Carissimi, ho trovato in internet questa immagine di San Michele...e, mi sembra molto giusta per quello che sto pensando in questi giorni terribili per il bellissimo Abruzzo. Quanti ricordi! I passi pellegrini di Marisa e miei di due anno fa, l'accoglienza calda e dignitosa degli abruzzesi, dei molisani...non ne parlo ora perchè tutti ne parlano per poi, fra qualche giorno, magari dimenticarsi di loro e non parlo volentieri della costruzione della guida...forse per scaramanzia, forse perchè vorrei che nascesse in sordina come quella di Francesco ma oggi, rispondendo ad un pellegrino abruzzese gli ho detto che, dopo la prima perplessità, il primo: "Con il terremoto dove passa il cammino l'idea salta" il secondo pensiero è stato: "No, a maggior ragione si deve passare di lì!"
Sarà un Cammino bellissimo, sono luoghi pieni di storia, dalla natura sempre varia e potente e dalla gente di montagna con il cuore caldo...credetemi ora parliamo dell'Abruzzo, ma spesso si dimentica che è una delle regioni più belle d'Italia in una Italia che è tutta bella e che noi distruggiamo per incuria invece di curarala come: "Il giardino delle 7 volte 70000 meraviglie" ed essere orgogliosi di questo ed invitare il mondo a vivere questa bellezza che ci è regalata e che molto spesso non meritiamo.
Per cui: I pellegrini, appena potrò mettermici, perchè se sono in "clausura" alla Perfetta Letizia non posso dedicarmi a questo progetto, dicevo, i pellegrini avranno una guida che solcherà quelle regioni....una goccia nell'oceano per dire: "La vita continua e noi siamo qui, nella vostra bella terra e non vi dimentichiamo"
Ciao a tutti, qui è primavera e tutto fiorisce!
PASQUA 2009
RispondiEliminaTRA LE CONTRADDIZIONI, SOFFERENZE, DISGRAZIE DI QUESTI GIORNI LASCIAMO CHE RISUONI ANCORA IL GRANDE MESSAGGIO DELLA PASQUA.
I nostri auguri più cordiali e schietti attraverso le parole del grande ed indimenticabile don Tonino Bello...
BUONA RISURREZIONE A TUTTI
Teresa-Eugenio
PASQUA, FESTA DEI MACIGNI ROTOLATI
Vorrei che potessimo liberarci dai macigni che ci opprimono, ogni giorno: Pasqua è la festa dei macigni rotolati.
La mattina di Pasqua le donne, giunte nell'orto, videro il macigno rimosso dal sepolcro.
Ognuno di noi ha il suo macigno. Una pietra enorme messa all'imboccatura dell'anima che non lascia filtrare l'ossigeno, che opprime in una morsa di gelo; che blocca ogni lama di luce, che impedisce la comunicazione con l'altro. E' il macigno della solitudine, della miseria, della malattia, dell'odio, della disperazione, del peccato.
Siamo tombe alienate.Ognuno con il suo sigillo di morte.
Pasqua allora, sia per tutti il rotolare del macigno, la fine degli incubi, l'inizio della luce, la primavera di rapporti nuovi e se ognuno di noi, uscito dal suo sepolcro, si adopererà per rimuovere il macigno del sepolcro accanto, si ripeterà finalmente il miracolo che contrassegnò la risurrezione di Cristo.
(Tonino Bello, da "Pietre di Scarto")
Grazie carissimo Eugenio, le parole di don Tonino sono, come sempre, perfette e non c'è nulla da aggiungere!
RispondiEliminaUn abbraccio