giovedì 26 febbraio 2009
La "lettera ai Corinzi"...dei pellegrini
carissimi, la cara amica e pellegrina Giovanna mi ha appena mandato questa bellissima...preghiera, rifelssione, poesia...tante volte mi sono trovata a riflettere su quello che dice anche perchè i pellegrini rischiano di diventare macina chilometri e Santuari ma poi, magari, nella vita di tutti giorni essere quelli di sempre....è il nostro rischio
ciaooo qui c'è un sole freddo ma con il profumo della primavera
Anche se avessi fatto tutti i cammini, scalato montagne e valli, da Oriente ad Occidente, se non ho scoperto la libertà d'essere me stesso, non son giunto in nessun posto.
Anche se avessi condiviso tutti i miei beni con gente d'altra lingua e cultura, fatto amicizia con pellegrini di mille sentieri, o in albergo con santi e principi, se domani non sono capace di perdonare il mio vicino, non son giunto in nessun posto.
Anche se avessi portato il mio zaino dal principio alla fine, aspettando ogni pellegrino bisognoso di coraggio, o dato il mio letto a chi è giunto dopoe regalato la mia bottiglietta d'acqua in cambio di nulla,se tornando a casa mia e al mio lavoronon sono capace di creare fraternità e dare gioia, pace e unità, non son giunto in nessun posto.
Anche se avessi avuto cibo e acqua ogni giorno e usato tetto e doccia tutte le notti, o fossi stato soccorso sempre per le mie ferite, se non ho scoperto in tutto questo l'amore di Dio,non son giunto in nessun posto.
Anche se avessi visitato tutti i monumenti e contemplato i più bei tramonti; anche se avessi imparato un saluto in ogni lingua, o assaggiata l'acqua limpida di tutte le fonti, se non ho scoperto chi è l'autore di tanta gratuita bellezza e di tanta pace,non son giunto in nessun posto.
Se da oggi non continuo a camminare per i tuoi sentieri,cercando e vivendo ciò che ho imparato;se da oggi non vedo in ogni persona, amico o nemico,un compagno di viaggio; se da oggi non riconosco Dio, il Dio di Gesù di Nazaret, come unico Dio della mia vita, non son giunto in nessun posto.
Fray DinoLa Faba (león)
Parole sante .... come dicevano i nostri vecchi!
RispondiEliminaCerto è più faticoso questo aspetto quotidiano che non il cammino stesso, ma se non tentassimo di realizzarlo allora avremmo sicuramente sprecato una grande occasione di crescita che l'esperienza del cammino generosamente ci regala.
Oriano