sabato 24 dicembre 2011

candele...e luce da gli amici

la mattina è iniziata con una bella telefonata di padre Ireneo, dell'amico Ireneo con cui sono in "perenne sintonia" e che mi fa: "Ma l' hai letto un libro su Chiara e Francesco della Chiara Frugoni...lei fruga proprio, e mi sa che ai frati non piaccia..." Caro Ireneo! Pure gli stessi libri leggiamo! Non so quante volte sia successo che abbiamo letto lo stesso libro nello stesso momento e che, la pensiamo uguale...lui che frate francescano lo è, con la F maiuscola!
Poi ho aperto l'email e ho trovato due messaggi di due amici che contenevano questa frase e questa storia...di nuovo in sintonia...bellissime Dio-incidenze della Vigilia di Natale! Le condivido con voi...buona Vigilia!







"Thousands of candles can be lighted from a single candle, and the life of the candle will not be shortened. Happiness never decreases by being shared." -Buddha
(migliaia di candele possono essere accese da una sola candela e la vita della candela non sarà per questo accorciata. La felicità non cala mai quando la si condivide. Buddha)


Il figlio piú saggio
Molto tempo fa c'era un uomo che aveva tre figli ai quali voleva molto bene. Non era nato ricco, ma con la sua saggezza e il duro lavoro era riuscito a risparmiare un bel po' di soldi e a comperare un fertile podere.
Divenuto vecchio cominciò a pensare a come dividere tra i suoi figli ciò che possedeva. Un giorno decise di fare una prova per capire quale dei tre figli fosse il più saggio.
Li chiamò al capezzale e diede a ciascuno cinque soldi e chiese loro di comperare qualcosa che riempisse la sua stanza che era vuota e spoglia. Ciascuno dei figli prese il denaro e uscì per esaudire i desideri del padre.
Il figlio più grande pensò che era un lavoro facile. Andò al mercato e comperò la prima cosa che gli capitò sotto gli occhi: un fascio di paglia.
Il secondo figlio pensò per qualche minuto, poi girò per tutte le bancarelle dei mercato e alla fine comperò delle bellissime piume.
Il figlio più piccolo rifletté a lungo sul problema e si chiedeva: «Che cosa c'è che costa solo cinque soldi e che può riempire una stanza?». Solo dopo aver pensato per un bel po' di tempo trovò quel che faceva al suo caso e il suo volto si illuminò.
Andò in un piccolo negozio e comperò con i suoi cinque soldi una candela e dei fiammiferi. Tornando a casa era felice e si domandava cosa avessero comperato i suoi due fratelli.
Il giorno seguente, i tre figli si presentarono al padre. Ognuno portò il suo regalo. Il più grande sparse la paglia sul pavimento, ma era così poca che fu appena sufficiente per coprire un angolo. Il secondo mostrò le sue piume, ma riempirono appena due angoli. Il padre era molto deluso dei suoi due figli maggiori.
Allora si rivolse al più piccolo: « E tu che cosa hai comprato? ».
Il ragazzo accese la candela con un fiammifero e la luce di quell'unica fiamma si diffuse per la stanza e la riempì.
Tutti sorrisero.
Il vecchio padre fu felice del regalo del figlio più piccolo. Gli diede tutti i suoi averi, perché aveva capito che quel ragazzo era abbastanza intelligente per farne buon uso ed avere cura dei suoi fratelli.

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