sabato 11 giugno 2011

...ma l'inghippo c'è se no...


mica saremmo in Italia!!! Voi ci capite qualche cosa...io solo che ci stanno provando in tutti i modi a fregarci, a trattarci come cretini: le schede copiative, i voti che si annullano, le percentuali che cambiano
ANDIAMO A VOTARE, CHE OGNI PERSONA DI COSCIENZA LO FACCIA, NON INDULGIAMO IN UN QUALUNQUISMO CHE E' UNA ZAPPATA SUI PIEDI DI OGNUNO DI NOI...

PERCHE' DICO QUESTO?!?
Leggete qui sotto cosa mi ha mandato la stessa amica ben informata visto che vive nel mondo diplomatico, questo è un email di risposta al mio in cui le dicevo che avevo messo la precisazione sulla posta sul blog e che però non capivo perchè mi avesse scritto in un altro email..."tanto ci annulano i voti..."

ECCO QUA LA CHICCA !!!

Cara Angela,
ti trasmetto quello che ho trovato:

1. La Cassazione ha modificato il testo del quesito del referendum
sul nucleare ed è esploso il caso del voto degli italiani all’estero:
hanno votato – i pochi che l’hanno fatto – con le schede vecchie,
riportanti cioè il testo originario del referendum sull’atomo prima
della rettifica della Cassazione a causa del decreto Omnibus. Voti
validi o no? vedi
http://yespolitical.wordpress.com/2011/06/08/referendum-voto-allestero-e-quorum-lombra-di-un-altro-ricorso/;

2. Dal Fatto Quotidiano:
Il quorum per i referendum del 12 e13 giugno “non è facile da
raggiungere” , per questo “lunedì pomeriggio alla chiusura dei seggio
depositeremo ricorso alla Cassazione perché sollevi conflitto
d’attribuzione alla Consulta in merito alla questione del voto degli
italiani all’estero”. Lo annuncia Antonio Di Pietro, in un’intervista
a Repubblica Tv, spiegando: “Se si pensa al conteggio dei più di 3
milioni di italiani che sono all’estero, il quorum passa, di fatto,
dal 50+1 al 58 per cento”, ha detto il leader dell’Italia dei Valori.

Il leader Idv invita quindi la Cassazione a non conteggiare, per il
raggiungimento del quorum, i cittadini che non si trovano in patria.
Saranno “proprio quei voti a fare la differenza: oltre il 50 per cento
noi ci arriviamo, al 58 per cento no”.

Ma puo' un paese essere cosi' complicato?

Nessun commento: