correvo a casa, i capelli al vento, correvo nel mio cappotto lungo con sotto la mini gonna e gli stivali elasticizzati fin sopra al ginocchio...correvo, non potevo perdere hit parade alla radio...l'ultima di Lucio era schizzata, come sempre, al primo posto.
La cucina era calda, la mamma cucinava, i vetri imperlati di vapore, fuori la nebbia. Io stavo vicino alla radio con un quaderno in mano, dovevo acchiappare le parole al primo colpo, il solo, non la ripetevano...e qualcuna sfuggiva sempre. Il giorno dopo, al liceo, confrontavamo gli appunti perchè tutte eravamo state attaccate alla radio ad ascoltare e così una parola qua una là mettevamo insieme il testo...
Fascista Lucio?! Forse nelle grandi città c'era contrapposizione fra le canzoni impegnate e quelle stupende di Lucio-Mogol...nella mia città di provincia cantavamo De André, Tenco, i canti, i gridi di protesta...ascoltavamo i Beatles e i Rolling Stones e Lucio Battisti...nelle gite scolastiche, nelle ore "libere" nelle occupazioni del liceo mescolavamo tutto e la cosa non ci sembrava per niente disimpegnata...poi per chi come me, ed eravamo in tanti così, era di estrema sinistra e poi era pure negli scouts in parrocchia, tutto era di quel tempo, era la nostra vita di ragazzi e non facevamo differenze...
Ascolto alla TV tutte queste canzoni che so a memoria e mi rivedo...capelli al vento...risento la nebbia nei capelli e la sottile malinconia, pure la voglia di farmi fuori che gli adolescenti, a volte, hanno nel cuore...tanto tempo fa... in un mondo diverso, che forse da vecchietta, penso molto più bello di oggi, nonostante il Vietnam e tutte le brutture di allora...ma era più vivo, più pieno di prospettive, più creativo....con i capelli al vento...
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