martedì 31 luglio 2012

essere...borderline....così mi si dice




...e se avessi raccontato questa storia che mi avrebbe detto? Sono qui a casa dopo una giornata bella ma faticosissima, ho portato in giro per Assisi un gruppo di amici del caro Miguel, laici e religiosi Scolopi spagnoli. Bella gente...solo molto in ritardo e così abbiamo fatto tutto in fretta in una Assisi rovente dove faceva caldo persino alle Carceri. Li ho incontrati davanti a Santa Maria degli Angeli e ci siamo tuffati subito in chiesa dopo due parole su come per Francesco la Porziuncola fosse importantissima...stavamo facendo il giro del roseto quando, proprio fermi lì ho detto loro: "Siamo nel convento di pietre che forse a Francesco non sarebbe per niente piaciuto, lui tirava giù le tegole delle case che i suoi fratelli accettavano in dono e qui ad Assisi si fermò solo perchè il Vescovo gli disse che la casa che lui aveva prestato ai frati infermi non era dei frati ma sua..." Quando un fraticello, con cui ci diciamo appena ciao che è di lingua spagnola, e che non mi conosce per niente, un prete di loro traduceva in spagnolo quello che dicevo, è saltato su con una violenza che ha colpito i tre sacerdoti spagnoli urlando qualche cosa del tipo: "Non datele retta, ascoltate la verità e chi la sa, lei non sa nulla..." violento il suo urlare, violenta la sua affermazione...che fa il paro con un discorso di ieri con un fraticello di primo pelo che quando ho nominato Chiara Frugoni mi voleva zittire dicendo: "Ah...ma quella è borderline" al che gli ho risposto: "Ma l'hai letta? Io ho letto tutti i suoi libri su Francesco" Ed almeno è stato onesto nel dire: "No, non l'ho letta ma mi è stato detto..." Ecco qua! L'ignoranza presuntuosa! Le affermazioni di seconda mano, il "si dice..." pieno di giudizi. Che ne sa quel fraticello della Frugoni? Che ne sa quell'ossesso di frate di me? E poi, quello che raccontavo agli spagnoli è nelle Fonti, le avrà mai lette? Ma no, naturalmente, qualcuno gli avrà detto quello che deve raccontare, qualcuno gli avrà detto che la "ex rossa in fondo all'orto è borderline..." credetemi, in una Assisi dove la siccità rischia di far fuori persino gli ulivi, l'albero della presunzione è in pieno fiore, quello non si secca mai! Uno degli scolopi mi ha poi detto: "Miguel mi aveva detto che i francescani non ti amavano molto ma non credevo che giungessero a questo! Perchè?"...gli ho risposto: "Sì è così, nel cuore del francescanesimo l'ignoranza impera...perchè? Perchè racconto quello che c'è nelle Fonti e che loro non si vogliono sentir dire...meglio i fiorellini e gli uccellini e i sandalini al vento in danzine melense..." Povero Francesco! Vi consiglio di leggere un capolavoro di José Saramago, è un'opera teatrale, si intitola "La seconda vita di Francesco d'Assisi" ...lui si immagina il ritorno di Francesco e i suoi che sono divenuti una ricca società per azioni...libro duro e illuminante (edizioni Universale economica Feltrinelli) pieno di punti molto veri...il fraticello ieri mi fa: "Ma a te che te ne frega!" Mah...che me ne frega?! Mi frega la mistificazione attorno alla figura di un Amico, lo difendo come difenderei un amico di cui si raccontano cose false...è per questo che ho bisogno di andarmene almeno per un pò da qui...nei luoghi di un'altra mistificata, io non ne posso più di Assisi! Per fortuna abito in campagna e fra me e la "Città del falso Francesco" ci sono alberi e campi, vivo nel mio eremo, circondata dai miei libri...tanti, ma proprio tanti, su Francesco e Chiara, di tutti i tipi...li ho letti tutti e, la mia memoria sempre labile, ritiene solo le storie di quegli Amici di 800 anni fa...li conosco sui libri, li conosco nel cuore....che me frega?! Sono i miei Amici lontani e vicini nel cuore...e allora, davanti a San Damiano che era straordinariamente vuota, per un attimo li ho immaginati lì come quella farfalla che nel bosco delle Carceri ha svolazzato fra di noi per tutta la bella Messa di questi spagnoli pieni di calore e di cuore....una presenza leggera, amica e loro "i miei due Amici" leggeri, gioiosi, poveri, pellegrini, giullari, LIBERI e....decisamente borderline!


ps un regalo di questo fine giornata, la luna che sorge dietro la collina, le cicale cantano ancora, il caldo vento spazza la terra riarsa, vado ad annaffiare quello che resta dei miei fiori che erano tanto belli e che sono stanchissimi e assetati come me...una doccia anche per loro!

lunedì 30 luglio 2012

40 miliardi di euro all'anno...

per mettere in sicurezza l'Italia dai disastri ambientali ed ecologici...così, in tempo reale, stanno dicendo alla TV mentre un'intervista ad un povero operaio dell'Ilva di Taranto fa venire il magone: "Ho due bambini ammalati di tumore, se chiude l'Ilva sono disoccupato..." quella fabbrica che ha ammalato i suoi bambini...veramente spacca il cuore...e allora in 3 ore e mezzo di apertura delle Olimpiadi si è speso poco meno di quello che serve a sanare l'Italia per un anno...c'è una proporzione?!? E allora viene voglia di fare quello che...il bimbo fa verso la fine di questo bellissimo corto di Bruno Bozzetto...veramente, che mondo è questo?! A volte vorrei volare via

voglio condividere con voi...

questo email perchè viene dalla Galizia e da Xurxo di A Coruña che,in galiego vuole dire Giorgio (lingua incredibile!). Lo voglio condividere con voi perchè ha il sapore di un gemellaggio, un vero gemellaggio che non sa di norcini...gemellaggio di pellegrini: Miguel, l'amico peregrino, figlio adottivo spagnolo, che tanto fa con il sito Marianista per la diffusione di questo Cammino in Italia; Xurxo che farà il cammino di Francesco; ed io che se esiste questo cammino lo devo a Francesco che mi ha "raggiunto" sul Cammino di Santiago, un pò prima...in Castiglia...bello!!!

ps. oggi è stata creata la credenziale per il Cammino della Maddalena!! Domani sarà pronta, 5 copie, due per ognuna di noi Mirella ed io e una Onoris Causae per Marisa...che è la grande assente di questo cammino al femminile!
Forza che quest'altr'anno sarai ancora in pista...ci conto!
Sorella Angela, hermano Miguel (buona gente!):
Scrivo perché ho ​​una data di inizio per il mio cammino!!!
Grazie mille per la vostra informazione!!!
Mikel: todo la información que has colgado desde hace años en Internet me ha servido de mucha ayuda. La verdad es que me resulta emocionante haber leído tus pasos en el tiempo. Hice el Camino de Santiago por primera vez en 1995. Pero mi auténtico camino fue en el 2000. Ahí me di cuenta que ya no podía dejar de caminar, en mi día a día. Aquel año, cosa curiosa, Francesco me acompañó desde Zubiri, en Navarra. Estuve enfermo en Carrión de los Condes, y Francesco me habló de la perfetta letizia en polaco (POKÒJ, PROSOTOTA, POKORA: PAZ, sencillez y humildad). En el 2001 hice el camino como hospitalero en León unos pocos días. Y ahora después de estos años puedo viajar a Assisi. Y me emociona porque en este tiempo, y por lo que he leído, habeis estado ahí preparando mi viaje: tú, Angela y el hermano Alex. Con una enorme generosidad.
Angela: ho la tua guida ed è meraviglioso. Le mappe sono molto chiare!!! Devo imparare l'italiano, ma la guida aiuterà anche a me imparare l'italiano;)
Il 17 agosto ho di Madrid a Pisa. Dormire in Arezzo. E il 18 agosto tenta di arrivare a La Verna. Il mio viaggio sarà breve, perché non ho tempo di quanto vorrei. Finisco in Assisi. E torna a Madrid per Roma il 30 agosto.
Sono entusiasta, un po 'paura e nervoso, ma molto, molto entusiasta. (...provvidenza...)
Angela vorrei chiedere un altro favore: mi potresti inviare la credenziale?
Grazie ancora!!!
Un grande abbraccio pieno di gioia e di Pace!
Xurxo (Giorgio ;))

la mia risposta:
caro Xurxo...anch'io ho incontrato Francesco sul Cammino di Santiago...e così è nato il cammino che tu farai, mi dispiace solo che non sarò ad Assisi quando arrivi perchè anch'io sarò in cammino in Francia...sui passi di Maria Maddalena! Certo che ti manderò la credenziale, parte domani. Non ti preoccupare, con la guida e con Francesco che sarà con te arriverai benissimo! Un grande abbraccio e una abbraccio alla Galizia che è nel mio cuore Buen Camino peregrino! Ultreya e Suseya Angela

domenica 29 luglio 2012

Fare lo zaino....




e per parcondicio questo che trascrivo qui è da "Walden Viaggi a piedi" newsletter...condivido anche questo mentre mi sto prendendo cura del mio adorato zaino che non sarà di ultima generazione ma che...si offenderebbe moltissimo se lo lasciassi a casa! E' dal 1990 che viaggia con me, ottimo zaino che costò una barca di soldi allora, è un Karrimor donna (allora solo la Karrimor e la Berghaus faceva zaini con la schiena corta per noi donne) e fu rinascere per me che fino ad allora avevo sempre usato zaini troppo lunghi per la mia corta schiena! Oggi gli re-incollo le patacchine, rinforzo la corda della conchiglia, attacco un nuovo Tau...insomma lo metto in forma! Buona lettura

L’arte di preparare lo zaino

Quando ci si accinge ad un lungo viaggio a piedi i sentimenti vissuti sono essenzialmente due: l’emozione nell’attesa della partenza e la curiosità per quanto il viaggio ci offrirà.

La preparazione dello zaino e la scelta dei materiali sono di aiuto durante l’attesa anche se ne amplificano l’aspettativa e l’unico consiglio è quello di tenersi leggeri. Molti materiali e oggetti, che sembrano a casa indispensabili, diventano poi peso inutile e spazio occupato durante il viaggio. Se esiste la possibilità del trasposto bagagli lo zaino diventa leggero e il resto viaggia a parte in una comoda valigia o borsa, ma portare tutto con sé secondo me aiuta l’organizzazione mentale individuale, crea disciplina fisica ed interiore (lo Zen e l’arte della preparazione dello Zaino, verrebbe da dire, parafrasando Robert Pirsing); un qualcosa che rende attenti e fa percepire il viaggio con spirito diverso, credo più partecipe.

L’elemento più importante da portare nel viaggio è sé stessi.

Lasciamo a casa quanto ci circonda ogni giorno e troveremo dentro di noi la migliore fotocamera digitale per fermare i ricordi. Durante molti incontri con circoli e associazioni ho avuto occasione di parlare del senso di libertà che si prova e si vive durante il cammino, nell’eseguire un viaggio lento con i propri mezzi naturali, senza mediazione di artifici meccanici, fatto salvo eventuali bastoncini o il classico bastone di legno di montanara tradizione.

Non stiamo qui a discutere dei materiali moderni e dei loro vantaggi rispetto a quelli più classici o addirittura a quelli, quasi inesistenti, dei nostri progenitori; sono tutte modificazioni dettate dalle diverse epoche e dalle diverse tecnologie a disposizione. Quello che non muta è il senso del viaggio, sia come percezione dell’evento, sia come motivazione del medesimo; sia come stimolo che ce lo fa compiere, sia come tutto ciò che ne ricaviamo giorno dopo giorno, passo dopo passo.

Il “materiale” che non cambia nel tempo è l’animo umano, la voglia di scoprire e andare oltre. Guadagnarsi una meta da soli, con la pazienza di sopportare fatica, maltempo o troppo sole e anche talvolta la noia di ore monotone, di passi continui uno dietro l’altro.

Ogni visione che il viaggio ci propone sarà nuova anche se già vista, solo perché fa parte non più di una singola situazione ma di un articolato percorso di più giorni dove la sponda di un fiume si unisce ad un sentiero collinare, dove un campo di grano o un uliveto si uniscono ad un crinale soleggiato o battuto dal vento.

Ogni singola emozione al proprio posto, come ogni panorama oppure le visuali ristrette. Tutto a comporre un film unico e ineguagliabile: il proprio.

Ogni ricordo con il suo valore di scoperta, di condivisione con gli amici, di semplice conquista con fatica oppure nella semplicità del cammino. Tutto a fare “bagaglio”, quel bagaglio così leggero ma altrettanto pesante che è la nostra esperienza personale, la nostra vita.

Viaggiando osservo quello che ho attorno e quasi sempre fantastico su cosa poteva essere e su cosa potrebbe divenire; mi muovo affascinato profondamente da una motivazione o da qualcosa di impalpabile, con sogni e fantasie che non mancano mai durante le tappe sotto il sole o sotto la pioggia, quando questa è compagna di viaggio.

Giorni e Vento propizi a Voi!

Marco Parlanti, sognatore in cammino

Singing in the rain?
A proposito di pioggia: mantella od ombrello?

Ne parlavo non molto tempo fa con un amico, l’attore Giovanni Balzaretti che ama fare anche l’hospitalero sul Camino de Santiago. Lui mi raccontava che ogni volta che va sul Camino compera un grande ombrello da pastore, lo porta con sé e se piove lo incastra fra lo zaino e la schiena; quando si ferma per un paio di settimane a fare il volontario, regala l’ombrello a qualche pellegrino di passaggio, visto che a lui non serve più.

Senza andare sui grandi ombrelli da pastore, si può infilare nello zaino anche un piccolo ombrello a scatto. Gli zaini hanno ormai quasi tutti la cinghia pettorale e se ci fate caso in genere c’è sulla destra una parte doppia ed elastica. Passando il manico (quelli ricurvi) sotto la cinghia ed infilando la parte curva nel pezzo doppio, potrete tenere fermo l’ombrello senza reggerlo con la mano, naturalmente se piove e basta, senza vento. Ciò consente di fare qualche foto e sentirsi liberi rispetto alla mantella che copre tutto ma, in caso di pioggia forte, vi lascia la testa in balia della bufera con il risultato di belle lavate di capo, senza contare che se piove molto i piedi non li salva nessuno… né mantella né ombrello, grande o piccolo. A meno che non siate in mezzo al nulla, in caso di diluvio fermatevi e mettetevi sotto qualcosa che vi ripari e aspettate.

Ma avete mai fatto caso quanto è bella la pioggia scrosciante se osservata da sotto un riparo improvvisato che vi fa sentire protetti? No? Segnatevelo fra le cose da fare; un po’ di follia fa sempre bene, meglio che una sbronza. E follia per follia, in ogni caso una bella camminata sotto l’acqua è sempre un’esperienza; ricordatevi soltanto di proteggere lo zaino perché quello che vi serve e lì dentro…

Giorni e Vento propizi a Voi!

Marco Parlanti


la saggezza...del camminare

ci stavo pensando oggi quando, camminando a buon ritmo, mi facevo la mia oretta di nordica e mi è passato davanti un giovane frate che conosco che correva facendosi anche lui la sua oretta. Correva bene, a lunghe falcate e le sue giovani gambe "ridevano". E mi sono venuti in mente gli anni dopo anni di corse mattutine, con tutti i tempi, nei mucchioni di neve a Londra, sotto il sole degli argini della Romagna con in spalla uno zainetto pieno di sassi...per allenarmi alla 100 km. Firenze Faenza, lungo il lunghissimo lungomare da Sarzana a Viareggio, di giorno e di notte, con il rumore del mare invernale in tempesta come compagnia...anni in cui non ho saltato un giorno per poi smettere all'improvviso perchè...non era più il tempo di correre...
Ancora sudata fradicia, evitando che le gocce di sudore impiastriccino la tastiera, ho aperto internet e ho trovato sul sito-news letter "Il Cammino" quanto segue che risponde ai miei pensieri...è molto vero! Vado a farmi una doccia...e chi crede che la Camminata Nordica non sia un esercizio forte...dovrebbe vedere la mia maglietta fradicia!

Il cammino è saggezza
Si sa, i giovani amano la velocità, sia nel muoversi e sia nell’affrontare i problemi.
Nei tanti gruppi di persone che camminano, prevale invece l’età adulta e, spesso, quella anziana.
Jung sostiene che è la seconda parte della vita quella deputata all’individuazione.
Che è la capacità di riflettere ed andare a fondo sul chi veramente siamo.
Oramai lo abbiamo visto, si può camminare per tanti motivi…per sport o salute o moda.
Ma molti che iniziano a viaggiare a piedi, cercano molto molto di più. Filosofia e spiritualità. Silenzio e bellezza. Contatto autentico con la realtà della natura. Ritrovare l’armonia fra tutti i sensi. Incontrare gli altri con empatia. Riprendere in mano la propria vita. Passo dopo passo.

Il cammino è saggezza.
E il simbolo ne è la figura del “vecchio saggio”. Colui che ha vissuto. Colui che non teme la morte.
E investe tutto nel presente.

Per arrivare a comprendere l’etica del viandante, occorre fare tante tanta strada. Occorrono anni di lunghi percorsi. Imparare ad accettare la fatica e superare le delusioni.
Chi cammina è un sognatore. Va oltre l’apparenza delle cose.
Nella semplicità dei passi è l’essenza del vivere. Che è andare avanti oltre l’ignoto.
Guido Ulula alla Luna


sabato 28 luglio 2012

Ma l'Italia come fa?! Braviiiii

siamo pochi in confronto agli americani, non abbiamo università che ti pigliano per allevarti come atleta, abbiamo strutture sportive "misere" a confronto di mezzo mondo eppure...al primo giorno di Olimpiadi: Oro in tiro con l'arco a squadre, Argento in pistola a 10 metri e le nostre fiorettiste sono in 3 in semi finale! E' una cosa che mi ha sempre piacevolmente meravigliata credo che sia indicativo di come siamo...ce la facciamo sempre e alla grande!! In tutto, dobbiamo solo crederci. Sono molto, ma molto contenta! In questa Assisi rovente, con le mosche che non lasciano in pace modello India, con un cielo color latte sto cucendo in vista del cammino...trasformazione di pantaloni super leggeri e...mi godo le olimpiadi! EVVIVA I NOSTRI ATLETI!!!
ore 21.30 e ora ORO; ARGENTO E BRONZO tutti delle italiane del fioretto! Whaoooo

40 milioni di dollari di...noia e spreco!

molto più carino questo youtube di Bruno Bozzetto! Ieri sera mi sono appostata sul divano....le mosche che ci stanno invadendo erano andate a letto e non era così caldo come ora o come ieri per tutto il giorno. Che delusione e che rabbia! Primo, 40 milioni di dollari?!? Ma è da pazzi, è un'assurdità intollerabile nel mondo come è ora e poi, che senso ha? Secondo, che senso ha spendere un mare di soldi per una retorica di sto tipo?!? Che ce ne frega dell'auto osannarsi della Gran Bretagna (e, credetemi, lo dico con dispiacere perchè, quell'isola, è la mia seconda patria adottiva e le voglio veramente bene...e la conosco nel bene e nel male)...la civiltà industriale?! E i morti per quella, la distruzione di un tessuto sociale e dell'ambiente? La sanità che funziona? Io ero là quando la Thacher tagliava sulla sanità per comperare i missili nucleari! E poi...una noia, un'apoteosi costosa di noia !!! I commentatori che non se ne stavano zitti un momento, raccontando le musiche che avremmo dovuto sentire ma che loro non ci permettevano di ascoltare...una confusione totale...per cui, mi si è spento il cervello e mi sono addormentata e svegliata, poi, alle 2.30. Cosa centra tutto ciò con le Olimpiadi?! E ve lo dice una che le guarderà come le ha sempre guardate perchè mi piacciono. Se mai lo è stato, non è più tempo di RETORICA...si può fare festa senza sprecare tutto sto denaro, qui quello che è risaltato è il cattivo gusto e basta! Speriamo che i giochi olimpici siano meglio!!

venerdì 27 luglio 2012

unire i cuori...

Tantissimi di noi saranno davanti alla TV sta sera per guardare la cerimoni d'inizio delle olimpiadi che pare sarà spettacolare, ho appena ricevuto l'email che ho incollato qui sotto...io credo nella forza del pensiero e credo che questa sia una bella idea...a voi, nel vostro piccolo, nel nostro piccolo, metterla in pratica.

Carissimi,
come molti di voi sapranno, sta sera ci sarà la cerimonia di apertura dei giochi olimpici.
Parecchio é stato detto su questo argomento ultimamente, e chi vuole informarsi, fare ricerche o semplicemente farsi un'idea troverà, principalmente su internet, cose molto interessanti... ovviamente sempre da selezionare con la "mente del cuore".
Comunque sia una cosa é certa:
sta sera verrà accumulata una grandissima energia, data dalle migliaia di spettatori inconsapevoli di tutto il mondo e da tutti i pensieri che si dirigeranno, in modo favorevole oppure contrario, poco importa, a questa cerimonia.
Molti asseriscono che le Forze di Opposizione, che agiscono per portare caos e sofferenza nel mondo, canalizzeranno questa forza per bloccare e impedire il risveglio dell'umanità.
A ognuno il diritto di avere o di farsi una propria opinione al riguardo!
Comunque nella certezza o nel dubbio,

Proponiamo di UNIRE I NOSTRI CUORI e mandare UN'ONDA DI AMORE sta sera alle 21.00 alla cerimonia di apertura, a tutti coloro che parteciperanno e assisteranno, a tutta l'umanità e in special modo ai nostri fratelli e sorelle in Siria che han visto dall'oggi al domani trasformare il loro quotidiano in un inferno apocalittico (qualunque cosa ne dicano i giornali, non si parla mai abbastanza di cosa vive la gente!)

Bastano 5 minuti del nostro tempo!
Spesso pensiamo di non poter fare niente per quel che succede nel mondo, e forse una persona da sola ha poco potere e poca influenza, ma se ci uniamo in un solo Cuore possiamo davvero fare la differenza! Mai come ora ci viene chiesto di essere partecipi e responsabili,
come se quel che accade all'altro stia accadendo a noi.
L'energia prodotta dal pensiero é davvero potente, molti credono che un pensiero non puo' nuocere, ma in realtà quando viene rilasciato si unisce a tutti i pensieri della stessa natura
e con i suoi tempi precipita nella Forma condensandosi in una situazione gioiosa o tragica.
L'energia del Cuore é molto più potente!
E' data dall'Amore incondizionato, che dà senza aspettative né autocelebrazione.
E tanti cuori insieme sono una forza indistruttibile!
Grazie infinite per il vostro contributo.
Vi abbracciamo di cuore
Giada e Fabrizio

giovedì 26 luglio 2012

il pre Dante dell'altra sera

ho trovato questo youtube amatoriale, mi si vede pure con la mia testa color cerino...ho sbagliato la tinta e sembro un pank, buon divertimento!

giorni intensi e belli...evviva San Giacomo in ritardo!













I giorni spesi in viaggio hanno il sapore dell'eternità e così, due giorni o poco meno, fra Firenze e Lucca mi sono sembrati infiniti! ...ma prima di essere turista...una visita alla posta, avevo le credenziali urgenti con me e, "ho scoperto", che le poste sono tutte uguali, gli impiegati pochi, lenti e le file immani, ogni giorno io mi spendo un'ora di media alle poste per le credenziali!...Ma poi ho rivisto Santa Croce soffermandomi su ogni dettaglio dela stupenda chiesa, dei fantastici affreschi ( a proposito, pare che fosse lì che Stendal svenne dando origine alla "sindrome di Stendal"...l'ha detto Benigni). Ho ammirato la fantastica Cappella de Pazzi che per una "medioevale" come me è il massimo che reggo del Rinascimento, visitato la così detta "Casa di Dante" e girellato in un Firenze che se non era irrespirabile dal caldo poco ci mancava così, quando ho telefonato alla carissima amica Giovanna, pellegrina fiorentina, per un gelato insieme le ho detto: "Sono qui sotto la statua di Dante hotta, hotta, hotta" (le acca al posto delle C sono per adeguarsi...) Tutto pareva filare liscio, Cristiana stava arrivando da Lucca con i biglietti e dovevamo solo andare a mangiare un boccone prima dello spettacolo....ma poi alla cara Cristiana è scoppiata una gomma in autostrada, meno male che è riuscita a fermarsi nella corsia di emergenza perchè era in sorpasso...aveva preso in prestito la macchina della cognata e, credo, la sua macchinina vecchiotta mi sa si sia offesa non essendo stata ritenuta buona per andare a Firenze e così avrà fatto la "maledizione del pneumatico" nei confronti della giovanotta prescelta! Morale, io diritta in in piedi con le gambe a salsicce gonfie ad aspettare di veder arrivare Cristiana con la speranza che diminuiva di 5 minuti in 5 minuti. Mi ero avvilita, mi dicevo: "Che sfiga, non vado mai da nessuna parte ed eccomi qua fuori, tutti entrano ed io?!" C'erano state delle tel. con Cristiana ma a 10 minuti dall'inizio la mia speranza era divenuta quasi nulla, avevo già parlato con la ragazza alla cassa spiegando la situazione e chiedendo se sapendo il numero di posto potevo entrare lo stesso...poi, le sorti si sono ribaltate, uno dell'organizzazione impietosito mi ha messo in mano un biglietto dicendo: "Entri!" al che ho risposto. "Dove sono?" E non potevo credere a quel "terza fila posto 9" praticamente in braccio a Benigni!!! Poi non è finta, proprio di fronte a me chi c'era? Piergiorgio Odifreddi il matematico con cui feci un dibattito pubblico sui cammini a Cuneo! (ero nella zona vip...quella che Benigni ha chiamto dei miliardari...se sapesse!) E così ci siamo lanciati in grandi discorsi sui cammini! Nel frattempo Cristiana è entrata anche lei e così tutto si è risolto! La cosa da ridere è che sia io che Cristiana eravamo convintissime di sentirci il XV Canto del Paradiso e...ci siamo trovate all'Inferno, canto XIV!!! Sulla sabbia rovente e sotto una "nevicata di fuoco"...in uno dei canti più difficili dell'Inferno! Ma Benigni è stato fantastico come sempre, ci ha fatto ridere e commuovere, 2 ore ininterrotte di parole bellissime con come sfondo la facciata bellissima di Santa Croce...dalla terza fila! Che chiedere di più...e poi i miei numeri erano così danteschi 3 e 9 uhauuu!
Ieri, invece, è stato il turno di Lucca perchè sono stata a dormire da Cristiana e la sua cara dolcissima famiglia e...via a vedere luoghi che non conoscevo: Il manicomio dove lavorava Mario Tobino a due passi dalla casa di Cristiana, (bello ma brrr quanto dolore doveva esistere lì dentro!) la Certosa del Farneto, solo da fuori perchè i certosini ci vivono ancora) un complesso immenso e immagino bellissimo, lo è da lontano. E poi Santa Gemma Galgani (che orrendo santuario le hanno costruito!), la bellissima san Frediano, la deliziosa piazza dell'anfiteatro, il San Michele traccagnotto sulla facciata dell'omonima chiesa!(con ottimo aperitivo seduti di fronte!) Insomma, Lucca è sempre bellissima, la conoscevo già ma ho visto posti nuovi e poi, Cristiana e la sua famiglia sono stati fantastici! Grazie CRI CRI per questa vacanza toscana! Appena in treno mi sono addormentata sfinita...poi ero di nuovo in pista e ieri notte mi sono letta l'inifinità di emails accumulati in soli due giorni...oggi scrivo l'infinità di credenziali! Ciaoooo a tutti!

ps Benigni legge oltre che commenta, Dante divinamente niente a che vedere con il modo noiso di leggere di questo youtube....ma il XIV dell' Inferno di Benigni non c'è

lunedì 23 luglio 2012

domani sera ci sarò anch'io!!!




sono contentissima anche perchè, siccome non fa il gran caldaccio, partirò la mattina per Firenze per rivedermi per bene Santa Croce che non vedo da una vita, specialmente la cappella Bardi dato che la cara Chiara Frugoni ne parla sempre...a proposito, ho appena finito di leggere l'ultimo suo libro che è molto interessante: "Francesco e le terre dei non cristiani" Edizioni Biblioteca Francescana Milano il cui unico difetto è di essere un pò caro 27 euro (ma è un'edizione francescana...) è un libro per chi ha già letto su Francesco, specialmente i libri della Frugoni, e vuole approfondire il tema del rapporto di Francesco con i Musulmani. A me è piaciuto particolarmente perchè prova quello che ho sempre pensato, o meglio, intuito "conoscendo Francesco", ovvero il suo intento pacifico e non una sua intenzione di trovarvi il martirio...Francesco non sfidava Dio in nessun modo! Cosa che non piacerà per niente ai fun dei Protomartiri o di San Bonaventura che mi è sempre più antipatico...ma è storia, che lo si voglia o no!


A Firenze incontrerò anche cari amici per un bel gelato al Vivoli...beh la vita di una disoccupata che spende i suoi ultimi soldi non è per niente male e, fino all'ultimo, mi godrò la Bellezza che nessuno mi potrà mai portare via! E...a ogni giorno basta la sua pena e la sua gioia.

collaborare per far conoscere i cammini

Ho appena ricevuto dall'amico Marco Fazion, creatore di "Il Cammino degli Angeli" da Roma ad Assisi, i segnalibri (la foto è del fronte e retro...ma non c'è un retro, sono due fronte!) che si sono pensati insieme per far conoscere i nostri Cammini: Lui li inserirà nelle sue guide, io li spedirò con le credenziali...così vi ritroverete nella busta anche il segnalibro per marcare la tappa del giorno! Con i seri si collabora e il cammino di Marco, che non ho personalmente fatto, (forse partire dal Vaticano si potrebbe...lo si lascia alle spalle, eh eh, voi sapete che che io ho un'allergia all'arrivo a Roma no?) ma che amici hanno percorso, è un gran bel cammino percorribile, ovviamente, anche all'inverso, partendo da Assisi....per coloro a cui non viene l'orticaria ad arrivare in piazza San Pietro.

...e parlando di pellegrini sta mattina ho ricevuto un sms da Manuela e il giovane Leo che erano al riparo dalla pioggia nella cappelluccia dedicata a Maria, fra Stroncone e Greccio! (mannaggia, piove a nord, piove a sud e qui manco una goccia, cielo grigio, vento e piante assetate)...E dire che avevano detto che avrebbero fatto basta alla Romita di Cesi...ma i cammini sono come le cigliege e uno continua a mangiare tappa dopo tappa. Li ho chiamati e mi hanno raccontato di bellissime Dio-incidenze, di come da Bernardino sia stato tutto magnifico, di come (udite, udite) i Frati di Stroncone li abbiano ospitate e quelli dello Speco di Narni abbiano preparato panini per loro (mi sa proprio che questa coppietta di mamma e figlio sia proprio benedetta!). Pensate, mi hanno raccontato che a Collescipoli il nuovo parrocco non li ha voluti ospitare ( il posto c'è...c'era con il parroco precedente) ma che un ristoratore impietosito al loro dire che avrebbero piantato la tendina e che gli bastava un piatto di pasta in due da portare via, li ha fatti sedere a tavola, li ha rifocillati e accolti in una camera con doccia, per nulla (Dio lo ricompenserà! Ne sono sicura) ...io non credo in un Giudizio Divino, credo che Dio sia totale e completa Misericordia e che abbia una totale e completa pietà di noi ma, credo, quello che molti dicono: che alla fine della vita rivedremo il film dell'intera vita srotolarsi all'incontrario e che saremo noi stessi a rivedere tutto...e che sarà bruciante rivedere specialmente tutto ciò che avremmo potuto fare e non abbiamo fatto, più di quello che abbiamo fatto malamente da poveri, imperfetti esseri umani, "l'omissione" quello che si chiama "peccato di omissione" mi pare la cosa più tremenda da rivedere...chi vuole intendere intenda!
Sta sera arriva qui da me il carissimo amico Alessandro Cannavò, pellegrino e "giornalista dei pellegrini" riparte da qui per completare il suo Cammino con le tappe che gli mancano: Assisi-Greccio, sarà bellissimo stare un pò con lui! Il cammino mi ha regalato tantissime amicizie preziose...i Cammini fanno anche questo! Come siamo fortunati!

il giorno di un'altra "donna tosta": Santa Brigida di Svezia

ho già usato questa immagine di lei in altri anni...è l'unica che la ritrae pellegrina...mi piace questa donna medievale a tutto tondo, vita lunga la sua e pienamente vissuta, bella!
da un sito genovese:



Principessa, mistica, pellegrina, visionaria …come è stata più volte definita, ma anche ardente riformatrice morale della chiesa e delle corti, è vissuta nel XIV secolo (dal 1303 al 1373), dapprima in Svezia, sua patria, poi a Roma dove è morta.

E Genova che cosa c’entra? ci si può chiedere.

Intanto abbiamo visto che le monache fondatrici del convento che ci interessa ne erano molto devote. E questa devozione derivava anche dal fatto che a Genova Brigida si era fermata per oltre un mese, in attesa di potersi imbarcare alla volta di Roma. Che su Genova abbia fatto una profezia poco rassicurante - ma per fortuna non ancora avverata – è probabilmente solo una leggenda. Guardando, certo con ammirazione, la nostra città dall’alto delle colline, avrebbe detto che di quello splendore ben presto sarebbero rimaste solo le rovine. Forse voleva solo rimproverarle quell’attributo di Superba, di cui allora Genova andava fiera.

Brigida era dunque anche profetessa. Ma cerchiamo di conoscerla un po’ meglio.
Nata appunto nella famiglia reale svedese, che da tempo aveva accolto la parola del Vangelo, Brigida era cresciuta nella fede e aveva ricevuto una solida cultura spirituale. Era andata sposa giovanissima ed era madre di ben otto figli. La sua vita quindi è ricca di esperienze, svolgendosi fra gli impegni di corte e la vita familiare, ma senza tralasciare mai la pratica devozionale e l’ascesi mistica.
Fin da bambina infatti, Brigida aveva avuto un personale diretto contatto con il soprannaturale; le apparivano la Madonna, Gesù Crocifisso e gli Angeli: le parlavano, la ascoltavano, le rispondevano. Forte di questi incontri, Brigida sentiva di poter ammonire i potenti, trasmettendo loro la volontà divina. Di qui nasceva anche il dono della profezia, che veniva spesso confermato dai fatti. Per svolgere quella che sentiva come la missione affidatale da Dio stesso, Brigida scriveva lettere a re e principi, imperatori e pontefici.
Aveva compiuto il classico pellegrinaggio a Santiago di Compostela insieme al marito, anch’egli molto devoto, nel 1341; tre anni dopo rimane vedova e qui la sua vita cambia.
Divide la sua grande ricchezza tra i figli e i poveri del suo paese, tiene per sé appena quel che le consente di affrontare il viaggio e si mette in cammino per Roma. E’ un altro pellegrinaggio, questa volta alla Città Santa. Brigida ha ormai quarant’anni, percorre a piedi, o a dorso di mulo, tutta l’Europa per imbarcarsi a Genova. E qui è costretta a fermarsi per oltre un mese, prima di poter prendere il mare, a causa di una malattia che avrebbe colpito il proprio confessore. Viene ospitata presso l’Abazia di San Gerolamo di Quarto, ove si conserva ancora il Crocifisso davanti al quale Brigida ha pregato durante questo suo soggiorno.
La nostra Santa, è giunta a Genova preceduta ormai da grande notorietà: ha già fatto molto per convincere il Pontefice a riportare la sede papale da Avignone a Roma e per un certo tempo la cosa sembra realizzata. Ha già operato miracoli, pubblicato lettere e scritti, fondato il suo Ordine. La Regola glie la hanno dettata gli Angeli in persona, occorre solo che il Papa la approvi. Per ispirazione divina sa di poter incontrare il Pontefice a Roma per sottoporgliela. Viene ospitata dallo stesso Pontefice Clemente VI e poi da una nobile famiglia romana, presso la quale si stabilisce. La grande Chiesa di Santa Brigida in Piazza Farnese, l’antico Campo dei Fiori, conserva ancor oggi memoria della sua permanenza
La rigorosa volontà riformatrice e morale di Brigida la porterà nel frattempo alla corte di Napoli, mentre il suo animo di eterna viaggiatrice e pellegrina la sprona ad affrontare continui spostamenti per visitare i più celebri luoghi della devozione cristiana in Italia, dall’Umbria al Gargano.
Brigida non può tuttavia rinunciare al più importante dei pellegrinaggi, quello in Terra Santa. A Betlemme ha un visione del tutto particolare: stando alle sue parole, può assistere alla nascita di Gesù, come era avvenuta nella realtà e non come veniva di solito rappresentata nel Medio Evo. Questa sua visione, dicono gli studiosi di arte sacra, ha influito non poco sulla successiva iconografia della Natività.
Al suo rientro a Roma Brigida è molto provata e sofferente. Muore qualche mese dopo, lasciando - ultima profezia - la descrizione di quella che sarebbe stata la sede del Papato: in pratica traccia i confini dello Stato Vaticano, quale risulterà dopo il Concordato del 1929.
I suoi figli (due la avevano raggiunta a Roma) vollero trasferirne le spoglie in Svezia, dove fu sepolta nel convento fondato dalla Santa stessa nel castello di Vadstena donatole a questo scopo dal monarca svedese.
La sua popolarità era ormai immensa: principessa, corrispondente di papi e re, veggente, scrittrice, cosmopolita, benefattrice di derelitti, consigliera di religiosi, ci ha lasciato otto volumi, “Le Rivelazioni”, in cui ella stessa raccoglie – di suo pugno o dettando al suo confessore e segretario – il contenuto delle sue visioni, trascrive le lettere inviate ai potenti, pubblica la “Regola del Santissimo Salvatore” e il “Sermo Angelicus”, ventuno letture o preghiere da farsi durante il mattutino.
Proclamata Santa nel 1371, otto anni appena dopo la sua morte, divenuta subito Patrona di Svezia, Giovanni Paolo II, proprio per la sua vita così intensa divisa tra la famiglia e l’ardore della fede, nel 1999 l’ha voluta Compatrona d’Europa insieme a Santa Caterina da Siena e a Santa Teresa Benedetta della Croce

Maria Maddalena "La donna innumerevole" di Jean Yves Leloup

ho trovato in internet...in francese, spero che lo capiate, questo youtube di Leloup che parla del suo romanzo sulla Maddalena...che vorrei tanto tradurre...e farò passi in tal senso. Leloup, prete ortodosso, è lui stesso un essere a tutto tondo. Stupendi, e tradotti in italiano, i suoi commenti e traduzione dei Vangeli di: Tommaso, Filippo e di Maria (Maddalena), stupendo quando dice che nella Chiesa vi sono vergini, giovani donne ma DONNE a tutto tondo no e che Maddalena è questo. Quello di cui lui parla è un suo romanzo su di lei " Une famme innombrable" "Una donna innumerevole" titolo strano, quasi intraducibile, ma in cui sono racchiuse tutte le sfacettature di questa donna completa, in questo youtube lui ne parla...vorrei proprio tradurlo! Non facile traduzione di sicuro per il linguaggio poetico e profondo di Leloup ma...un libro che ho letto e che è da leggere, stupendo!

il giorno dell'Apostola degli apostoli: Maddalena

ancora tutta sudata dopo un'oretta di camminata nordica in una campagna riarsa che attenda la pioggia promessa che tarda ad arrivare, e ancora sotto l'impressione di uno sceneggiato televisivo "le due partite" sulla condizione femminile che, sinteticamente, ieri sera tracciava la condizione femminile di due generazioni...e c'era tanto di vero, oggi festeggio "la mia Maddalena" quella per cui camminerò e che oggi la Chiesa ricorda come "Apostola degli apostoli" oggi, per un giorno, per poi dimenticarsela. La donna in tutte le sue sfacettature, completa, a tutto tondo: moglie, sorella, figlia, ed amante e forse madre (cosa che a me non disturberebbe niente, anzi!) con quello sguardo che solo Giotto ha reso così bene (sto guardando tante immagini di Maddalena per creare la credenziale in due sole copie per Mirella e me e questa resta la più bella) ed è quella che alla fine sarà la copertina della credenziale con scritto:

Le Chemin de Marie Madeleine…Chemin de l’Amour

Nel film di ieri sera veniva letta una frase stupenda del grande Rilke che riporto qui perchè mi ha fatto pensare a Lei, a noi donne e a Lei che tutte incarna:

Un giorno esisterà la fanciulla e la donna, il cui nome non significherà più soltanto un contrapposto al maschile, ma qualcosa per sé, qualcosa per cui non si penserà a completamento e confine, ma solo a vita reale: l'umanità femminile. Questo progresso trasformerà l'esperienza dell'amore, che ora è piena d'errore, la muterà dal fondo, la riplasmerà in una relazione da essere umano a essere umano, non più da maschio a femmina. E questo più umano amore somiglierà a quello che noi faticosamente prepariamo, all'amore che in questo consiste, che due solitudini si custodiscano, delimitino e salutino a vicenda.
Rainer Maria Rilke

BUONA FESTA SORELLE!

sabato 21 luglio 2012

pensando all'Arcangelo Michele...

quel bellissimo quadro nel Convento dei Cappuccini a Sansepolcro, Michele in mezzo a un turbinio di santi, metto qui l'Arcangelo che scende all'inferno recitato da Benigni...fantastico!

chiudere...invece di...aprire le braccia







questa foto del cammino meditativo di maggio 2012, 10 eravamo noi e 15 erano altri pellegrini a 2 a 3 a ..gruppo quella sera che abbiamo dormito al convento dei Cappuccini "Il paradiso" di Sansepolcro, ben presto sarà una rarità perche il convento chiude spostando i due frati che lì risiedono in altri luoghi...così come chiude il Convento dei Minori di Sant'Ubaldo a Gubbio...e "i caduti eccellenti" si moltiplicano...PERCHE'? Per quelle logiche incomprensibili che un giorno fecero dire ad un mio amico frate: "Non tentare di capire le nostre logiche dall'esterno, non si capiscono dall'interno." Quella sera al "Paradiso" feci le ore piccole a parlare con padre Amedeo distrutto da queste "logiche assurde", gli promisi di andare a parlare con il suo Provinciale ben conscia che non avrei ottenuto nulla, ma poi ci sono andata...e, almeno, ho detto quello che pensavo, e lui mi ascoltava, cosa assai rara fra i Provinciali, gli dissi che quello che saltava a gli occhi di chi, da laico, ha a che fare con i frati, è la mancanza di fratellanza che c'è fra di loro, la mancanza di ascolto, di affetto, di comprensione, la bruciante solitudine che, a volte, non ce la fa a restare inabissata nei chiostri e sbucca fuori magari con confidenze disperate ad una laica che ascolta come quelle di quella sera, di un frate anziano che ha vissuto più di 30 anni in quel convento e si vede spostato come un birillo, una pedina su una scacchiera dove, dovendo chiudere qualche convento, non si ascolta nemmeno la sua voce e quella di tutti coloro che quel luogo lo vivono come posto di aggregazione, di accoglienza, di ascolto (e non mi dite che è l'Angela che parla male dei frati perchè non è così, io non ne parlo male, vorrei che coloro che ho sentito "miei fratelli" fossero fratelli davvero, almeno fra di loro se non con me o con i pellegrini.) "Il paradiso" è lì dal 1600 ed è un convento, una chiesa frequentata e viva, il Cammino gli ha dato ulteriore linfa sia economica che di incontro e scambio fra persone che si mettono in cammino sui passi di Francesco, l'orto è bellissimo e da da mangiare e da bere (vino e olio) sia al convento che al vicino eremo di Montecasale dove quello che era un bellissimo orto non vien più coltivato, i frati sono pochi e anziani...la gente si sta mobilitando, scrivono lettere, si incontrano ma...io le conosco quelle "logiche incomprensibili" e, lasciatemelo dire perverse, le conosco sulla mia pelle e su quella dei pellegrini perchè la chiusura della Perfetta Letizia nel suo momento di pieno splendore racconta solo dell'incomprensione e dell'invidia, sì proprio dell'invidia avete letto bene, per qualche cosa che funziona... e, nel caso di Sansepolcro, non conta nulla che i due padri siano persone con le braccia aperte, che lì non si dorma e mangi soltanto ma che si venga accolti..."le logiche incomprensibili" non tengono conto di questo...e allora, di che cosa tengono conto i Provinciali? Uno se lo domanda davvero...e così, manco a farlo apposta, è due giorni che incontro o sento storie di frati che se ne vanno, magari dopo 20 anni di convento, se ne vanno perchè quello per cui sono entrati non c'è più, perchè si sentono delle cose in mano ad una "obbedienza" che è persino più insensata della chiusura di una fabbrica o della messa in cassa integrazione di persone che hanno dato tutto per il loro lavoro. Carenza di vocazioni?! E perchè dovrebbero essercene se questo è il panorama? Certo la "Via spirituale e di vita di Francesco" attira ancora, chi entra, spesso, è attratto da quella vita dei primi fratelli...ma poi la realtà è quella "dei birilli senza voce", dei vecchi frati spostati in infermeria (per carità tutti i vecchi di sto mondo avessero infermerie così belle!) ma che sono ricoveri dove si attende solo di morire...e ne ho visti di vecchi frati morire così, lontani dal convento dove c'era tutta la loro vita. Al Provinciale Capuccino ho detto tutto quello che sto scrivendo, gli ho fatto casi, gli ho raccontato fatti, gli ho persino detto: "Mi permetta di dirle, qualcuno ci lascierà le penne per questa chiusura..Dio non voglia. lei se la sente di decidere una cosa che può produrre un effetto così?"...lui ascoltava, in fondo si trattava di sopportare per una mezz'ora una laica da nulla, non ho parlato con astio ma con grande dolore, era un giorno caldissimo e, quando sono uscita dal magnifico Eremo delle Celle di Cortona un improvviso scroscio di pioggia stava rinfrescando la terra e l'aria. Lui mi ha detto: "Aspetta che finisca, sei senza ombrello." Gli ho risposto: "Mi piace la pioggia..." Non ce la facevo più a stare lì in quella bellezza senza vita, sono uscita a braccia aperte, quasi danzando in quella raffica di gocce che contro il sole all'orizzonte parevano fili d'oro. Avevo bisogno di vita, quell'acqua che mi bagnava tutta era vita, e mentre salivo fino alla macchina pensavo a fra Elia, a Francesco lì, in quel luogo, a quel "calore" che aveva fatto "scalzare" tanti giovani di belle speranze (come diceva Dante) pensavo a quanto erano fratelli quei primi e a come, dopo poco, tutto era divenuto un ordine ingessato, bloccato, chiuso...per poi essere riformato dai Capuccini nel tentativo di tornare alle origini...e ricaderci pure loro. I frati spesso mi dicono: "Difficile, quasi impossibile seguire Francesco!" uno mi disse un giorno: "Lui era un purosangue, noi siamo dei brocchi." E pensare che non è così...basta fare andare il cuore, il cervello del cuore, visto che la scienza c'è pure arrivata a scoprire che ci sono vari cervelli nel corpo umano e che uno di questi è quello del cuore...nessuno vuole tornare a vivere come nel medioevo, non è quello e, onestamente, l'abito è solo folcloristico visto che non è neppure come quello che vestiva Francesco che si vestiva come i poveri di allora, è dare la precedenza alla logica del cuore, all'ascolto del cuore...tutto qui! Povero Elia, povero Francesco...poveri vecchi frati soli e disperati che alla fine della loro vita si domanderanno: "Ma chi me lo ha fatto fare?" Mi fanno tenerezza, credo che dovrebbero finire la loro vita con dignità, nel pieno delle loro funzioni magari passando ad uno più giovane il loro sapere, i loro ricordi e non vedendosi spostati, "per obbedienza" un'obbedienza che sa più di interessi e logiche che sono tutto fuorchè fraterne, sapendo che quello che hanno costruito giorno per giorno sarà chiuso...Per "il paradiso" ho fatto la mia piccola parte, ma la cosa non mi consola e, quando quella porta chiuderà sarà una perdita non solo per i pellegrini che lì trovano accoglienza, non solo un letto e un pasto (cosa che i Provinciali tutti non capiscono, non capiscono la differenza che c'è fra il mero dormire e mangiare e l'accoglienza che è ben altra cosa!), questa è una perdita per l'Ordine...se solo lo capissero!

giovedì 19 luglio 2012

che belle che sono!









strana combinazione questa...pare che le mamme pellegrine...e i papà pellegrini, riescano a fare solo capolavori...guardate come è bella Giada e come è sempre bellissima la sua mamma! Anche se è chiarissimo che il papà è Claudio (non che nessuno ne avesse mai potuto dubitare) ma Giada assomiglia decisamente a Claudio, come sono felice per loro! Mi immagino il sorriso di Claudio a tutta faccia e quello di Alessandra lo si vede nella foto, decisamente un sorriso da mamma! E così la lista dei figli pellegrini si allunga...e sono tutte femmine...sarà ma mi hanno appena regalato un libro che non vedo l'ora di iniziare a leggere ma, prima, devo terminare gli altri se no faccio un mischione immane, si chiama: "Donne e pellegrine dall'antichità al medioevo" di Francesca Allegri per Jacca Book...se ne parlava ieri con un amico pellegrino, nel medioevo il 30% dei pellegrini erano donne! Mi sa che si stia preparando una nuova generazione!

mercoledì 18 luglio 2012

Benigni a Firenze

avrei dovuto andare a sentire l'XI canto del Paradiso recitato e commentato da Benigni venerdì prossimo a Firenze, ma cristiana, la cara amica pellegrina, venerdì non può per cui andremo a sentirci il XV canto il 24...sarà bellissimo anche questo anche se co tenevo a sentire quello che benigni avrebbe detto del canto di San Francesco, amen, me lo ascolterò in youtube quando lo metteranno. cercando se era già stato messo ho trovato invece questo pezzettino sullo Spirito Santo, sulla Ruah...troppo bello!

E' successooooo!



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...e mentre accadeva mi è venuto in mente quando, per la prima volta, quando suonavo il flauto traverso, è uscita una nota vibrata invece che sorda. C'ero stata tanto dietro e non capivo come fosse così naturale per il mio maestro produrla. Lui mi diceva: "Non ti preoccupare, accadrà." E accadde e non smise più di accadere! Così, sta mattina, sono partita armata delle mie bacchette super leggere che il carissimo Mauro, "il gigante buono" del cammino meditativo mi ha voluto regalare spedendomele dalle sue montagne con impigliata dentro un pò di aria montana! Lui va come una scheggia e ora capisco perchè...fa la camminata nordica. Dicevo, sta mattina sono entrata nel passo ed è divenuto naturale, potevo pure grattarmi il naso senza che l'altra bacchetta perdesse il ritmo e così, ora, mi sto concentrando sull'apri e chiudi della mano mentre le gambe...vanno! Che bello! E' tutto così armonico e naturale, ma per noi umani, che tanto abbiamo perso della naturalità, ci vuole allenamento per...essere naturali! E' un pò come quando si impara a nuotare e, un bel giorno, il corpo si allunga leggero, la testa va a ritmo con le braccia e viene ...naturale! Ieri ho fatto il bozzetto della credenziale per il "Cammino di Maria Maddalena...il cammino dell'Amore" volevo siglarle co 1A, 1M che sta per 1Angela, 1Mirella, ma Mirella ha detto di no: "Meglio 1, 2 perchè poi ci sarà 3 e 4, 5, 6" Che strano tutti sono convinti che scriverò una guida...tutti fuor che me, boh vedremo! vado a fare una doccia ciaoooo!

martedì 17 luglio 2012

la sequenza di Fibonacci

se ne parlava l'altro giorno...io amo le spirali da sempre, è la forma più perfetta che ci sia, è in movimento, porta fuori e porta dentro, è infinita...così oggi ho trovato questo youtube fatto benissimo, buon divertimento...perchè per me E' un divertimento...a scuola amavo tanto la geometria che diveniva totalmente repulsiva per me quando diveniva solo numeri, troppo astratti...sono visuale e mi incanto davanti ad immagini come queste...

...incontrasi e dirsi addio!









































































così accade sui Cammini, si parte da soli, si incontrano compagni di cammino, si condivide tutto per brevi eterni giorni e poi ci si deve dire addio ed è difficile. Ieri sera padre Matteo , il benedettino dalla risata tuonante e dalla simpatia immediata, è venuto a cena qui da me per stare ancora un poco con Manuela e il piccolo dolce Leo. Bella serata insieme finita a grandi risate perchè alle 10,30 l'ho riportato al monastero di San Pietro dive lui è ospite e, sulla salita per entrare in città, in una Assisi assolutamente deserta, ci hanno fermato i vigili perchè non sono autorizzata ad entrare in città con la macchina...volevano farmi la multa e così mi sono sperticata in storie del tipo: "Sto accompagnando padre Matteo da Amburgo all'Abazia di San Pietro..." e visto che non funzionava ho aggiunto: "Non riesce a cammianre ha male ad una gamba..." Il vigile più anziano ci ha fatto cenno di metterci di lato dicendo all'altro: "Se il padre dichiara che ha male a una gamba..." Ho sussurrato a Matteo: "Dì che hai male..." e, alla domanda fatidica: "Padre ha male ha una gamba?" Lui con fare decisamente perentorio e solenne ha detto: "Sì" e ci hanno lasciato andare!! Spero non abbiano sentito la risata tipo tuono che si è fatta il benedettino e che è durata fino alla porta del monastero! Io ridevo quanto lui e nei singulti gli ho detto: "Sono riuscita a far dire una balla ad un monaco tedesco!" Lui, poi, è sceso dalla macchina zoppiccando...giusto in caso ci avessero seguiti! Sta mattina siamo andati a prenderlo, sapevamo che il distacco per lui era particolarmente doloroso e, allora, ho combinato di portarlo su alle Carceri dove ci siamo ritrovati tutti per le Lodi e la Messa da lui concelebrata...il tutto molto dolce per tutti. Poi abbiamo visitato l'eremo in lungo e in largo...nessuno voleva partire e, quindi, siamo andati assieme ai partenti fino all'inizio del sentiero...lì tutti piangevano. Ho riaccompagnato padre Matteo al monastero guidando adagio, mi ha raccontato di quando era studente a Roma negli anni del Concilio, studente del grande Cardinal Martini con cui si è laureato: "Anni bellissimi, alla Gregoriana eravamo di 50 nazioni diverse e poi un anno a Gerusalemme...Martini doveva diventare Papa..." L' ho lasciato alla porta San Pietro, era triste, mi ha detto nel suo ottimo italiano dal forte accento tedesco: "Adesso vado a bere vino...per dimenticare, sono triste..." Caro padre Matteo! Un nonno per Leo in questi brevi giorni di cammino che, come ha detto lui pellegrino solitario di tanti cammini, ha fatto Santiago nel 1986! "senza questo gruppetto non sarebbe stato lo stesso, ci sono riuscito grazie a loro...per festeggiare i miei 50 anni di professione." ...Ci rivedremo, magari ad Amburgo perchè, per Dio-incidenza, è amico di una pellegrina a me carissima...Amburgo è grandissima e che lui sia suo amico è proprio una grande Dio-incidenza! Che belle persone si conoscono sui cammini!

lunedì 16 luglio 2012

E' nata GIADA pellegrina!



Un messaggino e una piccola telefonata di risposta quando mamma Alessandra e papà Claudio sono ancora in sala parto! La piccola figlia di pellegrini doc ha poco fa inziato il suo Cammino sulla Terra! Il papà mi ha detto che è bellissima...come la mamma, ha aggiunto! Sono belli tutti e due per cui...pesa poco meno di 3 kg. sta benissimo, stanno tutti benissimo! Appena riceverò la foto la piccolina farà il suo ingresso anche nel web.


AUGURI, AUGURI, AUGURI e che il tuo Cammino sia pieno di luce piccola pietra preziosa!

le giornate dei...morsetti

























non c'è due senza tre...si dice, così ieri, uscendo dalle Carceri dove ero stata a Messa ho controllato le gomme..niente buchi, mi metto al volante e...la macchina è del tutto morta...provo a scendere in...caduta libera e mettere in moto...ma niente...chiamo su per soccorsi e arriva fra Valerio e, con i miei morsetti che tengo sempre in macchina, la Somarella riparte al primo colpo. Arrivo ad Assisi dove ho appuntamento con la cara Federica, suo fratello, sua moglie e la piccola Olivia...spengo la macchina, riprovo...morta! Ma è possibile!!! Se vado sul monte per fare una passeggiata nulla accade, se ci vado a Messa...qualcuno o qualcosa se la prende con la Somarella. Difficile non pensare alla storia dei Fioretti che pare sia proprio accaduta lì! Sono scesa dal monte ripetendo: "Apri la bocca che ti cago in bocca" e facendo i gesti osceni che pare Teresa d'Avila facesse contro il diavolo...così, sia ieri che oggi, se sono voluta partire ho dovuto trovare qualcuno che mi...immorsettasse la batteria, 5 volte in tutto, fino a quando, finalmente, sono riuscita ad andare dal mio caro meccanico Andrea temendo in qualche danno grave, ma Andrea ha dato una "grattatina" all'innesto dei cavi sulla batteria e ora, la Somarella, parte che è un piacere! Mah, resta il mistero delle Carceri (sotto ricopio la storia che è tanto carina e che è il mio cavallo di battaglia con i bambini che porto in giro per Assisi, a tutti, grandi e piccoli, piace questo esorcismo divertenete di Francesco...che pare essere in realtà molto pootente e di cui parla anche Chiara Frugoni nel suo ultimo libro molto bello che sto leggendo...poi vi dirtò) In tutto questo, ieri è stato bello incontrare questi amici romani e poi portare a casa mia mamma Manuela e il suo simpaticissimo ragazzino Leo che stanno facendo il Cammino e che, lungo la strada, hanno incontrato uno strepitoso benedettino tedesco, padre Matteo, e altri due cari pellegrini che vedete nelle foto...ci rivedremo più tardi, veramente un gruppetto speciale!


Ecco a voi la storia dei Fioretti:

CAPITOLO VENTINOVESIMO
Come il demonio in forma di Crocifisso apparve più volte a frate Ruffino, dicendogli che perdea il bene che facea, però ch'egli non era degli eletti di vita eterna. Di che santo Francesco per rivelazione di Dio il seppe, e fece riconoscere a frate Ruffino il suo errore e ch'egli avea creduto. Frate Ruffino, uno de' più nobili uomini d'Ascesi, compagno di santo Francesco, uomo di grande santità, fu uno tempo fortissimamente combattuto e tentato nell'anima dallo demonio della predestinazione, di che egli stava tutto malinconioso e tristo; imperò che l'demonio gli metteva pure in cuore ch'egli era dannato, e non era delli predestinati a vita eterna, e che sì perdeva ciò ch'egli faceva nell'Ordine. E durando questa tentazione più e più dì ed egli per vergogna non rivelandolo a santo Francesco, nientedimeno egli non lasciava l'orazioni e le astinenze usate; di che il nimico gli cominciò aggiugnere tristizia sopra tristizia; oltra alla battaglia dentro, di fuori combattendolo anche con false apparizioni Onde una volta gli apparve in forma di Crocifisso e dissegli: "O frate Ruffino, perché t'affliggi in penitenza e in orazione, con ciò sia cosa che tu non sia delli predestinati a vita eterna? E credimi, che io so ciò io ho eletto e predestinato, e non credere al figliuolo di Pietro Bernardoni, s'egli ti dicesse il contrario, e anche non lo domandare di cotesta materia, però che né egli né altri il sa, se non io che sono figliuolo di Dio; e però credimi per certo che tu se' del numero delli dannati; e 'l figliuolo di Pietro Bernardoni, tuo padre, e anche il padre suo sono dannati, e chiunque il seguita è ingannato". E dette queste parole, frate Ruffino comincia a essere sì ottenebrato dal principe delle tenebre, che già perdeva ogni fede e amore ch'egli avea avuto a santo Francesco, e non si curava di dirgliene nulla. Ma quello ch'al padre santo non disse frate Ruffino, rivelò lo Spirito Santo. Onde veggendo in ispirito santo Francesco tanto pericolo del detto frate, mandò frate Masseo per lui, al quale frate Ruffino rispuose rimbrottando: "Che ho io a fare con frate Francesco?". E allora frate Masseo tutto ripieno di sapienza divina, conoscendo la fallanza del dimonio, disse: "O frate Ruffino, non sai tu che frate Francesco è come uno agnolo di Dio, il quale ha illuminate tante anime nel mondo e dal quale noi abbiamo avuto la grazia di Dio? Ond'io voglio ch'a ogni partito tu venga con meco a lui, imperò ch'io ti veggio chiaramente esser ingannato dal dimonio". E detto questo, frate Ruffino si mosse e andò a santo Francesco. E veggendolo dalla lunga santo Francesco venire, cominciò a gridare: "O frate Ruffino cattivello, a cui hai tu creduto?". E giugnendo a lui frate Ruffino, egli sì gli disse per ordine tutta la tentazione ch'egli avea avuta dal demonio dentro e di fuori, e mostrandogli chiaramente che colui che gli era apparito era il demonio e non Cristo, e che per nessuno modo ei dovea acconsentire alle suggestioni: "ma quando il demonio ti dicesse più: Tu se' dannato, si gli rispondi: Apri la bocca; mo' vi ti caco. E questo ti sia segnale, ch'egli è il demonio e non Cristo, ché dato tu gli arai tale risposta, immantanente fuggirà. Anche a questo cotale dovevi tu ancora conoscere ch'egli era il demonio, imperò che t'indurò il cuore a ogni bene; la qual cosa è proprio suo ufficio: ma Cristo benedetto non indura mai il cuore dell'uomo fedele, anzi l'ammorbida secondo che dice per la bocca del profeta: lo vi torrò il cuore di pietra e darovvi il cuore di carne". Allora frate Ruffino, veggendo che frate Francesco gli diceva per ordine tutt'l modo della sua tentazione, compunto per le sue parole, cominciò a lagrimare fortissimamente e adorare santo Francesco e umilemente riconoscere la colpa sua in avergli celato la sua tentazione. E così rimase tutto consolato e confortato per gli ammonimenti del padre santo e tutto mutato in meglio. Poi finalmente gli disse santo Francesco: "Va' figliuolo, e confessati e non lasciare lo studio della orazione usata, e sappi per certo che questa tentazione ti sarà grande utilità e consolazione, e in breve il proverai". Tornasi frate Ruffino alla cella sua nella selva, e standosi con molte lagrime in orazione, eccoti venire il nemico in persona di Cristo, secondo l'apparenza di fuori, e dicegli: "O frate Ruffino, non t'ho io detto che tu non gli creda al figliuolo di Pietro Bernardoni, e che tu non ti affatichi in lagrime e in orazioni, però che tu se' dannato? Che ti giova affligerti mentre tu se' vivo, e poi quando tu morrai sarai dannato?". E subitamente frate Ruffino risponde: "Apri la bocca; mo' vi ti caco". Di che il demonio isdegnato, immantanente si partì con tanta tempesta e commozione di pietre di monte Subasio ch'era in alto, che per grande spazio bastò il rovinio delle pietre che caddono giuso; ed era sì grande il percuotere che faceano insieme nel rotolare, che sfavillavano fuoco orribile per la valle; e al romore terribile ch'elle faceano, santo Francesco con li compagni con grande ammirazione uscirono fuori del luogo a vedere che novità fosse quella; e ancora vi si vede quella ruina grandissima di pietre. Allora frate Ruffino manifestamente s'avvide che colui era stato il demonio, il quale l'avea ingannato. E tornato a santo Francesco anche da capo, si gitta in terra e riconosce la colpa sua. Santo Francesco il riconforta con dolci parole e mandanelo tutto consolato alla cella Nella quale standos'egli in orazione divotissimamente, Cristo benedetto gli apparve, e tutta l'anima sua gli riscaldò del divino amore, e disse: "Bene facesti, figliuolo che credesti a frate Francesco, però che colui che ti aveva contristato era il demonio. ma io sono Cristo tuo maestro, e per rendertene ben certo io ti do questo segnale, che mentre che tu viverai, non sentirai mai tristizia veruna né malinconia". E detto questo, si partì Cristo, lasciandolo con tanta allegrezza e dolcezza di spirito ed allevazione di mente, che 'l di e la notte era assorto e ratto in Dio E d'allora innanzi fu sì confermato in grazia e in sicurtà della sua salute, che tutto diventò mutato in altro uomo, e sarebbesi stato il dì e la notte in orazione a contemplare le cose divine s'altri l'avesse lasciato stare. Onde dicea santo Francesco di lui, che frate Ruffino era in questa vita canonizzato da Cristo, e che, fuori che dinanzi da lui, egli non dubiterebbe di dire santo Ruffino, benché fusse ancora vivo in terra. A laude di Gesù Cristo e del poverello Francesco. Amen.

sabato 14 luglio 2012

...il fare accadere le cose...

oggi sono uscita di casa sentendomi: bella, giovane e ricca...camminavo con la consapevolezza di esserlo, non di desiderarlo, di esserlo per davvero! Ora, non credo che le mie gambe si assotiglieranno e allungheranno di colpo, ma io mi muovevo così, come se fossero lunghe e sottili. E, credetemi, gli sguardi di chi incrociavo erano diversi dal solito! Sono oggettivamente senza soldi o molto pochi, ma spendo come se fossi ricca perchè...sono ricca e lo sarò...lo sono già. L'ostello accadrà perchè già è, l'ho creato nei minimi dettagli, so come ci muoveremo dentro di esso, vedo i pellegrini, la festa di innaugurazione, la cappelluccia con il pavimento di legno chiaro a doghe lunghe, vuota e aperta a tutto, sento la musica dei concerti che lì faremo nel grande prato. L'ho creato io e non può che accadere...è questa la fede che fa muovere le montagne...non una fede in qualche cosa di esterno, non si parla nel Vangelo neppure di una fede in Dio...non è Dio che muove le montagne, siamo noi! Si parla di una persona che per fede muove le montagne...viene tutto dall'interno di noi stessi, dobbiamo credere di potere, e agire come se la cosa sia già accaduta, non fosse, sia. L'effetto viene prima della causa...lo dice la fisica quantistica....e l'hanno detto prima che lo scoprisse la scienza tutti i grandi maestri. Credo che sia un allenamento che uno si deve imporre...un pò quello che Angelo Bona dice quando parla di sostituire la malattia con la benattia. Se so, se credo, di essere sana, lo sono! Se è vero che la realtà non esiste ma è solo la nostra percezione della realtà quello che noi chiamiamo realtà...deve proprio essere così, io, voi, tutti creiamo la nostra realtà!! Buona giornata creativa!

venerdì 13 luglio 2012

da Albano e Romina a Dante Alighieri!




strano vero il titolo di questo post?! Beh è la storia di Cristina la dolcissima ragazza russa che ho appena accompagnato alla stazione dopo che è stata qualche giorno a casa mia. Cristina è giovanissima e molto bella, 24 anni, altissima e sottile come una silfide, grande amica della pellegrina Tatiana e alieva della mitica profesoressa Marina, tutte di San Pietroburgo. La sua mamma, una psicologa molto bella e innamoratissima di suo marito che haimè è morto quando Cristina aveva 3 anni, le cantava le canzoni di Albano e Romina quando lei era ancora nella pancia e poi le usava come ninna nanne...cosa ciò ha prodotto? Beh Cristina già a 6 anni andava, l'aveva chiesto lei, in una scuola dove si studiava l'italiano e la cosa è andata così avanti che si è laureata in italiano con una tesi sulla "mistica nella Divina Comedia" e ora sta per afforntare un dottorato di ricerca su "la visione in Dante"...insomma a 24 anni è un pozzo di scienza condito da una grande semplicità, cortesia e umiltà...Per cui, mamme incinta, cantate, cantate non so: canti arabi se volete che vostro figlio diventi uno studioso della cultura araba o canti cinesi se volete che diventi un esperto di confucianesimo... Cristina è la prova vivente che il bimbo nella pancia sente tutto...specialmente l'amore! Ah...anche lei canta le canzoni di Albano e Romina...l'italiano dotto e medievale non ha annullato quello popolare...ciao cara amica giovanissima e che la vita ti sorrida sempre come tu sorridi a tutti!

giovedì 12 luglio 2012

Piove!!!

Madre Terra ed io commose ringraziamo! Dopo più di un mese senza una goccia, piove...e temo solo che non duri. Scrivo tutta fradica, sono andata fuori a godermela tutta e mi sentivo come si debbono sentire le mie assetate piantine.
Piena di gratitudine ringrazio per questa benedizione dal cielo!!
ps è durata 5 minuti...beh potevi fare di meglio! Ma l'aria è un pochino, giusto un pochino, meno calda!

Chiara la dimenticata...



la prima "dimenticata" e messa in un canto fu Maddalena...poi si è continuato fino ad ora e anche quello che dice il frate in questo youtube sovrapponendo la figura di Chiara a quella di Maria come quella di Francesco a Cristo che è stato, ed è, solo un modo elegante per "segare" di nuovo una figura luminosa di donna e di santa che diviene così irragiungibile e, di certo, non imitabile...messa su gli altari dimenticando la forza, la resistenza, l'intelligenza, la novità di una donna medievale che avrebbe fatto molto di più se il suo tempo glielo avesse permesso e che, comunque, segna un punto di rottura che...si preferisce dimenticare.
Qui ad Assisi non accade nulla per gli 800 anni dal suo abbandono della casa paterna, pensate che c'è un gruppo di pellegrini francesi che si stanno facendo i 1600 km. dello Chemin de Assis per essere qui l'11 Agosto dove...nulla accadrà se non la Messa solenne dove nessuna donna parlerà ma ci sarà profusione di incenso e di vescovi e cardinali. Qui l'opportunità è, come al solito, perduta. Si potevano fare conferenze, convegni, incontri...per fare luce su questa Luce del mondo, fior di studiosi avrebbero potuto aprire ai non studiosi questo scrigno ma...niente, solo la bellissima icona che di solito non si vede dato che è appesa nel transetto di Santa Chiara senza luce che la illumini e che si può avvicinare solo chiedendo il permesso alla suora che sta al banchetto, c'è un cordone che sbarra il passo, e che ti guarda meravigliata per questa richiesta, Qui alla mostra la bella tavola è circondata da orrendi dipinti fatti ora che potete "ammirare" anche in questo youtube...e a me arrivano emails come quello che riporto qui sotto...
E' così, così è Assisi, che "cavalca" solo il trito e ritrito perchè fa comodo, non richiede alcun sforzo. Un giorno chiesi ad un frate perchè si continuasse a vendere: "Fratello sole , Sorella luna" che, a parte le musiche, è un film demenziale e la risposta fu: "E' quello che la gente vuole..." che sta come: il Grande Fratello è quello che la gente vuole...ritenendo che la gente sia un popolo becero e ignorante che si deve mantenere nell'ignoranza senza prendersi la responsabilità -e questo è grave per coloro che dovrebbero dissiparla - di far luce, di far cultura, di dare informazioni che allarghino la mente e il cuore di chi arriva ad Assisi a...cuore aperto.
Chiara e Francesco due statuette, due santini melensi, questo tutti vendono dai frati in giù, è comodo, non disturba nessuno e loro...invece, disturbavano e come! Guai a ricordarlo! Si finisce segati come questi illustri predecessori...mah!

Ciao Angela. A proposito della ricorrenza per gli 800 anni della consacrazione di santa Chiara, tu sai se ad Assisi o dintorni ci sono iniziative interessanti intorno all'11 agosto? Mi riferisco ad iniziative "al di fuori" delle celebrazioni ufficiali; forse mi sbaglio, ma queste mi sanno molto di commerciale/pubblicitario e poco di sostanzioso.. Ciao, grazie! Paolo

mia risposta:
caro Paolo, haimé non ti sbagli qui non accade nulla per santa Chiara...neanche di commerciale, si sono limitati a mettere uno striscione sulla facciata di Santa Maria degli Angeli e, questo è bello, portare in una sala del museo di Santa Maria l'icona di Chiara che normalmente nessuno vede perchè sta nel transetto di Santa Chiara con nemmeno un faretto che l'illumini! Tutto qui! La cosa mi fa molto arrabbiare e ne sto parlando da un anno ma...questa è Assisi e, Chiara, che lo si ammetta o no, è "santa di serie B" ciao un abbraccio Angela




mercoledì 11 luglio 2012

senza commenti....

la foto è di Oreste, volontario che si fa tanti chilometri e spende di suo per andare a segnare il cammino "Con le ali ai piedi" così come ha fatto Gabriele e i suoi amici...volontari, rari e seri che credono al Cammino, ai Cammini e che servono così i pellegrini anche quelli ingrati...questo per premettere quello che segue, un messaggio di una pellegrina e la mia risposta...mentre ascolto alla TV che Berlusconi si ricandida e mi viene il vomito a pensare che qualcuno lo voglia votare...ma la logica è la stessa...uno sopra di noi...senza prendersi responsabilità! Alla pellegrina e a tutti voi che leggete tengo a precisare che c'è pure chi cancella i segnali che con tanto amore e sacrificio i volontari, rari, e me dipingiamo... in Italia no?!
E, mi raccomando, nessuna gratitudine...compresa quella per le telefonate per guidare lei e il suo compagno che non leggevano la guida e che non tenevano aperti gli occhi...poi, passati loro, manco una telefonata per dire come, dove è stato chiuso un ponte, loro sono passati a beneficio di chi viene dopo ...il mondo è quello degli egoisti no?! E allora, cari pellegrini, quando troverete qualcun'altro che si dedica a voi quanto faccio io, chiamatemi, vorrei conoscerlo...c'è pure chi si disidrata, mi chiama con voce da morente (era a 200 metri dalla strada asfaltata e da una casa) , lo trovo andando su e giù per le colline...la forestale sarebbe partita per recuperarlo quando lui era già piacevolmente sotto la mia doccia! (avevo chiamato per lui il 118 e la forestale) Sta qui, dorme qui, mangia qui...riparte il giorno dopo...e nemmeno una telefonata dopo, un piccolo grazie sarebbe bastato! Allora cara T. quando tu farai per qualcun'altro quello che io faccio per tutti voi, chiamami sarà una piacevole sorpresa!


L'email di T.:
mi chiamo T e sono una pellegrina ho appena completato il cammino " di qui passò Francesco"
fino a Poggio Bustone. Sono arrivata ad Assisi abbastanza bene la segnaletica è abbastanza buona e dove non arriva si è supportati dalla segnaletica della francigena, a seguire è veramente un disastro mancano i cartelli i segnali non si leggono più e ci si perde facilmente complicando notevolmente il cammino. Frate Bernardino della Romita ha risegnato il percorso da Fogliano alla romita perchè i pellegrini si perdevano tutti. Il tratto da rieti a Poggio Bustone è ben segnato. Grazie per l'attenzione
una pellegrina.


la mia risposta:

e bene ha fatto Bernardino! Ha fatto semplicemente quello che deve fare lui e tutti gli altri sul cammino...non perchè è buono ma perchè è suo dovere e degli altri! Tutti quelli che ci credono e che ci guadagnano sopra, e tanto! Il cammino di Santiago è regolarmente segnato da chi ci vive sopra e da chi ha ostelli, bar, accoglienze di ogni tipo...io non ho mai garantito la segnaletica, ho scritto una guida, non ho nessun tipo di finanziamento e non credo che dipenda da me, se uno legge la guida non si perde, lo so di sicuro perchè c'è una quantità di pellegrini che non si è perso nemmeno una volta e me lo ha detto..."così è se vi pare" diceva Pirandello e pure io! E' anni che chiedo ai pellegrini di farsi carico del cammino, di adottare una tappa...ma siamo in Italia c'è sempre qualcuno a cui dare la colpa e nessuno si prende niente sulle proprie spalle e si chiede, si chiede e non si da nulla...che voglia di andarmene che ho!
ciao Angela
metto sul blog sia il tuo messaggio che la mia risposta...chissà che qualcuno capisca
!

La Credenziale numero 10.000!!

Quando spedii la Credenziale numero 1000 mi sembrò un grande raggiungimento e, nella busta, misi due righe e un piccolo Tau di regalo a questo pellegrino 1000 che poi arrivò all'ostello con il suo Tau al collo molto fiero di portarlo. Ieri le richieste arrivavano di continuo e, dalla mattina, mi domandavo chi sarebbe stato il "pellegrino 10.000" anche se molti di più fin ora sono stati i pellegrini perchè tanti non la richiedono ma poi so che si sono messi in cammino. Al tramonto mi ha telefonato un giovane frate, fra Franco, che conobbi quando era postulante a Monteluco proprio mentre stavo scrivendo la guida! Abbiamo fatto una bella chiacchierata e, dopo poco, mi ha mandato l'email di richiesta per la Credenziale, è lui il 10.000! Da mesi tengo da parte una toppa del cammino, quando esisterà l'ostello le farò rifare ma, per ora, sono finite, questa era in attesa di partire alla volta della casa di questo pellegrino e che sia un fraticello pellegrino di un'altra Provincia mi fa proprio piacere, ricordo bene la nostra chiacchierata nella cappelluccia di Santa Caterina d'Egitto e la vicinanza che si creò fra noi...e allora Buon Cammino pellegrino 10.000! A rivederci ad Assisi.

Il Cammino di San Benedetto a Tv 2000

...Oriano ha fatto, a tempi di record come sempre, questo youtube selezionando le parti del Cammino di questo servizio di Tv 2000. L'ha messo subito su www.pellegrinibelluno.it e poi su questo sito, un razzo! Ed ora io lo metto sul blog per coloro che aprono il blog e non il sito. E' proprio bellino e poi per me resta un bel ricordo di un bel week end con i miei cari amici Miriam e Simone e il "primo pellegrino di San Benedetto" Massimo. Grazie a tutti voi e un grazie speciale a questa simpatica troup che lo ha realizzato!

martedì 10 luglio 2012

il matrimonio continua!





























































































la cascina è proprio bella e la comunità che vive lì aveva preparato i tavoli benissimo. Su un lungo boufet tutto il cibo preparato da tutti gli invitati, un tripudio di fantasia culinaria! E po, per i carnivori, salsicce e braciole alla griglia. Un'orchestra suonava molto bene e poi, si è data il cambio con dei ragazzi che suonavano musica ocitana fatta a posta per ben ballar! Alla festa una quantità di bambini di tutte le età, i clowns e tanta allegria. Al posto delle bomboniere dei vasetti di piantine odorose e poi c'è pure stato il caffè alla etiope fatto da una ragazza...etiope che ha pure tostato i chicchi. Insomma un matrimonio simpatico e decisamente allegro! Nelle foto vedete pure il regalo di Miguel e Teresa, una ceramica fatta da delle Clarisse spagnole con l'incontro delle due coppie: Elena e Nicola, Teresa e Miguel ad Assisi all'ostello..."e nel cammino ci siamo incontrati" bello no?!

Gli sposi hanno dormito alla cascina per poi andarsi a riposare alle terme di Bormio e...ora, sono su un aereo che li porta in Brasile da degli amici in una missione, insomma sono degli "sposi pellegrini" veramente anche se non si sono sposati sul Cammino!

Noi, poi, siamo andati a trovare i mitici amici, pellegrini, hospitaleri Teresa e Eugenio (qui le Terese si sprecano) e con loro, a sorpresa, noi non lo sapevamo, sulla collina sopra Varese abbiamo festeggiato i loro 34 anni di matrimonio...(mannaggia non ho fatto foto a tavola) morale: la sola "scoppiata" ero io...ma ho "preso appunti" per il mio matrimonio nella prossima vita...E LO SPOSO? Lo reincontrerò...allora!

ps aiuto Oriano mi rigiri la foto?! Io non ci riesco