mercoledì 26 marzo 2014

Benedizione a due pellegrini speciali!

benedizione pellegrina in chiesa di Stefen e Socke che stanno per intraprendere il loro Cammino! Non sono carini?! E grazie al prete che ha benedetto tutti e due i pellegrini...due zampe e quattro!

martedì 25 marzo 2014

La bella fiera!

QUESTO L'ANNO SCORSO...MA QUEST'ANNO SARA' ANCORA PIU' BELLA!....sfido ci sono anch'io! Ma no, scherzo, questa è una battuta alla Mafalda...veniteci però, io vi aspetto!

UN RICORDO PELLEGRINO...LA FESTA DELL'ANNUNCIAZIONE


Io credo che questo giorno, oggi, sarà per me sempre legato a questo ricordo.
Era il 2007 e Marisa ed io camminavamo per la prima volta verso Monte Sant'Angelo, non sapevamo di sentieri e camminavamo quasi sempre su strade anche trafficatissime facendo tappe impressionanti...poi ci siamo dette che l'Arcangelo spingeva da dietro perché nessuna delle due poteva fare tappe così....ma le facemmo. Quel giorno, bel belle e con anche qualche ora di pioggia, camminammo lungo la statale a scorrimento veloce dal centro di Campobasso a San Marco la Catola (ora i pellegrini ci mettono 3 tappe! Lungo la strada sono circa 40 km.). Al tramonto, finalmente di sole, telefonammo dai piedi della collina ...e chi ha fatto questo cammino sa quanto è ripida e lunga la salita, al convento dei Capuccini che furono molto carini e ci dissero che ci avrebbero accolti. Rincuorate salivamo la collina e, ad un paio di chilometri dall'arrivo, ci vennero incontro dei postulanti in macchina che ci fecero salire dicendo: "Padre Matteo ha detto che per oggi avete già camminato abbastanza, salite che andiamo al convento." E a noi quasi dispiacque perché il tramonto era bellissimo e non eravamo stanche (?!) Arrivate al convento ci offrirono il the con i biscottini e poi...era l'ora del rosario. Io non amo il rosario, troppe parole, troppo lungo...ma comunque, ovviamente, tutta sudata me ne stetti buona e lo dissi...a Marisa piaceva. Poi ci furono date due belle camerette con in mezzo quella che era stata di Padre Pio, ci lavammo e fu ora di cena, buona e bella con frati molto carini. Dopo cena eravamo pronte a tuffarci nei letti, la stanchezza era arrivata tutta d'un colpo ed invece...Padre Matteo annunciò che: "E' la festa dell'Annunciazione, andiamo in chiesa a meditare..." Beh, una meditazione silenziosa ci poteva stare...ma non fu così, era un altro rosario e, ben conscio della nostra stanchezza che ci avrebbe fatto addormentare appena sedute, padre Matteo ci mise in mano dei libretti per leggere ad alta voce e a turno le meditazioni ogni 10 ave marie....credevo di morire! Anche Marisa strabuzzava gli occhi...superammo anche questi "ardui chilometri" e, finalmente, piombammo nei letti...ma quella cella di Padre Pio mi inquietava...ci avevamo scherzato sopra dicendo: "Ma non è che sto corridoio lunghissimo è ancora pieno di diavoli?!". A metà notte ebbi bisogno di andare in bagno e, al buio, uscii nel corridoio e lanciai un urlo, fuori dalla mia porta c'era un ombra minacciosa con un bastone in mano...si rivelò essere una statua di San Francesco ad altezza umana e senza piedistallo che brandiva una croce per cui pareva proprio una persona minacciosa....e chi l'aveva notata prima?!...
Per me questo ricordo sarà per sempre la mia "Annunciazione pellegrina"!

lunedì 24 marzo 2014

ECCO DOVE SARO' IL 28, 29, 30 MARZO

QUESTO E' IL PROGRAMMA DELLO STAND DEI CAMMINI, VENITECIIIII!

Percorsi di Terre di mezzo Editorencontra gli autori a Fa’ la cosa giusta!
I nostri autori: Fa' la cosa giusta! 
Nella scorsa edizione di Fa’ la cosa giusta! abbiamo voluto sperimentare una nuova iniziativa: lo stand di Percorsi di Terre dove poter incontrare gli autori delle guide. E’ stato un successo. Durante i tre giorni sono state centinaia le persone che si sono fermate a fare domande, scambiare opinioni o anche solo ringraziare gli autori per il prezioso lavoro che fanno.

Quest’anno avremo ancora con noi gli autori della passata edizione: Giancarlo Cotta Ramusino, Luciano Callegari, Riccardo Latini, Immacolata Coraggio e Simone Frignani.

A loro si aggiungeranno anche Angela Seracchioli, autrice di Di qui passò Francesco e Con le ali ai piedi, Luciano Mazzucco, tra gli autori della Guida alla via degli abati e Giovanni Caprioli, autore della guida A Santiago lungo il Cammino portoghese.

Ecco quando incontrarli:

Venerdì 28 marzo: Ramusino, Callegari, Seracchioli, Coraggio e Latini.

Sabato 29 marzo: Ramusino, Callegari, Seracchioli, Coraggio, Frignani, Caprioli e Latini.

Domenica 30 marzo: Ramusino, Callegari, Seracchioli, Mazzucco, Frignani e Latini.

E non perdete gli appuntamenti del programma culturale dedicati ai percorsi:

Data e orario Evento
29 marzo 2014
11:30 I Cammini per Santiago de Compostela
Fa’ la cosa giusta!, Milano
29 marzo 2014
14:30 - 15:30 Italia coast to coast
Fa’ la cosa giusta!, Milano
30 marzo 2014
11:30 Il trekking del lupo
Fa’ la cosa giusta!, Milano
30 marzo 2014
14:30 - 15:30 Gli itinerari di lunga percorrenza
Fa’ la cosa giusta, Milano

il rock apocalittico...

mi piacciono sti "monaci" un po' dark dalle voci angeliche...un po' apocalittici e pure da "nome della rosa" con questo rock-gregoriano... beh proprio bravi

una santa pellegrina

Catarina Ulfsdotter, meglio conosciuta col nome di Caterina di Svezia, era la secondogenita degli otto figli di S. Brigida, la grande mistica svedese che molta influenza ebbe nella storia, nella vita e nella letteratura del suo Paese, assai più della regale compatriota Cristina, che riempì delle sue stranezze le cronache mondane della Roma rinascimentale. Anche Brigida e la figlia Caterina legarono il loro nome alla città di Roma, ma con ben altri meriti.
Caterina, nata nel 1331, in giovanissima età si era maritata con Edgarvon Kyren, nobile di discendenza e soprattutto di sentimenti, poiché acconsentì al desiderio della giovane e graziosa consorte di osservare il voto di continenza, anzi, con commovente emulazione nella pratica della cristiana virtù della castità, si legò egli stesso a questo voto. Caterina, non certo per rendere più agevole l'osservanza del voto, all'età di diciannove anni raggiunse la madre a Roma, in occasione della celebrazione dell'Anno santo. Qui la giovane apprese la notizia della morte del marito.
Da questo momento la vita delle due straordinarie sante scorre sullo stesso binario: la figlia partecipa con totale dedizione all'intensa attività religiosa di S. Brigida. Questa aveva creato in Svezia una comunità di tipo cenobitico, nella cittadina di Vadstena, per accogliervi in separati conventi di clausura uomini e donne sotto una regola di vita religiosa ispirata al modello del mistico S. Bernardo di Chiaravalle. Durante il periodo romano che si protrasse fino alla morte di S. Brigida, il 23 luglio 1373, Caterina fu costantemente accanto alla madre, nei lunghi pellegrinaggi intrapresi, spesso tra gravi pericoli, dai quali le due sante non sarebbero uscite indenni senza un intervento soprannaturale.
S.Caterina viene spesso rappresentata accanto a un cervo, che, secondo la leggenda, più volte sarebbe comparso misteriosamente per trarla in salvo. Riportata in patria la salma della madre, nel 1375 Caterina entrò nel monastero di Vadstena, di cui venne eletta badessa, nel 1380.
Era rientrata allora da Roma da un secondo soggiorno di cinque anni, per seguire da vicino il processo di beatificazione della madre, che si concluse positivamente nel 1391.
A Roma, narra una tradizione leggendaria, Caterina avrebbe prodigiosamente salvato la città dalla piena del Tevere, che aveva già abbattuto gli argini.
L'episodio è raffigurato in un dipinto conservato nella cappella a lei dedicata nell'abitazione di piazza Farnese. Papa Innocenzo VIII ne permise la solenne traslazione delle reliquie; ma sarà l'unanime e universale devozione popolare a decretarle il titolo di santa e a festeggiarla nel giorno anniversario della morte, avvenuta il 24 marzo 1381.



Autore: 
Piero Bargellini

...IL BISOGNO DEL PERDONO...


Guardate questo video sull'ipnosi regressiva...io è tanti anni che la vorrei fare perchè credo, anzi SO, fermamente che viviamo tante volte e che le vite lasciano tracce...ne ho delle piccole prove.
In maggio avrei dovuto andare a Milano ad un seminario di Brian Weiss, uno dei grandi iniziatori della Ipnosi regressiva ma...non me lo posso permettere e ho dovuto scegliere fra Chartres e questo seminario...ma, prima o poi, dopo aver letto così tanti libri sull'argomento, farò l'ipnosi regressiva...ci tengo troppo!

di notte...



quando non si dorme...si scoprono cose...questo incredibile gruppo, i Gregorian, che cantano di tutto in gregoriano....questo da Santiago!


domenica 23 marzo 2014

CAMMINO MEDITATIVO DI PASQUA CON I SOMARELLI


non è mai successo come quest'anno di non sapere quanti e chi faranno questo cammino meditativo veramente speciale! Tantissime richieste, tanti: "Ti farò sapere" ma a tutt'oggi non SO. Per cui se entro domani sera non ho risposte dovrò annullare il cammino perchè non posso tenere in stanga le varie accoglienze che rischiano di non avere né noi né altri pellegrini se mantengono la nostra prenotazione in un periodo di Pasqua che è tempo pellegrino.
Per cui: CHI E' SICURO DI VOLER FARE QUESTO CAMMINO MI CONTATTI, CHI HA RICEVUTO IL PROGRAMMA E VUOLE FARLO MI MANDI LA SCHEDA DI ADESIONE SE NO, HAIME', DOVRO' ANNULLARE TUTTO ENTRO I PRIMISSIMI GIORNI DELLA PROSSIMA SETTIMANA!
Guardate che ho trovato in youtube!

sabato 22 marzo 2014

la tana del coniglio....

VEDERE IL MISTERO!...youtubes stupendi...sono 10 ma è difficile passare da uno all'altro, provateci, questo è il primo...fantastico!!!!
per poter passare da uno all'altro li dovete vedere in youtube. IO NON SO CHI HA CREATO QUESTO FILM MA, CREDETEMI, E' UN GENIO! Trovate il tempo per vedere i 10 filmati in tutto sono più o meno 100 minuti...veramente è da far vedere a chi vi è caro! Io credo che sia proprio così, lo sperimento nella mia vita, lo vedo accadere nel bene e nel male...per male intendo quando mi dimentico che sono io che creo la mia realtà....guardatelo e pensateci su...perchè: "Quanto vi volete addentrare nella tana del coniglio?" è una bellissima domanda!


venerdì 21 marzo 2014

Parigi...val bene un biglietto!!!

Du du du du du firulì firulà jump jump...sto saltando!!! Ce l'hooooooo, ma cosa?! Il biglietto aereo per Parigi per il mini cammino, altrimenti detto il caminetto Parigi- Chartres SARAAAAAAA' jump jump

giovedì 20 marzo 2014

Solstizio d'estate...

Ascoltate e guardate la bellezza! Un coro di 15.000 persone lettoni che celebrano così ogni 5 anni il solstizio d'estate...io lo farò camminando verso Chartres!
http://sorisomail.com/partilha/349717.html

Buona sera!!!

Valzer per iniziare il giorno...tango per finirlo...Dio che voglia di ballare che ho! Buona sera!!!

mercoledì 19 marzo 2014

il mio angelo buffo

...a volta si entra dentro dei mondi di morte...a volte si vorrebbe aiutare qualcuno e non si può...e si deve lasciare andare, proseguire per la propria strada senza voltarsi indietro...e ci si sveglia la mattina con questo senso di impotenza che brucia, ma nulla si può fare...io mi salvo con LUCIO...è ore che lo ascolto a tutto volume, vivere in campagna te lo permette, LUCIO è vita in tutte le sue sfaccettature, E' SEMPRE vita!! Grazie mio angelo buffo!

martedì 18 marzo 2014

non volgersi indietro...

Mai come oggi mi è stata chiara questa parabola...e...Mafalda la sintetizza così...

(Luca 9,57-62) In quel tempo, mentre camminavano per la strada, un tale disse a Gesù: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio».


...alchimia

i cammini...viaggi alchemici di trasformazione della materia grezza...verso l'oro al centro di sé stessi...

lunedì 17 marzo 2014

VERDE!!!

VERDE SPERANZA, VERDE PER SAN PATRIZIO E LA VERDE IRLANDA OGGI E' IN FESTA, VERDE LA PARETE APPENA DIPINTA DA RAFFAELLA, VERDE IL MIO GILLET E, QUEL CHE PIU' CONTA PER ME, VERDE LA BORSINA DELLA POSTA CHE MI PERMETTERA' DI NON FARE PIU' ETERNE FILE ALLA POSTA!!!

Perchè dopo 8 anni, dico 8 anni di file interminabili alla posta per spedire le ben, a tutt'oggi, 13.565 credenziali dei funzionari molto gentili della Posta Impresa di Bastia mi hanno detto che come associazione potevamo avere la magica borsina...il che vuole dire che peserò io le buste, ci metterò io il timbro, farò la distinta e il costo delle spedizioni, che sarà un po' di meno, buona notizia! Verrà addebitato direttamente sul conto dell'Associazione....poi andrò alla posta e passando davanti da tutti consegnerò la mia borsina! Dio che sballo! Se penso a tutte le file!!! E ricordo pure come "friggevo" per scapparmene via dalla Posta quando c'era la Perfetta Letizia e dovevo tornare lì a pulire o a preparare per la cena...e nessuno, dico nessuno, della posta di santa Maria mi ha mai suggerito questa cosa!!! Va beh, da ora in poi si fa così!! E pensare che da bambina giocavo all' "ufficio postale"! Uno ottiene sempre quello che chiede...non potevo giocare a fare la modella così mi veniva un corpo da sballo!?! Invece quello che mi sono venuti sono tanti timbri...amen!

ps unico problema...i pellegrini non vedranno più quanto costa spedire le credenziali...speriamo che siano comunque generosi perchè costa, quanto costa spedire!

domenica 16 marzo 2014

Jordi Savall e la sua viola da gamba

Domenica musicale! Con Raffaella che, quando viveva in Spagna, non si perdeva un concerto di Jordi Savall, andiamo a Perugia per un suo concerto, che bello! Non so che programma farà ma sarà di certo splendido. 

sabato 15 marzo 2014

Parigi-Chartres a piedi...per il solstizio

ci sto sognando sopra...e ho scoperto che: dalla casa in cui è nato mio papà a Chartres seguendo il "Chemin de Charles Péguy" scrittore che ora dovrò leggere...mi ricordo la mia zia francese che ne parlava ma io...non ne so nulla! E, pensate, lui fece il cammino partendo dalla casa in cui era nato suo padre MA NON E' STRAORDINARIO?! Insomma da Boulevard Magenta (zona stazione Est) a Chartres sono 5 tappe di cammino: 21 km., 28 km., 27 km., 17 km., 23 km., un piccolo cammino tutto in pianura....Ho camminato verso l'Apostolo Giacomo...verso l'Alter Cristus Francesco, Verso Gesù, Verso l'Arcangelo Michele, Verso l'Apostola degli Apostoli Maddalena...ora mi manca Maria!! E la sua Rosa tutta blu! (quanto ci sognavo sopra da bambina guardando i tantissimi libri su Chartres che popolavano casa mia! Non mi ci portarono per il gemellaggio, avevo solo 4 anni...ma poi ci andai nel mio primo viaggio all'estero dopo la maturità, a 18 anni...che ricordo stupendo di quel magico BLU!
....questa è un'anteprima! Quest'anno andrò da Parigi a Chartres, più precisamente da Boulevard Magenta dove nacque il mio papà fino a Chartres (lui quando era vice sindaco di Ravenna creò il gemellaggio fra Ravenna e Chartres...il vetro nell'arte!) E sarò là quando si potrà vedere il famoso labirinto e ripercorrerlo...sto impilando soldini per farlo...bello no?!







La magia del solstizio d’estate
Marina Sanvito
Ogni anno il 21 giugno, giorno del solstizio d’estate si ripete un antico cammino che porta molti pellegrini alla Cattedrale di Chartres, in un delizioso paese della Francia famoso in tutto il mondo.
Perché quel giorno e perché un pellegrinaggio un po’ sacro ed un po’ profano ancora oggi nel terzo millennio, in un’epoca totalmente rivolta al materialismo e caratterizzata da una superficialità diffusa che copre però mille incertezze e mille inquietudini?
A mezzogiorno in punto (ma con il passare dei secoli e la precessione degli equinozi, con l’ora legale oggi verso le 14), un raggio di sole filtra da un piccolo buco, stranamente rimasto senza pittura, di una vetrata, detta di Saint- Apollinaire, nella navata laterale ovest della Cattedrale e va a colpire una pietra più bianca delle altre, posta di sbieco nelle lastre che compongono la pavimentazione, proprio su un pezzo di metallo che qualcuno quasi mille anni fa ha fissato, forando la stessa pietra.
In questo stesso giorno viene riaperto ai visitatori il Labirinto, che normalmente resta coperto da tappeti per quasi tutto l’anno.
E’ di foggia circolare di circa 40 piedi di diametro, fissato nel pavimento con pietre più scure tra le altre che lo fanno risaltare immediatamente alla vista di chi entra nella chiesa.
Una rara eredità medioevale questa, ma non la sola poiché ne esistono altri a Reims, ad Amiens, Poitiers ed Auxerre, un importante luogo geometrico nell’edificio.
Si può sicuramente dire che è un simbolo alchimico, ma non si può dimenticare che il dedalo di Chartres non è un vero labirinto perché non ci si può smarrire: è un cammino che ci conduce al centro. Si voleva, cioè, che il pellegrino lo percorresse in un determinato modo, per poi arrivare in un punto preciso. Non si deve stare fermi, ma camminare continuamente, quasi danzare in un modo rituale.
Ma perché?
Non bisogna dimenticare che Chartres è stata costruita su di un poggio dove la tradizione dice che prima i Celti e poi i Galli si recassero in una grotta per venerare una Vergine nera molto rudimentale.
Lo avevano scelto proprio in quel determinato sito della campagna perché ritenevano che fosse il punto d’incontro di correnti terrestri telluriche, che più semplicemente definirei magnetiche.
Anche allora era meta di pellegrinaggi: i Druidi lo consideravano un luogo sacro chiuso in cerchio da menhirs verticali perché potessero raccogliere queste forze della terra ed un dolmen era posto al centro come altare sacrificale. L’acqua del pozzo, poi, serviva per battesimi iniziatici.
Non tutti i pellegrini potevano avere il dono dell’iniziazione, così come non tutti gli uomini hanno la Grazia della Fede, ma a Chartres si percorre il labirinto scalzi perché l’uomo può utilizzare meglio la corrente tellurica che vi affiora ed il suo corpo deve essere in movimento (da qui l’invito a camminare, a danzare), per acquistare proprietà particolari.
I fogli distribuiti ai visitatori in questo giorno ribadiscono che il Labirinto è un esercizio spirituale per i Cristiani, come un immaginario pellegrinaggio alla Gerusalemme Celeste, un pellegrinaggio interiore, spirituale. Il percorso è un sentiero che conduce l’uomo dalla terra a Dio: l’uomo si sente attratto verso il centro poiché là è la Città Santa. Ma percorrere il lungo Labirinto deve essere un modo per aprire se stessi allo Spirito Santo ed uscire da questa esperienza trasformati, per se stessi e per quelli che ci sono vicini.
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Ma gli stessi fogli ci mettono in guardia dall’esoterismo, invece molto diffuso e tangibile. Ho detto, all’inizio, che c’era del sacro e del profano: molti pellegrini giungono qui perché lo ritengono un luogo magico dal quale l’uomo “iniziato” può trarre beneficio dalla percezione di queste forze nascoste che si sprigionano dalla terra.
L’incontro tra queste due diverse realtà non è affatto disturbante, ma lo è sicuramente per la Chiesa tanto che si stanno prendendo gravi decisioni sul chiudere per sempre il Labirinto anche perché, recentemente, un gruppo di persone si è nascosta per tutta una notte nella grotta sotterranea per compiere riti esoterici e così quest’anno, nel giorno di apertura del Labirinto la grotta è stata chiusa al pubblico.
Comunque Solstizio d’estate, raggio di luce e Labirinto sono tre elementi strettamente connessi tra di loro e creati ad arte da” qualcuno” che voleva che proprio da quel giorno gli uomini cominciassero i loro pellegrinaggi a Chartres perché iniziano proprio in questo periodo dell’anno, secondo gli antichi, le grandi pulsazioni della corrente tellurica.


venerdì 14 marzo 2014

LA "PREGHIERA SEMPLICE NON L'HA SCRITTA SAN FRANCESCO!!!

MA PERCHE' PURE I FRANCESCANI...QUESTA CHE VEDETE IN FOTO E' PUBBLICATA DALL'EREMO DELLE CARCERI, CONTINUANO A DIRE CHE LA "PREGHIERA SEMPLICE" E' STATA SCRITTA DA SAN FRANCESCO?! PER CARITA', E' UNA BELLISSIMA PREGHIERA MA NON L'HA SCRITTA SAN FRANCESCO!!!
TANT'E' CHE C'E' PURE UNO STUDIO, UN LIBRO CHE...L'OFM recensisce con un articolo di fra Piero Messa ofm storico del francescanesimo, (non ci deve essere una gran comunicazione fra la pianura e la montagna) insomma sta cosa fa parte della massa di balle che si raccontano su San Francesco mentre la sua più bella preghiera, "Le lodi a Dio Altissimo" che io volli sulla credenziale, è poco conosciuta...C' E' BISOGNO DI RACCONTARE BALLE SU UN ESSERE SUBLIME COSI'?! NON BASTA QUELLO CHE DI VERO SAPPIAMO DI LUI?!

dal sito dell'OFM

La Preghiera semplice è stata pubblicata per la prima volta esattamente cento anni fa, nel dicembre 1912, nella rivista ecclesiastica La Clochette, in Francia. Il testo era in francese, anonimo, e si intitolava Belle prière à faire pendant la Messe (Bella preghiera da recitare durante la Messa).

Tradizionalmente la preghiera è stata attribuita a san Francesco d’Assisi.

Riportiamo la recensione di p. Pietro Messa ofm, pubblicata in Frate Francesco 68 (2002), pp. 413-416, ad uno studio accurato sull’origine e la diffusione di tale preghiera.

La piccola ma pregnante pubblicazione di Christian Renoux fa luce su uno scritto che tanto è diffuso, quanto è problematica la sua storia redazionale. Si tratta nientemeno che della preghiera per la pace attribuita a san Francesco d’Assisi, meglio conosciuta, almeno per il pubblico italiano, come «Preghiera semplice». Come è già esplicitato nel titolo, l’autore cerca di risolvere l’enigma di tale scritto attribuito a san Francesco.

Nel primo capitolo (pp. 13-20) egli esamina gli scritti di Francesco sia nelle raccolte manoscritte antiche, sia nelle edizioni critiche moderne per giungere alla conclusione che tale preghiera non vi figura assolutamente. Nel capitolo successivo (pp. 21-28) Renoux cerca di risalire al momento in cui è apparsa tale preghiera; essa compare per la prima volta nel numero di dicembre 1912 de La Clochette, una piccola rivista, espressione della Ligue de la Sainte-Messe, una pia associazione avente come finalità la diffusione della partecipazione alla Messa, soprattutto domenicale, tra i cattolici. Il fondatore di tale associazione fu un sacerdote della Normandia, Esther Auguste Bouquerel (1855-1923) il quale, in qualità di redattore de La Clochette, nel dicembre del 1912 pubblicò la nostra preghiera sulla medesima rivista definendola una Belle prière à faire pendant la Messe, probabilmente composta da lui stesso.

Nel terzo capitolo (pp. 29-39) viene approfondita l’opera del sacerdote Bouquerel in quanto figura determinante per la diffusione della nostra preghiera, al di là che sia stato lui o no l’autore della medesima. In Normandia egli esercitò diverse attività pastorali, tra cui anche in una comunità di francescani, e la sua prima opera, pubblicata nel 1889, fu un omaggio a una terziaria francescana. Ciò che caratterizzò la sua attività fu l’apostolato eucaristico e, soprattutto dal 1914, la preghiera a favore della pace; questo non era una novità se si considera che il papa Benedetto XV aveva chiesto per il 29 giugno 1918 di celebrare una Messa per implorare il dono della pace.

La preghiera «Signore, fa' di me uno strumento della tua pace» è stata portata nel 1912 alla conoscenza di 8.000 abbonati a La Clochette, tra i quali c’era il canonico Louis Boissey (1859-1932), anche lui appassionato alla preghiera per la pace ed editore di un bollettino, gli Annales de Notre-Dame de la Paix. Proprio in questo bollettino nel gennaio del 1913 pubblicò la preghiera stampata già nel 1912 da Bouquerel, lasciando invariato il titolo, Belle prière à faire pendant la messe, e indicandone l’origine, cioè La Clochette. Tramite questa seconda diffusione la preghiera viene conosciuta dal marchese della Normandia, Stanislas de la Rochethulon et Grente, presidente del Souvenir Normand, un’associazione che vantava tra l’altro legami con il Vaticano.

Proprio grazie a questi legami nel dicembre 1915 il marchese Stanislas de La Rochethulon inviò al Segretario di Stato vaticano, il cardinal Gasparri, una serie di preghiere per la pace da trasmettere al papa. Il 24 gennaio 1916 il cardinale rispose al marchese sottolineando l’interesse del papa soprattutto per le toccanti invocazioni al Sacro Cuore, in effetti consistenti nientemeno che nella Belle prière à faire pendant la messe con alcune varianti. Il 20 gennaio 1916 l’Osservatore Romano pubblicò la preghiera, con una traduzione italiana, preceduta dal titolo Le preghiere del «Souvenir Normand» per la pace, nella quale vennero introdotte altre varianti rispetto all’originale del 1912. Mediante l’Osservatore Romano la nostra preghiera ottiene una grande diffusione e viene ripresa da La Croix che la pubblica il 28 gennaio 1916. L’interesse per questa preghiera crebbe e monsignor Alexandre Pons la pubblicò assieme a una sua conferenza definendola «une prière très ancienne».

Dopo aver esaminato nel capitolo quinto (pp. 55-69) il modo con cui si diffuse la nostra preghiera, Christian Renoux affronta nel capitolo sesto (pp. 71-86) il problema dell’attribuzione a san Francesco. Tutto cominciò quando il cappuccino Étienne Benôit da Parigi pubblicò la preghiera dietro a una immaginetta intitolandola Prière pour la paix; la pubblicò dopo il 1916, probabilmente dopo il 1918, dietro a una immagine raffigurante san Francesco che sorregge la regola del Terz’Ordine. Nella stessa immaginetta viene scritto che questa preghiera riassume meravigliosamente la fisionomia esteriore del vero seguace di san Francesco. Ciò non meraviglia se si considera che proprio in quel tempo sempre più Francesco e Assisi diventavano simbolo di pace. Dagli anni 1920 la nostra preghiera diventa patrimonio non solo cattolico, ma anche protestante. Il Pastore Rambaud, in un lavoro di riconciliazione tra riformati francesi e tedeschi scopre la nostra preghiera e la diffonde in migliaia di esemplari in diversi paesi d’Europa, soprattutto in Svizzera e in Belgio. Essa è diffusa mediante carte postali con il titolo Prière des Chevaliers de la paix e con la menzione «Attribuée a St. François d’Assise». Quindi è nel mondo protestante che la nostra preghiera viene attribuita a san Francesco d’Assisi.

Ormai le porte sono aperte affinché tale preghiera acquisti un successo mondiale (capitolo settimo, pp. 87-110). Prima del 1925 ci sarebbe una traduzione inglese in Gran Bretagna, ma sicuramente dal 1936 compare in un libro di preghiere anglicano pubblicato a Londra, mentre dal 1945 si diffonde una traduzione del pastore protestante Delekat in Germania. Sempre nel 1945 la chiesa di Ginevra diffonde una nuova liturgia con al termine un’appendice di preghiere ecumeniche tra cui compare per il Medio Evo la nostra preghiera definita del XIII secolo e opera di Francesco d’Assisi.

Negli Stati Uniti e nel Canada conobbe una diffusione enorme, e alcuni francescani canadesi affermano che sarebbe stata letta nel 1945 al momento della conferenza di San Francisco da cui nacque l’ONU. Il primo febbraio 1946 il senatore Hawkes la presentò al Senato di Washington definendola come una «preghiera di san Francesco» e precisando che fu scritta nel 1226. Ormai tutti i testi attribuiscono tale preghiera a san Francesco e nel 1952 il pellegrinaggio di Pax Christi a Roma e Assisi adotta tale preghiera. Dagli anni cinquanta le edizioni francescane e DACA in Assisi iniziano a diffondere la nostra preghiera in varie lingue sulle cartoline e in questo modo si è letteralmente sparsa in tutto il mondo, senza che i francescani fossero allarmati da questa falsa attribuzione a san Francesco d’Assisi. Delle diverse versioni musicali è importante ricordare quella di Sebastian Temple nel 1967, eseguita il 6 settembre 1997 nell’abbazia londinese di Westminster al funerale della principessa Lady Diana.

Ormai essa è divenuta una preghiera universale (capitolo ottavo, pp. 111-125), fatta propria dal movimento gandiano di Lanza del Vasto, dal vescovo brasiliano Helder Câmara, dal Consiglio Ecumenico delle Chiese. Madre Teresa di Calcutta la considera come un programma spirituale dei Missionari della carità e la fece recitare nel 1979 quando a Oslo le fu assegnato il premio Nobel per la pace, mentre il vescovo anglicano sud-africano Desmond Tutu la considera parte integrante della sua devozione. Anche dei politici la citarono, come il primo ministro inglese Margaret Thacher il 4 maggio 1979 e il presidente Bill Clinton nel 1995, allorché accolse la visita di Giovanni Paolo II negli Stati Uniti.

Se è vero che il 27 ottobre 1986 Giovanni Paolo II, durante la giornata di preghiera e digiuno per la pace con tutti rappresentanti delle religioni, citò tale preghiera, è pure vero che la scelta di Assisi per quel raduno fu determinato in parte anche alla attribuzione a san Francesco di tale preghiera per la pace.

Nel capitolo nono (pp. 127-139) Renoux con rigore scientifico ricostruisce la modalità con il cui il testo è stato trasmesso, evidenziando in modo particolare le varianti più vistose.

Il testo di Christain Renoux si chiude con la domanda circa l’autore di tale preghiera attribuita a Francesco (capitolo decimo, pp. 141-160); altri prima di lui si sono posti tale domanda. Certamente esclusa la paternità di Francesco, essa ha qualche elemento in comune con uno dei detti del beato Egidio: «Beatus ille, qui amat et non desiderat inde amari; beatus, qui timet et non desiderat inde timeri; beatus, qui servit et non desiderat inde serviri; beatus qui bene se gerit de aliis et non desiderat, quod alii se bene gerant de ipso» [Dicta Beati Aegidii Assisiensis, Quaracchi 1905, p. 4].

La domanda rimane aperta, nella speranza soprattutto di trovare scritti personali di Bouquerel, l’autore più probabile del nostro testo.

La pubblicazione di Christian Renoux si conclude con la riproduzione di numerose varianti e traduzioni (pp. 173-196), un’ampia bibliografia (pp. 197-202), un duplice indice, dei nomi e istituzioni (pp. 203-208) e dei luoghi (pp. 209-210).

L’opera di Christian Renoux si può dire ben riuscita e mostra come la ricerca dell’origine di un determinato scritto, come nel nostro caso la preghiera per la pace attribuita a san Francesco, permette inoltre di comprendere lo sviluppo e l’affermarsi di alcune idee lungo la storia. Il testo di Christian Renoux è un bellissimo strumento anche per meglio comprendere le radici dello «spirito di Assisi».

Il testo a cui si fa riferimento è: CHRISTIAN RENOUX, La prière pour la paix attribuée à saint François: une énigme à résoudre, préface du P. Willibrord-Christian van Dijk, Les Éditions Franciscaines [«Présence de saint François», 39], Paris 2001, 209 p., euro 13,20 - ISBN 2-85020-096-4.


giovedì 13 marzo 2014

Avanti così...caro Francesco!


CARO FRANCESCO...PAPA, DATO CHE CON LA TUA PRESENZA SEMBRA CHE TU ABBIA CANCELLATO TUTTI I PAPI PRECEDENTI...NON SEMBRA CHE SIA PASSATO SOLO UN ANNO DALLA TUA ELEZIONE...ma piuttosto che tu sia sempre stato fra noi! AUGURI PER QUESTO "COMPLEANNO"....AVANTI COSI!!!



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mercoledì 12 marzo 2014

verbi

...coniugazione di verbi secondo Mafalda...vedete voi se andate in su o in giù...io ci provo a salire sempre!

domenica 9 marzo 2014

...FRA ACQUE E DOLCEZZA...QUANTO E' BELLA L'ITALIA!!


Sono tornata ieri dal mio tour trevigiano, che bello! E quanti amici! 
Il cielo blu, una Treviso che è un gioiellino, le tante persone incontrate alle due presentazioni del cammino ad Olmi dal giovane parroco pellegrino (la prima volta che sento un'omelia piena di luce il mercoledì delle ceneri!) e poi a Treviso il giorno dopo nella bella chiesa di San Gregorio ospiti del FAI che l'ha restaurata, pienissima di persone attente, di pellegrini che già hanno fatto il cammino o che vogliono presto partire. Il suono dell'organo che intramezzava il parlare del Cammino, Giuliana che racconta le sue tappe di "Con le ali ai piedi", l'infaticabile Dario che adora la sua città e che con "Siamo Treviso" le da una spinta ad essere sempre più bella e viva...e fra il pubblico pellegrini conosciuti, il grande Oriano e Luigi venuti apposta...
e poi il mio fare la turista e scoprire gli angolini, i rivi, le rogge...e poi cercare Giorgione nella piccola e splendida Castelfranco Veneto (le foto sono da internet non avevo con me la macchina fotografica sigh) INSOMMA 3 giorni speciali!
Io, oramai, viaggio solo con la "scusa" del Cammino ed è bello, giro l'Italia, e non solo, per raccontare come è bello camminare lentamente per scoprirla e...la scopro sempre più, lentamente, piena di gratitudine per tutta la bellezza che ci è stata regalata. 
PELLEGRINI INVITATEMI NELLE VOSTRE CITTA' CHE IO CI VENGO!
GRAZIE AMICI CARI TREVIGIANI PER QUESTI GIORNI SPECIALI!



martedì 4 marzo 2014

LUCIO CARO

E CHI TI DIMENTICA PIU'?! ECCO PER TUTTI VOI UNA DELLE CANZONI SUE CHE PREFERISCO IL GIORNO DEL SUO COMPLEANNO...
Questa, per me, è in musica la sensazione bellissima di essere innamorati, di volare con le ali di questo sentimento, della libertà di volare!...Povero, veramente povero chi non è mai stato innamorato così! Poi, che importa? L'amore finisce, l'amore continua...ma. ameno una volta nella vita si è stati così innamorati da poter spaccare il mondo...uhaooooo che bello! E che bello è questo video!
 Lucio, per sempre nel cuore!

sabato 1 marzo 2014

Mafalda...sorellina argentina

LE COSE CHE HO IN COMUNE CON MAFALDA E CHE MI FANNO IDENTIFICARE CON QUESTO FUMETTO...DIREI TOTALMENTE!
1 E' sincera, totalmente sincera, a costo di rimetterci
2 E' politicamente impegnata ed è di sinistra...quella vera
3 E' femminista nel senso più bello del termine
4 E' un'idealista ottimista che a volte si deprime
5 Ha difetti e lo sa e non li nasconde
6 ma...nonostante i difetti, che ammette pubblicamente, crede in sé stessa
7 E' cicciotta e ha le gambe corte...sa di essere ciccia ma non ne fa un dramma
8 Ha quel tanto di cattiveria che non guasta
9 Più che altro minaccia ritorsioni cattive...ma poi è buona
10 Ha una visione globale della vita e si preoccupa per le sorti del mondo
11 Non può soffrire i parolai, crede alle parole solo se seguite dai fatti
12 E' feroce con i parolai e li denuncia pubblicamente
13 E' circondata da un mondo che non la capisce molto
14 E per questo si sente a volte sola
...vi basta!?! Mafalda non è solo un fumetto è una visione della vita! Grazie Qiuno, sei un genio!




UNA BELLA NOTIZIA DA GUBBIO!


Io non ci potrò andare ma se qualche pellegrino o interessato al cammino è a Gubbio oggi, questa è una bella cosa a cui partecipare!

Nasce la “PiccolAccoglienza Gubbio”


GUBBIO (27 febbraio 2014) – Nel 2013 era nato a Gubbio l’Ufficio diocesano per la pastorale del tempo libero, pellegrinaggi, turismo e sport, affidato al coordinamento di Simone Minelli. A un anno esatto dalla decisione del Vescovo della diocesi eugubina sarà inaugurato l’ufficio di “PiccolAccoglienza Gubbio”, una sorta di infopoint per il turismo religioso in città e - in particolare - dedicato ai pellegrini in cammino lungo il Sentiero francescano La Verna - Gubbio - Assisi.
Appuntamento fissato per le ore 18 di sabato primo marzo, in via Cairoli 18, al piano terra del Centro pastorale San Filippo. Il nuovo ufficio, che sarà inaugurato dal vescovo mons. Mario Ceccobelli, si trova in un luogo centrale, ottimo dal punto di vista strategico e potrà diventare un punto di riferimento speciale per tutti i pellegrini che, ogni anno, attraversano la Via di Francesco.
Tante le iniziative che l’Ufficio diocesano per la pastorale del tempo libero, pellegrinaggi, turismo e sport ha messo in cantiere per il 2014. A breve sarà realizzata la seconda edizione della cartolina del pellegrino; poi, in tutti i luoghi di accoglienza verrà predisposto un timbro unico da apporre sulle credenziali dei pellegrini; sarà ampliata la collaborazione per l’organizzazione dell’evento annuale “Il Sentiero di Francesco” e con il Centro studi nutrizione umana, per la 28esima edizione di “Gubbio Città del ben…essere!”; infine, sarà promossa una giornata di pulizia e sistemazione del Sentiero francescano in collaborazione con il gruppo scout di Gubbio e il locale Club alpino italiano.