domenica 12 maggio 2013
il santo degli hospitaleri...
e in questo giorno in cui si mecola l'Ascensione e la festa della mamma è pure la festa di Santo Domingo de la Calzada, il santo che si occupava dei pellegrini, storia antica in cui si sovrappongono pure il gallo e la gallina che gli tengono compagnia nella bella chiesa gotica in cui riposa per sempre, penso a te....Bella storia la tua che ha in sé una costante...l'incomprensione delle gerarchie e un progetto importante per gli altri...
E allora, Santo Domingo...pensaci tu alla Ruah...senza nessuna pretesa di farsi santi c'è chi un hostal per i pellegrini lo sogna, la strada c'è e pure il ponte, anzi due, c'è pure la casa...pensaci tu!
Questo è quello che racconta di lui i "santi del giorno"
Nato nei dintorni di Burgos (Spagna), dopo aver fatto il pastore, tentò, ma invano, di entrare nei monasteri di Valvanera (Logrono) e di S. Millán della Cogolla. La sua deformità fisica e la sua insufficienza intellettuale impedirono agli abati di riceverlo. Qualche tempo dopo, però, fu ordinato sacerdote dal legato papale Gregorio di Ostia, di cui divenne intimo e fedele amico e compagno di viaggio attraverso la Spagna. Alla morte di lui, avvenuta il 9 maggio 1048, Domenico si ritirò sulle rive dell'Oja, in un punto dove i pellegrini diretti a Compostella erano soliti guadare il fiume, dedicandosi al loro servizio. Costruì un ospizio, nel quale essi potessero riposare la notte, un ponte che rendesse loro agevole e sicuro il passaggio, e trasformò la pista in una comoda strada (in spagnolo calzada), aiutato dagli abitanti della località, attirati dalla sua santa vita e dai miracoli che compiva, e anche da Alfonso VI. Attorno alla cella, dove abitava, e alla cappella, dove pregava, si andò formando, lui ancora vivente, la città di San Domenico della Calzada. Morì il 12 maggio 1109 e fu sepolto nella chiesa del luogo. La festa ricorre il giorno della morte.
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