...l'ostello è pulito, silente e chiuso...e con gli ultimi singulti del computer vi racconto la storia vera di una pecorella salvata. Quattro anni fa quando a San Damiano era guardiano fra Massimo, il giardino interno era popolato di animaletti, a lui piacciono tanto, mancava una pecora e fu così che un giorno delle Palme gliene portai una...l'avevo "ordinata" quando era ancora un agnellino da latte, una delle tantissime pecorelle che finiscono in pentola a Pasqua. Ero andata a sceglierla da un pastore in un giorno di pioggia camminando nel fango fino a metà polpaccio. Erano tante, tutte belle ma lei era la più bella! Tutta bianca con l'occhio destro circondato da una macchia marrone che corrispondeva all'orecchia sinistra sempre marrone, assimetrica come piace a me che non amo le simmetrie. La prenotai, lei era salva! Passarono i giorni e arrivò la Domenica dele Palme, con un'amica andammo a prenderla, avevo preparato una sorta di guinzaglio con un fiocco e un mazzetto di fiori, avevo con me una letterina d'accompagnamento che conteneva la diffida a mettermi in padella perchè io ero parente stretta della pecorina che Francesco aveva regalato a fra Jacopa..., la pagai a peso di carne... e partii con lei nel bagagliaio. In macchina, con le zampine legate, lei taceva e capii il titolo del terribile film che in italiano si chiama: "Il silenzio degli innocenti" e che in inglese è "Il silenzio degli agnelli". Davanti a San Damiano mi scappò dal guinzaglio ed era da vedere la scena di me e della mia amica che le correvamo dietro! Fra Massimo aveva gli occhi che gli brillavano quando la vide, le fu fatto un recinto provvisorio ma, la notte seguente, uscì e tenne sveglio tutto il noviziato con i suoi belati....poverina si sentiva sola! Poi ebbe una casa tutta sua e crebbe, andava a spasso con fra Massimo, gli camminava di fianco come un cagnolino e, la primavera seguente, le venne dato marito e i suoi bellissimi figli furono fotografati e divennero i biglietti d'auguri pasquali di San Damiano....poi era troppo grossa, non la si poteva più tenere lì e...cambiò convento. Temevo che le avessero "fatto la festa" ma, l'altro giorno, fra Massimo mi ha detto che era andato a trovarla, sta benissimo, questo Natale a pure fatto "la pecora" in un Presepe vivente....piccola Jaqueline! E' ora un'attrice da Presepe, è una bella storia, starebbe bene nei Fioretti....è un Fioretto moderno e sono sempre più convinta che sia proprio una parente di quella pecorella del 1200 voi che ne dite?!
Ciao Angela. Grazie mille per questa magnifica storia che mi ha tanto commossa. Ultimamente mi commuovo spesso pensando all'Amato Francesco e al suo splendido Cammino che ho tanta voglia di ripercorrere e di scoprire! Non so dirti il perchè ma mi sento molto vicina a te e alla tua vita... forse un eco di un'altra vita, forse un barlume di somiglianza di una spinta interiore! Comunque sia il nostro incontro mi ha risvegliato qualcosa dentro e sogno spesso di poter essere lì ad aiutarti con l'ostello! Per ora il mio Cammino ha altre terre da baciare... e poi si vedrà, non si può mai sapere!
RispondiEliminaBUON ANNO CARA ANGELA.
CHE PACE, AMORE E LUCE GUIDINO SEMPRE IL TUO CAMMINO.
Grazie di tutto!
A presto
Giada