domenica 29 dicembre 2013

Se ti dimentico Gerusalemme...

...si secchi la mia mano destra... Salmo 135,5
In questi miei giorni ad osservare il comportamento dei miei amici pelosoni e a scoprire tanto dei loro rapporti...ad esempio come "L'amore di mamma" combinato con gli antibiotici stia facendo lentamente guarire Paté...sto leggendo "Gerusalemme" di Franco Cardini edizione il Mulino e..l'altro giorno si parlava di terra Santa con Nicolino e della possibilità di essere volontari là e, ieri sera, nel 3° canale Tv c'era un servizio molto fatto bene sulle "Donne e la Chiesa" che iniziava parlando di Maria Maddalena e dell'eremo di sorella Maria a Campello...(io avrei aggiunto altro sulle donne), e il viaggio di Paolo VI in Terra Santa...forse per abituarci all'idea che il grande papa Francesco vi andrà...insomma GERUSALEMME è tornata potentemente a farsi avanti nel mio cuore...dove si è insediata nel 2008.
Il libro è molto interessante ed è scritto con il cuore, non ho nessuna intenzione di saltare capitoli ma, sta mattina, mi è caduto sotto gli occhi uno degli ultimi "Benediciamus Dominum" anche se con Cardini non condivido gli orientamenti politici e lo rispetti come storico cercando poi di vedere cosa altri dicano dello stesso argomento, questa frase la faccio mia perchè è proprio come io mi sento "nomade" e non avevo trovato prima d'ora nessuno che l'avesse scritto meglio:
" Gerusalemme mi manca. Mi manca con la violenza con cui qualcosa di lontano può mancare solo a un nomade. Perché per tutta la vita sono stato in realtà un nomade: e non è affatto vero che i nomadi si affezionano a niente. E' vero il contrario: l'autentico nomade è costretto a muoversi di continuo perché è sempre attanagliato dalla nostalgia dell'Altrove e desidera sempre mille Altrove, in qualunque luogo si trovi, anche nel più bello del mondo. Ed è vero anche che solo il possesso annulla il desiderio: ma, purtroppo, appena un attimo...." 
Questa sono io caro professor Cardini, incontrato di sfuggita a Greccio in giugno...grazie di averlo scritto!

E poi le ultime parole fra Marisa e me, nell'ultimo incontro con lei furono: "Marisa, ho conosciuto un pellegrino israeliano, è simpaticissimo, vive sulla strada per Betlemme, siamo passate sotto le sue finestre, ci ha invitato là...."
e lei, con un fil di voce mi disse: "Angela mia mi fai sognare..."
Ecco, io sto sognando Gerusalemme anche per lei chissà perché ora? 

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