Questo deve illuminare i possibili cambiamenti e riforme da realizzare per la salvezza delle anime..."
giovedì 28 marzo 2013
Con Marisa...il più bel Giovedì Santo della mia vita
no, no, non siamo volate sul Mar Morto...questa è una foto di Marisa là nel 2008, siamo rimaste da sole per ore nella sua camera di ospedale profumata d'incenso di Bethlemme, a benedirci a vicenda, a sfogliare l'album e a ricordare...c'è un antefatto, ieri sera avevo scaricato dall'email che mi arriva regolarmente una bellissima omelia del Giovedì Santo dell'amato Giovanno Vannucci, l'avevo stampata e, prima di partire alla volta di Arezzo con la macchina carica di...Terra Santa, ero andata alla posta e, al solito, c'era da aspettare e così ho avuto il tempo di leggere una parte di questa omelia in cui Vannucci spiega il significato antico e biblico della parola RICORDARE che non assomiglia per niente al significato che diamo noi o che pure i latini davano alla parola...vuole dire RIVIVERE, vivere nell'ora qualcosa del passato non ricordarlo con la testa o con il cuore...ed è proprio questo che è avvenuto con Marisa...abbiamo rivissuto i "ricordi" e la stanza era piena di serenità. Le notizie mediche sono incomprensibili, la Tac dice che la milza è ferita e sgocciola sangue, questo di due giorni fa; l'ecografia di oggi dice che non ci sono ferite...Marisa continua ad avere dolore allo stomaco...i trombi sono lì nel braccio e nella gamba ma fra noi c'era questo e tanto altro: una bellezza difficile da spiegare...Serenità e Affidamento...prima di tutto suo ma anche mio. Sono grata al Cielo per questa giornata, questo tempo infinito con lei. Poco prima che me ne andassi è arrivato suo marito, che è diacono, e che le aveva portato la comunione...Marisa ha voluto che la facessi anch'io e così l'ostia era divisa in due, ci siamo salutate prima...così sono partita nel silenzio.
Marisa mi ha chiesto di dirvi, di dire a tutti coloro che le hanno mandato messaggi, che non riesce a rispondere ma che ringrazia tutti e che augura a tutti voi una serena Pasqua.
Vedremo, Marisa è pronta a tutto, è piena di voglia di vivere...qualsiasi cosa questo voglia dire, ha voglia di ridere e scherzare e il suo spirito è alto....e questo è quello che veramente conta!
Marisa mi ha chiesto di dirvi, di dire a tutti coloro che le hanno mandato messaggi, che non riesce a rispondere ma che ringrazia tutti e che augura a tutti voi una serena Pasqua.
Vedremo, Marisa è pronta a tutto, è piena di voglia di vivere...qualsiasi cosa questo voglia dire, ha voglia di ridere e scherzare e il suo spirito è alto....e questo è quello che veramente conta!
mercoledì 27 marzo 2013
Settimana Santa...Marisa...Gerusalemme
Marisa mi ha chiamato sta mattina, non vi dirò quello che ci siamo dette, è troppo intimo, vi dirò solo che lei che sta vivendo una Via Crucis inimmaginabile nella sua carne mi ha detto: "Pensa nel 2008 la Pasqua era proprio come quest'anno...eravamo la!" Andrò domani a trovarla portando con me tutto ciò che le può ricordare quei giorni... Ricordo il Venerdì Santo...partimmo insieme dal Getzemani dove stavamo, attraversammo la solitaria e magica valle del Cedron insieme, anzi, iniziammo insieme e poi ci dicemmo che volevamo stare da sole e lei allungò il passo e scomparve fra le tombe antiche. Io continuai in silenzio, lentamente, proseguii fino al luogo dell'Ultima Cena che fu e rimane il luogo Santo che più ho nel cuore, non saprò mai perchè ma li, anche se non è come doveva essere quel Giovedì Santo di 2000 anni fa, lì c'è qualcosa, lì c'è per me una presenza. Poi continuai per le stradine del quartiere cristiano e, passando vicino ad un piccolo caffè, udii provenire da lì un canto, un lamento meraviglioso in arabo, ovviamente, i cristiani in Terra Santa sono arabi e quell'Allah nostro e musulmano, cantato nelle messe e nei riti, è una delle cose che più mi hanno commosso lungo il nostro Cammino. PERCHE' DIO E'UNO...e lì si chiama Allah! E poi la lingua araba, specialmente cantata, ha un suono meraviglioso e assomiglia tanto all'aramaico che Gesù parlava. Entrai nel caffè e chiesi: "Ma cos'è questo canto meraviglioso?" E il proprietario mi disse sorridendo: "E' il lamento delle donne sul Cristo Morto è vero che è bellissimo!" e "dove trovo questo Cd'" gli chiesi, e lui mi disse: "Li vendo io..." Non so dove l'ho messo, a costo di passare tutto il giorno alla sua ricerca troverò quel cd e domani lo porto a Marisa...e pure l'incenso di Gerusalemme le porterò assieme al turibolo ortodosso...quell'incenso comperato a Bethlemme dal profumo insuperabile e pure l'olio di nardo comperato a Bethania...per colei che ribatezzai Myriam nelle acque del Giordano e che mi ribatezzò Maddalena...Maria di Magdala...un battesimo che per me ha un valore immenso, scelto, voluto, in cammino, e dato dall'amica più cara...pensate a Marisa
ciao Angela Maria Maddalena
ciao Angela Maria Maddalena
martedì 26 marzo 2013
le ultimissime del Papone come lo chiama la Litizzetto
la prima cosa che ho pensato ascoltando le notizie a La 7 è stata: "Speriamo almeno che abbia un letto a una piazza e mezzo...noi extra large stiamo stretti nella piazza singola!" E questo nella foto è ad una piazza e mezzo! Beh non mi sono mai preoccupata di sapere come un Papa dormisse...ma lui è di casa, è uno di famiglia e se venisse a casa mia gli cederei il mio letto perchè stesse comodo...e poi ho pensato: "Se dura così vuoi vedere che in vacanza va davvero in campeggio?!" piccole-grandi notizie sulla linea che lui vuole tenere e un'immensa notizia da Istambul...ma voi capite che può fare un "uomo di potere" se solo lo vuole?! Io credo che la differenza lui la possa fare proprio così, come esempio ai potenti della Terra, credenti e non credenti e anche ai vari ordini, specialmente quelli francescani, che hanno fra loro chi veramente vive sulla scia di Francesco e altri che, nei secoli, sono divenuti curiali...e penso a Bernardino e alla Romita o a Ireneo che dorme in una stanzina sopra la sacrestia raggiungibile solo con una scala a pioli...e questo tipo di frati mica piacciono tanto agli altri, specialmente ai grandi capi, sono come un sasso nella scarpa, anzi, nei sandali, ricordano troppo quello che Francesco voleva per sé e per i suoi fratelli...Grazie papa Francesco, Papone simpatico e forte come una roccia...per la prima volta in vita mia venerdì guarderò la Via Crucis alla Tv aspettando le tue parole, GRAZIE!
Francesco per il momento non si trasferisce nell'appartamento papale: «Vuole vivere normalmente»
Alessandro Speciale- Andrea Tornielli
Città del Vaticano
L'appartamento papale al terzo piano del Palazzo Apostolico è pronto, dopo i rapidi lavori di manutenzione necessari per rimetterlo a nuovo dopo gli otto anni di pontificato di Benedetto XVI. Ma papa Francesco non ci si trasferirà, almeno per ora e per il prossimo futuro, come anticipato questa mattina dal quotidiano argentino La Nacion.
“Fino a nuovo ordine”, ha annunciato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, il pontefice argentino rimarrà invece nella Domus Sancta Marthae, la residenza vaticana dove hanno alloggiato i cardinali durante il conclave e dove normalmente abitano qualche dozzina di preti e vescovi in servizio all'interno del Vaticano. Un'altra metà delle stanze è invece a disposizione dei vescovi e dei cardinali di passaggio a Roma per udienze e riunioni.
Il papa ha scelto una “forma di abitazione semplice e in convivenza con altri sacerdoti e vescovi”, ha spiegato padre Lombardi, “pensa di vivere in modo normale e molto semplice”. Rimanendo a Santa Marta, ha aggiunto il portavoce, Francesco potrà vivere “insieme ad altri membri del clero”, rifiutando invece il lussuoso isolamento dell'appartamento pontificio.
Come ogni mattina, papa Bergoglio ha celebrato messa alle 7 di mattina nella cappella della Domus, questa volta insieme agli ospiti fissi della residenza che sono potuti rientrare in possesso delle loro stanze dopo il conclave. Durante l'omelia, ha riferito Lombardi, Francesco ha “lasciato capire che intende rimanere con loro almeno per qualche tempo”.
Il pontefice si è trasferito da qualche giorno nella suite numero 201 della Domus, dotata di un salotto di ricevimento, pensata per ospitare il nuovo pontefice nei giorni immediatamente successivi all'elezione. In precedenza, Francesco era alloggiato nella stanza 207, dove aveva scelto di rimanere anche nei primissimi giorni dopo il conclave.
Lombardi ha comunque sottolineato che Bergoglio ha cominciato ad usare regolarmente l'appartamento 'papale' di rappresentanza, al secondo piano del Palazzo Apostolico, dove riceve i capi di Stato e le altre autorità nella biblioteca privata, come da tradizione. (paura è che rimanga sfitto! Ci si potrebbe fare un ostello per pellegrini con vista) Il portavoce ha spiegato anche che Francesco continuerà ad affacciarsi ogni domenica per recitare l'Angelus dalla finestra dell'appartamento privato al terzo piano.
Che la vita comunitaria della Domus Santa Marta in Vaticano piacesse a Papa Bergoglio se n'erano accorti tutti. La possibilità di incontrare le persone, di fermarsi a tavola con loro, di condividere qualche momento della giornata, di celebrare messa in una cappella capace di contenere un buon numero di persone: tutti elementi che hanno giocato in favore della decisione che Francesco ha fatto capire stamane agli ospiti di Santa Marta, in primis quei cinquanta sacerdoti e monsignori che lavorano nella Curia romana e che sono rientrati nelle loro stanze dopo il conclave.
Il Papa, almeno per il momento, non vivrà più isolato nell'appartamento. E pur usando quello di rappresentanza, come pure quello della residenza usuale dei Papi per l'Angelus domenicale, con Francesco si potrà dire che non esiste più «l'Appartamento», espressione curiale e giornalistica con la quale si definisce lo strettissimo entourage che abita insieme al Pontefice.
Quella di Bergoglio è dunque una scelta di normalità. Quella normalità e affabilità che ha molto colpito nei giorni scorsi i delegati delle altre confessioni cristiane, in particolare le delegazioni ortodosse dei patriarcati di Costantinopoli e di Mosca, rimaste molto contente per aver potuto condividere la tavola con il Papa.
Secondo quanto apprende Vatican Insider, al Pontefice era stata fatta l'obiezione sul fatto che a Santa Marta dovevano rientrare i sacerdoti che lavorano in Curia e che rimanendo lì, Francesco si sarebbe trovato a contatto con loro. La risposta di Bergoglio sarebbe stata: «Sono abituato a stare con i miei preti». La decisione papale del resto non deve stupire: anche nell'arcivescovado di Buenos Aires, Bergoglio era abituato a vivere in una sola stanza dedicata a lui.
IL PATRIARCA GRECO-ORTODOSSO: C'E' POSSIBILITA' DI RIUNIFICARE LE CHIESE - Per il patriarca ecumenico greco-ortodosso Bartolomeo I, che la settimana scorsa ha assistito alla messa di inizio del pontificato di papa Francesco, una riunificazione delle Chiese Ortodossa e di Roma mille anni dopo il Grande Scisma del 1054, è possibile, riferisce la stampa turca. In un incontro all’università Kadir Has di Istanbul, scrive Hurriyet, Bartolomeo I ha detto di ritenere che ‘’c’è una possibilità per le prossime generazioni di vedere le chiese d’Oriente e d’Occidente riunite’’.
Francesco per il momento non si trasferisce nell'appartamento papale: «Vuole vivere normalmente»
Alessandro Speciale- Andrea Tornielli
Città del Vaticano
L'appartamento papale al terzo piano del Palazzo Apostolico è pronto, dopo i rapidi lavori di manutenzione necessari per rimetterlo a nuovo dopo gli otto anni di pontificato di Benedetto XVI. Ma papa Francesco non ci si trasferirà, almeno per ora e per il prossimo futuro, come anticipato questa mattina dal quotidiano argentino La Nacion.
“Fino a nuovo ordine”, ha annunciato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, il pontefice argentino rimarrà invece nella Domus Sancta Marthae, la residenza vaticana dove hanno alloggiato i cardinali durante il conclave e dove normalmente abitano qualche dozzina di preti e vescovi in servizio all'interno del Vaticano. Un'altra metà delle stanze è invece a disposizione dei vescovi e dei cardinali di passaggio a Roma per udienze e riunioni.
Il papa ha scelto una “forma di abitazione semplice e in convivenza con altri sacerdoti e vescovi”, ha spiegato padre Lombardi, “pensa di vivere in modo normale e molto semplice”. Rimanendo a Santa Marta, ha aggiunto il portavoce, Francesco potrà vivere “insieme ad altri membri del clero”, rifiutando invece il lussuoso isolamento dell'appartamento pontificio.
Come ogni mattina, papa Bergoglio ha celebrato messa alle 7 di mattina nella cappella della Domus, questa volta insieme agli ospiti fissi della residenza che sono potuti rientrare in possesso delle loro stanze dopo il conclave. Durante l'omelia, ha riferito Lombardi, Francesco ha “lasciato capire che intende rimanere con loro almeno per qualche tempo”.
Il pontefice si è trasferito da qualche giorno nella suite numero 201 della Domus, dotata di un salotto di ricevimento, pensata per ospitare il nuovo pontefice nei giorni immediatamente successivi all'elezione. In precedenza, Francesco era alloggiato nella stanza 207, dove aveva scelto di rimanere anche nei primissimi giorni dopo il conclave.
Lombardi ha comunque sottolineato che Bergoglio ha cominciato ad usare regolarmente l'appartamento 'papale' di rappresentanza, al secondo piano del Palazzo Apostolico, dove riceve i capi di Stato e le altre autorità nella biblioteca privata, come da tradizione. (paura è che rimanga sfitto! Ci si potrebbe fare un ostello per pellegrini con vista) Il portavoce ha spiegato anche che Francesco continuerà ad affacciarsi ogni domenica per recitare l'Angelus dalla finestra dell'appartamento privato al terzo piano.
Che la vita comunitaria della Domus Santa Marta in Vaticano piacesse a Papa Bergoglio se n'erano accorti tutti. La possibilità di incontrare le persone, di fermarsi a tavola con loro, di condividere qualche momento della giornata, di celebrare messa in una cappella capace di contenere un buon numero di persone: tutti elementi che hanno giocato in favore della decisione che Francesco ha fatto capire stamane agli ospiti di Santa Marta, in primis quei cinquanta sacerdoti e monsignori che lavorano nella Curia romana e che sono rientrati nelle loro stanze dopo il conclave.
Il Papa, almeno per il momento, non vivrà più isolato nell'appartamento. E pur usando quello di rappresentanza, come pure quello della residenza usuale dei Papi per l'Angelus domenicale, con Francesco si potrà dire che non esiste più «l'Appartamento», espressione curiale e giornalistica con la quale si definisce lo strettissimo entourage che abita insieme al Pontefice.
Quella di Bergoglio è dunque una scelta di normalità. Quella normalità e affabilità che ha molto colpito nei giorni scorsi i delegati delle altre confessioni cristiane, in particolare le delegazioni ortodosse dei patriarcati di Costantinopoli e di Mosca, rimaste molto contente per aver potuto condividere la tavola con il Papa.
Secondo quanto apprende Vatican Insider, al Pontefice era stata fatta l'obiezione sul fatto che a Santa Marta dovevano rientrare i sacerdoti che lavorano in Curia e che rimanendo lì, Francesco si sarebbe trovato a contatto con loro. La risposta di Bergoglio sarebbe stata: «Sono abituato a stare con i miei preti». La decisione papale del resto non deve stupire: anche nell'arcivescovado di Buenos Aires, Bergoglio era abituato a vivere in una sola stanza dedicata a lui.
IL PATRIARCA GRECO-ORTODOSSO: C'E' POSSIBILITA' DI RIUNIFICARE LE CHIESE - Per il patriarca ecumenico greco-ortodosso Bartolomeo I, che la settimana scorsa ha assistito alla messa di inizio del pontificato di papa Francesco, una riunificazione delle Chiese Ortodossa e di Roma mille anni dopo il Grande Scisma del 1054, è possibile, riferisce la stampa turca. In un incontro all’università Kadir Has di Istanbul, scrive Hurriyet, Bartolomeo I ha detto di ritenere che ‘’c’è una possibilità per le prossime generazioni di vedere le chiese d’Oriente e d’Occidente riunite’’.
Una recente scoperta...e due youtube stupendi
Come sapete è in stampa la guida "Di qui passò Francesco" in inglese, a metà maggio sarà disponibile sia attraverso il sito di terre di Mezzo e Amazzon e allora, un pò di tempo fa, sono andata alla ricerca di testi che mi piacessero da mettere nella bibliografia scoprendo che, haimè, tanti libri che sono acquistabili in italiano, pure i più conosciuti e tradotti dal francese e dallo spagnolo, non sono, per inspiegabile ragione, tradotti in inglese! Così Giovanna della libreria LIF la libreria francescana internazionale, mi ha messo in mano un testo di un frate Minore americano Murray Bodo, "Francis the journey and the dream" dicendomi: "E' un frate dolcissimo, veramente una bella persona, è un poeta, leggilo, ti piacerà" lei conosce i miei gusti e così questo libro è nella pila dei: "da leggere" sul mio comodino. Oggi mi è venuto in mente di guardare in youtube se c'era qualche cosa di questo frate e mi sono imbattuta in diversi video...questo è veramente bello...mi spiace solo in inglese, buon ascolto!
oh mamma! Questo youtube che segue è ancora più bello...parla del suo incontro con il Dalai Lama e di come siano stati a guardarsi negli occhi...io so cosa vuole dire, anch'io ho guardato diritto in quegli occhi, fu a Sarnath in India la mattina dell'1 gennaio 2000 a mezzogiorno...una "magica" storia un pò troppo lunga da raccontare qui...ebbi la fantastica opportunità di meditare con non tanti altri ma...grandi della Terra non sapendo che ci facevo io lì ma accadde...ero in prima fila, davanti a me solo il Dalai Lama a 3/4 metri, quando tutti aprimmo gli occhi, per un attimo di eternità, i miei occhi erano nei suoi e lui mi guadava dentro ed io affondavo in un oceano di compassione...fu un'eternità e quello che dice Bodo l'ho vissuto anch'io...uno dei momenti più belli della mia vita, un dono del Cielo
oh mamma! Questo youtube che segue è ancora più bello...parla del suo incontro con il Dalai Lama e di come siano stati a guardarsi negli occhi...io so cosa vuole dire, anch'io ho guardato diritto in quegli occhi, fu a Sarnath in India la mattina dell'1 gennaio 2000 a mezzogiorno...una "magica" storia un pò troppo lunga da raccontare qui...ebbi la fantastica opportunità di meditare con non tanti altri ma...grandi della Terra non sapendo che ci facevo io lì ma accadde...ero in prima fila, davanti a me solo il Dalai Lama a 3/4 metri, quando tutti aprimmo gli occhi, per un attimo di eternità, i miei occhi erano nei suoi e lui mi guadava dentro ed io affondavo in un oceano di compassione...fu un'eternità e quello che dice Bodo l'ho vissuto anch'io...uno dei momenti più belli della mia vita, un dono del Cielo
lunedì 25 marzo 2013
dedicato a chi...so io
Vai sorridi amore e vai Hai negli occhi gli occhi miei vai con questa canzonetta metti il cuore in bicicletta il mondo aspetta il tuo sorriso vai E' blu, il cielo e' ancora blu e tu coloralo di più vai nella bella confusione milioni di persone il mondo e' vuoto se non ci sei tu E vai sei bello come un re Bello come il ritornello di questa canzone che io canto per te Ma si nasconde anche il dolore nel dolcissimo rumore della vita intorno a te Vai la tua strada e' fra la gente Falla innammoratamente come quando eri con me E allora vai E vai sorridi amore e vai so che mi sorprenderai. vai con questa canzonetta metti il cuore in bicicletta e' in fondo al mondo la felicitá Vai, CIAO sei bello come un re CIAO sorridi, prendi il volo e se un giorno sei solo non ti scordar di me
ma voi li sopportate?! Io no!!!!
Qualche giorno fa avevo scritto un post talmente in...to che non l'ho caricato, anzi, l'ho proprio cancellato. Mi dispiace perche fra i "grillini" ci saranno anche brave persone ma, conoscendo cosa vuole dire, il così detto movimento lo si può solo definire una Setta con un "maestro" dei più fessi possibili che ha raccolto attorno a sé un dissenso che in altre epoche avrebbe preso altre forme. E anche una massa di "informatici" virtuali come è il loro modo di comunicare...e quanto ci sarebbe da dire su questa "virtualità" distruttiva! del tipo: vado-distruggo-e poi me ne frego... L'altro giorno una giornalista correva dietro a uno di questi "intoccabili dalla stampa" (credo che se la stampa li ignorasse farebbe un grande servizio alla nazione...ignoriamoli si stanno affondando da soli, alleluya! E questo è anche da parte mia il primo e unico post che metto sull'argomento e l'immagine che ho scelto rende l'idea ma mi fa venire il volta stomaco) dicevo, la giornalista chiedeva una cosa che ho in mente da un pò: "Ma voi pensate a tutti coloro che non hanno il computer? Agli anziani, a quelli che non hanno denaro per pagarsi la connessione, ai disoccupati...a quelli che non sanno e non vogliono imparare ad usare internet? (mica è l'11 comandamento "possederai un computer e con esso comunicherai") E questo spocchiosissimo, perchè essere giovani non vuole per niente dire essere intelligenti o capaci, le ha risposto: "Ma è semplicissimo usare il web! Se lo facciano insegnare..." Assurdo e allora se il Grillo si prende tanta m...da nel sito beh, se la merita e....aspettiamo soltanto, si stanno affondando da soli, tanto vogliono solo distruggere e così imploderanno....e, per favore, non paragoniamo questo così detto "movimento" al '68...altro livello, altra qualità, altro impegno, altro livello culturale...non c'è nessun rapporto o similitudine con i ragazzi di allora, noi non eravamo virtuali, eravamo di carne ed ossa!!
l'allegria di Marisa
una cara amica di Marisa mi tiene costantemente informata nel suo modo molto poetico...è una poetessa ele sono veramente molto grata, ecco qui riportato una parte del messaggio che mi ha inviato oggi....ma vuoi vedere che il "miracolo" Marisa se lo sta facendo arrivare diritto, diritto?! Sono contentissima...e allora spingiamo il Cielo in questo senso...soffiate tutti forte pensieri di guarigione!
allegria... anche e soprattutto di questo ha voglia, l'amica che non ha in programma alcun trapasso ...
così ha esordito con un mango dalla buccia color del tramonto e la polpa color mezzogiorno - mi è venuta l'improvvisa idea che i mini market pachistani sono aperti quasi 24 ore al giorno! Ha trangugiato una ciotola di minestra, polpette&purè, e mango a morsi.
Colorito da trekking.
E c'è stato tempo di parlare profondamente, di tacere, di ascoltare...
bello vero?!
allegria... anche e soprattutto di questo ha voglia, l'amica che non ha in programma alcun trapasso ...
così ha esordito con un mango dalla buccia color del tramonto e la polpa color mezzogiorno - mi è venuta l'improvvisa idea che i mini market pachistani sono aperti quasi 24 ore al giorno! Ha trangugiato una ciotola di minestra, polpette&purè, e mango a morsi.
Colorito da trekking.
E c'è stato tempo di parlare profondamente, di tacere, di ascoltare...
bello vero?!
Questo è troppo!
guardate che ho beccato in youtube! Per favore non riduciamo il Papa a delle figurine e pure a...delle future statuette che temo, mi sento che Assisi non si lascerà sfuggire di produrre...già il SAN Francesco è ridotto a statuina, già un giornale locale ha titolato qualche giorno fa: "Turismo, si può fare di più Papa Francesco sarà un grande testimonial". che a me fa pensare a qualche velina o miss testimonial della birra o del giro d'Italia e, sono sicura, a Papa Francesco tutto ciò non fa piacere...capisco la tentazione in epoca di crisi di buttarsi addosso a una delle poche speranze che il mondo abbia, io stessa ho comperato riviste che mai mi sarei sognata di comperare per il piacere di leggere su di lui e di vedere la sua faccia simpatica. E sono pure d'accordo con la Litizzetto quando ieri sera ha detto che "se non fosse prete...se lo sposerebbe" perchè è vero, è pure un uomo attraente...ma le figurine?! No, per favore, no!
ma poi ho trovato anche questo pezzo di Crozza...oramai datato, è di appena dopo l'elezione del Papa e che mi ero perso. E'tanto carino perchè Crozza è garbato sempre e sul nuovo Papa non ci va pesante perchè...se ne è innamorato.
ma poi ho trovato anche questo pezzo di Crozza...oramai datato, è di appena dopo l'elezione del Papa e che mi ero perso. E'tanto carino perchè Crozza è garbato sempre e sul nuovo Papa non ci va pesante perchè...se ne è innamorato.
perchè leggere
è proprio difficile che io non abbia nella borsetta un libro...non parliamo poi di quando vado alla posta a spedire credenziali! Lì ci passo una media di 1 ora al giorno quasi tutti i giorni, a sta stagione tutti, e allora mi porto un libro e uso questo tempo che sarebbe sprecato in interminabili file avvolta dalle lamentele di tutti perchè, da quando c'è il sistema elettronico (il mondo ha talmente fede nell'elettronica che il Papa dovrebbe fare santo il Computer!) le file sono divenute assurde e tutti si lamentano...me compresa, che vado alla posta dal giugno del 2006, da quando ci siamo inventati le credenziali.
Così, oggi, avevo con me questo libro di Fabio Volo che mi sta piacendo moltissimo. Io lo conoscevo solo come "uomo tv" ed è stata solo la curiosità e lo sconto del 25% della coop che me lo ha fatto comperare...e ho fatto una scoperta, questo giovane uomo dalla faccetta simpatica scrive veramente bene.
Così oggi, alla posta, ho letto alcune pagine in cui lui fa rispondere ad un vicino di casa del protagonista ragazzino sul perchè uno dovrebbe leggere. Sono perfettamente d'accordo con Volo e riporto queste frasi...ciaooo, ah, non faccio a tempo a spedire le credenziali del giorno che a casa, sul computer, mi aspettano tante altre richieste, sono contenta!
il ragazzino chiede:
..."Dimmi come mai è così importante leggere, secondo te. A cosa può servirmi la storia di uno che è vissuto anni prima di me in una città lontana migliaia di chilometri? Con tutti i problemi che ho, perchè dovrei fare anche la fatica di leggere?"
"Se leggere per te è una fatica, fai bene a non farlo."
"Leggere mi renderebbe una persona felice? Non credo, i problemi della vita non li risolvo certo leggendo, ma lavorando."
"Hai ragione, spesso però la felicità e l'infelicità sono legate anche agli strumenti che uno ha per affrontare le cose."
"Sì ma i miei problemi sono pratici, non di testa."
"Ma è con la testa che li risolvi, a volte. Non voglio insistere, però sappi che leggere mette in moto tutto dentro di te: fantasia, emozioni, sentimenti. E' un'apertura dei sensi verso il mondo, è un vedere e riconoscere cose che ti appartengono e che rischiano di non essere viste. Ci fa riscoprire l'anima delle cose. Leggere significa trovare le parole giuste, quelle perfette per esprimere ciò a cui non riuscivi a dare una forma. Trovare una descrizione a ciò che tu facevi fatica a riassumere.
"Nei libri le parole di altri risuonano come un 'eco dentro di noi, perchè c'erano già. E' la conoscenza di cui parlava Platone, quella che già ci appartiene, che è dentro di noi. Non importa se il lettore è giovane o vecchio, se vive in una metropoli o in un villaggio sperduto nelle campagne. Così come è indifferente se l'argomento di cui sta leggendo riguarda un'epoca passata, il tempo presente o un futuro immaginario; il tempo è relativo, e ogni epoca ha la sua modernità. E poi leggere è bello, punto. Io a volte dopo aver letto un libro mi sento sazio, appagato, soddisfatto e provo un piacere fisico."
...il ragazzino poi diverrà un accanito lettore! Io lo sono da sempre per cui capisco bene quello che intende Volo, leggere è cibo per l'anima...più in alto di questo c'è solo l'esperienza mistica...Francesco non aveva bisogno di libri...io, noi, sì!
Così, oggi, avevo con me questo libro di Fabio Volo che mi sta piacendo moltissimo. Io lo conoscevo solo come "uomo tv" ed è stata solo la curiosità e lo sconto del 25% della coop che me lo ha fatto comperare...e ho fatto una scoperta, questo giovane uomo dalla faccetta simpatica scrive veramente bene.
Così oggi, alla posta, ho letto alcune pagine in cui lui fa rispondere ad un vicino di casa del protagonista ragazzino sul perchè uno dovrebbe leggere. Sono perfettamente d'accordo con Volo e riporto queste frasi...ciaooo, ah, non faccio a tempo a spedire le credenziali del giorno che a casa, sul computer, mi aspettano tante altre richieste, sono contenta!
il ragazzino chiede:
..."Dimmi come mai è così importante leggere, secondo te. A cosa può servirmi la storia di uno che è vissuto anni prima di me in una città lontana migliaia di chilometri? Con tutti i problemi che ho, perchè dovrei fare anche la fatica di leggere?"
"Se leggere per te è una fatica, fai bene a non farlo."
"Leggere mi renderebbe una persona felice? Non credo, i problemi della vita non li risolvo certo leggendo, ma lavorando."
"Hai ragione, spesso però la felicità e l'infelicità sono legate anche agli strumenti che uno ha per affrontare le cose."
"Sì ma i miei problemi sono pratici, non di testa."
"Ma è con la testa che li risolvi, a volte. Non voglio insistere, però sappi che leggere mette in moto tutto dentro di te: fantasia, emozioni, sentimenti. E' un'apertura dei sensi verso il mondo, è un vedere e riconoscere cose che ti appartengono e che rischiano di non essere viste. Ci fa riscoprire l'anima delle cose. Leggere significa trovare le parole giuste, quelle perfette per esprimere ciò a cui non riuscivi a dare una forma. Trovare una descrizione a ciò che tu facevi fatica a riassumere.
"Nei libri le parole di altri risuonano come un 'eco dentro di noi, perchè c'erano già. E' la conoscenza di cui parlava Platone, quella che già ci appartiene, che è dentro di noi. Non importa se il lettore è giovane o vecchio, se vive in una metropoli o in un villaggio sperduto nelle campagne. Così come è indifferente se l'argomento di cui sta leggendo riguarda un'epoca passata, il tempo presente o un futuro immaginario; il tempo è relativo, e ogni epoca ha la sua modernità. E poi leggere è bello, punto. Io a volte dopo aver letto un libro mi sento sazio, appagato, soddisfatto e provo un piacere fisico."
...il ragazzino poi diverrà un accanito lettore! Io lo sono da sempre per cui capisco bene quello che intende Volo, leggere è cibo per l'anima...più in alto di questo c'è solo l'esperienza mistica...Francesco non aveva bisogno di libri...io, noi, sì!
domenica 24 marzo 2013
mons. Bregantini spostato nuovamente?! Oh no...
sta mattina, alla messa, una signora che non vedevo da molto mi aveva detto di aver letto che avevano spostato di nuovo mons. Bregantini "il mio vescovo favorito" che ha onorato la nostra credenziale con la sua benedizione e che vive ...sul cammino con le ali, mi è venuto un accidente... MA NON E' VERO! Meno male!!!
E così, cercando notizie, ho trovato quello che lui ha scritto dell'elezione del "mio Papa favorito" il 14 marzo, mannaggia ma non sono un pò troppo un Papa e un Arcivescovo "favoriti" per una "Anticlericale" come mi definii presentandomi a mons. Bregantini facendogli fare una faccetta simpatica e una grande risata?!
Beh, insomma, è così...sono il mio "mazzo di fiori" di membri della Chiesa e sono in compagnia con 3 o 4 preti eccezionali e un paio di frati, un mazzetto molto profumato. ovviamente non gliene frega nulla a nessuno che io tenga in un vasetto questi fiori...ma a me sì, non mi fa "perdere la speranza"...come chiedeva Papa Francesco.
Dicevo, qui sotto quello che Bregantini ha scritto dell'elezione del Papa...non ne dubitavo che gli piacesse dal primo momento...sono nello stesso mazzo di fiori!
Il gesuita Jorge Mario Bergoglio è Papa Francesco
Campobasso. Un silenzio umano ha avvolto la cristianità in un tappeto di luci e di colori. Il candore dell’abito bianco del Papa eletto, le sue braccia timidamente aperte al popolo, la commozione, Tanta! Il Magnum gaudium nuntio vobis habemus papam sorretto dall’Inno Nazionale d’Italia suonato dalla fanfara dei Carabinieri, poi l’Inno Pontificio. «È il papa della Mitezza –ha dichiarato a caldo mons. Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Bojano – il testimone della Misericordia nelle vie del mondo. Il suo Buonasera ci ha subito ricordato il Buonanotte di Benedetto XVI ed il Buonanotte nel “discorso alla luna” di papa Giovanni XXIII».
In un contesto storico permeato dalla violenza della ricchezza e dai soprusi della finta bellezza, un Papa che sceglie il nome Francesco è il segno chiaro e distinto che, nell’anno della Fede, indetto da Benedetto XVI sotto il soffio dello Spirito, la Chiesa vuole e deve tornare alla povertà della kenosis di Cristo. I gravi , intesi come pesanti, problemi che opprimono l’uomo non sono imputabili ad una crisi economica, quanto ad una frattura antropologica tra l’uomo e il suo creatore. La ricchezza, la vanità, l’incoerenza, la corruzione, rappresentano forme di esasperazione a cui solo la povertà della chiesa può rispondere. Nella storia della Chiesa non era mai accaduto che un Papa decidesse di prendere su di sé il fardello e l’eredità lasciata dal poverello di Assisi. Nel suo testamento la cura per il Creato, per i piccoli della Terra, per ogni espressione di diversità, sia essa religiosa, etica o fisiologica e, soprattutto, un vangelo “sine glossa”, senza compromessi. Se questo nuovo Pontefice ha deciso di assumere il nome Francesco, tra le lacrime di commozione e di approvazione di un popolo di Dio che anela alla semplicità evangelica è perché, senza dubbio, lo Spirito ha ispirato in lui, fin dalla sua presentazione al conclave, il senso di un terzo millennio ubriaco di ogni forma di ricchezza che troverà risposta solo nella capacità dell’uomo di essere testimone di un ritorno ai valori evangelici, senza alcun compromesso.
Francesco I dovrà trovare sostegno in un popolo di Dio che, come nel periodo in cui Francesco di Assisi visse, si trovava diviso nel proprio interno, ebbro di lotte e di potere temporale. Nella stessa Chiesa, divisa tra ricchezza e scandali, Francesco ebbe il coraggio di dare testimonianza di un indirizzo radicale, seppur aperto ad ogni possibilità di dialogo nel mondo.
E così, cercando notizie, ho trovato quello che lui ha scritto dell'elezione del "mio Papa favorito" il 14 marzo, mannaggia ma non sono un pò troppo un Papa e un Arcivescovo "favoriti" per una "Anticlericale" come mi definii presentandomi a mons. Bregantini facendogli fare una faccetta simpatica e una grande risata?!
Beh, insomma, è così...sono il mio "mazzo di fiori" di membri della Chiesa e sono in compagnia con 3 o 4 preti eccezionali e un paio di frati, un mazzetto molto profumato. ovviamente non gliene frega nulla a nessuno che io tenga in un vasetto questi fiori...ma a me sì, non mi fa "perdere la speranza"...come chiedeva Papa Francesco.
Dicevo, qui sotto quello che Bregantini ha scritto dell'elezione del Papa...non ne dubitavo che gli piacesse dal primo momento...sono nello stesso mazzo di fiori!
Il gesuita Jorge Mario Bergoglio è Papa Francesco
Campobasso. Un silenzio umano ha avvolto la cristianità in un tappeto di luci e di colori. Il candore dell’abito bianco del Papa eletto, le sue braccia timidamente aperte al popolo, la commozione, Tanta! Il Magnum gaudium nuntio vobis habemus papam sorretto dall’Inno Nazionale d’Italia suonato dalla fanfara dei Carabinieri, poi l’Inno Pontificio. «È il papa della Mitezza –ha dichiarato a caldo mons. Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Bojano – il testimone della Misericordia nelle vie del mondo. Il suo Buonasera ci ha subito ricordato il Buonanotte di Benedetto XVI ed il Buonanotte nel “discorso alla luna” di papa Giovanni XXIII».
In un contesto storico permeato dalla violenza della ricchezza e dai soprusi della finta bellezza, un Papa che sceglie il nome Francesco è il segno chiaro e distinto che, nell’anno della Fede, indetto da Benedetto XVI sotto il soffio dello Spirito, la Chiesa vuole e deve tornare alla povertà della kenosis di Cristo. I gravi , intesi come pesanti, problemi che opprimono l’uomo non sono imputabili ad una crisi economica, quanto ad una frattura antropologica tra l’uomo e il suo creatore. La ricchezza, la vanità, l’incoerenza, la corruzione, rappresentano forme di esasperazione a cui solo la povertà della chiesa può rispondere. Nella storia della Chiesa non era mai accaduto che un Papa decidesse di prendere su di sé il fardello e l’eredità lasciata dal poverello di Assisi. Nel suo testamento la cura per il Creato, per i piccoli della Terra, per ogni espressione di diversità, sia essa religiosa, etica o fisiologica e, soprattutto, un vangelo “sine glossa”, senza compromessi. Se questo nuovo Pontefice ha deciso di assumere il nome Francesco, tra le lacrime di commozione e di approvazione di un popolo di Dio che anela alla semplicità evangelica è perché, senza dubbio, lo Spirito ha ispirato in lui, fin dalla sua presentazione al conclave, il senso di un terzo millennio ubriaco di ogni forma di ricchezza che troverà risposta solo nella capacità dell’uomo di essere testimone di un ritorno ai valori evangelici, senza alcun compromesso.
Francesco I dovrà trovare sostegno in un popolo di Dio che, come nel periodo in cui Francesco di Assisi visse, si trovava diviso nel proprio interno, ebbro di lotte e di potere temporale. Nella stessa Chiesa, divisa tra ricchezza e scandali, Francesco ebbe il coraggio di dare testimonianza di un indirizzo radicale, seppur aperto ad ogni possibilità di dialogo nel mondo.
voglio pensarla così
sto cercando in tutte le foto dei cammini le foto di Marisa, lo sto facendo da un pò, voglio ricordare questa Marisa: sorridente, abronzata, felice, in forma. Qui eravamo a Monte Sant'Angelo, il nostro secondo arrivo, con la bella stagione in maggio del 2010 per scrivere la guida. Questa è la mia Marisa, con pure i capelli appena colorati (eravamo andate tutte e due dalla parrucchiera a fine cammino a farci belle: io rossa e lei nera! ) E le bruschette nei nostri piatti erano buonissime!
Ho sentito Giovanni, suo marito, poco fa, mi ha detto che sta benino, che ha mangiato e che tanti la sono andati a trovare e che ha parlato tutta la mattina, domani le fanno un'altra tac alla milza...speriamo!
Io continuo a cercare foto...quando guarirà le regalerò un album di tutti viaggi...e poi andremo in Tibet insieme e farò altre foto e le aggiungeremo. Buona domenica Marisa!
anestetizzarsi...la vita, il cuore
cercavo una foto della processione delle palme a Gerusalemme che, con Marisa, feci da Betfage...oggi, la domenica delle palme del 2008. Ed invece mi sono imbattuta in questa foto di un vecchio cartello nell'Orto del Getzemani dove fummo ospiti per tutta la Settimana Santa...e questo cartello dice proprio quello che sto pensando...mai come oggi credo di aver "capito" il Vangelo della Passione, mai come oggi le parole: paura-non voler soffrire-abbandono-anestesia del cuore mi sono sembrate una parola unica, o meglio, una catena di parole che partono dalla paura che è il "ponte del maligno" qualche post fa parlavo della paura pensando a Francesco, al film della Cavani, e a quello che aveva detto Papa Francesco della paura...oggi mi accorgo di un sintomo derivato dalla causa-paura...umano, oh certo, ma che è la più grande "tentazione" ...l'ultima di Gesù e la grande tentazione di tutti noi che siamo umani come Lui ma meno divini. E allora parlo di me e di ciò che mi circonda, di persone che fanno parte della mia vita...penso a Marisa e alla mia "anestesia cerebro-cardiaca" nei suoi confronti che, però, è lucida, la vedo. Non voglio negare che credo che fra poco lei possa non essere più qui, non voglio neppure negare il mio egocentrico dolore che si può sintetizzare in una frase: "Mi lasciano tutti, ho sepolto tutta la mia famiglia e l'unico vivo non è qui e forse sta male ma non posso aiutarlo...anche Damiao se ne è andato...forse è morto..." E questo è il mio dolore lucido e centrato su di me. E allora, istintivamente, vorrei dormire come gli amici di Gesù, vorrei negarlo (il dolore) come fa Pietro....e invece sto qui, lo vedo il dolore e vedo pure la nuvola-anestetica che mi sono costruita attorno al cuore...poi incontro una persona a me cara...e vedo come la sua di nuvola-anestetica sia più spessa, chissà se se ne accorge? Sento che non c'è più nulla fra di noi, il non voler vedere il suo dolore profondo e antico l'ha anestetizzato completamente e questo crea la distanza, fra noi non ci sono più parole e nemmeno sentimenti e torna alla mente quel verso di "Piazza Grande" che ascolto tutte le volte che il mio telefonino suona, è ora la mia suoneria "...quello che sono l'ho voluto io...". Non lo giudico, me ne accorgo, direi che lo capisco e lo giustifico, capisco pure come Gesù capisca quello che sta accadendo a Pietro a cui continua a voler bene nonostante tutto...è difficile "fare gli eroi" con sé stessi, voler andare al fondo dei propri dolori, delle proprie paure, guardarle in faccia come fa Gesù nell'orto in quella notte di totale solitudine, tenendo a bada la voglia di fuggire, l'istinto di scappare...è così, è più semplice morire nelle proprie paure, ributtarle laggiù nel fondo di sé stessi...sopravviversi, non vivere, sopravvivere avvolti in tutte le possibili giustificazioni...non lo giudico...è così, è umanamente così...così si perde una grande opportunità di vita, di sincerità con sé stessi, di Risurrezione...Pietro, dopo tante altre nuvole-anestetiche, dovrà morire in croce anche lui per uscirne...ma è così...la tentazione "la grande tentazione" è il fuggire che prende tantissime forme da quella fisica a tutte le possibile chiusure autogiustificanti, è più facile...è umano. Forse "accettare la croce" è proprio questo...vedere il proprio dolore, vedere come ognuno di noi cerchi di anestetizzarlo, vederlo con lucidità, viverlo e, contemporaneamente, tenerlo a bada (la paura-dolore può essere molto violenta, io lo so) e poi...andare oltre, amando tutti i nostri "compagni umani" che fanno lo stesso, provarne tenerezza anche sé la loro fuga è causa del proprio di dolore. Lasciarlo nel passato, risorgere nuovi a sé stessi...e senza passare da questo travaglio non si risorge, lo sto dicendo a me stessa...non sto facendo una predica fessa online, ma ci si deve passare...non per masochismo, semplicemente perchè è così...è "umanamente eroico" accettare la propria croce ma è anche "terribilimente furbo" perchè di là, oltre, c'è solo Pasqua, si può solo risorgere non più schiavi della paura o, perlomeno, visto che non siamo Gesù, con un livello di paura più sottile e una lucidità maggiore dove le nuvole-anestetiche sono guardate per quello che sono, nuvole che nascondono quello che non vogliamo vedere.
Buona domenica dello sventolare di frasche, di dolci asinelli, di canti e di un Re senza esercito che cammina senza paura sulla polvere della strada fino alle porte di Gerusalemme.
Buona domenica dello sventolare di frasche, di dolci asinelli, di canti e di un Re senza esercito che cammina senza paura sulla polvere della strada fino alle porte di Gerusalemme.
sabato 23 marzo 2013
ah, ah, ah e adesso che diranno?!
Stavo cercando l' immagine del libro scritto da Papa Francesco quando era ancora cardinale assieme al rabbino.....che uscirà il 29 di marzo per Mondadori e di cui ho letto su Panorama (sto leggendo di tutto su di lui) e mi sono imbattuta in questo articolo e questa foto che risale al 2006...leggete e fatevi una bella risata! Qualche sera fa ho pure resistito ad ascoltar Porta a Porta (Bruno Vespa...e Vittorio Messori) ho proprio resistito perchè non li sopporto nessuno dei due ( e pensare che dove abita vicino a Desenzano a Messori l'anno scorso ho pure stretto la mano...molliccia come una lumaca e non poteva essere diversamente, il modo in cui uno stringe la mano dice tutto!) e ho riso alle parole di Missori che suonavano del tipo: "Ma sì tutto sto can can...quando sarà finita questa specie di luna di miele con il Papa...vedremo se tutti saranno contenti" però ha subito scritto un libro che, presumo, fosse venduto con il Corriere della Sera (ah il dinero e la fama!)..titolo "La chiesa di papa Francesco" che non mi sogno nemmeno di comperare mentre aspetto quello della Mondadori scritto dal Papa che si intitola "Il Cielo e la Terra"
...veramente c'è da ridere e da sfregarsi le mani, finalmente! Chissà come stà male l'Opus Dei!...Messori capo in testa...Francesco Papa, avanti così, la tua onda avanza e il Vento la fa spumeggiare e...non si torna indietro!! Sia ringraziato il Cielo!
La foto, e l'articolo qui sotto, tratto dal sito www.uniwox.it e si
riferiscono ad un incontro ecumenico a Buenos Aires nel 2006...come la mettiamo ora con lo Spirito Santo? Divertitevi! Loro no!
Il Cardinal Bergoglio, dopo aver ricevuto in ginocchio l’imposizione delle mani dei pastori, sacerdoti e laici che hanno animato l’incontro, ha pronunciato un intervento sul tema “Abbraccio, piaga e vento”.
“Che il Padre ci chiuda la bocca con l’abbraccio e ci unisca sempre più”, ha auspicato. “Sì, sono peccatore, vedo la piaga con cui Cristo ci ha salvato”; “appropriamoci della piaga di Cristo”. Quanto al vento (dello Spirito Santo), ha osservato che è lui che “ci stringe nell’unità” e “ci unisce come chiese riconciliate nella diversità”.
Al termine della giornata, il pastore Carlos Mraida ha letto la dichiarazione congiunta del Terzo Incontro di Evangelici e Cattolici, sul tema
“Testimonianza e Impegno”.
“Siamo venuti a celebrare l’amore di Dio Padre, che ci ha resi suoi figli, ricreando la nostra vita e dandole senso e proposito”, si legge.
“Siamo venuti a celebrare la grazia di nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha fatti nuove creature”; “siamo venuti a celebrare la presenza nella nostra vita dello Spirito Santo, che ci aiuta, ci consola e ci rafforza”.
“Siamo venuti a celebrare che c’è una sola Chiesa, formata da tutti coloro che confessano che Gesù è il Signore e sono stati battezzati. Facendolo non possiamo fare a meno di dichiarare con dolore e pentimento che le nostre divisioni hanno impedito di mostrare adeguatamente al mondo il proposito di Dio di conformare un’umanità diversa ma unita”, ha aggiunto.
“Siamo venuti a celebrare la gloria di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo, conclude la dichiarazione. Dichiariamo che la sua gloria è presente e riempirà tutta la terra. (mi viene da piangere! di gioia e commozione)Ci impegniamo a far sì che questa gloria si manifesti in modo più abbondante nella nostra Nazione. A Lui la gloria per sempre. Amen”.
A proposito di questa abusata frase: “que totos sean uno para que el mundo crea” (che tutti siano uno perché il mondo creda - motto di questo raduno), riportiamo di fianco il testo del Vangelo di San Giovanni, da dove si comprende chiaramente che l'elemento principale di questa parte della preghiera del Signore non è tanto l'unità indiscriminata, quanto piuttosto l'unità di coloro che crederanno in Lui per la parola dei suoi discepoli (l'abbiamo sottolineato nel testo).
Questo è l'elemento pregiudiziale che regge il seguito della preghiera da cui viene sempre estrapolata quella sola frase.
L'Ut unum sint è chiaramente riferito a coloro che hanno creduto nel Signore per il tramite della Tradizione Apostolica.
Tutti coloro che dicono “Signore, Signore !”, al di fuori della Tradizione Apostolica non hanno alcun titolo per appellarsi a questa preghiera di Gesù.
E nemmeno i cardinali e i papi possono cambiare questa realtà. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
Quali sono gli scopi di queste assemblee ecumeniche nella quali si ritrovano le persone più strane ?
Ce lo dicono le parole della “dichiarazione congiunta” finale:
“Siamo venuti a celebrare che c’è una sola Chiesa, formata da tutti coloro che confessano che Gesù è il Signore e sono stati battezzati”.
Una sola Chiesa ! ? ! (Una Chiesa ideale, immaginaria, ipotetica ?) Composta da tutti coloro che confessano che Gesù è il Signore ! ? ! (Cioè chiunque !)
Ma siamo davvero al cospetto di una realtà fantasiosa e irreale !
Questo mondo è davvero impazzito !
Ma, di grazia, siamo davvero ridotti così male, noi cattolici, da doverci adunare con chiunque dica di professare che Gesù è il Signore ?
Abbiamo davvero dimenticato l'ammonimento del Signore stesso:
Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli (Mt. 7, 21) ? E ALLORA NON E' PROPRIO COSI !?!
Ma la cosa più grave è costituita dal fatto che il mallevadore della riunione di questa combriccola di amici è niente di meno che il cardinale Jorge Mario Bergoglio.
Sì, proprio lui, quello che diversi cardinali volevano diventasse papa al posto dell'attuale Benedetto XVI. (che fotttuta si sono presi!)
In uno dei giornali locali, La Nacion del 20 giugno, la notizia è stata riportata in breve, ma con un certo incosciente compiacimento e corredata da tanto di foto. Tra l'altro si leggeva:
«Il momento più emozionante è stato quando i presenti hanno accolto calorosamente il cardinale Jorge Bergoglio, il quale ha rivolto un breve saluto e, come è suo costume, ha chiesto di pregare per lui. I pastori lo hanno preso in parola. Il cardinale si è inginocchiato e tutti i presenti hanno chiesto per lui - che è “una delle voci profetiche della nazione” - abbondante sapienza».
Di fronte a constatazioni come queste, dobbiamo ringraziare l'intervento dello Spirito Santo ah ah ah che fregata 7 anni dopo! Sia lodato Dio!che non ha permesso che costui diventasse il capo visibile della Chiesa Cattolica.
Guardate in che stato si può ridurre un cardinale di Santa Romana Chiesa:
prono, con la mano destra sul petto (!?), la testa china verso la platea (cioè la massa indistinta dei presenti), mentre un'accolita di miscredenti di ogni risma stende la mano destra sul suo capo.
Tra questi quel buontempone di padre Raniero Cantalamessa, il quale farebbe bene a limitarsi a dar seguito a quello che gli suggerisce il suo stesso cognome, senza strafare più di tanto; così da evitare di dire strafalcioni come in questa occasione: “l'unità a partire dal cuore e a prescindere dalla verità di fede”.
«Suvvia, padre Raniero, confessi che nemmeno Lei crede davvero ad una incongruenza e ad una contraddizione come questa. Confessi che ha voluto fare solo una battuta ad effetto, ad uso e consumo di coloro che lo ascoltavano e che Lei sa bene come si accontentino facilmente di parole vuote».
Ovviamente, visto che è stato nominato “predicatore della Casa Pontificia” da Giovanni Paolo II e visto come si comporta sotto i suoi occhi lo stesso cardinale primate dell'Argentina, padre Raniero, poverino, dev'essere davvero scusato.
Una cosa del genere ci sembra davvero di una gravità inaudita. (7 anni dopo lui si è chinato e la piazza lo ha benedetto!!!) Come è possibile che i fedeli cattolici dell'Argentina, e anche i fedeli cattolici del mondo intero, possano prendere sul serio “pastori” come questi ?
Se un cardinale di Santa Romana Chiesa si inginocchia davanti a dei miscredenti e si lascia benedire da costoro (non si capisce bene di che sorta di benedizione !), che senso ha l'esistenza stessa della Chiesa ?
E se per ipotesi assurda una cosa del genere avesse una sia pur minima giustificazione, a che servirebbe allora far parte della Chiesa Cattolica ?
A che servirebbe la sua stessa esistenza ?
A che servirebbero tutti i discorsi del Papa ? (appunto eh eh!)
A che servirebbe tutto il Magistero della Chiesa, compreso quello sindacabilissimo del Vaticano II ?
Che il Signore salvi la Chiesa dalle conseguenze delle colpe degli uomini della Chiesa. (parliamo di altri tipi di colpe valà!)
...veramente c'è da ridere e da sfregarsi le mani, finalmente! Chissà come stà male l'Opus Dei!...Messori capo in testa...Francesco Papa, avanti così, la tua onda avanza e il Vento la fa spumeggiare e...non si torna indietro!! Sia ringraziato il Cielo!
La foto, e l'articolo qui sotto, tratto dal sito www.uniwox.it e si
riferiscono ad un incontro ecumenico a Buenos Aires nel 2006...come la mettiamo ora con lo Spirito Santo? Divertitevi! Loro no!
Il Cardinal Bergoglio, dopo aver ricevuto in ginocchio l’imposizione delle mani dei pastori, sacerdoti e laici che hanno animato l’incontro, ha pronunciato un intervento sul tema “Abbraccio, piaga e vento”.
“Che il Padre ci chiuda la bocca con l’abbraccio e ci unisca sempre più”, ha auspicato. “Sì, sono peccatore, vedo la piaga con cui Cristo ci ha salvato”; “appropriamoci della piaga di Cristo”. Quanto al vento (dello Spirito Santo), ha osservato che è lui che “ci stringe nell’unità” e “ci unisce come chiese riconciliate nella diversità”.
Al termine della giornata, il pastore Carlos Mraida ha letto la dichiarazione congiunta del Terzo Incontro di Evangelici e Cattolici, sul tema
“Testimonianza e Impegno”.
“Siamo venuti a celebrare l’amore di Dio Padre, che ci ha resi suoi figli, ricreando la nostra vita e dandole senso e proposito”, si legge.
“Siamo venuti a celebrare la grazia di nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha fatti nuove creature”; “siamo venuti a celebrare la presenza nella nostra vita dello Spirito Santo, che ci aiuta, ci consola e ci rafforza”.
“Siamo venuti a celebrare che c’è una sola Chiesa, formata da tutti coloro che confessano che Gesù è il Signore e sono stati battezzati. Facendolo non possiamo fare a meno di dichiarare con dolore e pentimento che le nostre divisioni hanno impedito di mostrare adeguatamente al mondo il proposito di Dio di conformare un’umanità diversa ma unita”, ha aggiunto.
“Siamo venuti a celebrare la gloria di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo, conclude la dichiarazione. Dichiariamo che la sua gloria è presente e riempirà tutta la terra. (mi viene da piangere! di gioia e commozione)Ci impegniamo a far sì che questa gloria si manifesti in modo più abbondante nella nostra Nazione. A Lui la gloria per sempre. Amen”.
A proposito di questa abusata frase: “que totos sean uno para que el mundo crea” (che tutti siano uno perché il mondo creda - motto di questo raduno), riportiamo di fianco il testo del Vangelo di San Giovanni, da dove si comprende chiaramente che l'elemento principale di questa parte della preghiera del Signore non è tanto l'unità indiscriminata, quanto piuttosto l'unità di coloro che crederanno in Lui per la parola dei suoi discepoli (l'abbiamo sottolineato nel testo).
Questo è l'elemento pregiudiziale che regge il seguito della preghiera da cui viene sempre estrapolata quella sola frase.
L'Ut unum sint è chiaramente riferito a coloro che hanno creduto nel Signore per il tramite della Tradizione Apostolica.
Tutti coloro che dicono “Signore, Signore !”, al di fuori della Tradizione Apostolica non hanno alcun titolo per appellarsi a questa preghiera di Gesù.
E nemmeno i cardinali e i papi possono cambiare questa realtà. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
Quali sono gli scopi di queste assemblee ecumeniche nella quali si ritrovano le persone più strane ?
Ce lo dicono le parole della “dichiarazione congiunta” finale:
“Siamo venuti a celebrare che c’è una sola Chiesa, formata da tutti coloro che confessano che Gesù è il Signore e sono stati battezzati”.
Una sola Chiesa ! ? ! (Una Chiesa ideale, immaginaria, ipotetica ?) Composta da tutti coloro che confessano che Gesù è il Signore ! ? ! (Cioè chiunque !)
Ma siamo davvero al cospetto di una realtà fantasiosa e irreale !
Questo mondo è davvero impazzito !
Ma, di grazia, siamo davvero ridotti così male, noi cattolici, da doverci adunare con chiunque dica di professare che Gesù è il Signore ?
Abbiamo davvero dimenticato l'ammonimento del Signore stesso:
Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli (Mt. 7, 21) ? E ALLORA NON E' PROPRIO COSI !?!
Ma la cosa più grave è costituita dal fatto che il mallevadore della riunione di questa combriccola di amici è niente di meno che il cardinale Jorge Mario Bergoglio.
Sì, proprio lui, quello che diversi cardinali volevano diventasse papa al posto dell'attuale Benedetto XVI. (che fotttuta si sono presi!)
In uno dei giornali locali, La Nacion del 20 giugno, la notizia è stata riportata in breve, ma con un certo incosciente compiacimento e corredata da tanto di foto. Tra l'altro si leggeva:
«Il momento più emozionante è stato quando i presenti hanno accolto calorosamente il cardinale Jorge Bergoglio, il quale ha rivolto un breve saluto e, come è suo costume, ha chiesto di pregare per lui. I pastori lo hanno preso in parola. Il cardinale si è inginocchiato e tutti i presenti hanno chiesto per lui - che è “una delle voci profetiche della nazione” - abbondante sapienza».
Di fronte a constatazioni come queste, dobbiamo ringraziare l'intervento dello Spirito Santo ah ah ah che fregata 7 anni dopo! Sia lodato Dio!che non ha permesso che costui diventasse il capo visibile della Chiesa Cattolica.
Guardate in che stato si può ridurre un cardinale di Santa Romana Chiesa:
prono, con la mano destra sul petto (!?), la testa china verso la platea (cioè la massa indistinta dei presenti), mentre un'accolita di miscredenti di ogni risma stende la mano destra sul suo capo.
Tra questi quel buontempone di padre Raniero Cantalamessa, il quale farebbe bene a limitarsi a dar seguito a quello che gli suggerisce il suo stesso cognome, senza strafare più di tanto; così da evitare di dire strafalcioni come in questa occasione: “l'unità a partire dal cuore e a prescindere dalla verità di fede”.
«Suvvia, padre Raniero, confessi che nemmeno Lei crede davvero ad una incongruenza e ad una contraddizione come questa. Confessi che ha voluto fare solo una battuta ad effetto, ad uso e consumo di coloro che lo ascoltavano e che Lei sa bene come si accontentino facilmente di parole vuote».
Ovviamente, visto che è stato nominato “predicatore della Casa Pontificia” da Giovanni Paolo II e visto come si comporta sotto i suoi occhi lo stesso cardinale primate dell'Argentina, padre Raniero, poverino, dev'essere davvero scusato.
Una cosa del genere ci sembra davvero di una gravità inaudita. (7 anni dopo lui si è chinato e la piazza lo ha benedetto!!!) Come è possibile che i fedeli cattolici dell'Argentina, e anche i fedeli cattolici del mondo intero, possano prendere sul serio “pastori” come questi ?
Se un cardinale di Santa Romana Chiesa si inginocchia davanti a dei miscredenti e si lascia benedire da costoro (non si capisce bene di che sorta di benedizione !), che senso ha l'esistenza stessa della Chiesa ?
E se per ipotesi assurda una cosa del genere avesse una sia pur minima giustificazione, a che servirebbe allora far parte della Chiesa Cattolica ?
A che servirebbe la sua stessa esistenza ?
A che servirebbero tutti i discorsi del Papa ? (appunto eh eh!)
A che servirebbe tutto il Magistero della Chiesa, compreso quello sindacabilissimo del Vaticano II ?
Che il Signore salvi la Chiesa dalle conseguenze delle colpe degli uomini della Chiesa. (parliamo di altri tipi di colpe valà!)
venerdì 22 marzo 2013
pensatela tanto...
Sono appena tornata da Arezzo...mi sento come anestetizzata, credo sia un modo per "salvarmi" che il corpo, la mente, il cuore hanno messo in atto. Marisa non sarà operata ma soffre molto, non riesco a dire nient'altro. Siatele vicino.
giovedì 21 marzo 2013
Ecco qua la nuova credenziale!!!
è tutto il giorno, dalle 9,30 che ...corro per il Cammino e, mi sa che non ho ancora finito! L'ostello di Valfabrica ha una nuova gestione ed è una storia bellissima perchè l'ha preso in mano una cooperativa di disabili che non lo gestiranno direttamente, ma stiamo concottando qualche cosa di bello che li coinvolga...vi farò poi sapere, ma è una cosa bellissima! Chi gestirà l'ostello per loro sono Anna Rita e Gorizia che è un'infermiera in pensione esperta anche di rifelssologia plantare! Pensate che bello, i pellegrini saranno pure amorevolmente curati! L'ostello è tutto bello e pulito, si mangerà bene, i letti non sono accattastati come in passato e...chissà quante altre cose belle si potrannio fare lì. Mentre stavo andandome è arrivato il primo pellegrino, Herman dall'Austria che in maggio porterà un gruppo sul cammino, una splendida Dio-incidenza.
Poi la corsa alla posta e relativa fila per spedire le credenziali e, a casa, tantissimi emails di pellegrini e...altre credenziali da preparare.
Ah eccola qua la nuova credenziale, la vado a ritirare domani sulla via di Arezzo dove andrò a trovare la cara Marisa. Come vi dicevo qualche tempo fa, per chi fa il cammino di Francesco e quello di Michele per un pò continuerò a spedire le credenziali "vecchie" che vecchie non sono, le solite, ad esaurimento. Mentre chi farà il Cammino di San Benedetto le riceverà da subito...mamma quante ne devo spedire, ho una lista d'attesa che non finisce più! Insomma qui non ci si ferma mai, anche perchè questa E' la mia vita e non posso e non voglio mollarla, è la sola che ho...ma vi immaginate quanto lavoro ci sarà da fare quando, e sarà fra poco, uscirà la guida in Inglese?! E poi...mica l'ho voluto io un Papa di nome Francesco! Mi sa proprio che il nuovo Papa regalerà al Cammino tanti pellegrini. E allora BUON LAVORO OSTELLO DI VALFABRICA...mi sa che verrò anch'io a farmi fare qualche massaggino!
Poi la corsa alla posta e relativa fila per spedire le credenziali e, a casa, tantissimi emails di pellegrini e...altre credenziali da preparare.
Ah eccola qua la nuova credenziale, la vado a ritirare domani sulla via di Arezzo dove andrò a trovare la cara Marisa. Come vi dicevo qualche tempo fa, per chi fa il cammino di Francesco e quello di Michele per un pò continuerò a spedire le credenziali "vecchie" che vecchie non sono, le solite, ad esaurimento. Mentre chi farà il Cammino di San Benedetto le riceverà da subito...mamma quante ne devo spedire, ho una lista d'attesa che non finisce più! Insomma qui non ci si ferma mai, anche perchè questa E' la mia vita e non posso e non voglio mollarla, è la sola che ho...ma vi immaginate quanto lavoro ci sarà da fare quando, e sarà fra poco, uscirà la guida in Inglese?! E poi...mica l'ho voluto io un Papa di nome Francesco! Mi sa proprio che il nuovo Papa regalerà al Cammino tanti pellegrini. E allora BUON LAVORO OSTELLO DI VALFABRICA...mi sa che verrò anch'io a farmi fare qualche massaggino!
mercoledì 20 marzo 2013
due grandi argentini e...un angelo
Ieri era venuta in mente anche a me la frase del Che e oggi, il "Fatto quotidiano" ha messo vicino le due frasi
Papa Francesco: "Non abbiate paura della tenerezza"
me lo sono regalato...avevo bisigno di vederlo...
E' uscita in gennaio la ristampa del primo film della Liliana Cavani "Francesco d'Assisi" ne avevo una copia registarata dalla Tv ma si vedeva e sentiva male...il mio Francesco! Il più bel film su di lui integrato poi da "Francesco" sempre della Cavani con Mikey Rourke dove la scena delle stimmate è imbattibile...ma il primo, quello che uscì nel 1966 (allora avevo 15 anni! Non 17) resta il mio favorito...solo l'attrice che fa Chiara non mi piace, ma Sbragia come Pietro di Bernardone è bravissimo e anche la mamma è brava...e ora la Cavani sta preparando un terzo film su di Lui...qui ne parla come un'idea ma so che sta facendo i provini e che forse ha proprio trovato un ragazzo giusto.
Qui parla del suo primo libro letto su Francesco, l'imbattibile "Francesco d'Assisi" di Paul Sabatier che ho regalato alla "Perfetta Letizia" a tutti i "miei" hospitaleri quando se ne tornavano a casa...Tanto tempo fa scrissi una lettera alla Cavani, non so se l'ha mai ricevuta, se l'ha mai letta, le facevo una domanda: "Perchè prima "Francesco" e poi "Milarepa"? E le dicevo pure: "Queste due storie hanno condizionato la mia vita (non era neppure nata l'idea del Cammino quando scrissi la lettera ma ero in compenso già stata in Tibet...sui passi di Milarepa.) Grazie...mi piacerebbe incontrarla." E lei viene spesso ad Assisi, lo so perchè va alla libreria internazionale francescana...e io pure ci vado spesso, chissà che un giorno non riesca ad incrociarla!
Insomma ieri sera, da sola, nel silenzio della campagna assisana mi sono rivista questo splendido film restaurato e messo in vendita dalla Rai che allora lo produsse (costa 19,50 euro) e, di nuovo mi sono commossa...quanti film avrò visto su di Lui? Quanti libri avrò letto? Non so, ma credo di aver letto il meglio di quanto sia mai stato scritto su di Lui e non ho ancora smesso eppure, come dice la Cavani, Francesco ti aggancia, ti incastra, non ne puoi più fare a meno...non sarei qui se non fosse così, non accetterei di soffrire l'incomprensione anche di quelli che consideri più vicini se non fosse così...e quante volte ho avuto il desiderio di mandare tutto all'aria!! Ma sto qui...non sono Francesco, regolarmente mi viene rinfacciato che non lo sono anche ultimamente, sono Angela che ama Francesco, che lo considera fratello e maestro...che continua a commuoversi come se fosse la prima volta che sente questa storia...che per un tempo della sua vita ha fatto scelte radicali che nessuno capisce e che Lui avrebbe capito...che vive da "pazza" una "piccola pazza" che tira, che prova ad essere una "piccola pazza di Dio"...
Grazie Liliana, spero di incontrarti, non vedo l'ora che esca il nuovo Francesco...e...mi commuoverò ancora, GRAZIE! Questa è un'intervista a Liliana su come è nato sia il primo che il secondo Francesco, buon ascolto! e poi la fantastica intervista a Mikey Rourke in cui spiega come ha potuto fare la scena delle stimmate...commovente anche questo
Qui parla del suo primo libro letto su Francesco, l'imbattibile "Francesco d'Assisi" di Paul Sabatier che ho regalato alla "Perfetta Letizia" a tutti i "miei" hospitaleri quando se ne tornavano a casa...Tanto tempo fa scrissi una lettera alla Cavani, non so se l'ha mai ricevuta, se l'ha mai letta, le facevo una domanda: "Perchè prima "Francesco" e poi "Milarepa"? E le dicevo pure: "Queste due storie hanno condizionato la mia vita (non era neppure nata l'idea del Cammino quando scrissi la lettera ma ero in compenso già stata in Tibet...sui passi di Milarepa.) Grazie...mi piacerebbe incontrarla." E lei viene spesso ad Assisi, lo so perchè va alla libreria internazionale francescana...e io pure ci vado spesso, chissà che un giorno non riesca ad incrociarla!
Insomma ieri sera, da sola, nel silenzio della campagna assisana mi sono rivista questo splendido film restaurato e messo in vendita dalla Rai che allora lo produsse (costa 19,50 euro) e, di nuovo mi sono commossa...quanti film avrò visto su di Lui? Quanti libri avrò letto? Non so, ma credo di aver letto il meglio di quanto sia mai stato scritto su di Lui e non ho ancora smesso eppure, come dice la Cavani, Francesco ti aggancia, ti incastra, non ne puoi più fare a meno...non sarei qui se non fosse così, non accetterei di soffrire l'incomprensione anche di quelli che consideri più vicini se non fosse così...e quante volte ho avuto il desiderio di mandare tutto all'aria!! Ma sto qui...non sono Francesco, regolarmente mi viene rinfacciato che non lo sono anche ultimamente, sono Angela che ama Francesco, che lo considera fratello e maestro...che continua a commuoversi come se fosse la prima volta che sente questa storia...che per un tempo della sua vita ha fatto scelte radicali che nessuno capisce e che Lui avrebbe capito...che vive da "pazza" una "piccola pazza" che tira, che prova ad essere una "piccola pazza di Dio"...
Grazie Liliana, spero di incontrarti, non vedo l'ora che esca il nuovo Francesco...e...mi commuoverò ancora, GRAZIE! Questa è un'intervista a Liliana su come è nato sia il primo che il secondo Francesco, buon ascolto! e poi la fantastica intervista a Mikey Rourke in cui spiega come ha potuto fare la scena delle stimmate...commovente anche questo
martedì 19 marzo 2013
pregate per Marisa
ieri non l'avevo sentita, ma domenica sera dal treno l'avevo chiamata e mi diceva di questo dolore continuo e forte allo stomaco...sta mattina, poco fa, l'ho chiamata e mi ha detto che ha una emoragia alla milza e che o oggi o domani gliela devono togliere...povera cucciola mia, quante volte l'ho vista camminare con la mano sulla milza gonfia, la sua paura era cadere e schiacciare questo gonfissimo organo. Oggi le dicevo: "venerdì vengo...si vive senza milza..." e lei mi ha risposto: "Sì, sì si vive (e lo diceva con voce sicura) ...ma non si finisce più" Che dovevo dirle? Che si può dire alla più cara amica-compagna-pellegrina che non esce da un tunnel eterno? Nella sua omelia di oggi Papa Francesco ha detto che Abramo «credette, saldo nella speranza contro ogni speranza» è la sola cosa che posso fare, che possono fare tutti coloro che le vogliono bene; speriamo e preghiamo per lei
Nella foto Marisa ai piedi del monastero della nostra "amica comune" Hildegarde di Bingen in Germania...nel nostro viaggio della speranza
ps ore 16 ho corretto l'errore marchiano mio è la milza e non il pancreas (il dubbio l'avevo avuto ma la notizia era stata così shoc che avrei potuto scrivere qualsiasi organo e, ora, mi è più chiaro perchè era la milza troppo grossa da anni) e, comunque, hanno deciso di tenerla sotto osservazione trasferendola in chirurgia e, per ora, non la operano perchè con la su amalattia nel sangue sarebbe poi un grosso problema...speriamo, speriamo sempre!
Nella foto Marisa ai piedi del monastero della nostra "amica comune" Hildegarde di Bingen in Germania...nel nostro viaggio della speranza
ps ore 16 ho corretto l'errore marchiano mio è la milza e non il pancreas (il dubbio l'avevo avuto ma la notizia era stata così shoc che avrei potuto scrivere qualsiasi organo e, ora, mi è più chiaro perchè era la milza troppo grossa da anni) e, comunque, hanno deciso di tenerla sotto osservazione trasferendola in chirurgia e, per ora, non la operano perchè con la su amalattia nel sangue sarebbe poi un grosso problema...speriamo, speriamo sempre!
Custodire con amore e tenerezza
Ringrazio il Signore di poter celebrare questa Santa Messa di inizio del ministero petrino nella solennità di San Giuseppe, sposo della Vergine Maria e patrono della Chiesa universale: è una coincidenza molto ricca di significato, ed è anche l'onomastico del mio venerato Predecessore: gli siamo vicini con la preghiera, piena di affetto e di riconoscenza.
Con affetto saluto i Fratelli Cardinali e Vescovi, i sacerdoti, i diaconi, i religiosi e le religiose e tutti i fedeli laici. Ringrazio per la loro presenza i Rappresentanti delle altre Chiese e Comunità ecclesiali, come pure i rappresentanti della comunità ebraica e di altre comunità religiose. Rivolgo il mio cordiale saluto ai Capi di Stato e di Governo, alle Delegazioni ufficiali di tanti Paesi del mondo e al Corpo Diplomatico.
Abbiamo ascoltato nel Vangelo che «Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'Angelo del Signore e prese con sé la sua sposa» (Mt 1,24). In queste parole è già racchiusa la missione che Dio affida a Giuseppe, quella di essere custos, custode. Custode di chi? Di Maria e di Gesù; ma è una custodia che si estende poi alla Chiesa, come ha sottolineato il beato Giovanni Paolo II. Così: «San Giuseppe, come ebbe amorevole cura di Maria e si dedicò con gioioso impegno all'educazione di Gesù Cristo, così custodisce e protegge il suo mistico corpo, la Chiesa, di cui la Vergine Santa è figura e modello» (Esort. ap. Redemptoris Custos, 1).
Come esercita Giuseppe questa custodia? Con discrezione, con umiltà, nel silenzio, ma con una presenza costante e una fedeltà totale, anche quando non comprende. Dal matrimonio con Maria fino all'episodio di Gesù dodicenne nel Tempio di Gerusalemme, accompagna con premura e con amore ogni momento. E' accanto a Maria sua sposa nei momenti sereni e in quelli difficili della vita, nel viaggio a Betlemme per il censimento e nelle ore trepidanti e gioiose del parto; nel momento drammatico della fuga in Egitto e nella ricerca affannosa del figlio al Tempio; e poi nella quotidianità della casa di Nazaret, nel laboratorio dove ha insegnato il mestiere a Gesù.
Come vive Giuseppe la sua vocazione di custode di Maria, di Gesù, della Chiesa? Nella costante attenzione a Dio, aperto ai suoi segni, disponibile al suo progetto, non tanto al proprio; ed è quello che Dio chiede a Davide, come abbiamo ascoltato nella prima Lettura: Dio non desidera una casa costruita dall'uomo, ma desidera la fedeltà alla sua Parola, al suo disegno; ed è Dio stesso che costruisce la casa, ma di pietre vive segnate dal suo Spirito. E Giuseppe è "custode", perché sa ascoltare Dio, si lascia guidare dalla sua volontà, e proprio per questo è ancora più sensibile alle persone che gli sono affidate, sa leggere con realismo gli avvenimenti, è attento a ciò che lo circonda, e sa prendere le decisioni più sagge. In lui cari amici, vediamo come si risponde alla vocazione di Dio, con disponibilità, con prontezza, ma vediamo anche qual è il centro della vocazione cristiana: Cristo! Custodiamo Cristo nella nostra vita, per custodire gli altri, per custodire il creato!
La vocazione del custodire, però, non riguarda solamente noi cristiani, ha una dimensione che precede e che è semplicemente umana, riguarda tutti. E' il custodire l'intero creato, la bellezza del creato, come ci viene detto nel Libro della Genesi e come ci ha mostrato san Francesco d'Assisi: è l'avere rispetto per ogni creatura di Dio e per l'ambiente in cui viviamo. E' il custodire la gente, l'aver cura di tutti, di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore. E' l'aver cura l'uno dell'altro nella famiglia: i coniugi si custodiscono reciprocamente, poi come genitori si prendono cura dei figli, e col tempo anche i figli diventano custodi dei genitori. E' il vivere con sincerità le amicizie, che sono un reciproco custodirsi nella confidenza, nel rispetto e nel bene. In fondo, tutto è affidato alla custodia dell'uomo, ed è una responsabilità che ci riguarda tutti. Siate custodi dei doni di Dio!
E quando l'uomo viene meno a questa responsabilità, di custodire, quando non ci prendiamo cura del creato e dei fratelli, allora trova spazio la distruzione e il cuore inaridisce. In ogni epoca della storia, purtroppo, ci sono degli "Erode" che tramano disegni di morte, distruggono e deturpano il volto dell'uomo e della donna.
Vorrei chiedere, per favore, a tutti coloro che occupano ruoli di responsabilità in ambito economico, politico o sociale, a tutti gli uomini e le donne di buona volontà: siamo "custodi" della creazione, del disegno di Dio iscritto nella natura, custodi dell'altro, dell'ambiente; non lasciamo che segni di distruzione e di morte accompagnino il cammino di questo nostro mondo! Ma per "custodire" dobbiamo anche avere cura di noi stessi!
Ricordiamo che l'odio, l'invidia, la superbia sporcano la vita! Custodire vuol dire allora vigilare sui nostri sentimenti, sul nostro cuore, perché è da lì che escono le intenzioni buone e cattive: quelle che costruiscono e quelle che distruggono! Non dobbiamo avere paura della bontà, anzi neanche della tenerezza! E qui aggiungo, allora, un'ulteriore annotazione: il prendersi cura, il custodire chiede bontà, chiede di essere vissuto con tenerezza. Nei Vangeli, san Giuseppe appare come un uomo forte, coraggioso, lavoratore, ma nel suo animo emerge una grande tenerezza, che non è la virtù del debole, anzi, al contrario, denota fortezza d'animo e capacità di attenzione, di compassione, di vera apertura all'altro, capacità di amore. Non dobbiamo avere timore della bontà, della tenerezza!
Oggi, insieme con la festa di san Giuseppe, celebriamo l'inizio del ministero del nuovo Vescovo di Roma, Successore di Pietro, che comporta anche un potere. Certo, Gesù Cristo ha dato un potere a Pietro, ma di quale potere si tratta? Alla triplice domanda di Gesù a Pietro sull'amore, segue il triplice invito: pasci i miei agnelli, pasci le mie pecorelle. Non dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio e che anche il Papa per esercitare il potere deve entrare sempre più in quel servizio che ha il suo vertice luminoso sulla Croce; (applausi) deve guardare al servizio umile, concreto, ricco di fede, di san Giuseppe e come lui aprire le braccia per custodire tutto il Popolo di Dio e accogliere con affetto e tenerezza l'intera umanità, specie i più poveri, i più deboli, i più piccoli, quelli che Matteo descrive nel giudizio finale sulla carità: chi ha fame, sete, è straniero, nudo, malato, in carcere (cfr Mt 25,31-46). Solo chi serve con amore sa custodire!
Nella seconda Lettura, san Paolo parla di Abramo, il quale «credette, saldo nella speranza contro ogni speranza» (Rm 4,18). Saldo nella speranza, contro ogni speranza! Anche oggi davanti a tanti tratti di cielo grigio, abbiamo bisogno di vedere la luce della speranza e di dare noi stessi la speranza. Custodire il creato, ogni uomo ed ogni donna, con uno sguardo di tenerezza e amore, è aprire l'orizzonte della speranza, è aprire uno squarcio di luce in mezzo a tante nubi, è portare il calore della speranza! E per il credente, per noi cristiani, come Abramo, come san Giuseppe, la speranza che portiamo ha l'orizzonte di Dio che ci è stato aperto in Cristo, è fondata sulla roccia che è Dio.
Custodire Gesù con Maria, custodire l'intera creazione, custodire ogni persona, specie la più povera, custodire noi stessi: ecco un servizio che il Vescovo di Roma è chiamato a compiere, ma a cui tutti siamo chiamati per far risplendere la stella della speranza: Custodiamo con amore ciò che Dio ci ha donato! Chiedo l'intercessione della Vergine Maria, di san Giuseppe, dei santi Pietro e Paolo, di san Francesco, affinché lo Spirito Santo accompagni il mio ministero, e a voi tutti dico: pregate per me! Amen.
lunedì 18 marzo 2013
un duetto perfetto
me lo ero perso e forse anche alcuni di voi non hanno ascolato don Gallo e Vito Mancuso a "che tempo che fa"...eccolo qua, bravi tutti e due e, il mitico don Gallo non si smentisce mai!
Io, Angela, fan di un Papa...ma va!?!
ed invece è così e, per me personalmente, è una grandissima novità perchè, fino ad ora, non c'è stato nella mia vita un Papa che veramente mi piacesse...ora, di sicuro ci saranno cose in futuro che non condividerò, ma è la prima volta che sono felice di accendere la TV in attesa di sapere: "Cosa ha combinato sta volta papa Francesco" che, fra l'altro, mi pare che sia un'eternità che ci parla dallo schermo (potere del qui ed ora che dilata il tempo!) e, sono sicura, non sono la sola che lo ascolta, e con grande gioia, credo, di tutte le emmittenti che hanno visto lo share balzare in alto da quando il Papa è stato eletto.
Mi piace perchè sorride, ride e gesticola, sì certo, ma non solo, mi piace perchè ha la semplicità dei grandi, perchè non è un "sempliciotto" ma un semplice e sotto la semplicità nasconde forza, mi piace perchè sotto la "dotta teologia" le omelie che fanno dormire, le "parole da chiesa" molto spesso si nasconde il vuoto e la non umanità quando non accade pure che si mascheri l'arroganza e il potere di chi è convinto di avere la verità in tasca e ti schiaccia con quella. Mi piace perchè fra le righe le sue semplicissime parole lanciano messaggi molto forti e programmatici e, anche se dette a braccio, sono pesatissime...
e allora mi sono trovata a cercare in internet la frase precisa in cui si è definito "Vicario di Pietro"...non di di Cristo, l'ho sentita, ne sono certa, ma pare che nessuno l'abbia registrata come importante ed invece c'è moltissimo in questo...perchè un Papa non E' vicario di Cristo e quanto questa affermazione fa la differenza!
Insomma, questo Papa si fa ascoltare, di certo da me ed ogni piccola parola, ogni piccolo gesto il mio cervello e il mio cuore lo registrano.
Qui sotto riporto un pezzetto di un blog che riportava altre parole chiave...più tante parole sue copiate qua e là
ma poi sarebbe tutto quello che dice da riportare...vedremo i frutti, ora io e milioni di persone abbiamo il cuore riscaldato dalla speranza...e ne abbiamo tutti un bisogno immenso!
da un blog:
Un gesto dopo l’altro, sin dal primo gesto; una parola dopo l’altra; sin dalla prima parola. Francesco che non sbaglia nulla; Francesco che parla a tanti che, come Cristo insegna, parla a tutti. Francesco che ci ricorda la Croce, il sacrificio, l’austerità, la semplicità, la carità, la pietà. Francesco che, finalmente, spalanca le braccia del Vaticano. Mai come ora, i due rami del colonnato, sono stati aperti al mondo. Finalmente è stato eletto… un prete!
Finalmente è stato eletto un discepolo di Cristo vivente; del Dio vivente. La Chiesa a servizio di tutti; dei “poveri in canna” e quelli “di spirito”. Delle anime verso le quali non possiamo non essere che “misericordiosi”.
La nuova Chiesa inizia con la parola “rinuncio!” Rinuncio ai segni di potere; rinuncio alle ricchezze; rinuncio alla vanità e alla mondanità. Rinuncio alla regalità e alla cupidigia. Rinuncio! A Satana… rinuncio! E l’ha detto.
e poi qua e là:
"Dio mai si stanca di perdonarci. Siamo noi che ci stanchiamo di chiedere perdono".
"Come vorrei una Chiesa povera e per i poveri!".
“la Chiesa non ha natura politica, ma essenzialmente spirituale. Cristo è il centro non il Papa. Senza di lui – ha sottolineato Francesco – Pietro e la Chiesa non esisterebbero e non avrebbero ragione di esistere. Dobbiamo conoscere la Chiesa con le sue virtù e i suoi peccati. Essa esiste per comunicare la verità la bontà e la bellezza. Non dobbiamo – ha concluso il Papa – comunicare noi stessi ma questa triade”.
"Quello della sua Misericordia e' il messaggio della Chiesa oggi", ha detto Papa Francesco nell'omelia della messa celebrata nella parrocchia di Sant'Anna in Vaticano. Il nuovo Pontefice ha incentrato la sua riflessione sul perdono che il Signore concede a tutti i peccatori senza escludere nessuno ne' stancarsi di perdonare. Qualcuno, ha spiegato, dice che la sua anima e' "un abisso incomprensibile", e che se il sacerdote conoscesse la sua vita non gli parlerebbe con queste parole del Vangelo. A questo ragionamento il Papa replica: "vai da Gesu', a lui piace che gli racconti queste cose, poi si dimentica dei peccati, ti bacia, ti abbraccia e soltanto ti dice come all'adultera: 'neanche io ti condanno, vai e non peccare piu'".
E PIU' DI TUTTO:
''Non facciamoci prendere dall'amarezza e dallo scoraggiamento che il diavolo ci offre ogni giorno''.
E come è vero!!!!
Io lo sto vivendo nella mia vita...l'ho urlato e l'ho pianto in questi ultimi giorni, mi sono scontrata contro muri di paura che sono molto, ma molto più violenti del mio sbraitare o del mio scapparmene via quando la tensione era troppo alta da reggere e la mia impossibilità a spiegare "come io intendo la vita" quasi impossibile (beh, capitemi, non faccio paragoni interiori...ma anche il nostro Francesco se ne scappò via quando i suoi fratelli non capivano che lui voleva essere ed era: "Un pazzo nel mondo")...fuga perchè non so come spiegare quella frase "magica" che mi ha condizionato la vita quando vidi il primo film su Francesco d'Assisi della Cavani...avevo solo 17 anni...mi ha condizionato tutte, proprio tutte, le scelte della vita...
La Cavani sintetizzò in un dialogo di Francesco e i suoi primi futuri discepoli il "succo" di Francesco...che poi è quello di Gesù, lei mette in bocca a Francesco poche semplici , immense parole:
"IO CREDO CHE NON DOBBIAMO AVERE PAURA."
Per me ragazzina che guardavo la TV fu come una sciabolata e ci ho costruito la mia vita sopra...so che quando ho ceduto alla paura ho sbagliato, la vita me lo ha provato...la paura...questo sentimento così facile ed umano...e, nel contempo, così diabolico perchè quando si ha paura:
ci si difende, e si attacca; si arretra proprio quando si dovrebbe avanzare; si nega persino agli altri la libertà di non avere paura; si ha paura e non si capisce che c'è chi può vivere con un tasso di paura inferiore e gli si vuole negare la possibilità di "vivere senza paura" perchè la nostra idea del "Bene dell'altro" parte da un bisogno di sicurezza proprio che l'altro non ha, per cui "quel bene" è in realtà il male della persona che vive secondo altri tipi di "sicurezze" molto più sottili tutte fondate sul "non avere paura"...
perchè la paura molto spesso è scambiata per: razionalità, accortezza, lungimiranza... e tu che vivi "con meno paura" divieni un "incomprensibile outsider" che non soggiace alle leggi di un mondo che ha...così tanta paura!
La paura si alimenta del passato e del futuro, vive del: "Mi è capitato così e allora mi capiterà ancora", ipoteca il futuro in base al passato (e questo viene contrabbandato per saggezza) mentre è QUI, ORA che tutto accade! E' QUI ED ORA IL TEMPO DI DIO, IL TEMPO DEI MIRACOLI se ho paura creo "presagi di sventura" la paura è il contrario della speranza, anzi, la uccide...è per questo che è arma del DIAVOLO
"Tu mi hai ferito e allora io non ti do scampo...non ti perdono...mi fai paura...potrebbe succedere ancora...mi devo difendere..."
Che cosa orribile, che cosa del diavolo, non della persona che ne è preda, del diavolo che usa la persona per distruggere la speranza, la misericordia, il bene e il bello!
E allora, grazie Papa Francesco insegnaci a non avere paura e a perdonare di conseguenza.
Io continuerò ad ascoltarti e a divertirmi con le tue battute...Evviva l'ironia! Evviva la leggerezza! Evviva l'apertura! Evviva l'umanità! Evviva tutto ciò che è bello e buono...ora, qui, in questo momento...senza paura!
Mi piace perchè sorride, ride e gesticola, sì certo, ma non solo, mi piace perchè ha la semplicità dei grandi, perchè non è un "sempliciotto" ma un semplice e sotto la semplicità nasconde forza, mi piace perchè sotto la "dotta teologia" le omelie che fanno dormire, le "parole da chiesa" molto spesso si nasconde il vuoto e la non umanità quando non accade pure che si mascheri l'arroganza e il potere di chi è convinto di avere la verità in tasca e ti schiaccia con quella. Mi piace perchè fra le righe le sue semplicissime parole lanciano messaggi molto forti e programmatici e, anche se dette a braccio, sono pesatissime...
e allora mi sono trovata a cercare in internet la frase precisa in cui si è definito "Vicario di Pietro"...non di di Cristo, l'ho sentita, ne sono certa, ma pare che nessuno l'abbia registrata come importante ed invece c'è moltissimo in questo...perchè un Papa non E' vicario di Cristo e quanto questa affermazione fa la differenza!
Insomma, questo Papa si fa ascoltare, di certo da me ed ogni piccola parola, ogni piccolo gesto il mio cervello e il mio cuore lo registrano.
Qui sotto riporto un pezzetto di un blog che riportava altre parole chiave...più tante parole sue copiate qua e là
ma poi sarebbe tutto quello che dice da riportare...vedremo i frutti, ora io e milioni di persone abbiamo il cuore riscaldato dalla speranza...e ne abbiamo tutti un bisogno immenso!
da un blog:
Un gesto dopo l’altro, sin dal primo gesto; una parola dopo l’altra; sin dalla prima parola. Francesco che non sbaglia nulla; Francesco che parla a tanti che, come Cristo insegna, parla a tutti. Francesco che ci ricorda la Croce, il sacrificio, l’austerità, la semplicità, la carità, la pietà. Francesco che, finalmente, spalanca le braccia del Vaticano. Mai come ora, i due rami del colonnato, sono stati aperti al mondo. Finalmente è stato eletto… un prete!
Finalmente è stato eletto un discepolo di Cristo vivente; del Dio vivente. La Chiesa a servizio di tutti; dei “poveri in canna” e quelli “di spirito”. Delle anime verso le quali non possiamo non essere che “misericordiosi”.
La nuova Chiesa inizia con la parola “rinuncio!” Rinuncio ai segni di potere; rinuncio alle ricchezze; rinuncio alla vanità e alla mondanità. Rinuncio alla regalità e alla cupidigia. Rinuncio! A Satana… rinuncio! E l’ha detto.
e poi qua e là:
"Dio mai si stanca di perdonarci. Siamo noi che ci stanchiamo di chiedere perdono".
"Come vorrei una Chiesa povera e per i poveri!".
“la Chiesa non ha natura politica, ma essenzialmente spirituale. Cristo è il centro non il Papa. Senza di lui – ha sottolineato Francesco – Pietro e la Chiesa non esisterebbero e non avrebbero ragione di esistere. Dobbiamo conoscere la Chiesa con le sue virtù e i suoi peccati. Essa esiste per comunicare la verità la bontà e la bellezza. Non dobbiamo – ha concluso il Papa – comunicare noi stessi ma questa triade”.
"Quello della sua Misericordia e' il messaggio della Chiesa oggi", ha detto Papa Francesco nell'omelia della messa celebrata nella parrocchia di Sant'Anna in Vaticano. Il nuovo Pontefice ha incentrato la sua riflessione sul perdono che il Signore concede a tutti i peccatori senza escludere nessuno ne' stancarsi di perdonare. Qualcuno, ha spiegato, dice che la sua anima e' "un abisso incomprensibile", e che se il sacerdote conoscesse la sua vita non gli parlerebbe con queste parole del Vangelo. A questo ragionamento il Papa replica: "vai da Gesu', a lui piace che gli racconti queste cose, poi si dimentica dei peccati, ti bacia, ti abbraccia e soltanto ti dice come all'adultera: 'neanche io ti condanno, vai e non peccare piu'".
E PIU' DI TUTTO:
''Non facciamoci prendere dall'amarezza e dallo scoraggiamento che il diavolo ci offre ogni giorno''.
E come è vero!!!!
Io lo sto vivendo nella mia vita...l'ho urlato e l'ho pianto in questi ultimi giorni, mi sono scontrata contro muri di paura che sono molto, ma molto più violenti del mio sbraitare o del mio scapparmene via quando la tensione era troppo alta da reggere e la mia impossibilità a spiegare "come io intendo la vita" quasi impossibile (beh, capitemi, non faccio paragoni interiori...ma anche il nostro Francesco se ne scappò via quando i suoi fratelli non capivano che lui voleva essere ed era: "Un pazzo nel mondo")...fuga perchè non so come spiegare quella frase "magica" che mi ha condizionato la vita quando vidi il primo film su Francesco d'Assisi della Cavani...avevo solo 17 anni...mi ha condizionato tutte, proprio tutte, le scelte della vita...
La Cavani sintetizzò in un dialogo di Francesco e i suoi primi futuri discepoli il "succo" di Francesco...che poi è quello di Gesù, lei mette in bocca a Francesco poche semplici , immense parole:
"IO CREDO CHE NON DOBBIAMO AVERE PAURA."
Per me ragazzina che guardavo la TV fu come una sciabolata e ci ho costruito la mia vita sopra...so che quando ho ceduto alla paura ho sbagliato, la vita me lo ha provato...la paura...questo sentimento così facile ed umano...e, nel contempo, così diabolico perchè quando si ha paura:
ci si difende, e si attacca; si arretra proprio quando si dovrebbe avanzare; si nega persino agli altri la libertà di non avere paura; si ha paura e non si capisce che c'è chi può vivere con un tasso di paura inferiore e gli si vuole negare la possibilità di "vivere senza paura" perchè la nostra idea del "Bene dell'altro" parte da un bisogno di sicurezza proprio che l'altro non ha, per cui "quel bene" è in realtà il male della persona che vive secondo altri tipi di "sicurezze" molto più sottili tutte fondate sul "non avere paura"...
perchè la paura molto spesso è scambiata per: razionalità, accortezza, lungimiranza... e tu che vivi "con meno paura" divieni un "incomprensibile outsider" che non soggiace alle leggi di un mondo che ha...così tanta paura!
La paura si alimenta del passato e del futuro, vive del: "Mi è capitato così e allora mi capiterà ancora", ipoteca il futuro in base al passato (e questo viene contrabbandato per saggezza) mentre è QUI, ORA che tutto accade! E' QUI ED ORA IL TEMPO DI DIO, IL TEMPO DEI MIRACOLI se ho paura creo "presagi di sventura" la paura è il contrario della speranza, anzi, la uccide...è per questo che è arma del DIAVOLO
"Tu mi hai ferito e allora io non ti do scampo...non ti perdono...mi fai paura...potrebbe succedere ancora...mi devo difendere..."
Che cosa orribile, che cosa del diavolo, non della persona che ne è preda, del diavolo che usa la persona per distruggere la speranza, la misericordia, il bene e il bello!
E allora, grazie Papa Francesco insegnaci a non avere paura e a perdonare di conseguenza.
Io continuerò ad ascoltarti e a divertirmi con le tue battute...Evviva l'ironia! Evviva la leggerezza! Evviva l'apertura! Evviva l'umanità! Evviva tutto ciò che è bello e buono...ora, qui, in questo momento...senza paura!
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