sabato 8 agosto 2009

le prime luci di un nuovo mattino e...don Gigi di Romena

...a costo di svegliarmi quando è ancora buio io ho bisogno di vivermi almeno la prima mezz'ora del giorno da sola...mi trascino giù dalle scale coi muscoli da vecchietta che non funzionano bene a quell'ora, mi tuffo nel caffelatte e mi fumo la prima sigaretta...così, in silenzio, ascoltando i primi rumori, guardando le piante che aspettano assetate che le annaffi, carezzando la gatta che si è già fatta una passeggiata e che mi accoglie arrampicandosi poi agilissima su gli ulivi in corse di ben venuto al nuovo mattino. Poi, se sto leggendo un libro che mi piace, ne leggo una paginetta e, a volte, quelle righe divengono il lightmotive del giorno....
Oggi è stata una pagina del "il domani avrà i tuoi occhi" di Don Gigi Verdi....il caro Gigi! L'altro giorno tornando dalla Verna abbiamo fatto una deviazione per la bellissima Romena, Gigi non c'era e mi dispiaceva specialmente per gli amici che erano con me e a cui avevo parlato tanto di lui poi, con la puntualità di quel giorno, è arrivato con la sua moto...stanco, stanco come solo può essere chi si spende tutto e lui lo fa...anche lui avrà chi gli dice: "Devi prenderti degli spazi per te, non ti devi consumare, sta attento alla salute..." Che sono tutti buoni e ovvi consigli che non hanno risposta perchè per chi si spende, gli "Spazi per sè" divengono sempre più piccoli...Il caro Gigi che chi si ferma alle apparenze, alle sue "parolacce", al sigaro all'angolo della bocca non capisce...ma poi chi se ne importa! Chi si fa delle categorie di come dovrebbe essere un prete, un contemplativo, un uomo dello Spirito, non ha capito niente della "Fantasia dello Spirito" che non ha categorie, nè leggi, nè regole, o meglio, le Leggi" sono oltre la superficie in una sintonia dei cuori che ama anche il ruvido sotto cui traspare la Bellezza.
Vi consiglio questo libro come tutti quelli pubblicati da Romena, sono belli, belli anche esteticamente perchè la loro bellezza non è estetismo è la Bellezza di cui parla Francesco, quell'attributo di Dio che Francesco nomina due volte nelle "Lodi a Dio Altissimo", il solo ripetuto.
Vi riporto qui una sua frase....con la voglia di trascrivere tutto il capitolo letto sta mattina seduta sul letto col sapore di caffè in bocca e la sigaretta che si consumava fra le dita.
Dal capitolo la LIBERTA'
"E' ipocrisia l'osservanza esteriore che non libera, non mette in discussione gli atteggiamenti profondi, non rende capaci di superare i pregiudizie fa sentire a "posto" perchè osservanti di ogni regola. La vera libertà entra nel cuore come una lama a doppio taglio, incide in profondità, disturba e fa scegliere, rende indipendenti dalla volontà degli altri e dalle proprie passioni, dagli eccessi della mente, del corpo e dell'anima.
Essere liberi richiede il coraggio di percorrere strade che nessuno ha percorso, di pensare idee che nessuno ha ancora pensato.
La libertà è uno spazio che chiama, che ci costringe a ridefinire la nostra finitezza, a tracciare nuovi confini."
e ancora:
"Viviamo chiusi nel cenacolo come chi ancora non ha visto Cristo risorto e non ha accolto lo Spirito. Viviamo di paure che piano piano ci fanno indifferenti e poi tiepidi fino a rendere la vita una serie di riti."

Il mattino è iniziato, risponderò a gli emails, farò la spesa, appronterò la cena, vivrò le ore calde in cui il cuore e la mente soccombono, poi accoglierò i pellegrini, ascolterò le loro storie, cucinerò per loro e la luna mi aspetterà sulla collina fuori casa per quell'ultima sigaretta gustata in silenzio, da sola, nel venticello che viene dal Subasio che accarezza le mie stanchezze...la gatta mi girerà attorno alle gambe, stanca anche lei, la trovatella bruttina che viene solo a mangiare miagolerà reclamando la pappa....e il giorno finirà magari con un'altra paginetta di un cuore che sento vicino.

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