...e se avessi raccontato questa storia che mi avrebbe detto? Sono qui a casa dopo una giornata bella ma faticosissima, ho portato in giro per Assisi un gruppo di amici del caro Miguel, laici e religiosi Scolopi spagnoli. Bella gente...solo molto in ritardo e così abbiamo fatto tutto in fretta in una Assisi rovente dove faceva caldo persino alle Carceri. Li ho incontrati davanti a Santa Maria degli Angeli e ci siamo tuffati subito in chiesa dopo due parole su come per Francesco la Porziuncola fosse importantissima...stavamo facendo il giro del roseto quando, proprio fermi lì ho detto loro: "Siamo nel convento di pietre che forse a Francesco non sarebbe per niente piaciuto, lui tirava giù le tegole delle case che i suoi fratelli accettavano in dono e qui ad Assisi si fermò solo perchè il Vescovo gli disse che la casa che lui aveva prestato ai frati infermi non era dei frati ma sua..." Quando un fraticello, con cui ci diciamo appena ciao che è di lingua spagnola, e che non mi conosce per niente, un prete di loro traduceva in spagnolo quello che dicevo, è saltato su con una violenza che ha colpito i tre sacerdoti spagnoli urlando qualche cosa del tipo: "Non datele retta, ascoltate la verità e chi la sa, lei non sa nulla..." violento il suo urlare, violenta la sua affermazione...che fa il paro con un discorso di ieri con un fraticello di primo pelo che quando ho nominato Chiara Frugoni mi voleva zittire dicendo: "Ah...ma quella è borderline" al che gli ho risposto: "Ma l'hai letta? Io ho letto tutti i suoi libri su Francesco" Ed almeno è stato onesto nel dire: "No, non l'ho letta ma mi è stato detto..." Ecco qua! L'ignoranza presuntuosa! Le affermazioni di seconda mano, il "si dice..." pieno di giudizi. Che ne sa quel fraticello della Frugoni? Che ne sa quell'ossesso di frate di me? E poi, quello che raccontavo agli spagnoli è nelle Fonti, le avrà mai lette? Ma no, naturalmente, qualcuno gli avrà detto quello che deve raccontare, qualcuno gli avrà detto che la "ex rossa in fondo all'orto è borderline..." credetemi, in una Assisi dove la siccità rischia di far fuori persino gli ulivi, l'albero della presunzione è in pieno fiore, quello non si secca mai! Uno degli scolopi mi ha poi detto: "Miguel mi aveva detto che i francescani non ti amavano molto ma non credevo che giungessero a questo! Perchè?"...gli ho risposto: "Sì è così, nel cuore del francescanesimo l'ignoranza impera...perchè? Perchè racconto quello che c'è nelle Fonti e che loro non si vogliono sentir dire...meglio i fiorellini e gli uccellini e i sandalini al vento in danzine melense..." Povero Francesco! Vi consiglio di leggere un capolavoro di José Saramago, è un'opera teatrale, si intitola "La seconda vita di Francesco d'Assisi" ...lui si immagina il ritorno di Francesco e i suoi che sono divenuti una ricca società per azioni...libro duro e illuminante (edizioni Universale economica Feltrinelli) pieno di punti molto veri...il fraticello ieri mi fa: "Ma a te che te ne frega!" Mah...che me ne frega?! Mi frega la mistificazione attorno alla figura di un Amico, lo difendo come difenderei un amico di cui si raccontano cose false...è per questo che ho bisogno di andarmene almeno per un pò da qui...nei luoghi di un'altra mistificata, io non ne posso più di Assisi! Per fortuna abito in campagna e fra me e la "Città del falso Francesco" ci sono alberi e campi, vivo nel mio eremo, circondata dai miei libri...tanti, ma proprio tanti, su Francesco e Chiara, di tutti i tipi...li ho letti tutti e, la mia memoria sempre labile, ritiene solo le storie di quegli Amici di 800 anni fa...li conosco sui libri, li conosco nel cuore....che me frega?! Sono i miei Amici lontani e vicini nel cuore...e allora, davanti a San Damiano che era straordinariamente vuota, per un attimo li ho immaginati lì come quella farfalla che nel bosco delle Carceri ha svolazzato fra di noi per tutta la bella Messa di questi spagnoli pieni di calore e di cuore....una presenza leggera, amica e loro "i miei due Amici" leggeri, gioiosi, poveri, pellegrini, giullari, LIBERI e....decisamente borderline!
ps un regalo di questo fine giornata, la luna che sorge dietro la collina, le cicale cantano ancora, il caldo vento spazza la terra riarsa, vado ad annaffiare quello che resta dei miei fiori che erano tanto belli e che sono stanchissimi e assetati come me...una doccia anche per loro!
2 commenti:
Hola Angela, lástima que encontrárais a ese hombre tan irreverente, muchas veces es complicado mantener el carisma o la raiz de una idea, ni mucho menos de un carisma.
Gracias por acompañar a mis amigos escolapios!!
Un fuerte abrazo...
grazie Miguel...sono già andata oltre, le tristezze fanno male alla salute e io non ho intenzione di farmi ammazzare, sono oltre...verso altri orizzonti, un grande abbraccio
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