lunedì 11 agosto 2008

ACCOGLIERE ED ESSERE ACCOLTI

...è molto vero che solo chi è stato accolto può accogliere e chi è accolto deve capire cosa vuole dire accogliere...

Nella guida ho chiesto che si telefoni di volta in volta nei vari luoghi che si sono offerti di accogliere i pellegrini dicendo che si sta arrivando e ho precisato che questo cammino non è come Santiago che ha, da quando ha ripreso come cammino, 30 anni di storia e che ha anche alle spalle una organizazione statale potente.
Ma ora è agosto...ora pare che tutto sia permesso...ora è tutto preteso e non lo dico per me che ...aggiungo decine di posti a tavola....lo dico per tutte quelle situazioni delicate, nuove che imparano ora, pian piano, che cosa sia un cammino.

E' QUESTIONE DI RISPETTO PER CHI OSPITA, E ANCHE PER ME CHE SONO ANDATA, CON GRANDE FATICA, A BUSSARE A CONVENTI E QUANT'ALTRO PER POTER TROVARE LE ACCOGLIENZE PER I PELLEGRINI.

E' troppo facile fare i pseudo affidati alla provvidenza quando si ha un telefonino in tasca e si può chiamare, è facilone e non pellegrino arrivare dicendo: "sono qui..." e poi magari arrabbiarsi se non si è accolti, credo che sia un segno di educazione e di umiltà chiamare diecendo:
"Io verrei da voi fra due giorni...è possibile?"

Dico tutto questo per chi si mette ora in cammino, per quelli che "siccome hanno fatto Santiago" credono di essere pellegrini e tutto pretendono dalle colline spianate a gli ostelli ad ogni passo (magari dimenticandosi che negli stessi, là, si sono preso le pulci o gli è stato buttato fuori dalla finestra lo zaino perchè erano ancora a letto alle 9.00).

CHIEDO A TUTTI DI AIUTARE QUESTO CAMMINO RISPETTANDO LA SUA GIOVINEZZA, RISPETTANDO LA GENTE CHE NON HA ANCORA BEN CAPITO CHI SONO I PELLEGRINI,
CAPENDOLI E PRESENTANDOSI CON UNA PICCOLA TELEFONATA

vedrete che tutte le porte si apriranno!

GRAZIE

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