venerdì 30 luglio 2010

Santa Angelina despota di Serbia?!?

Questa mi mancava! Trascrivo qui la sua storia...ma mica si capisce perchè l'hanno fatta santa...mi ha fatto molto ridere sta storia della despota....ho pensato a quelli che hanno subito le mie ire funeste, che però finiscono subito, mia mamma mi chiamava la badessa se volete mi potete chiamare la "Despota"....ho comunque la mia santa no?!?

Figlia di Giorgio Arianita e cognata del principe Ivan-i Cronojevic, al quale Eugenio IV aveva affidato il vessillo della Chiesa nella lotta contro i Turchi, Angelina sposò Stefano il Cieco, fratello di Lazaro II Greblanovic. Quando il 21 gennaio 1458 Lazaro morì senza discendenti maschi, Stefano divenne despota di Serbia, ma nel 1467 fu costretto a fuggire con la famiglia per sottrarsi alla pressione turca e si recò in Italia, dove, dieci anni dopo, nel 1477, si spegneva. Angelina si stabilì a Kupinovo (Srem), dove fece traslare il corpo del marito, e, riavuto il titolo di despota alla morte di Zmaj Vuk (1485 o 1486), coniò monete d’argento e d’oro che recavano su una faccia la sua immagine e sull’altra quella dei figli Djurdje e Ivan. Costruì un monastero femminile a Krusedol (Srem) e morì nel 1516. Fu sepolta a Krusedol insieme con il marito e i figli. La Chiesa serba la venera con il nome di “Majka Angelina” il 30 luglio, mentre Stefano il Cieco è celebrato l’11 ottobre, Ivan il 10 dicembre e Djurdje, che si era fatto monaco prendendo il nome di Massimo, il 18 gennaio.

PS. Sono andata a vedere la traduzione della parola Majka, vuole dire Madre ciaooooo!


giovedì 29 luglio 2010

Il Cammino a radio inBlu

oggi mi è arrivata una telefonata a sorpresa da radio inBlu che è la radio della CEI (Conferenza Episcopale Italiana)...una mini intervista sul cammino e sulla guida, se volete ascoltarla cercate nel loro sito che frequenza prende la radio nella vostra zona e poi ascoltate il programma
ECCLESIA
che va in onda dal lunedì al sabato alle ore 12.36 e dura 22 minuti, la mini intervista sarà alla fine del programma DOMANI VENERDI' 30 LUGLIO a circa le 12,55
...io, al solito, non amerò la mia voce nasale e piena di errrrrrrrrre, ma sono così e che ci posso fare!

clicca sul tastino di start per ascoltare la registrazione dell'intervista
Spero che capiate il testo...comunque la musica è bellissima...buon ascolto

Erika vi regala la traduzione...io ero troppo pigra per farlo... Dante's prayer
When the dark wood fell before me
And all the paths were overgrown
When the priests of pride say there is no other way
I tilled the sorrows of stone

I did not believe because I could not see
Though you came to me in the night
When the dawn seemed forever lost
You showed me your love in the light of the stars

Cast your eyes on the ocean
Cast your soul to the sea
When the dark night seems endless
Please remember me

Then the mountain rose before me
By the deep well of desire
From the fountain of forgiveness
Beyond the ice and fire

Cast your eyes on the ocean
Cast your soul to the sea
When the dark night seems endless
Please remember me

Though we share this humble path, alone
How fragile is the heart
Oh give these clay feet wings to fly
To touch the face of the stars

Breathe life into this feeble heart
Lift this mortal veil of fear
Take these crumbled hopes, etched with tears
We'll rise above these earthly cares

Cast your eyes on the ocean
Cast your soul to the sea
When the dark night seems endless
Please remember me
Please remember me


La Preghiera Di Dante

Quando la selva oscura calò dinnanzi di me
E tutti i sentieri coperti
Quando i preti dell’orgoglio dicono che non c’è altra maniera
Ho arato la sofferenza di pietra

Non ho creduto perché non ho potuto vedere
Eppure sei venuta da me nella notte
Quando l’alba sembrava persa per sempre
Mi hai mostrato il tuo amore nella luce delle stelle

Posa i tuoi occhi sull’oceano
Naufraga la tua anima nel mare
Quando la notte oscura sembra senza fine
Ti prego ricordati di me

Poi la montagna fiorì dinnanzi a me
Dal profondo pozzo di desiderio
Dalla fontana del perdono
Sotto il ghiaccio ed il fuoco

Eppure noi condividiamo questo umile sentiero, da soli
Come è fragile il cuore
Oh dona a questi piedi d’argilla ali per volare
Per toccare il volto delle stelle

Respira vita in questo debole cuore
Solleva questo mortale velo di paura
Prendi queste speranze sgretolate, impresse con le lacrime
Ci solleveremo sopra queste terrene preoccupazioni

Ti prego ricordati di me
Ti prego ricordati di me,…"

domenica 25 luglio 2010

BUON SAN GIACOMO PELLEGRINI!!!


Buon San Giacomo a tutti i pellegrini da un'Assisi con il cielo blu e l'aria un pò freschina!
Buon cammino nella vita a tutti voi: a voi che siete su i cammini, a voi che state per partire, a quelli che hanno camminato tutta la notte per essere a Santiago sta mattina, a quelli che sono ancora lontani, a quelli che credono di non farcela, a quelli che sanno che ce la faranno, a quelli che basta che trovino quell'energia in più in fondo al cuore e ce la faranno...ai pellegrini di Francesco, il più grande pellegrino della vita e della strada, ai suoi fratelli perchè riscoprano questa qualità della strada che sembrano aver dimenticato, a tutti i suoi fratelli che accoglieranno i pellegrini, a quelli che non possono fare un cammino ma che sono pellegrini nel cuore, a quelli che faranno un cammino spingendo con le braccia una carozzella, ai bambini pellegrini perchè siano pellegrini e bambini tutta la vita. a quelli che stanno andando alla Mecca, a quelli che stanno andando a Gerusalemme, a quelli che non potranno andare mai perchè c'è un muro, a quelli che stanno andando a Varanasi, a quelli che stanno andando al Kailash, a quelli che stanno andando a Bodgaya, a quelli che stanno andando a Lhasa, a quelli che stanno morendo sulle rive del Gange e hanno camminato per essere lì all'inizio del Grande Viaggio....
a tutti voi che leggete questo blog BUON CAMMINO SEMPRE!
E da un libretto che si chiama "Le impronte del Cammino" di Francisco J. Castro Miramontes
la:
BENEDIZIONE PER TE
Che l'amore sia luce di speranza
lungo il tuo cammino.
Che la pace sovrabbondi
nel tuo cuore.
Che la bontà sia la tua impronta
in questa vita.
Che la fede ti rafforzi
di fronte al mistero della vita.
E che arrivato il momento
di raggiungere la meta,
l'AMORE ti abbracci eternamente.
Sii felice, rendi felici gli altri.

Il mio 25 Luglio....
Oggi sono 5 anni che sono arrivata ad Assisi, la mia vita è in cicli di 5 o 7 anni...5 anni fa mi addormentai nella casa vuota con il solo letto montato guardando la basilica di Francesco...mi sentivo in paradiso...che questi nuovi 5 anni portino un nuovo inizio, un ostello bello e libero....profondamente "sincretista"....aperto a tutti, dove chiunque di qualsiasi fede o non fede si senta accolto, inquanto uomo, essere umano abbracciato in tutte le sue gioie e dolori...
San Giacomo, Francesco, Chiara, Brigida, Bona, Egeria, Benedetto Labre, Martino, Rocco....e tutti i santi pellegrini che nessuno conosce e che nessuna Chiesa mai canonizzerà...fate che questo sia possibile!!!!
Suggerimenti al Cielo per l'attuazione di questo "nuovo inizio"": Vincita al superenalotto, miliardario di buona volontà, Vescovo generoso che da un luogo, denaro (che è una gran cosa se usato bene) che piove da queste parti...io mi impegno ad usarlo bene....ora fate voi!!!

venerdì 23 luglio 2010

la donna nel tempo...

...macchina rotta, sta mattina ho aspettato che Alessia mi venisse a prendere e nel frescolino del primo mattino fra i miei fiori ho inziato a leggere un libro che ho trovato in una bancarella dell'usato: "La donna al tempo delle cattedrali" Di Régine Pernoud bel libro che studia la posizione della donna nella storia. L'autrice parla di una ciclicità di considerazione della donna, se non di parità, con un apice dal X al XIII secolo per poi ritornare ad una decadenza con un nuovo apice, se Dio vuole, nel 1900....e la cosa continua. Nella sua analisi parte dal tempo dei Romani e dall'avvento del Cristianesimo, parla di come Gesù affranca le donne...Lui!....non posso, ovviamente, trascrivere il libro ma, sta mattina, l'ultimo paragrafo che ho letto parla di: Fabiola, discepola di San Girolamo, un'aristocratica romana che: "Colpita dalla vista della quantità di pellegrini che vengono a Roma e si trovano senza mezzi, fonda per essi una "Casa dei malati" nosokomion. In atri termini Fabiola fonda il primo ospedale...un pò più tardi, darà nuovamente prova d'inventiva creando ad Ostia, porto di sbarco dei pellegrini, il primo centro di raccolta e assistenza (un ostello!) il xenodochion..."
Insomma....e scusate se mi ripeto, al tempo dei primi cristiani una donna fondava il primo ostello e ora...si chiude l'unico ostello per pellegrini di Assisi...fondato da una donna.
...ieri è arrivata qui una coppia dalla Francia, camminano affidati alla provvidenza da Lourdes dove abitano e vanno, sempre così, a Roma e poi a Monte Sant'Angelo e poi si imbarcano e cammineranno fino a Gerusalemme. Lui è malato...non so cosa abbia ma gira con medicine che devono stare al fresco e la moglie gli fa tutti i giorni punture...hanno saputo da un pellegrino francese della Perfetta Letizia e....è parso un sogno per loro trovare questo ostello...dormono qui anche sta notte...saranno per terra perchè l'ostello è stra pieno....che sarà di gente così quando questo ostello non ci sarà più?!? Come può Assisi reggere la vergogna della mancanza di un luogo di accoglienza per i pellegrini?!? Come può la città di Francesco obbligare i pellegrini come loro a bussare di porta in porta sentendosi rifiutati?!? Perchè troppe storie so di porte chiuse qui! Vi basti quella del seminarista che accolsi a casa mia 5 anni fa....li aveva fatti tutti i conventi con la sua talare nera e il volto nero da francese delle Antille...le clarisse francesi me lo portarono a casa, era già sera....MA NON VI SEMBRA UNA VERGOGNA?!? UNO SCANDALO?!? LO SAREBBE OVUNQUE...QUI E' INTOLLERABILE e Francesco si rivolta nella tomba...ne sono sicura...ma questa è la stessa città in cui il sindaco ha scacciato i poveri...però i soldi sul POVERELLO li fanno tutti...o no?!? ...mi ripeto?...mi ripeterò fino allo sfinimento...e se sapeste come vorrei essere la persona dolce che sono...ed invece devo battagliare per l'ovvietà, per la cosa più semplicemente, più umanamente, cristianamente e francescanamente ovvia che è L'ACCOGLIENZA....che non è solo un letto o un piatto pieno....è di più....è un abbraccio....mannaggia come vorrei fare solo questo senza dover fare battaglie che mi sfiancano!!!!

giovedì 22 luglio 2010

Maddalena...la prima tagliata fuori

tutti gli anni oggi è un appuntamento per me...quest'anno ancora di più...e tutti gli anni da questo blog vi scrivo di lei...come se l'avessi conosciuta...conosco il suo fuoco...conosco il suo non aver paura...conosco il suo amore...conosco anche il suo Vangelo e quello di Filippo che parlano di lei...conosco l'ostilità di quelli che dovevano essere i suoi compagni...conosco come non la comprendevano...conosco come l'hanno fatta passare per una puttana redenta...(ci sono sempre tanti modi per diffamare una donna allora era quello più in voga)....conosco la sua accoglienza...conosco l'averla fatta sparire....solo un giorno all'anno, oggi, la Chiesa la chiama l'apostolo degli apostoli...perchè sarebbe troppo segarla del tutto....conosco che se oggi si parla di lei c'è un mondo che ti dice: "Ah hai letto Dan Brown"...quando sono loro che lo hanno letto...io no...ma ho letto quello che lui si è andato a pescare e ha condito in un giallo per fare soldi...ma erano cose neanche così nascoste...CONOSCO LA CAPPELLA AFFRESCATA DA GIOTTO NELLA CHIESA INFERIORE DI SAN FRANCESCO con tutte le sue storie legate al suo essere partita per la Francia...e quando se ne parla ti dicono: "Sono leggende" "Perchè quella di San Giacomo in Spagna no?!" CONOSCO CHE FRANCESCO L'AMAVA...e così, nel Giordano, due anni fa la compagna pellegrina (eresia) mi ha ribatezzato con il suo nome e io lei con quello di Miriam...le voglio bene...la capisco...vorrei essere lei...e questo mi segherà sempre...Lei troppo donna, troppo vicina, troppo tutto....

qui i computers sono impazziti

...sto collegandomi con fatica con il Michelino e con la penna perchè è un problema di server del convento...e non riesco ad entrare nei miei emails per cui se avete fretta per ricevere le credenziali chiamatemi...andrò anche aall'internet point e spero che il tutto si risolva presto....Dio come dipendiamo dalle macchine! Ciaooo

mercoledì 21 luglio 2010

che cos'è la santità?

...forse è sempre sto caldo, forse ho bisogno di dormire meno e così, di notte, mi metto in pari per le ore in cui crollo il pomeriggio, cosa molto strana per me che neanche da piccolissima si riusciva a mettere a dormire di giorno....forse. Così sta mattina mi sono svegliata alle 4 e sono stata a guardarmi il cielo schiarire...anche se io amo di più i tramonti delle albe perchè nel tramonto c'è una promessa di riposo, di intimità, di una pace che l'alba non promette...però si stava bene a far colazione sulla tavola fuori casa in un frescolino piacevole con attorno le mie rocce giottesche, la collina piena di ulivi e la Basilica di Francesco nascosta dalla torre antica...un amico l'altro giorno diceva: "Devi poter rimanere qui, è troppo bello"...e in quelle parole c'era tutta la precarietà della mia situazione, il timore di dover andare via...dove?....parliamo d'altro...
Così sta mattina ho avuto tanto tempo per annaffiare le piante guardandomi ogni fiore, ieri le avevo concimate e oggi mi guardavano tutte felici e forti; poi di leggere un poco e così ho trovato su un libro su Madre Maria Teresa dell'eremo della Trasfigurazione sul Subasio una frase di risposta ad una domanda:
"Secondo lei cos'è la santità?"
"La risposta può sembrare difficile, eppure è semplicissima. Cos'è la santità? Essere nel tempo "volontà" di Dio. Saper stare là dove lui ci ha messi. Saper essere come lui ci pensa da sempre. Penso che non siano neccessarie grandi cose; queste sono già molto grandi.
Non è il caso di arrampicarsi sui muri per andare a cercare cose difficili. Dio è semplice; Dio è atto puro; da noi esige una semplicità totale, una semplicità gioiosa, festosa; saper stare dove lui ci ha posto; saper fiorire dove lui ci ha seminato."

Forse io aggiungerei...per quello che ne capisco io, essere se stessi, non volere essere quello che non si è, buttarsi...essere...e allora non c'è una Chiesa meglio dell'altra, non c'è il mio Dio e il tuo Dio, c'è l'essere esseri umani pienamente, semplicemente, così...come si è, come le mie surfinie ben concimate con i loro vestitini colorati e i loro occhi aperti al sole che sorge....quello è il compito massimo di una sufinia e non è molto diverso dal nostro...come quello delle mie gatte che. quietamente, rimiravano con me la luce che aumentava....tutto il resto è un di più, nei migliore dei casi è un metodo per arrivare all'assoluta semplicità, un mezzo non un fine...che, a volte, diviene un'arma, un egocentrismo, un potere...quando, in realtà, come dice Madre Maria Teresa:

DIO E' SEMPLICE....

vado all'Ostello....ieri sera c'era una fetta di mondo molto varia lì, bello...come sempre!

domenica 18 luglio 2010

Jesùs de Compostela e ....Dersu Uzala...

giornata sempre caldissima, dalla finesta di casa entravano folate caldissime delle ore più calde quando gli hospitaleri si fermano così io e Alessia ci guardavamo...Dersu Uzala uno dei miei films favoriti...strano immaginare il freddo della Siberia il vento e la pioggia ma così bello ritrovare l' "amico" Dersu...l'omino pieno di saggezza, con le gambe storte e la bellezza profonda di chi è tutt'uno con la natura....ma io, in fondo, conosco una sorta di Dersu...è Jesùs Adolfo di Compostela! Chi ha letto il mio libro "Passi che si incrociano" se lo ricorderà, l'avevo conosciuto, raccattato per strada, il primo anno dell'ostello in quei giorni i pellegrini erano ancora pochi e così me lo portai a casa....tecnicamente Jesùs è un barbone, ha 75 anni e non è più pellegrino e così si muove da pellegrino con i mezzi e, quando è a Roma, dorme sotto i ponti nelle sue "Case di cartone" come le chiama lui...credevo di averlo perso e invece è riapparso 4 giorni fa, sempre lui: dolce, profondamente spirituale, pieno delle sue storie di santi un pò barocche, molto spagnole...nel mio libro le definisco storie "scese da un retablo" confuso e rindondante di figure...bella serata con lui! Margherita gli ha lavato la camicia e, fra le cose che i pellegrini lasciano, abbiamo pure trovato un paio di sandali che gli vanno a pennello. Il giorno dopo l'abbiamo portato a Spello....ma le cose non sono più come una volta lì e così, Alessia ed io abbiamo avuto un'illuminazione e lo abbiamo portato dalle care sorelle dell'eremo della Trasfigurazione....un regalo contemplativo nel freschetto del Subasio e le sorelle sono state felici di ospitarlo...chissà dove è ora?! Lui va, è pellegrino, mi ha raccontato dei suoi "Colloqui" con San Benedetto Labre, quando è a Roma lo va a trovare nella chiesa in via dei Serpenti...credetemi, l'impressione è proprio quella di aver incontrato un altro San Benedetto....buon cammino vecchiettino tutto cuore!

venerdì 16 luglio 2010

Ridere fa bene...



...e ora che ho consegnato il capolavoro di Alessia e mio...lo condivido con voi, fa bene divertirsi così, fa bene a me e, spero, farà bene ai frati....speriamo!
Io mi accorgo che questo caldo senza remissione ha due effetti opposti e contrari su di me...mi bolle il sangue e mi sento forte e, nel contempo, il corpo non segue e non ho nessuna forza...mah !
Quelle che seguono sono le frasi che hanno completato la consegna...ciaoooo

Se non avessi il senso dell’umorismo mi sarei suicidato molto tempo fa. Mahatma Gandhi

Solo l’umorismo stupenda invenzione di chi si vede troncata la vocazione alle cose più grandi, l’invenzione dei tipi quasi tragici, degli infelici dotati di massima intelligenza, soltanto l’umorismo (la trovata forse più singolare e geniale dell’umanità) compie l’impossibile, illumina e unisce tutte le zone della natura umana. Hermann Hesse, Il lupo della steppa, 1927

L'umorismo non è rassegnato ma ribelle, rappresenta il trionfo non solo dell'Io, ma anche del principio del piacere, che qui sa affermarsi contro le avversità delle circostanze reali.

Sigmund Freud, Il motto di spirito e la sua relazione con l'inconscio, 1905

Dove non c'è umorismo non c'è umanità; dove non c'è umorismo (questa libertà che ci si prende, questo distacco di fronte a sé stessi) c'è il campo di concentramento.

Eugène Ionesco, Note e contronote, 1962

Un santo triste è un triste santo

San Filippo Neri

giovedì 15 luglio 2010

14 Luglio...la presa della Bastiglia e oggi San Bonaventura...






















....e che ci azzecca direte voi!!! ....uhhh centra, centra perchè se il blog precedente pareva triste questo è quello dello "sparare tutte le cartucce"....così ieri, dopo una notte insonne per discorsi sull'Ostello...che non vi posso dire ma che vi dirò un giorno, ho passato una grossa fetta della giornata a scrivere lettere...le mie cartucce...era il giorno delle presa della Bastiglia e la mia metà di sangue francese ribolliva e mi sentivo sulle barricate....ho scritto e imbucato oggi, che è San Bonaventura, che è sì un famoso francescano ma che, più vado avanti e leggo, e più mi sta cordialmente antipatico! Legetevi un pò di storia del francescanesimo e capirete....mi raccomando non quella del Gemelli che è ancora peggio di lui!...sono arrivata a metà di quel libro e non ce l'ho fatta più...masochista lo sono un poco....chi si legge dei libri di storici con sto caldo?! Ebbene sì sono passata dal Vauchez (che ritengo un libro schizzofrenico visto che ogni paragrafo contradice il precedente) a uno su Federico II personaggio che mi sta sempre più simpatico...ma lo sapete che c'è una storia di incontro fra lui e Francesco?! Anzi se qualcuno sa dove posso trovare qualche cosa su questo me lo faccia sapere...non ho mai creduto che Francesco ce l'avesse con lui...troppo grandi tutti e due! ....Ma il Gemelli...non ricordo la temperatura di allora ma era da suicidio!
Ora aspetto risposte...ho ancora delle cartucce in serbo...perchè...sono dura a morire e un giorno per carnevale mi vestii come lei, quella del quadro di Delacroix...senza tette fuori però ma il berretto frigio fatto da mia mamma era uno spettacolo! E allora:
El pueblo unido jamàs serà vencidooooooo!
Io ci credo ancora...che ci posso fare io sono di quegli anni!

martedì 13 luglio 2010

la vernice per far sparire la Perfetta Letizia...

...ho appena finito di parlare con un frate molto caro della situazione ostello...lui non è il provinciale ma gli è molto vicino...non ho voglia di raccontare quello che ci siamo detti...tanto è niente di nuovo e con questo caldo mi sento consumare...il succo: Hanno altri progetti sul luogo da dopo ottobre...
per cui l'idea che avevo in mente si farà:
Per la festa degli hospitaleri del 23/24 ottobre fornirò vernice e pennelli e...la Perfetta Letizia sparirà!!!
Io non lascio le scritte, la cappella così detta "sincretista" e tutte le cose fatte belle in questi anni...sarà una festa della vernice perchè cancellare tutta sola sarebbe triste, così è un gioco...per far sparire....mai più nascerà un Perfetta Letizia!!!
Il prossimo luogo, ostello, accoglienza avrà un nome che non ricorda come hanno buttato fuori Francesco e ora me....è un nome che non sa di umiltà o di masuetudine ma di dolore e incomprensione...di spreco...è l'ultima cosa che ho detto al frate: "Io che riciclo tutto veder buttare una cosa bella, che funziona, che fa del bene non riesco a non pensare allo spreco..."
ricopio qui la vera versione della storia della Perfetta Letizia, quella che si dice autografa di Francesco e che già ho trascritto nel blog qualche tempo fa....rileggetela, dice tanto!
...Io non mi "conturbo", forse è il caldo...voglio salvare la credenziale e da Assisi non mi muovo perchè è qui che do fastidio e credo di essere stata mandata qui per questo....Assisi ha buttato fuori tanti...io sto qui...faremo l'Associazioni degli amici del cammino, prossimamente vi darò tutte le notizie in merito...poi si vedrà...si andrà oltre...
Hospitaleri di tutti questi anni, mi raccomando, non mancate all'appuntamento della vernice!

Lo stesso [fra Leonardo] riferì che un giorno il beato Francesco , presso Santa Maria [degli Angeli], chiamò frate Leone e gli disse: "Frate Leone, scrivi" questi rispose: "Eccomi, sono pronto". "Scrivi- disse - quale è la vera letizia "
"Viene un messo e dice che tutti i maestri di Parigi sono entrati nell'ordine; scrivi: Non è vera letizia. E se ti giunge ancora notizia che i miei frati sono andati tra gli infedeli e li hanno convertiti tutti alla fede, oppure che io ho ricevuto da Dio tanta grazia da sanr gli infermi e da fare molti miracoli; ebbene io ti dico: in tutte queste cose non è la vera letizia".
"Ma quale è la vera letizia?"
"Ecco, io torno da Perugia e, a notte fonda, giungo qui, ed è inverno fangoso e così rigido che, all'estremità della tonaca, si formano dei ghiacciuoli d'acqua congelata, che mi percuotono continuamente le gambe fino a far uscire il sangue da siffatte ferite. E io tutto nel fango, nel freddo del ghiaccio, giungo alla porta e, dopo aver lungo picchiato e chiamato, viene un frate e chiede: "Chi è?". Io rispondo: "Frate Francesco". E quegli dice: "Vattene, non è ora decente, questa, di andare in giro, non entrerai". E poiché io insisto ancora, l'altro risponde:
"Vattene, tu sei un semplice e un idiota, qui non ci puoi venire ormai; noi siamo tanti e tali che non abbiamo bisogno di te".
E io sempre resto davanti la porta e dico: "Per amor di Dio, accoglietemi per questa notte".
E quegli risponde: "Non lo farò. Vattene al luogo dei Crociferi e chiedi là".
Ebbene, se io avrò avuto pazienza e non mi sarò conturbato, io ti dico che qui è la vera letizia e qui è la vera virtù e la salvezza dell'anima".




lunedì 12 luglio 2010

...e come la mettiamo con il polpo alla gallega?! Viva la Spagna!!!

...e sì perchè la previsione era giusta e gli spagnoli ora devono smettere di mangiare i poveri polpi!!!Sono contenta che abbia vinto la Spagna, se lo sono meritato e poi mi immagino che sarà il 25 Luglio a Compostela...anno Santo e coppa del Mondo fantastico!!!
Allora amanti del polpo fate un fioretto, non mangiateli più, sono intelligenti...io credo che dovrebbero fare una riproduzione in miniatura della coppa e darla a Paul che pare si chiami Paolo perchè è stato pescato vicino all'isola d' Elba...ciaooo

confermata la notizia della nazionalità del polpo profetico!
Notizia del 12 luglio 2010 - 00:18

Otto previsioni su otto azzeccate per Paul. Il polpo chiaroveggente ha colpito ancora: dopo aver predetto la vittoria della Germania contro l'Uruguay nella finalina di consolazione, si è ripetuto indovinando il successo della Spagna nell'ultimo atto della rassegna iridata a Johannesburg.

E proprio nell'ultima giornata della Coppa del Mondo è arrivato il colpo di scena: Paul è italiano. La Bild ha rivelato che ha quattro mesi ed è stato pescato nelle acque dell'isola d'Elba, smentendo chi diceva che era lo stesso polpo che aveva predetto, erroneamente, la vittoria della Germania sulla Spagna nella finale degli Europei di due anni fa.


domenica 11 luglio 2010

...sta tutto qui...solo qui!


Oggi mi sono svegliata con questo sms del caro Padre Ireneo (francescano d'hoc) ve lo trascrivo...sta tutto vermente qui qualsiasi forma queste parole prendano...in un youtube sul Dalai Lama l'altro giorno lo ascoltavo dire: "Si parla tanto di religioni, magari una contrapposta all'altra, ma quando si parlerà di umanità?!"....è tutto così semplice!

NON BASTA DIRE AMORE BISOGNA DARE AMORE
BUONA DOMENCA DEL SAMARITANO...p. Ireneo

ps. non conoscevo questo quadro di Van Gogh...quanto amore non corrisposto dava lui!

la foto piccola viene da Erika a commento della frase...è una frase molto bella che ci sta bene ma la foto non viene più grande di così sigh!

venerdì 9 luglio 2010

Prima che anche youtube venga oscurato....

...andatevi a vedere questo documentario fatto su di noi ....sull'Italia, vi avverto, ci vuole molta pazienza a vederselo tutto, è in 5 youtubes e non è perchè è lungo ma perchè uno, io e forse anche voi, mi vergogno....mi è arrivato oggi in email, è del 2007 e quanto, purtroppo, è successo dopo!
Questo non è fare politica con il blog...ma poi cosa non è politica?!? Ogni nostro atto lo è per cui...ieri sera ho visto putroppo solo la fine di un film sul potere dei media e stavo male, stavo male come quando ho visto il film "L'onda"...abbiate il coraggio di vedervi questo documentario è una sintesi ben fatta su come qui da noi siamo in un paese modello terzo mondo...con grande rispetto per loro...passo ad altro se no sto male tutto il giorno...ciaooo


giovedì 8 luglio 2010

CHE VERGOGNA!!!

Ma voi non vi vergognate?! Io mi vergogno di essere italiana e da un pò, non solo ora. Sta notte non ci potevo credere a vedere quello che è successo a Roma....poveri aquilani! C'è un mio amico che parla di "fascismo criptato" e, giorno per giorno, lo è sempre di meno, intendo criptato. La così detta libertà sfuma di giorno in giorno e noi che facciamo?!? Povera Aquila! Povera gente! E' una città che ho nel cuore, a maggio sono di nuovo passata di lì e nulla era stato fatto, sempre gli alberghi pieni di sfollati, sempre l'esercito attorno alla città, sempre i palazzi sventrati...sto leggendo un libro su S.Francesco nel 1200 con i mezzi di allora ci misero 4 anni a costruire la Basilica...ora in 15 mesi la città potrebbe essere in avanzato stato di ricostruzione ed invece...nulla! Poi parlano degli infiltrati no global...qualcuno ci crede ancora, se ci ha mai creduto?! I fatti di Genova non hanno insegnato?! Ora non si può più nemmeno fare una manifestazione autorizzata...e noi che facciamo?! Io mi vergogno, mi vergogno per un governo che non ho votato e per una nazione che non capisce, che non ricorda, che ripete quello che un secolo fa la portò alla dittatura, stesse meccaniche, stessi nanerottoli, stesso qualunquismo...io ho paura e mi vergogno, non so dire altro...aquilani perdonateci se potete!

mercoledì 7 luglio 2010

Ancora su Chiara di Cerbaiolo

carissimi, vi rinnovo l'invito a mandarmi o a mandare alla sorella di Chiara quello che volete scrivere in sua memoria...Elvira, sua sorella, sta raccogliendo materiale per fare un libricino su di lei e Cerbaiolo e sarebbe bello che ci fossero contributi di pellegrini...tanti di voi la ricordano con affetto, trovate qualche minuto per mettervi a scrivere o per mandare foto. Come dicevo o li spedite a me via email, oppure in forma cartacea o di dischetto potete spedirli a: Elvira Barboni Via dei Capuccini 2 50134 Firenze
GRAZIE!

Auguri Oceano di Saggezza!!! (questo vuole dire Dalai lama)

Oggi il caro Dalai Lama compie 75 anni e gliene auguro altri 1000 perchè l' umanità tutta ha bisogno di esseri come lui.
Personalmente gli voglio proprio tanto bene, tante volte ho seguito i suoi insegnamenti in tanti luoghi della Terra: India, Italia, Irlanda, Austria...tante volte ho meditato insieme a lui e, a Roma, tanti anni fa gli ho pure parlato personalmente, l'impressione è sempre stata di grande calore, di Bellezza, di "infanzia" perchè lui è proprio un "Piccolo", un Bambino nel senso del Vangelo!
Il ricordo più bello e profondo è quello del primo dell'anno del 2000...ero in India e, dopo 10 giorni del suo ritiro sulla Compassione a Bodgaya dove ero stata seduta ai suoi piedi, tanti di noi si trasferirono a Benares (Varanasi, la città santa) per l'incontro e la preghiera per la pace di tutte le religioni del mondo. La mattina dell'1 tantissimi eravamo a Sarnath, il luogo dove Buddha per la prima volta parlò dopo l'Illuminazione, il Dalai Lama teneva un discorso sulla Pace...ma la cosa più bella accade...per Dio-incidenza, un italiano appena conosciuto mi diede una busta con un invito per...non sapevo cosa, sapevo solo che ci sarebbe stato il Dalai Lama, mi disse: " Prima che il Dalai finisca il discorso corri al tempio birmano e vedrai." Lo feci e la porta era chiusa ma poi arrivò un monaco che si rivelò essere il capo lì e mi fece entrare....un tempio non tanto grande, dentro eravamo una cinquantina di persone...maestri, capi di religioni, un cardinale, il Dalai...che ci facevo io lì? Mi sedetti per terra davanti, proprio di fronte al Dalai, a due metri da lui, e comminciarono le preghiere, i canti poi a mezzogiorno in punto fummo invitati a meditare tutti insieme...chiusi gli occhi e, dopo un tempo che non so calcolare, li riaprii, un attimo prima che la campana suonasse la fine della meditazione....anche il Dalai li aprì e ci guardammo, entrai nell'oceano di pace dei suoi occhi e...non me lo dimentico più! Quell'inizio di millennio ha stravolto la mia vita e se sono ora qui è per quel reinizio...e allora GRAZIE GRANDE, PICCOLO UOMO PIENO DI PACE a cui voglio bene come a uno di famiglia, grazie angelo in Terra, grazie d'esistere



lunedì 5 luglio 2010

i bambini...dalla rivista di Romena...


mi è appena arrivata, è una rivista che è a tema della comunità di Romena e che mi piace sempre molto, questa volta il tema è: "Tornare bambini", non l'ho ancora letta ma riporto qui una frase, spero che non me ne vogliano, di Christian Bobin autore francese del libro su S. Francesco: "L'infinitamente piccolo" che....mi fece fare una barca di chilometri...era quando scrivevo la guida e lo comprai ad Assisi proprio prima di partire ed andare a Genova per un incontro Compostellano e poi a Milano all'edizione...con tutto il malloppo concluso. Ero sulla super strada e, prima di Perugia c'era un ingorgo immane, di quelli che fai due metri e poi ti fermi 10 minuti...così per passare il tempo aprii il libro e...non vidi la deviazione per Firenze...l'ingorgo passò e mi ritrovai sulla superstrada per Roma...finì che tagliai per le montagne per Orvieto e poi presi l'autostrada...tutto questo per dirvi che l'infinitamente piccolo è un libro bellissimo e il suo autore un grande...ho poi letto altri libri suoi. La frase della rivista è:

"I nostri atteggaimenti sono radicati nella nostra inestirpabile infanzia, attendiamo un amore eterno, come un bambino aspetta la neve che non arriva, che può arrivare."
Christian Bobin


domenica 4 luglio 2010

cerchi nel grano in Friuli?!? Whaooo

anche da noi che bello! Quando abitavo in Inghilterra vivevo in una zona di cerchi ma non ho mai avuto la ventura di vederli perchè quell'anno apparivano in un altra zona...ora in Italia chissà che non mi capiti, io non vedo l'ora!!!
Vicino a casa c'è un campetto di grano, per favore fate un cerchietto lì!!! Vi aspetto... perchè civiltà peggiori dell'umana non è possibile che esistano e dal Cielo può arrivare solo del bene!

Santa Elisabetta del Portogallo....


SCOPERTA OGGI!...IO NON CI STO DIETRO A TUTTE STE SANTE FRANCESCANE DELLA PRIMA ORA! Eppure...se ne parla mai?! Voi direte: "Ecco che parte per la solita crociata femminista!" che in realtà è la "Crociata per non dimenticare"
Sto leggendo il libro dello storico francese, Vaucher, su Francesco che in generale non mi piace: freddo e un capitolo sì uno no, forse lo storico non ha le idee poi così chiare, parla male e poi bene delle donne attorno a Francesco..., se la cava con due righe non esatte nemmeno rispetto le storie ben conosciute su "Fra Jacopa dei Settesoli" e con Chiara non sa come metterla perchè, di fondo pare ammirarla per la sua forza, ma poi, visto che due capitoli prima tira fuori la solita storia che i frati amano tanto: "Chiara nomina Francesco 32 volte Lui mai...." dimenticando l'abilità tutta maschile di cancellare, di far sparire (vedi la Maddalena)...forse conta che chi legge sia diviso in comparti-capitoli come è lui....ma non è una cosa tutta maschile il pensare a compartimenti stagni?!
Così loro, le donne francescane, sono dimenticate o ricordate così, magari una volta all'anno, perchè non le si può cancellare del tutto...e tante le hanno cancellate o peggio! Parlo delle "sorelle minori"... NIENTE DI NUOVO SOTTO IL SOLE...dice la Bibbia...così questa santa donna, pure pellegrina, si ricorda poco, o sono io sola che la ignorava?! Forse....comunque eccola qua, forte e regina, terziaria e pellegrina, madre mai lasciata in pace e con una pazienza da Giobbe con il marito e i figli....bella figura che esplorerò, parola!
Ciao e buona domenica tutti




SANTA ELISABETTA DEL PORTOGALLO

Figlia di re, è normale che debba sposare un re. E questo lo decidono naturalmente gli altri, quando Elisabetta (Isabel in portoghese) ha soltanto dodici anni. Suo padre, il re Pietro III di Aragona, la dà in moglie a Dionigi re del Portogallo: Dom Dimìs, come lo chiamano i sudditi. Un re con molti meriti: sviluppa infatti l’economia portoghese, crea una flotta, fonda l’università di Lisbona (che sarà successivamente trasferita a Coimbra). Dionigi è un buon sovrano, ma anche un pessimo marito, sempre impelagato con altre donne e padre via via di altri figli, oltre ai due che gli dà Elisabetta.
E lei, malgrado le continue offese e i tradimenti del marito, gli rimane impeccabilmente fedele, tutta dedita ai figli Alfonso e Costanza, come ai sofferenti per malattie “brutte” in Lisbona. Ma non solo: Elisabetta si prende anche molta cura dei bambini messi al mondo dal marito con altre donne. Un’opera da cristiana autentica. Da grande regina. E l’infedele Dionigi deve pur avvertire la sua superiorità morale; tant’è che più tardi, quando il figlio Alfonso gli si ribella, è l’autorità di Elisabetta a evitare lo scontro armato tra padre e figlio.
Poi quel fatto le procura l’accusa di parteggiare per il figlio Alfonso contro Dionigi, e allora la confinano nella cittadina di Alenquer, a nord di Lisbona. Ma presto il marito la richiama. Ora la vuole vicina, ha bisogno di lei e del suo consiglio. Elisabetta torna, riprende serenamente il suo posto accanto al re. E quando una malattia mortale lo colpisce, è lei a curare in prima persona il marito, fino all’ultimo giorno.
Dopo la morte del re, avvenuta nel 1325, sale al trono suo figlio Alfonso IV, ed Elisabetta non resta a fare la regina madre a Lisbona. Si fa pellegrina e penitente, con l’abito di terziaria francescana, andando fino al santuario di San Giacomo di Compostella a piedi nudi. Poi viene accolta dalle Clarisse nel monastero di Coimbra, fondato da lei, e ne condivide la vita, senza però pronunciare i voti (lo farà poco prima di morire).
Il monastero diventa la sua casa per sempre; ma una volta deve uscirne, perché c’è nuovamente bisogno di lei: deve riconciliare suo figlio Alfonso IV col re Ferdinando di Castiglia che è suo genero (è il marito di Costanza). Elisabetta ha ormai 65 anni, il suo fisico è indebolito dalle dure penitenze, e in piena estate il viaggio è troppo faticoso per lei. Incontra il figlio e la nuora, fa sosta nella cittadina di Estremoz, ma non riesce ad andare più avanti: la stanchezza e le febbri troncano rapidamente la sua vita.
Il suo corpo viene riportato al monastero di Coimbra, e nel 1612 lo si troverà incorrotto, durante un’esumazione, collegata al processo canonico per proclamarla santa. Ma già nei primi tempi dopo la morte c’erano pellegrinaggi alla sua tomba e circolavano voci di miracoli. Finché, nel 1625, papa Urbano VIII celebrerà, infine, la sua solenne canonizzazione a Roma.

Nel 2004 "Il cammino dell'amore" di rete 4...questo sì

con Alessia ci siamo commosse...io di nuovo come allora, questo sì che è visto dalla parte dei pellegrini...con il cuore....e mi sembra così strano trovarmi a piangere quando tutti i giorni incontro pellegrini....non "mi sono ancora abituata"...meno male! Sono 3 youtube se non liavete visti andateli a vedere....anche l'opera romana pellegrinaggi...ma tanto a loro non importa e non lo capiranno.

La strada di Compostela...di chi non l'ha mai fatta!

...siamo andate a casa mia con Alessia, la giovane hospitalera pellegrina, con grandi aspettative...alle 22.45 "La strada di Compostela" su canale 5...era iniziato bene...poi dalle prime interviste ai pellegrini in poi è stata tutta una discesa....non di quelle piacevoli dopo una salita....una discesa di vuoto, di interviste lunghissime ad un prete spagnolo che "ha fatto qualche tappa"...se è vero, intervistato solo perchè è prete e, chissà perchè, dovrebbe sapere cosa è un cammino...con lunghe note storiche su san Giacomo nemmeno complete, con il clou di una tirata nella magnifica cattedrale di Leon sulla vera fede ed utilizzo della solita parola "New age" che oramai la usa solo la Chiesa più cieca non sapendo nemmeno di che cosa sta parlando. Niente profondità, niente interviste vere, tutto fatto da una automibile senza sudore, senza vesciche, senza pioggia che ti cola sul collo...poi un salto, da Leon a Santiago (forse avevano finito i fondi o il tempo era brutto e le riprese erano venute male? Mah) e, alla fine, se non avessi fatto il Cammino, se non fossi una pellegrina mi sarei detta: "Ah sì è vero, è una moda, la gente parte così...perchè non ha nulla di meglio da fare..."
Non c'è niente da fare i film, i documentari su Santiago, su i Cammini li possono fare solo i pellegrini così come, eccetto rarissimi casi di persone dalla grande sensibilità, l'accoglienza ai pellegrini la può fare solo un pellegrino. Non per chiudersi in una "Elite", una sorta di setta, ma perchè la profonda semplicità di un cammino la si capisce solo facendolo...poi ho visto chi lo ha prodotto: L'opera romana pellegrinaggi e ho capito tutto...I Papa boys come li chiamo io...da quando andai all'ufficio in Piazza San Pietro con la mia guida in mano...l'ingenua!...e mi fu detto da un tipo in giacca e cravatta...il genere di quelli che si "Fumano il tempo in quel magnifico libro Momo" : "Interessante, lo possiamo mettere nei nostri pacchetti..." ricordo il brivido che mi venne giù per la schiena,"Che pacchetti?!" E mi fu dato un depliant patinato di quelli da agenzia viaggi...perchè loro sì che sanno che è un business! Ci deve essere stato un calo dei "Pellegrinaggi" organizati a Lourdes o in Terra Santa, la gente si organizza da sola e....eccoli buttati a testa bassa su questa: "Nuova moda"! Su i milioni che dà la Comunità Europea e se no perchè si sarebbero inventati la "Via Francigena di San Francesco" o si rovinerebbe la vera Francigena?! Per amore del Poverello?! Per Fede? Per Giacomo, Pietro, Paolo, Francesco? Ma vah!! Ciucciamo soldi sull'amore per Loro degli ingenui...di quelli che sudano con uno zaino in spalla...così, come una piovra, la mano di quella associazione si è estesa su tutti i cammini con la pretesa, inoltre, di sapere cosa siano, di sapere chi siano i pellegrini...allora il pretino spagnolo (ma non c'era nessun prete italiano pellegrino che potesse parlare?) ti fa: "I cammini non si fanno da soli, ti viene la malinconia, ti scoraggi, molli..." Ma parla per te se mai hai camminato! E mi sono vista tutta sola su i "famosi 17 km. di nulla delle Mesetas" d'inverno, nel freddo con per compagnia solo un uccellino che mangiò qualche briciolina del pane mio...non ero depressa, non volevo mollare e ricordo quel giorno del mio cammino solitario come uno dei più alti della mia vita....e quanti racconti simili ho ascoltato dai pellegrini!
Vuoto, apparenza, parlare d'amore quando non si sà nemmeno dove stia di casa, parlare di povertà quando si è ricchi, parlare di carità quando si chiude la porta in faccia a chi bussa...parole, parole, parole cantava Mina...parole che schiacciano come uno schiaccia sassi, parole che uccidono perchè prima non si è ascoltato, parole perchè si crede di avere "il now how", parole dall'alto, parole che non vibrano, parole che non si incarnano, parole che non sudano, parole che non urlano, parole di chi ne ha fatto un mestiere...
Ma per tornare a Santiago...guardatevi se lo trovate "Saint Jacques... la Mecque" è in francese, ...quello è un vero film pellegrino e varrebbe la pena di sottotitolarlo in italiano, è stato tradotto in spagnolo e in tedesco perchè non nella nostra lingua?! Quello racconta dei pellegrini e si ride, si piange, ci si commuove, ci si riconosce nel bene e nel male a vederlo...ha un'anima...
sta sera l'ostello sarà pieno di..."sudati"...vado a fare la Panzanella sfogandomi strizzando il pane...mentre i Papa boys fanno i pacchetti e...le scarpe ai pellegrini! Ciaoooo

PILGRIM di Enya

...CON UNA GRAN VOGLIA DI FARE LO ZAINO...e camminare magari sui monti...magari in Tibet...magari così lontano da non sapere più chi sono...come quando in India sognavo di buttare via il passaporto e sparire...ah che voglia di volare libera!!!

Pilgrim, how you journey

On the road you chose
To find out why the winds die
And where the stories go.

All days come from one day
That much you must know,
You cannot change what's over
But only where you go.

One way leads to diamonds,
One way leads to gold,
Another leads you only
To everything you're told.

In your heart you wonder
Which of these is true;
The road that leads to nowhere,
The road that leads to you.

Will you find the answer
In all you say and do?
Will you find the answer
In you?

Each heart is a pilgrim,
Each one wants to know
The reason why the winds die
And where the stories go.

Pilgrim, in your journey
You may travel far,
For pilgrim it's a long way
To find out who you are...

Pilgrim, it's a long way
To find out who you are...

Pilgrim, it's a long way
To find out who you are...

giovedì 1 luglio 2010

...quado si sogna lo si deve fare in grande!

...ed è da sta mattina che lo faccio...anzi da un pò ma ora so l'entità del sogno...ho bisogno di 6 milioni di euro....non è mica tanto per il luogo che ho in mente! Non vi dico quello che è per scaramanzia, vi dico solo che è storico, che c'è stato Francesco...che è perfetto non solo per l'ostello ma anche per qualcosa di più grande nello "Spirito di Assisi" sogno un luogo per tutti, dove le religioni del mondo si incontrino, dove si possano fare cose insieme e solo un laico, una laica lo può fare...uno che non faccia la "Prova finestra" quella che dice "Il mio bucato è più bianco del tuo" un luogo che abbracci...che sia quello che voleva Francesco....Oggi mentre aspettavo la persona che me lo ha fatto vedere dicevo: "Chiara, Francesco, Jacopa, Egidio, Bernardo, Ginepro e pure te bistrattato Elia...pensateci voi...che sono 6 milioni di euro se il Cielo lo vuole?!?" Insomma ho messo la mia richiesta in Cielo sapendo di poterlo fare, intendo, sapendo di sentirmela di mettere su una cosa così....ora bisogna fare una "Cordata"...trovare finanziatori, intanto il 12 ci riuniamo per buttare giù un piano per creare una associazione (di cui vi parlerò poi) e poi....
ricchi della Terra aiutatemi/ci!!!
Che sono 6 miseri milioni? Per qualche ragione trovo più difficile trovare soldi per pagare il mio affitto che trovare tanti soldi...è un altro ordine di proporzione....pensate che questo luogo ha 3000 mq. utilizzabili e, tornando a casa, mi sono detta: "Ma io poi amo abitare dove sto e mi sa che continuerò a stare dove sto pagando l'affitto...." Io mica lo voglio per me...lo voglio solo usare, Più vado avanti e più non me ne frega niente della proprietà, ponendo che me ne sia mai importato, vorrei un luogo svincolato dalle proprietà degli altri, specialmente quelli che ti buttano fuori in nome della "povertà" possedendo....un luogo libero che dia Libertà...
sognate anche voi che poi ci riusciamo!