...eravamo a tavola, 2 pellegrini svizzeri, 2 tedeschi ed io quando è arrivata una telefonata da un convento: "Qui ci sono 4 pellegrini russi, noi non abbiamo posto puoi prenderli tu?"...mi sembra la storia della Notte Santa di Guido Gozzano che la mia mamma sapeva a memoria e che mi recitava a Natale...l'amavo moltissimo, mi piaceva quell'andare della Sacra Famiglia e tutti quei rifiuti delle varie locande...beh, l'ostellino è un poco come la capanna che li accolse...qui c'è posto, ieri c'era, ma c'è posto anche quando non c'è...
Pellegrini in macchina...con tutto su, disposti a dormire su un pavimento se non ci fossero stati letti...un lungo viaggio da Mosca e il loro prete stanco di guidare...
La Russia! Da ragazzina mi sono bevuta una gran fetta della loro letteratura e, tanti anni fa, sono arrivata a Mosca con la transiberiana e giravo sotto la neve alla ricerca dei dipinti di Andrej Rubliov...ho sempre sentito una grande vicinanza con quel popolo che ha un cuore caldo...forse sono tanto diversi dagli italiani ma ha nno un cuore caldo e, sta mattina, nel libro dei pellegrini c'era una frase bellissima che una pellegrina è riuscita a leggermi....un letto, un fornello per scaldare le loro cose, sorrisi ed abbracci...una capanna per la notte...un luogo dove arrivare ed essere accolti...niente di più e niente di meno.
Buona giornata a tutti!
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