martedì 29 novembre 2011

nebbia...

con la mia memoria inesistente che mi faceva soffrire anche da bambina quando dovevo imparare le poesia a memoria, per una qualche ragione, l'unica poesia che nessuno mi chiese mai di imparare e che, invece, ricordavo era questa...
bella! Fuori dalla finestra un muro bianco che, forse, oggi pomeriggio si alzerà...da ragazza, nella fase suicidicale, sì lo so che non esiste questa parola ma come la si definisce la voglia di farsi fuori alimentata da "dotte letture" , da tutto ciò che di deprimente la letteratura ha prodotto, che ti prendeva negli anni della adolescenza? Dicevo, in quella fase me ne andavo in giro nella nebbia ravennate, che è pure gialla inquinamento, sentendomi avvolta e protetta, sentendomi nessuno, invisibile, chiusa nel cappotto con il bavero alzato a meditare sulla inutilità del tutto...la nebbia era lei stessa un suicidio delle forme che divenivano vaghe, impalpabili, parvenze irreali come io sentivo che la vita fosse...c'erano giorni che mi piaceva proprio la nebbia! Ora mi innumidisce le ossa invecchiate e, se anche a volte il pensiero dell'inutilità mi piglia ancora, sembra lontano il tempo in cui una me che non è più, quella che si faceva la piastra ai lunghi capelli per farli diventare diritti come quelli della Catherine Spack mentre, invece, erano ondulati e pure belli così a onde...ma non di moda e la nebbia vanificava qualsiasi piastra, poi, con i capelli inanellati girava per le strade vuote di periferia domandandosi quali fossero i sentimenti di chi era nelle macchine che lente passavano illuminando, vanamente, pochi centimetri di muro bianco giallastro. Oggi vorrei solo che la nebbia se ne andasse, che piovesse una volta tanto (la pioggia ha fatto immani disastri altrove ma qui sarà un mese che non piove una goccia), che sembrasse inverno, quello con la neve, quello che ti fa venire voglia di lucine di Natale...meglio che mi vesta, sono ancora in pigiama, e mi metta a tradurre....il muro bianco fuori dalla finestra invita a stare in casa e anche i gatti sono tutti appostati qui e là sui cuscini a dormire...loro non si fanno domande sul senso della vita...e chi dice che è una vita bestiale?!

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