giovedì 29 dicembre 2011

cercavo immagini...

per fare un fotomontaggio carino per due amici che paiono usciti dal tempo del far west: lui il classico predicatore e lei l'esploratrice che parte con lui su un wagon per il far west...qualche cosa ho trovato e ci lavorerò sopra ma, cercando, mi sono imbattuta in questa foto che, prima mi ha fatto ridere e poi mi ha fatto pensare a quello che mi frulla in testa in questi giorni.
Io ho e ho avuto diversi amici gay, con un caro amico gay ho anche condiviso la casa ed era una convivenza speciale, delicata, attenta fino al punto di essere invidiata dagli amici.
Trovo in un certo senso difficile parlare dell'argomento perchè non ho mai classificato le persone rispetto alle loro preferenze sessuali è un pò come quando mi arrabbio per il: vergine o vedova dopo il nome di una santa perchè non credo che uno si santifichi solo perchè è vergine o perchè è stata sposata...vedova fa tanto verginità riottenuta perchè sottende che la vedova sia casta! E poi dietro il nome di un santo maschio non c'è mai il vergine anche se magari lo era e allora, perchè dovrebbe esserci per una donna?! E così nessuno degli etero, me compresa, sente il bisogno di dire: "Piacere sono Angela etero" e allora perchè uno dovrebbe definirsi gay? O perchè gli altri dovrebbero racchiuderlo in una sorta di casta? Ma per tornare all'omossessualità una cosa la devo dire, come donna, e tante donne che leggono mi daranno ragione, il rapporto con un amico gay è, di solito, molto più facile, è come se il gioco dei ruoli classici non dovesse essere messo in atto e si potesse essere molto più sé stessi e poi, diciamolo, la sensibilità che ho riscontrato negli amici gay è di gran lungo maggiore di quella degli altri, in questo c'è decisamente una differenza e, non a caso, tanti artisti, tanti creativi sono gay. E' una sensibilità femminile, una attenzione femminile, un cuore femminile nel corpo di un uomo.
Io credo che comunque ognuno di noi etero o gay, deve sviluppare il proprio lato complementare perchè è vero che ognuno di noi è maschio e femmina in gradi differenti e, noi donne, sempre in generale, questo lavoro lo stiamo facendo, molto meno gli uomini ancora imprigionati in una immagine del "macho" che non ha più senso di esistere. Se ne parlava l'altro giorno, io raccontavo di una mia cara amica: bella, intelligente, buona...insomma una che ha tutti i requisiti per essere amata, per incontrare un uomo fatto per lei che, invece, non lo in contra e un uomo coinvolto nella conversazione ha detto: "E' proprio per tutte queste cose che non lo incontra"...mannaggia ma dove sono finiti i "veri" uomini?! Intendo quelli che possono essere all'altezza di una persona che vale da tutti i punti di vista?! Per forza si deve essere debolucce, diciamo decisamente noiose, per attirare un "maschio" che così si può sentire forte? E allora ben vengano le amicizie con amici gay, almeno tutte ste manfrine stupide non ci sono!! Ma quanto si perdono "gli uomini forti" !! Chiesa compresa...ma questo è un argomento lungo e difficile in una Chiesa decisamente maschilista, una perla a proposito di questo, un amico mi ha detto che una persona importante, non dico chi è ma è uno studioso e fa parte della Chiesa un giorno ha detto a proposito di santa Chiara: "Ma sì...ma in fondo era una donna..." manco da sante ci si salva...ah dimenticavo dietro a Chiara c'è il vergine...deve essere la sola cosa notevole che ha fatto o non ha fatto...o no?!

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