martedì 7 febbraio 2012

...per qualche giorno ho una mamma













Alida vive in cima a una collina sopra Perugia che è ancora parte della città ma che, per salirvi sopra, ha una strada che a me fa paura in condizioni normali di tempo, vi potete immaginare con lo strato di ghiaccio che questo continuo nevischiare a temperature rigidissime crea, come sia questa strada! Ieri mattina mi ha chiamato, lei lavora come cuoca al seminario qui ad Assisi (chissà se lì si rendono conto che razza di chef li serve, se c'è qualcuno che assapora la quantità d'amore e dedizione che mette in ogni piatto?!) Insomma, lei fa il turno della sera e finisce alle 22.00, e così mi ha chiesto se in questi giorni nevosi poteva dormire da me e, ovviamente, ho detto di sì. Ieri è tornata di notte e ci siamo messe a chiacchierare e a guardare la tv e...abbiamo fatto le 2, ora di dormire...la sua camera, quella dei pellegrini, era gelatina allora le offro di farle una borsa dell'acqua calda e...me ne vado a letto, sto per dormire quando la sento dire: "Si è aperta la borsaaaa, il letto è tutto bagnato...!" Mannaggia, l'avevo chiusa male e così, disfatto il letto, abbiamo trascinato il secondo materasso, quello del piano di sopra del letto a castello, nel corridoio dove c'è "Saint Stove", la stufina magica unica fonte di calore della casa...che, se non si decide a venire "l'uomo della legna" , rimarrà un bel mobile freddo molto presto...


Sta mattina Alida è uscita a fare la spesa, la sua macchina e comunque meglio della somarella, e abbiamo fatto un patto: "Io compero gli ingredienti e tu cucini"...che bello!!! La mia mamma cuoca mi ha fatto un'ottima zuppa di porri (continuava a lamentarsi di aver dimenticato di comperare la panna ma a me piaceva anche così e ho fatto il bis) e delle sfogliatine di pasta sfoglia, pera e semi di sesamo e poi una bella insalatina...che sciccheria! Ora me ne sto davanti al computer a tradurre, la pancia è felice e il corpo caldo (ho addosso: una maglietta da sci di lana, un maglione irlandese di quelli da pescatori grosso due dita, la vestaglia di pile spesso e i calzettoni da sci sotto a delle babbucce di pelo comperate nella putza ungherese...meglio che il gran caldo d'agosto io comunque sto meglio così!) , il libro che traduco è in un punto interessante e fuori nevischia mentre la "Stove" borbotta, non male vero?!

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