martedì 31 luglio 2012
essere...borderline....così mi si dice
lunedì 30 luglio 2012
40 miliardi di euro all'anno...
voglio condividere con voi...
ps. oggi è stata creata la credenziale per il Cammino della Maddalena!! Domani sarà pronta, 5 copie, due per ognuna di noi Mirella ed io e una Onoris Causae per Marisa...che è la grande assente di questo cammino al femminile!
Forza che quest'altr'anno sarai ancora in pista...ci conto!
Sorella Angela, hermano Miguel (buona gente!):
Scrivo perché ho una data di inizio per il mio cammino!!!
Grazie mille per la vostra informazione!!!
Mikel: todo la información que has colgado desde hace años en Internet me ha servido de mucha ayuda. La verdad es que me resulta emocionante haber leído tus pasos en el tiempo. Hice el Camino de Santiago por primera vez en 1995. Pero mi auténtico camino fue en el 2000. Ahí me di cuenta que ya no podía dejar de caminar, en mi día a día. Aquel año, cosa curiosa, Francesco me acompañó desde Zubiri, en Navarra. Estuve enfermo en Carrión de los Condes, y Francesco me habló de la perfetta letizia en polaco (POKÒJ, PROSOTOTA, POKORA: PAZ, sencillez y humildad). En el 2001 hice el camino como hospitalero en León unos pocos días. Y ahora después de estos años puedo viajar a Assisi. Y me emociona porque en este tiempo, y por lo que he leído, habeis estado ahí preparando mi viaje: tú, Angela y el hermano Alex. Con una enorme generosidad.
Angela: ho la tua guida ed è meraviglioso. Le mappe sono molto chiare!!! Devo imparare l'italiano, ma la guida aiuterà anche a me imparare l'italiano;)
Il 17 agosto ho di Madrid a Pisa. Dormire in Arezzo. E il 18 agosto tenta di arrivare a La Verna. Il mio viaggio sarà breve, perché non ho tempo di quanto vorrei. Finisco in Assisi. E torna a Madrid per Roma il 30 agosto.
Sono entusiasta, un po 'paura e nervoso, ma molto, molto entusiasta. (...provvidenza...)
Angela vorrei chiedere un altro favore: mi potresti inviare la credenziale?
Grazie ancora!!!
Un grande abbraccio pieno di gioia e di Pace!
Xurxo (Giorgio ;))
la mia risposta:
caro Xurxo...anch'io ho incontrato Francesco sul Cammino di Santiago...e così è nato il cammino che tu farai, mi dispiace solo che non sarò ad Assisi quando arrivi perchè anch'io sarò in cammino in Francia...sui passi di Maria Maddalena! Certo che ti manderò la credenziale, parte domani. Non ti preoccupare, con la guida e con Francesco che sarà con te arriverai benissimo! Un grande abbraccio e una abbraccio alla Galizia che è nel mio cuore Buen Camino peregrino! Ultreya e Suseya Angela
domenica 29 luglio 2012
Fare lo zaino....
e per parcondicio questo che trascrivo qui è da "Walden Viaggi a piedi" newsletter...condivido anche questo mentre mi sto prendendo cura del mio adorato zaino che non sarà di ultima generazione ma che...si offenderebbe moltissimo se lo lasciassi a casa! E' dal 1990 che viaggia con me, ottimo zaino che costò una barca di soldi allora, è un Karrimor donna (allora solo la Karrimor e la Berghaus faceva zaini con la schiena corta per noi donne) e fu rinascere per me che fino ad allora avevo sempre usato zaini troppo lunghi per la mia corta schiena! Oggi gli re-incollo le patacchine, rinforzo la corda della conchiglia, attacco un nuovo Tau...insomma lo metto in forma! Buona lettura
L’arte di preparare lo zaino
Quando ci si accinge ad un lungo viaggio a piedi i sentimenti vissuti sono essenzialmente due: l’emozione nell’attesa della partenza e la curiosità per quanto il viaggio ci offrirà.
La preparazione dello zaino e la scelta dei materiali sono di aiuto durante l’attesa anche se ne amplificano l’aspettativa e l’unico consiglio è quello di tenersi leggeri. Molti materiali e oggetti, che sembrano a casa indispensabili, diventano poi peso inutile e spazio occupato durante il viaggio. Se esiste la possibilità del trasposto bagagli lo zaino diventa leggero e il resto viaggia a parte in una comoda valigia o borsa, ma portare tutto con sé secondo me aiuta l’organizzazione mentale individuale, crea disciplina fisica ed interiore (lo Zen e l’arte della preparazione dello Zaino, verrebbe da dire, parafrasando Robert Pirsing); un qualcosa che rende attenti e fa percepire il viaggio con spirito diverso, credo più partecipe.
L’elemento più importante da portare nel viaggio è sé stessi.
Lasciamo a casa quanto ci circonda ogni giorno e troveremo dentro di noi la migliore fotocamera digitale per fermare i ricordi. Durante molti incontri con circoli e associazioni ho avuto occasione di parlare del senso di libertà che si prova e si vive durante il cammino, nell’eseguire un viaggio lento con i propri mezzi naturali, senza mediazione di artifici meccanici, fatto salvo eventuali bastoncini o il classico bastone di legno di montanara tradizione.
Non stiamo qui a discutere dei materiali moderni e dei loro vantaggi rispetto a quelli più classici o addirittura a quelli, quasi inesistenti, dei nostri progenitori; sono tutte modificazioni dettate dalle diverse epoche e dalle diverse tecnologie a disposizione. Quello che non muta è il senso del viaggio, sia come percezione dell’evento, sia come motivazione del medesimo; sia come stimolo che ce lo fa compiere, sia come tutto ciò che ne ricaviamo giorno dopo giorno, passo dopo passo.
Il “materiale” che non cambia nel tempo è l’animo umano, la voglia di scoprire e andare oltre. Guadagnarsi una meta da soli, con la pazienza di sopportare fatica, maltempo o troppo sole e anche talvolta la noia di ore monotone, di passi continui uno dietro l’altro.
Ogni visione che il viaggio ci propone sarà nuova anche se già vista, solo perché fa parte non più di una singola situazione ma di un articolato percorso di più giorni dove la sponda di un fiume si unisce ad un sentiero collinare, dove un campo di grano o un uliveto si uniscono ad un crinale soleggiato o battuto dal vento.
Ogni singola emozione al proprio posto, come ogni panorama oppure le visuali ristrette. Tutto a comporre un film unico e ineguagliabile: il proprio.
Ogni ricordo con il suo valore di scoperta, di condivisione con gli amici, di semplice conquista con fatica oppure nella semplicità del cammino. Tutto a fare “bagaglio”, quel bagaglio così leggero ma altrettanto pesante che è la nostra esperienza personale, la nostra vita.
Viaggiando osservo quello che ho attorno e quasi sempre fantastico su cosa poteva essere e su cosa potrebbe divenire; mi muovo affascinato profondamente da una motivazione o da qualcosa di impalpabile, con sogni e fantasie che non mancano mai durante le tappe sotto il sole o sotto la pioggia, quando questa è compagna di viaggio.
Giorni e Vento propizi a Voi!
Marco Parlanti, sognatore in cammino
Singing in the rain?
A proposito di pioggia: mantella od ombrello?
Ne parlavo non molto tempo fa con un amico, l’attore Giovanni Balzaretti che ama fare anche l’hospitalero sul Camino de Santiago. Lui mi raccontava che ogni volta che va sul Camino compera un grande ombrello da pastore, lo porta con sé e se piove lo incastra fra lo zaino e la schiena; quando si ferma per un paio di settimane a fare il volontario, regala l’ombrello a qualche pellegrino di passaggio, visto che a lui non serve più.
Senza andare sui grandi ombrelli da pastore, si può infilare nello zaino anche un piccolo ombrello a scatto. Gli zaini hanno ormai quasi tutti la cinghia pettorale e se ci fate caso in genere c’è sulla destra una parte doppia ed elastica. Passando il manico (quelli ricurvi) sotto la cinghia ed infilando la parte curva nel pezzo doppio, potrete tenere fermo l’ombrello senza reggerlo con la mano, naturalmente se piove e basta, senza vento. Ciò consente di fare qualche foto e sentirsi liberi rispetto alla mantella che copre tutto ma, in caso di pioggia forte, vi lascia la testa in balia della bufera con il risultato di belle lavate di capo, senza contare che se piove molto i piedi non li salva nessuno… né mantella né ombrello, grande o piccolo. A meno che non siate in mezzo al nulla, in caso di diluvio fermatevi e mettetevi sotto qualcosa che vi ripari e aspettate.
Ma avete mai fatto caso quanto è bella la pioggia scrosciante se osservata da sotto un riparo improvvisato che vi fa sentire protetti? No? Segnatevelo fra le cose da fare; un po’ di follia fa sempre bene, meglio che una sbronza. E follia per follia, in ogni caso una bella camminata sotto l’acqua è sempre un’esperienza; ricordatevi soltanto di proteggere lo zaino perché quello che vi serve e lì dentro…
Giorni e Vento propizi a Voi!
Marco Parlanti
la saggezza...del camminare
Ancora sudata fradicia, evitando che le gocce di sudore impiastriccino la tastiera, ho aperto internet e ho trovato sul sito-news letter "Il Cammino" quanto segue che risponde ai miei pensieri...è molto vero! Vado a farmi una doccia...e chi crede che la Camminata Nordica non sia un esercizio forte...dovrebbe vedere la mia maglietta fradicia!
Il cammino è saggezza
Si sa, i giovani amano la velocità, sia nel muoversi e sia nell’affrontare i problemi.
Nei tanti gruppi di persone che camminano, prevale invece l’età adulta e, spesso, quella anziana.
Jung sostiene che è la seconda parte della vita quella deputata all’individuazione.
Che è la capacità di riflettere ed andare a fondo sul chi veramente siamo.
Oramai lo abbiamo visto, si può camminare per tanti motivi…per sport o salute o moda.
Ma molti che iniziano a viaggiare a piedi, cercano molto molto di più. Filosofia e spiritualità. Silenzio e bellezza. Contatto autentico con la realtà della natura. Ritrovare l’armonia fra tutti i sensi. Incontrare gli altri con empatia. Riprendere in mano la propria vita. Passo dopo passo.
Il cammino è saggezza.
E il simbolo ne è la figura del “vecchio saggio”. Colui che ha vissuto. Colui che non teme la morte.
E investe tutto nel presente.
Per arrivare a comprendere l’etica del viandante, occorre fare tante tanta strada. Occorrono anni di lunghi percorsi. Imparare ad accettare la fatica e superare le delusioni.
Chi cammina è un sognatore. Va oltre l’apparenza delle cose.
Nella semplicità dei passi è l’essenza del vivere. Che è andare avanti oltre l’ignoto.
Guido Ulula alla Luna
sabato 28 luglio 2012
Ma l'Italia come fa?! Braviiiii
ore 21.30 e ora ORO; ARGENTO E BRONZO tutti delle italiane del fioretto! Whaoooo
40 milioni di dollari di...noia e spreco!
venerdì 27 luglio 2012
unire i cuori...
Carissimi,
come molti di voi sapranno, sta sera ci sarà la cerimonia di apertura dei giochi olimpici.
Parecchio é stato detto su questo argomento ultimamente, e chi vuole informarsi, fare ricerche o semplicemente farsi un'idea troverà, principalmente su internet, cose molto interessanti... ovviamente sempre da selezionare con la "mente del cuore".
Comunque sia una cosa é certa:
sta sera verrà accumulata una grandissima energia, data dalle migliaia di spettatori inconsapevoli di tutto il mondo e da tutti i pensieri che si dirigeranno, in modo favorevole oppure contrario, poco importa, a questa cerimonia.
Molti asseriscono che le Forze di Opposizione, che agiscono per portare caos e sofferenza nel mondo, canalizzeranno questa forza per bloccare e impedire il risveglio dell'umanità.
A ognuno il diritto di avere o di farsi una propria opinione al riguardo!
Comunque nella certezza o nel dubbio,
Proponiamo di UNIRE I NOSTRI CUORI e mandare UN'ONDA DI AMORE sta sera alle 21.00 alla cerimonia di apertura, a tutti coloro che parteciperanno e assisteranno, a tutta l'umanità e in special modo ai nostri fratelli e sorelle in Siria che han visto dall'oggi al domani trasformare il loro quotidiano in un inferno apocalittico (qualunque cosa ne dicano i giornali, non si parla mai abbastanza di cosa vive la gente!)
Bastano 5 minuti del nostro tempo!
Spesso pensiamo di non poter fare niente per quel che succede nel mondo, e forse una persona da sola ha poco potere e poca influenza, ma se ci uniamo in un solo Cuore possiamo davvero fare la differenza! Mai come ora ci viene chiesto di essere partecipi e responsabili,
come se quel che accade all'altro stia accadendo a noi.
L'energia prodotta dal pensiero é davvero potente, molti credono che un pensiero non puo' nuocere, ma in realtà quando viene rilasciato si unisce a tutti i pensieri della stessa natura
e con i suoi tempi precipita nella Forma condensandosi in una situazione gioiosa o tragica.
L'energia del Cuore é molto più potente!
E' data dall'Amore incondizionato, che dà senza aspettative né autocelebrazione.
E tanti cuori insieme sono una forza indistruttibile!
Grazie infinite per il vostro contributo.
Vi abbracciamo di cuore
Giada e Fabrizio
giovedì 26 luglio 2012
il pre Dante dell'altra sera
giorni intensi e belli...evviva San Giacomo in ritardo!
Ieri, invece, è stato il turno di Lucca perchè sono stata a dormire da Cristiana e la sua cara dolcissima famiglia e...via a vedere luoghi che non conoscevo: Il manicomio dove lavorava Mario Tobino a due passi dalla casa di Cristiana, (bello ma brrr quanto dolore doveva esistere lì dentro!) la Certosa del Farneto, solo da fuori perchè i certosini ci vivono ancora) un complesso immenso e immagino bellissimo, lo è da lontano. E poi Santa Gemma Galgani (che orrendo santuario le hanno costruito!), la bellissima san Frediano, la deliziosa piazza dell'anfiteatro, il San Michele traccagnotto sulla facciata dell'omonima chiesa!(con ottimo aperitivo seduti di fronte!) Insomma, Lucca è sempre bellissima, la conoscevo già ma ho visto posti nuovi e poi, Cristiana e la sua famiglia sono stati fantastici! Grazie CRI CRI per questa vacanza toscana! Appena in treno mi sono addormentata sfinita...poi ero di nuovo in pista e ieri notte mi sono letta l'inifinità di emails accumulati in soli due giorni...oggi scrivo l'infinità di credenziali! Ciaoooo a tutti!
lunedì 23 luglio 2012
domani sera ci sarò anch'io!!!
collaborare per far conoscere i cammini
...e parlando di pellegrini sta mattina ho ricevuto un sms da Manuela e il giovane Leo che erano al riparo dalla pioggia nella cappelluccia dedicata a Maria, fra Stroncone e Greccio! (mannaggia, piove a nord, piove a sud e qui manco una goccia, cielo grigio, vento e piante assetate)...E dire che avevano detto che avrebbero fatto basta alla Romita di Cesi...ma i cammini sono come le cigliege e uno continua a mangiare tappa dopo tappa. Li ho chiamati e mi hanno raccontato di bellissime Dio-incidenze, di come da Bernardino sia stato tutto magnifico, di come (udite, udite) i Frati di Stroncone li abbiano ospitate e quelli dello Speco di Narni abbiano preparato panini per loro (mi sa proprio che questa coppietta di mamma e figlio sia proprio benedetta!). Pensate, mi hanno raccontato che a Collescipoli il nuovo parrocco non li ha voluti ospitare ( il posto c'è...c'era con il parroco precedente) ma che un ristoratore impietosito al loro dire che avrebbero piantato la tendina e che gli bastava un piatto di pasta in due da portare via, li ha fatti sedere a tavola, li ha rifocillati e accolti in una camera con doccia, per nulla (Dio lo ricompenserà! Ne sono sicura) ...io non credo in un Giudizio Divino, credo che Dio sia totale e completa Misericordia e che abbia una totale e completa pietà di noi ma, credo, quello che molti dicono: che alla fine della vita rivedremo il film dell'intera vita srotolarsi all'incontrario e che saremo noi stessi a rivedere tutto...e che sarà bruciante rivedere specialmente tutto ciò che avremmo potuto fare e non abbiamo fatto, più di quello che abbiamo fatto malamente da poveri, imperfetti esseri umani, "l'omissione" quello che si chiama "peccato di omissione" mi pare la cosa più tremenda da rivedere...chi vuole intendere intenda!
Sta sera arriva qui da me il carissimo amico Alessandro Cannavò, pellegrino e "giornalista dei pellegrini" riparte da qui per completare il suo Cammino con le tappe che gli mancano: Assisi-Greccio, sarà bellissimo stare un pò con lui! Il cammino mi ha regalato tantissime amicizie preziose...i Cammini fanno anche questo! Come siamo fortunati!
il giorno di un'altra "donna tosta": Santa Brigida di Svezia
da un sito genovese:
Principessa, mistica, pellegrina, visionaria …come è stata più volte definita, ma anche ardente riformatrice morale della chiesa e delle corti, è vissuta nel XIV secolo (dal 1303 al 1373), dapprima in Svezia, sua patria, poi a Roma dove è morta.
E Genova che cosa c’entra? ci si può chiedere.
Intanto abbiamo visto che le monache fondatrici del convento che ci interessa ne erano molto devote. E questa devozione derivava anche dal fatto che a Genova Brigida si era fermata per oltre un mese, in attesa di potersi imbarcare alla volta di Roma. Che su Genova abbia fatto una profezia poco rassicurante - ma per fortuna non ancora avverata – è probabilmente solo una leggenda. Guardando, certo con ammirazione, la nostra città dall’alto delle colline, avrebbe detto che di quello splendore ben presto sarebbero rimaste solo le rovine. Forse voleva solo rimproverarle quell’attributo di Superba, di cui allora Genova andava fiera.
Brigida era dunque anche profetessa. Ma cerchiamo di conoscerla un po’ meglio.
Nata appunto nella famiglia reale svedese, che da tempo aveva accolto la parola del Vangelo, Brigida era cresciuta nella fede e aveva ricevuto una solida cultura spirituale. Era andata sposa giovanissima ed era madre di ben otto figli. La sua vita quindi è ricca di esperienze, svolgendosi fra gli impegni di corte e la vita familiare, ma senza tralasciare mai la pratica devozionale e l’ascesi mistica.
Fin da bambina infatti, Brigida aveva avuto un personale diretto contatto con il soprannaturale; le apparivano la Madonna, Gesù Crocifisso e gli Angeli: le parlavano, la ascoltavano, le rispondevano. Forte di questi incontri, Brigida sentiva di poter ammonire i potenti, trasmettendo loro la volontà divina. Di qui nasceva anche il dono della profezia, che veniva spesso confermato dai fatti. Per svolgere quella che sentiva come la missione affidatale da Dio stesso, Brigida scriveva lettere a re e principi, imperatori e pontefici.
Aveva compiuto il classico pellegrinaggio a Santiago di Compostela insieme al marito, anch’egli molto devoto, nel 1341; tre anni dopo rimane vedova e qui la sua vita cambia.
Divide la sua grande ricchezza tra i figli e i poveri del suo paese, tiene per sé appena quel che le consente di affrontare il viaggio e si mette in cammino per Roma. E’ un altro pellegrinaggio, questa volta alla Città Santa. Brigida ha ormai quarant’anni, percorre a piedi, o a dorso di mulo, tutta l’Europa per imbarcarsi a Genova. E qui è costretta a fermarsi per oltre un mese, prima di poter prendere il mare, a causa di una malattia che avrebbe colpito il proprio confessore. Viene ospitata presso l’Abazia di San Gerolamo di Quarto, ove si conserva ancora il Crocifisso davanti al quale Brigida ha pregato durante questo suo soggiorno.
La nostra Santa, è giunta a Genova preceduta ormai da grande notorietà: ha già fatto molto per convincere il Pontefice a riportare la sede papale da Avignone a Roma e per un certo tempo la cosa sembra realizzata. Ha già operato miracoli, pubblicato lettere e scritti, fondato il suo Ordine. La Regola glie la hanno dettata gli Angeli in persona, occorre solo che il Papa la approvi. Per ispirazione divina sa di poter incontrare il Pontefice a Roma per sottoporgliela. Viene ospitata dallo stesso Pontefice Clemente VI e poi da una nobile famiglia romana, presso la quale si stabilisce. La grande Chiesa di Santa Brigida in Piazza Farnese, l’antico Campo dei Fiori, conserva ancor oggi memoria della sua permanenza
La rigorosa volontà riformatrice e morale di Brigida la porterà nel frattempo alla corte di Napoli, mentre il suo animo di eterna viaggiatrice e pellegrina la sprona ad affrontare continui spostamenti per visitare i più celebri luoghi della devozione cristiana in Italia, dall’Umbria al Gargano.
Brigida non può tuttavia rinunciare al più importante dei pellegrinaggi, quello in Terra Santa. A Betlemme ha un visione del tutto particolare: stando alle sue parole, può assistere alla nascita di Gesù, come era avvenuta nella realtà e non come veniva di solito rappresentata nel Medio Evo. Questa sua visione, dicono gli studiosi di arte sacra, ha influito non poco sulla successiva iconografia della Natività.
Al suo rientro a Roma Brigida è molto provata e sofferente. Muore qualche mese dopo, lasciando - ultima profezia - la descrizione di quella che sarebbe stata la sede del Papato: in pratica traccia i confini dello Stato Vaticano, quale risulterà dopo il Concordato del 1929.
I suoi figli (due la avevano raggiunta a Roma) vollero trasferirne le spoglie in Svezia, dove fu sepolta nel convento fondato dalla Santa stessa nel castello di Vadstena donatole a questo scopo dal monarca svedese.
La sua popolarità era ormai immensa: principessa, corrispondente di papi e re, veggente, scrittrice, cosmopolita, benefattrice di derelitti, consigliera di religiosi, ci ha lasciato otto volumi, “Le Rivelazioni”, in cui ella stessa raccoglie – di suo pugno o dettando al suo confessore e segretario – il contenuto delle sue visioni, trascrive le lettere inviate ai potenti, pubblica la “Regola del Santissimo Salvatore” e il “Sermo Angelicus”, ventuno letture o preghiere da farsi durante il mattutino.
Proclamata Santa nel 1371, otto anni appena dopo la sua morte, divenuta subito Patrona di Svezia, Giovanni Paolo II, proprio per la sua vita così intensa divisa tra la famiglia e l’ardore della fede, nel 1999 l’ha voluta Compatrona d’Europa insieme a Santa Caterina da Siena e a Santa Teresa Benedetta della Croce
domenica 22 luglio 2012
Maria Maddalena "La donna innumerevole" di Jean Yves Leloup
il giorno dell'Apostola degli apostoli: Maddalena
Le Chemin de Marie Madeleine…Chemin de l’Amour
Nel film di ieri sera veniva letta una frase stupenda del grande Rilke che riporto qui perchè mi ha fatto pensare a Lei, a noi donne e a Lei che tutte incarna:
Un giorno esisterà la fanciulla e la donna, il cui nome non significherà più soltanto un contrapposto al maschile, ma qualcosa per sé, qualcosa per cui non si penserà a completamento e confine, ma solo a vita reale: l'umanità femminile. Questo progresso trasformerà l'esperienza dell'amore, che ora è piena d'errore, la muterà dal fondo, la riplasmerà in una relazione da essere umano a essere umano, non più da maschio a femmina. E questo più umano amore somiglierà a quello che noi faticosamente prepariamo, all'amore che in questo consiste, che due solitudini si custodiscano, delimitino e salutino a vicenda.
Rainer Maria Rilke
BUONA FESTA SORELLE!
sabato 21 luglio 2012
pensando all'Arcangelo Michele...
chiudere...invece di...aprire le braccia
giovedì 19 luglio 2012
che belle che sono!
mercoledì 18 luglio 2012
Benigni a Firenze
E' successooooo!
...e mentre accadeva mi è venuto in mente quando, per la prima volta, quando suonavo il flauto traverso, è uscita una nota vibrata invece che sorda. C'ero stata tanto dietro e non capivo come fosse così naturale per il mio maestro produrla. Lui mi diceva: "Non ti preoccupare, accadrà." E accadde e non smise più di accadere! Così, sta mattina, sono partita armata delle mie bacchette super leggere che il carissimo Mauro, "il gigante buono" del cammino meditativo mi ha voluto regalare spedendomele dalle sue montagne con impigliata dentro un pò di aria montana! Lui va come una scheggia e ora capisco perchè...fa la camminata nordica. Dicevo, sta mattina sono entrata nel passo ed è divenuto naturale, potevo pure grattarmi il naso senza che l'altra bacchetta perdesse il ritmo e così, ora, mi sto concentrando sull'apri e chiudi della mano mentre le gambe...vanno! Che bello! E' tutto così armonico e naturale, ma per noi umani, che tanto abbiamo perso della naturalità, ci vuole allenamento per...essere naturali! E' un pò come quando si impara a nuotare e, un bel giorno, il corpo si allunga leggero, la testa va a ritmo con le braccia e viene ...naturale! Ieri ho fatto il bozzetto della credenziale per il "Cammino di Maria Maddalena...il cammino dell'Amore" volevo siglarle co 1A, 1M che sta per 1Angela, 1Mirella, ma Mirella ha detto di no: "Meglio 1, 2 perchè poi ci sarà 3 e 4, 5, 6" Che strano tutti sono convinti che scriverò una guida...tutti fuor che me, boh vedremo! vado a fare una doccia ciaoooo!
martedì 17 luglio 2012
la sequenza di Fibonacci
...incontrasi e dirsi addio!
lunedì 16 luglio 2012
E' nata GIADA pellegrina!
le giornate dei...morsetti
CAPITOLO VENTINOVESIMO
Come il demonio in forma di Crocifisso apparve più volte a frate Ruffino, dicendogli che perdea il bene che facea, però ch'egli non era degli eletti di vita eterna. Di che santo Francesco per rivelazione di Dio il seppe, e fece riconoscere a frate Ruffino il suo errore e ch'egli avea creduto. Frate Ruffino, uno de' più nobili uomini d'Ascesi, compagno di santo Francesco, uomo di grande santità, fu uno tempo fortissimamente combattuto e tentato nell'anima dallo demonio della predestinazione, di che egli stava tutto malinconioso e tristo; imperò che l'demonio gli metteva pure in cuore ch'egli era dannato, e non era delli predestinati a vita eterna, e che sì perdeva ciò ch'egli faceva nell'Ordine. E durando questa tentazione più e più dì ed egli per vergogna non rivelandolo a santo Francesco, nientedimeno egli non lasciava l'orazioni e le astinenze usate; di che il nimico gli cominciò aggiugnere tristizia sopra tristizia; oltra alla battaglia dentro, di fuori combattendolo anche con false apparizioni Onde una volta gli apparve in forma di Crocifisso e dissegli: "O frate Ruffino, perché t'affliggi in penitenza e in orazione, con ciò sia cosa che tu non sia delli predestinati a vita eterna? E credimi, che io so ciò io ho eletto e predestinato, e non credere al figliuolo di Pietro Bernardoni, s'egli ti dicesse il contrario, e anche non lo domandare di cotesta materia, però che né egli né altri il sa, se non io che sono figliuolo di Dio; e però credimi per certo che tu se' del numero delli dannati; e 'l figliuolo di Pietro Bernardoni, tuo padre, e anche il padre suo sono dannati, e chiunque il seguita è ingannato". E dette queste parole, frate Ruffino comincia a essere sì ottenebrato dal principe delle tenebre, che già perdeva ogni fede e amore ch'egli avea avuto a santo Francesco, e non si curava di dirgliene nulla. Ma quello ch'al padre santo non disse frate Ruffino, rivelò lo Spirito Santo. Onde veggendo in ispirito santo Francesco tanto pericolo del detto frate, mandò frate Masseo per lui, al quale frate Ruffino rispuose rimbrottando: "Che ho io a fare con frate Francesco?". E allora frate Masseo tutto ripieno di sapienza divina, conoscendo la fallanza del dimonio, disse: "O frate Ruffino, non sai tu che frate Francesco è come uno agnolo di Dio, il quale ha illuminate tante anime nel mondo e dal quale noi abbiamo avuto la grazia di Dio? Ond'io voglio ch'a ogni partito tu venga con meco a lui, imperò ch'io ti veggio chiaramente esser ingannato dal dimonio". E detto questo, frate Ruffino si mosse e andò a santo Francesco. E veggendolo dalla lunga santo Francesco venire, cominciò a gridare: "O frate Ruffino cattivello, a cui hai tu creduto?". E giugnendo a lui frate Ruffino, egli sì gli disse per ordine tutta la tentazione ch'egli avea avuta dal demonio dentro e di fuori, e mostrandogli chiaramente che colui che gli era apparito era il demonio e non Cristo, e che per nessuno modo ei dovea acconsentire alle suggestioni: "ma quando il demonio ti dicesse più: Tu se' dannato, si gli rispondi: Apri la bocca; mo' vi ti caco. E questo ti sia segnale, ch'egli è il demonio e non Cristo, ché dato tu gli arai tale risposta, immantanente fuggirà. Anche a questo cotale dovevi tu ancora conoscere ch'egli era il demonio, imperò che t'indurò il cuore a ogni bene; la qual cosa è proprio suo ufficio: ma Cristo benedetto non indura mai il cuore dell'uomo fedele, anzi l'ammorbida secondo che dice per la bocca del profeta: lo vi torrò il cuore di pietra e darovvi il cuore di carne". Allora frate Ruffino, veggendo che frate Francesco gli diceva per ordine tutt'l modo della sua tentazione, compunto per le sue parole, cominciò a lagrimare fortissimamente e adorare santo Francesco e umilemente riconoscere la colpa sua in avergli celato la sua tentazione. E così rimase tutto consolato e confortato per gli ammonimenti del padre santo e tutto mutato in meglio. Poi finalmente gli disse santo Francesco: "Va' figliuolo, e confessati e non lasciare lo studio della orazione usata, e sappi per certo che questa tentazione ti sarà grande utilità e consolazione, e in breve il proverai". Tornasi frate Ruffino alla cella sua nella selva, e standosi con molte lagrime in orazione, eccoti venire il nemico in persona di Cristo, secondo l'apparenza di fuori, e dicegli: "O frate Ruffino, non t'ho io detto che tu non gli creda al figliuolo di Pietro Bernardoni, e che tu non ti affatichi in lagrime e in orazioni, però che tu se' dannato? Che ti giova affligerti mentre tu se' vivo, e poi quando tu morrai sarai dannato?". E subitamente frate Ruffino risponde: "Apri la bocca; mo' vi ti caco". Di che il demonio isdegnato, immantanente si partì con tanta tempesta e commozione di pietre di monte Subasio ch'era in alto, che per grande spazio bastò il rovinio delle pietre che caddono giuso; ed era sì grande il percuotere che faceano insieme nel rotolare, che sfavillavano fuoco orribile per la valle; e al romore terribile ch'elle faceano, santo Francesco con li compagni con grande ammirazione uscirono fuori del luogo a vedere che novità fosse quella; e ancora vi si vede quella ruina grandissima di pietre. Allora frate Ruffino manifestamente s'avvide che colui era stato il demonio, il quale l'avea ingannato. E tornato a santo Francesco anche da capo, si gitta in terra e riconosce la colpa sua. Santo Francesco il riconforta con dolci parole e mandanelo tutto consolato alla cella Nella quale standos'egli in orazione divotissimamente, Cristo benedetto gli apparve, e tutta l'anima sua gli riscaldò del divino amore, e disse: "Bene facesti, figliuolo che credesti a frate Francesco, però che colui che ti aveva contristato era il demonio. ma io sono Cristo tuo maestro, e per rendertene ben certo io ti do questo segnale, che mentre che tu viverai, non sentirai mai tristizia veruna né malinconia". E detto questo, si partì Cristo, lasciandolo con tanta allegrezza e dolcezza di spirito ed allevazione di mente, che 'l di e la notte era assorto e ratto in Dio E d'allora innanzi fu sì confermato in grazia e in sicurtà della sua salute, che tutto diventò mutato in altro uomo, e sarebbesi stato il dì e la notte in orazione a contemplare le cose divine s'altri l'avesse lasciato stare. Onde dicea santo Francesco di lui, che frate Ruffino era in questa vita canonizzato da Cristo, e che, fuori che dinanzi da lui, egli non dubiterebbe di dire santo Ruffino, benché fusse ancora vivo in terra. A laude di Gesù Cristo e del poverello Francesco. Amen.
sabato 14 luglio 2012
...il fare accadere le cose...
venerdì 13 luglio 2012
da Albano e Romina a Dante Alighieri!
giovedì 12 luglio 2012
Piove!!!
Piena di gratitudine ringrazio per questa benedizione dal cielo!!
ps è durata 5 minuti...beh potevi fare di meglio! Ma l'aria è un pochino, giusto un pochino, meno calda!
Chiara la dimenticata...
la prima "dimenticata" e messa in un canto fu Maddalena...poi si è continuato fino ad ora e anche quello che dice il frate in questo youtube sovrapponendo la figura di Chiara a quella di Maria come quella di Francesco a Cristo che è stato, ed è, solo un modo elegante per "segare" di nuovo una figura luminosa di donna e di santa che diviene così irragiungibile e, di certo, non imitabile...messa su gli altari dimenticando la forza, la resistenza, l'intelligenza, la novità di una donna medievale che avrebbe fatto molto di più se il suo tempo glielo avesse permesso e che, comunque, segna un punto di rottura che...si preferisce dimenticare.
Qui ad Assisi non accade nulla per gli 800 anni dal suo abbandono della casa paterna, pensate che c'è un gruppo di pellegrini francesi che si stanno facendo i 1600 km. dello Chemin de Assis per essere qui l'11 Agosto dove...nulla accadrà se non la Messa solenne dove nessuna donna parlerà ma ci sarà profusione di incenso e di vescovi e cardinali. Qui l'opportunità è, come al solito, perduta. Si potevano fare conferenze, convegni, incontri...per fare luce su questa Luce del mondo, fior di studiosi avrebbero potuto aprire ai non studiosi questo scrigno ma...niente, solo la bellissima icona che di solito non si vede dato che è appesa nel transetto di Santa Chiara senza luce che la illumini e che si può avvicinare solo chiedendo il permesso alla suora che sta al banchetto, c'è un cordone che sbarra il passo, e che ti guarda meravigliata per questa richiesta, Qui alla mostra la bella tavola è circondata da orrendi dipinti fatti ora che potete "ammirare" anche in questo youtube...e a me arrivano emails come quello che riporto qui sotto...
E' così, così è Assisi, che "cavalca" solo il trito e ritrito perchè fa comodo, non richiede alcun sforzo. Un giorno chiesi ad un frate perchè si continuasse a vendere: "Fratello sole , Sorella luna" che, a parte le musiche, è un film demenziale e la risposta fu: "E' quello che la gente vuole..." che sta come: il Grande Fratello è quello che la gente vuole...ritenendo che la gente sia un popolo becero e ignorante che si deve mantenere nell'ignoranza senza prendersi la responsabilità -e questo è grave per coloro che dovrebbero dissiparla - di far luce, di far cultura, di dare informazioni che allarghino la mente e il cuore di chi arriva ad Assisi a...cuore aperto.
Chiara e Francesco due statuette, due santini melensi, questo tutti vendono dai frati in giù, è comodo, non disturba nessuno e loro...invece, disturbavano e come! Guai a ricordarlo! Si finisce segati come questi illustri predecessori...mah!
Ciao Angela. A proposito della ricorrenza per gli 800 anni della consacrazione di santa Chiara, tu sai se ad Assisi o dintorni ci sono iniziative interessanti intorno all'11 agosto? Mi riferisco ad iniziative "al di fuori" delle celebrazioni ufficiali; forse mi sbaglio, ma queste mi sanno molto di commerciale/pubblicitario e poco di sostanzioso.. Ciao, grazie! Paolo
mia risposta:
caro Paolo, haimé non ti sbagli qui non accade nulla per santa Chiara...neanche di commerciale, si sono limitati a mettere uno striscione sulla facciata di Santa Maria degli Angeli e, questo è bello, portare in una sala del museo di Santa Maria l'icona di Chiara che normalmente nessuno vede perchè sta nel transetto di Santa Chiara con nemmeno un faretto che l'illumini! Tutto qui! La cosa mi fa molto arrabbiare e ne sto parlando da un anno ma...questa è Assisi e, Chiara, che lo si ammetta o no, è "santa di serie B" ciao un abbraccio Angela
mercoledì 11 luglio 2012
senza commenti....
E, mi raccomando, nessuna gratitudine...compresa quella per le telefonate per guidare lei e il suo compagno che non leggevano la guida e che non tenevano aperti gli occhi...poi, passati loro, manco una telefonata per dire come, dove è stato chiuso un ponte, loro sono passati a beneficio di chi viene dopo ...il mondo è quello degli egoisti no?! E allora, cari pellegrini, quando troverete qualcun'altro che si dedica a voi quanto faccio io, chiamatemi, vorrei conoscerlo...c'è pure chi si disidrata, mi chiama con voce da morente (era a 200 metri dalla strada asfaltata e da una casa) , lo trovo andando su e giù per le colline...la forestale sarebbe partita per recuperarlo quando lui era già piacevolmente sotto la mia doccia! (avevo chiamato per lui il 118 e la forestale) Sta qui, dorme qui, mangia qui...riparte il giorno dopo...e nemmeno una telefonata dopo, un piccolo grazie sarebbe bastato! Allora cara T. quando tu farai per qualcun'altro quello che io faccio per tutti voi, chiamami sarà una piacevole sorpresa!
L'email di T.:
mi chiamo T e sono una pellegrina ho appena completato il cammino " di qui passò Francesco"
fino a Poggio Bustone. Sono arrivata ad Assisi abbastanza bene la segnaletica è abbastanza buona e dove non arriva si è supportati dalla segnaletica della francigena, a seguire è veramente un disastro mancano i cartelli i segnali non si leggono più e ci si perde facilmente complicando notevolmente il cammino. Frate Bernardino della Romita ha risegnato il percorso da Fogliano alla romita perchè i pellegrini si perdevano tutti. Il tratto da rieti a Poggio Bustone è ben segnato. Grazie per l'attenzione
una pellegrina.
la mia risposta:
e bene ha fatto Bernardino! Ha fatto semplicemente quello che deve fare lui e tutti gli altri sul cammino...non perchè è buono ma perchè è suo dovere e degli altri! Tutti quelli che ci credono e che ci guadagnano sopra, e tanto! Il cammino di Santiago è regolarmente segnato da chi ci vive sopra e da chi ha ostelli, bar, accoglienze di ogni tipo...io non ho mai garantito la segnaletica, ho scritto una guida, non ho nessun tipo di finanziamento e non credo che dipenda da me, se uno legge la guida non si perde, lo so di sicuro perchè c'è una quantità di pellegrini che non si è perso nemmeno una volta e me lo ha detto..."così è se vi pare" diceva Pirandello e pure io! E' anni che chiedo ai pellegrini di farsi carico del cammino, di adottare una tappa...ma siamo in Italia c'è sempre qualcuno a cui dare la colpa e nessuno si prende niente sulle proprie spalle e si chiede, si chiede e non si da nulla...che voglia di andarmene che ho!
ciao Angela
metto sul blog sia il tuo messaggio che la mia risposta...chissà che qualcuno capisca!