mercoledì 9 gennaio 2013

il "fattore umano" e la sua Bellezza

Mamma quanto ci ho messo a caricare le foto! Ma, alfin, ci sono riuscita e mi dispiace però di non aver fotografato tutti i cari amici sardi...ma mi sono scritta un elenco di nomi, i nomi dei minatori che poi, alla fine ho confuso, nel senso che i nomi sono quelli ma i volti li ho mescolati...ne sanno qualcosa i pellegrini che arrivavano all'ostello dopo esserci già stati e io ricordavo magari i discorsi fatti ma i nomi...mai!
Care persone tutte con cui, camminando, sono riuscita a scambiare qualche parola come, ad esempio con Pinuccio che mi ha raccontato la vita nei villaggi minerari, eravamo vicino ad un villaggio abbandonato, e mi raccontava dello spaccio che ciucciava tutta la paga dei minatori facendo prezzi strozzini. Dei pastori, come suo padre, che si erano stabiliti lì vicino e, per fare qualche soldo, vendevano qualche agnello, qualche formaggio ai minatori...loro prendevano la paga ma non avevano nulla da mangiare, i pastori avevano da mangiare ma non denaro. Mi ha raccontato dei bambini e della lunga strada per andare a scuola, degli scherzi che facevano e così, improvvisamente, quelle rovine si sono animate e mi sono immaginata la vita grama in mezzo alle colline, i minatori che di notte a lume delle lampade da miniera e dopo lunghe ore sotto terra, coltivavano un erto campo di grano per risparmiare sul pane...vita durissima che però lui raccontava con dolcezza. E poi c'è...o Dio non mi ricordo il nome! Che figura! Che, di fronte ad una bacheca del museo minerario di Buggerru che esponeva anche una zucca "da pellegrino" mi ha raccontato di averne tante piante e così, il giorno dopo, me ne ha portata una e altre per Oreste...dopo essere andato a vedere in internet che era vero che San Giacomo ha sempre la zucca borraccia! E così ora ho anche i semi e ad Aprile, come mi ha detto lui, li seminerò! E poi i carissimi minatori che ci hanno preparato un pranzo specialissimo nelle rovine di una casa mineraria a Cala Domestica....mamma che cose buone! E con che amore avevano preparato tutto! Pulito il posto, acceso un fuoco fuori, preparato leccornie di tutti i tipi...io non ho assaggiato il purceddu ma doveva essere proprio buono tutto immerso nel mirto, ma non erano da meno le olive di Mario e Luisella, i suoi dolci, i panini alle olive, le focacce ai pomodorini, i liquori fatti in casa, le meringhe.....insomma il più bel pranzo di tutti quei giorni dove la loro dedizione era il condimento principale (l'ho sempre detto all'ostello, tutti dicevano meraviglie del nostro cibo ma era l'amore dei volontari e mio che lo condivano bene)
e allora grazie amici cari! grazie: Claudio, Elio, Armando, Angelo. Mario, Luisella, Ninni, Pinuccio e Nello!
e poi Giampiero e la sua bella famiglia, sua moglia "tosta" come lui...Giampiero dovrebbe scrivere un libro della sua vita, in sintesi: figlio di minatore, perito minerario e poi...in miniera a fare i turni di notte per poter studiare...e così si laurea in geologia! Poi ruoli dirigenziali e poi, da consigliere regionale la sua battaglia per riuscire a creare il Parco Geominerario...e per farsi "ascolatere"

 meglio...si chiude in miniera per un anno! Ci vive dentro...dorme in sacco a pelo per un anno...e Mimma, che è medico, esce dall'ospedale, si occupa dei due figli e poi gli fa da mangiare e glielo porta là! Fantastico, fantastica questa unità, questo sostegno di un sogno...e poi c'è Andrej ragazzo della Bielo.Russia...un "ragazzo di Cernobyl" che ospitano a casa loro da quando aveva 7 anni e che aspettano di poter adottare e lui, a ragione, scalpita, perchè tutto è pronto meno la volontà della Bielo-Russia e così lui va avanti e indietro sperando che sia l'ultima volta e che possa  finalmente stare con la sua bella famiglia che adora e che gli vogliono bene come ad un terzo figlio...che bella gente!
E poi c'è il dolcissimo Franco, il "ciop", il forestale, e sua moglie la cara Francesca e la sua creazione del "Cammino di Santa Barbara" e il "Cammino di San Giorgio" di cui ho visto le foto e che deve essere spettacolare.
Tutti tosti, proprio razza tosta questa sarda!  Beh già lo sapevo perchè ho tre amiche sarde che non sono da meno...davvero sono una razza a parte...c'è chi dice che la Sardegna è ciò che resta di Atlantide..vuoi vedere che è vero!
da continuare...

Nessun commento:

Posta un commento