giovedì 22 maggio 2014

Una splendida notizia!

Io non sarò in Italia quel giorno...ma me lo vedrò in internet al ritorno, non perdetevelo, è un "terzetto" speciale! Mi piacciono tutti e 3!



San Francesco era un autentico giullare

Mika, Fo e Francesco. In Tv il 22 giugno su Rai1 in prima serata

Mika, Fo e Francesco. La Popstar, il Nobel e il Santo. Un trio all'apparenza incongruo che si ritrova per una sera in tv, luogo in genere poco frequentato da Nobel (decisamente di più da Santi per fiction e Popstar). Il giudice di X Factor e l'autore di Mistero Buffo hanno registrato all'Auditorium di Napoli Francesco jullare di Dio , lo spettacolo scritto da Fo dedicato al Santo di Assisi che andrà in onda il 22 giugno in prima serata su Rai1. Cosa accomuna due personaggi di generazioni distanti come lei e Fo? «Curiosità, saggezza, carisma, tolleranza, umorismo - risponde Mika -. Tutte queste parole per me sono sinonimi di Dario Fo. Lui è come un tonico per le generazioni più giovani di lui. Come un Hair Of A Dog , l'intruglio alcolico rimedio del mattino dopo una notte passata in giro, ti rimette in sesto e ti fa sentire come se il meglio dovesse ancora venire. Dal mio punto di vista di trentenne, posso dire che ci sentiamo tutti come se la gioventù fosse paragonabile a una sbornia, che si paga coi postumi e le dovute conseguenze quando si invecchia. Dario Fo dimostra che questo concetto è falso marketing e che con i benefici di una crescente curiosità e una mente in costante sviluppo, le trappole e i cliché dell'età possono essere smantellati».

Una strana coppia, Mika e Fo, 30 anni uno, 88 l'altro. Ma la distanza anagrafica la colma la vicinanza culturale. Mika studia Fo da una decina d'anni, «è un simbolo di libertà per la sua opera e la sua vita», lo conosce da quando il suo professore gli fece incontrare Morte accidentale di un anarchico «del mio eroe Dario Fo». Proprio così Mika aveva scritto in un articolo sulla follia del mondo e il potere salvifico di Pulcinella. Da lì nacque l'invito in coppia alle Invasioni barbariche , l'epilogo è questa collaborazione, una rivisitazione in chiave contemporanea dell'originale di 15 anni fa.

Il giullare di sinistra e lo jullare santo. Non così lontani, come ha raccontato Fo: «Francesco era un autentico giullare, della giullarata conosceva la tecnica, il mestiere e le regole assolute. Non teneva mai prediche secondo la convenzione ecclesiastica, anzi, rifiutava l'andamento del sermone; non ne seguiva i canoni, lo svolgimento, la catarsi morale a conclusione. Aveva qualità mimiche eccezionali, di un vero clown del suo tempo». Il corpo e il linguaggio: «Un linguaggio fatto di termini pescati qua e là in tutti i dialetti, con iterazioni continue, termini latini, spagnoli, provenzali e perfino napoletani e siciliani». Un grammelot italico medievale di cui non è rimasta traccia ma che la fantasia di Fo ha reinventato per lo spettacolo.

E Mika? Sarà sicuramente in apertura dello spettacolo (probabilmente anche in corso d'opera) in un lungo dialogo su temi di attualità. Dei 45 minuti che i due hanno registrato insieme, ne usciranno almeno 15, dove Fo e Mika parleranno di Francesco, non solo il Santo, ma anche il Papa, «una figura che in qualche modo ne ricalca lo stile», come spiega il direttore di Rai1 Giancarlo Leone che ha subito accolto il progetto voluto da Giammarco Mazzi con il figlio di Fo, Jacopo: «Dopo le censure e la segregazione culturale, è un ritorno importante per Rai1 quello di Dario Fo. E poi - sorride Leone - non mi risulta che abbiamo molti altri Nobel per la Letteratura».(Corriere della Sera)

Redazione online

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