lunedì 7 novembre 2011

i ricordi....e un'altra notte di lettura

questa è una bella foto mandatami da "Fiorino" della Rete dei Cammini, fatta durante la tappa verso Spello...sta notte, al solito, ho dormito a spizzichi e bocconi...dice che è questa stagione stramba...e così ho finito di leggere il bellissimo libro di mons. Bregantini che si conclude con una preghiera che trascrivo qui di don Giorgio Pratesi che tanto fece per i poveri e per la diocesi di Locri...è molto bella e credo che vada condivisa
...poi ho spento la luce e il pensiero dei "piccoli frutti" della cooperativa in Calabria distrutti dai diserbanti mi ha fatto venire in mente...la Perfetta Letizia e i "Piccoli futti" di tanti momenti, di tante feste vissute lì...si può distruggere in tanti modi, e l'incomprensione della Bellezza può essere letale come il diserbante...
così mi sono addormentata con questo pensiero e sono partiti sogni confusi in cui avevo lo zaino in spalla e andavo in vari luoghi, ero in un castello e poi in campagna e su una spiaggia, quella dell'infanzia e, in tutti, c'era gente che stava insieme "tipo pellegrini" ed io... li visitavo con un senso di esclusione. Poi nel "Bagno al Mare" dell'infanzia c'era un gruppo straniero che stava preparando una celebrazione, una festa, un qualche cosa di gioioso e io raccontavo ad un prete o pastore con la barba bianca dell'Ostello, anzi, a quel punto pareva che quel luogo fosse stato la "Perfetta Letizia"...sono uscita e poi ritornata e ho trovato una grande festa, avevano appeso tanti palloncini gialli c'erano luci e candele dappetutto e questo gruppo si apprestava ad una sorta di messa-cena molto gioiosa...il sogno è finito con me che dicevo o pensavo..."beh almeno qualcuno festeggia qui..."
Mi sono svegliata pensando che le ferite non sono rimarginate, lo sarebbero se l'ostello succedesse e, anche se so che un giorno succederà e attendo che qualche cosa si sblocchi, credetemi, questo anno senza per me è stato molto duro e l'essere ingrassata lo so che per me è un segnale di come questa durezza si manifesti in me...accadde anche al ritorno dall'India tantissimi anni fa quando mi ritrovai catapultata di nuovo in un mondo che non capivo più...
Questo libro appena finito di leggere è pieno di quell'entusiasmo che mi faceva fare cose all'Ostello anche quando ero schiantata dalla fatica...i ricordi si sono sovrapposti e l'inutilità del distruggere pure...vedrò monsignor Bregantini alla fine di questa settimana, il libro non dice come la cooperativa dei "Piccoli frutti" è andata avanti dopo...il diserbante, glielo chiederò....come sarebbe bello se lui fosse vescovo qui! Quanto si potrebbe fare insieme!...


DALLA PARTE GIUSTA
So, Signore, che in questo mondo non c’è un confine che separa i buoni dai cattivi, ma so anche che tra il bene e il male l’opposiozine è chiara e netta. Ti prego allora di farmi essere buon grano e non zizzania. Ti prego di farmi trovare sempre dalla parte giusta:

Fa’, Signore, che possa trovarmi sempre dalla parte del debole
e non da quella del potente;
dalla parte dell’oppresso e non da quella dell'oppressore;

dalla parte del povero Lazzaro e non da quella del ricco epulone;
dalla parte del semplice e non da quella dell'ipocrita;
dalla parte del samaritano e non da quella del sacerdote e del levita;
dalla parte dell'umile e non da quella dell'arrogante;
dalla parte del pubblicano e non da quella del fariseo;
dalla parte del disarmato e non da quella del violento;
dalla parte del perseguitato e non da quella del persecutore;
dalla parte di Abele e non da quella di Caino.

Aiutami, Signore, a trovarmi sempre
fra chi si sente bisognoso di imparare
e non fra coloro che credono di aver solo da insegnare;
fra coloro che vogliono solo fare la volontà del Padre Tuo
e non tra quelli che. dicono solo “Signore, Signore!";

fra chi è disponibile ad offrire un po’ del suo posto
e non fra coloro che vogliono occupare tutti i posti possibili;
fra chi è disposto a pagare di persona
e non fra chi vuole sempre far pagare gli altri;
fra coloro che sono capaci di correre qualche rischio
e non fra coloro che coprono con la prudenza la loro pusillanimità;

fra i figli che hanno lavorato nella vigna
e non fra i loro fratelli che vi sono andati solo a parole;
fra coloro che sono gelosi della loro libertà
e non fra i pronti a vendersi al migliore offerente;

fra chi è aperto all'uso di otri nuovi
e non fra chi vuole mettere negli otri vecchi anche il vino nuovo;
fra coloro che sanno accettare anche la sconfitta
e non fra chi è sempre pronto a saltare sul carro dei vincitori;
fra quelli che per l’uomo sono disposti a sacrificare il Sabato
e non tra quelli che per il Sabato sono disposti a sacrificare l’uomo!

Fa’ o Signore, che sia sempre impegnato a ricercare
la pace-giustizia e aiutami a superare la tentazione di ricercare
la pace-quiete per la conservazione dei miei privilegi.
Fa’ che sappia scegliere di stare accanto a te crocifisso
e a non mettermi dalla parte dei crocifissori. AMEN
(don Giorgio Pratesi: Roma 1920 – Locri 2000)

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