mercoledì 18 febbraio 2009

Il giorno del dolcissimo e amato Beato Angelico


Carissimi, sono ancora qui davanti al computer e ho scoperto che oggi è il giorno del Beato Angelico che tanto amo....il convento di San Marco a Firenze è uno dei luoghi più a me cari della città...tutte quelle cellette dipinte con amore, dedicate a chi vi viveva dentro...è come se lo avessi conosciuto, mi succede con artisti che sento vicini e da poco lui è, giustamente, il patrono degli artisti....io non credo che ci sia preghiera più alta di quella fatta con i pennelli, matita e squadre, lo scalpello, le note...l'artista vero è la mano di Dio...disperato, beato, sconosciuto, anonimo, conosciutissimo, suicida, incompreso, inneggiato in vita o solo dopo morto...quando crea è parte del Creare, si da, esprime tutti i suoi talenti per sovrabbondanza del cuore e questi diventano alimento per tutti nei secoli.....Che sarebbe la vita senza l'arte?!
Grazie Beato Angelico...se il Paradiso è bello come lo hai immaginato tu, e c'è chi dice che i tuoi angeli sono una piccola parvenza dello splendore di quelli veri, beh...che bello sarà Tornare a Casa!
Vicchio di Mugello, Firenze, 1387 - Roma, 18 febbraio 1455
Il beato domenicano Giovanni di Fiesole è meglio conosciuto come Beato Angelico. Esercitò l'arte predicatoria con il pennello, dipingendo moltissimi capolavori tra i quali la celeberrima Annunciazione. Nato alla fine del Trecento - con il nome di Guido - a Vicchio di Mugello, entrò con il fratello Benedetto nel convento di Fiesole. Operò a Firenze, in tutta la Toscana, a San Pietro e nei palazzi vaticani, su invito di Eugenio IV. Morì a Roma nel 1455 nel convento di Santa Maria sopra Minerva, dove tuttora sono conservate le sue spoglie. Giovanni Paolo II l'ha proclamato nel 1984 patrono universale degli artisti.
Patronato: Artisti (Giovanni Paolo II, 1984)
Martirologio Romano: A Roma, beato Giovanni da Fiesole, detto Angelico, sacerdote dell’Ordine dei Predicatori, che, sempre unito a Cristo, espresse nelle sue pitture ciò che contemplava nel suo intimo, in modo tale da elevare le menti degli uomini alle realtà celesti.

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