mercoledì 26 dicembre 2012
ancora in pigiama
ho deciso per una "grasse matiné" come la avrebbe definita Tatate la mia zia-nonna francese...caffelatte e...ritorno a letto a leggere. Qualche giorno fa la pellegrina Antonella mi aveva consigliato il libro "Finchè le stelle saranno in cielo" definendolo una sorta di: "favola di Natale che quando cominci a leggerla non la metti più giù" così, per bisogno di "favole", il 24 sono andata a comperarmelo e, non sapendo di che si trattava, sono rimasta un pò male quando nella quarta di copertina ho letto che si parlava dell'olocausto...decisamente non ho voglia di pensare ad orrori passati quando tanti avvengono mentre me ne sto tranquilla nella mia "precaria casa" (precaria nel senso che se non pago l'affitto, cosa che ho fatto fino a qui regolarmente e spero di poter continuare a fare, non è più casa)dicevo...ma ho comminciato a leggerlo e, il secondo sentimento è stato "non è Doris Lessing" nel senso che una scrittrice come lei può scrivere un intero libro sui suoi gatti affascinandoti fino al midollo per come scrive e, qualche ora fa, ad una amico dicevo: "C'è la differenza che passa fra il mio dipintino e un'opera d'arte che è un'altra cosa..." ma poi è finita...o meglio ha proseguito, visto che sono a meno della metà del libro, rimanendo intrappolata nella storia che, se non è scritta da un Nobel, è pur sempre una bella storia da cui si farebbe un ottimo film e, ora, la protagonista è arrivata a Parigi e me la vedo scorrere davanti quella città che amo e che, che lo voglia o no, visto che la mia ultima esperienza francese non è poi stata così bella, Parigi conserva un pezzo delle mie radici e anch'io ho avuto una nonna parigina e lì il mio papà è nato e giocava e mangiava le gofres ed era lì quando i tedeschi iniziarono le persecuzioni agli ebrei, lui quattro anni più giovane della nonna della protagonista... Ora mi sono alzata, mi faceva male la schiena a stare a letto e sono andata in youtube, che è la mia miniera, per vedere che si diceva di questo libro e...sono inciampata, in questo magnifico youtube tratto da un libro di Gramellini che mi cercherò, ecco lui scrive da Dio! Allora in questo post metto tutti e due gli youtube...quello d Gramellini mi è arrivato come un pugno allo stomaco perchè, in filigrana, mentre vivo, leggo, ho dipinto...insomma sempre, ci sono pensieri sull'amore e sui rapporti umani che ora non mi abbandonano mai e Gramellini ha mostruosamente ragione...e io sto ancora peggio. Volevo mandare questo youtube ad un amico per email ma non ci riesco, so che è possibile ma i miei tentativi sono stati tutti vani...qualcuno sa come si fa? Insomma, il libro consigliatomi da Antonella è bello anche se non è un capolavoro e quello di Gramellini...vi dirò poi quando l'avrò letto. Ora è il caso che mi vesta e accenda la stufa...sotto il piumone il pigiama basta, fuori no!
ps ora vestita ho ascoltato Gramellini parlare di questo suo libro, e ho aggiunto il youtube qui...mannaggia io potrei innamorarmi di un uomo così! Già l'ho pensato leggendo "Fa bei sogni"...anch'io ho perso un genitore in tenera età e mai, veramente mai, avevo letto parte dei miei sentimenti di allora scritti così perfettamente. E' un gran libro e lui è un vero scrittore...l'altro giorno leggevo Leloup che diceva di aver fatto una sorta di strana inchiesta e di aver scoperto che le "contemplative" lui si riferiva a suore di clausura, avevano, nella maggioranza, perso uno dei due genitori da piccoli...forse ha ragione Gramellini è attraverso un intenso dolore che poi si va alla ricerca tutta la vita dell'amore, ed è anche vero che è perdonare a chi te lo ha causato che te ne liberi, io non so se ho ancora definitivamente perdonato il mio papà per avermi abbandonato (così lo vive un piccolo, la morte gli sembra un volontario abbandono) so che questo ha condizionato i miei rapporti con gli uomini per gran parte della mia vita, ora sto meglio, ma forse il "perdono" è qualche cosa di più profondo dell'aver messo in luce il problema, non so...quello che dice Gramellini di questo libro "l'ultima riga delle favole" farà sì che domani correrò a comperarlo...non ho soldi ma per i libri ci saranno sempre anche se dovessi scegliere fra un pasto e un libro...del resto l'ho già fatto, a Londra in uno stato di precarietà mostruosa, mangiai panini per giorni pur di comperarmi un libro e una pianta...è sempre questione di priorità e, i libri, sono una delle mie più grandi priorità!
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