...è sempre difficile, i pellegrini sono sul treno e, fra poco a Firenze, le loro strade si divideranno. Tornare a casa è un riapropriarsi del territorio, dei ritmi, degli impegni quando la testa è ancora sui sentieri assieme ai compagni di cammino e non è mai semplice perchè chi è stato a casa non condividendo quel mondo di cose che è un Cammino fa fatica, di solito, a capire lo stralunamento dei pellegrini di ritorno... ma c'è chi ne è veramente felice del nostro tornare a casa, i nostri animaletti. I miei gatti, alla spicciolata, sono tornati tutti a farmi festa con strusciamenti,miagolii e richieste di carezze, manca all'appello solo Micha che non si è ancora vista. La cara Lucia, la vicina senza cui non saprei come fare per allontanarmi lasciando soli gatti e piante, mi diceva che solo Benny c'era sempre, deve essere la vecchiaia e la sua provata fedeltà, gli altri senza di me sono andati a spasso. Cara Benny che ora beata dorme sul mio letto! Mi immagino che festa farà il cagnone (che gli assomiglia tanto) al "gigante buono" Mauro, pare che sia stato quattro giorni ad aspettarlo e che poi si sia rassegnato per cui, la sua gioia sarà tanta. Anche Antonella e Paolo hanno una bella cagnona nera e anche lei farà festa...buon ritorno a casa a tutti voi pellegrini compagni di cammino ...consolatevi, anche se io abito sul Cammino e il Cammino, i pellegrini, sono la mia vita, sono stralunata e un pò triste quanto voi!
mercoledì 30 maggio 2012
martedì 29 maggio 2012
l'arrivo...sigh, l'ultimo giorno insieme!
ci siamo lasciati poco fa davanti all'albergo, Cristiana era già partita ma poi ci ha salutato uno per uno via telefono mentre eravamo a cena e Marisa ci aveva chiamato con grande puntualità proprio mentre arrivavamo davanti la Basilica di Francesco...avremmo continuato volentieri e ora pare strano il silenzio della mia casetta...queste sono le ultime foto del gruppo che per dieci giorni è stato veramente un corpo unico. Un'ultima bella giornata di sole con uno scroscio improvviso che non abbiamo vissuto perchè eravamo a Santa Chiara e così, fuori, ci aspettava un bellissimo arcobaleno a coronare le ultime ore insieme, grazie: Oriano, Mauro, Cristiana, Beppe, Claudia, Paolo, Antonella, Stefano e Eligio...grazie per questi giorni di allegria e spensieratezza, di risate e condivisione; di Bellezza e...arrivederci sull'Altipiano o forse anche prima...Mauro conserverà la nostra "Candela della meditazione" ha detto che l'accenderà la notte di Natale...poi la riaccenderemo insieme e sarà di nuovo bello! Vi voglio bene
"i meditativi" sono in arrivo ad Assisi!!
sono a pochi chilometri, gli zaini li stanno attendendo all'albergo, io sono "lavata e stirata" e ne aprofitto per mettere un post...sempre di corsa perchè li andrò ad attendere alla statua di Padre Pio prima dell'ultima salita fino alla meta, la tomba di Francesco!....che dire, un cammino magnifico che loro vi racconteranno poi in dettaglio perchè la simpaticissima Cristiana ha tenuto un diario dettagliato che poi il "mitico Oriano" metterà sul sito. Di gran volata ho scaricato sul computer un pò di foto delle tappe che mancano all'appello, ovvero da Città di Castello fino a qui e le metterò tutte un pò mescolate contando sulla mia solita connessione lentissima...speriamo! Dunque, il tempo è stato bello e, quando il sole non risplendeva, la pioggia è stata solo una leggera spruzzata che finiva presto. Il divertimento generale grande con punte speciali tipo la serata musicale al Pioppo dove i proprietari sono spledidi, la corsa attorno alla fontana dei matti a Gubbio con relativo diploma di "matto onorario" le barzellette sempre impreviste e puntuali di Cristiana...le meditazioni...sempre più fonde...i giorni dedicati a persone amate bisognose di pensieri positivi inviati da un gruppo sempre positivo...non un solo momento di incomprensione o anche lieve dissidio...nessuna vescica irreparabile...tanta voglia di camminare e un gran buon passo...meglio di così veramente non poteva essere! Qui ad Assisi ora c'è il sole, un pò velato e freschino, perfetto per l'ultima salita...vado ad attenderli, ciaooooo e buon cammino ai tanti pellegrini incontrati e a quelli dopo e prima di noi...sempre tanti e tutti contenti! Che bello!!!
venerdì 25 maggio 2012
...i giorni dopo....
mi scuso per gli errori di battuta e la sintesi ma il tempo scorre e devo raggiungerli...terzo giorno fra le nebbie e la pioggia ma la merenda a Montagna, la visita bellissima a Montecasale e l'accoglienza calorosa nel convento spartano ma veramente "pellegrino" dei Cappuccini di Sansepolcro hanno scaldato ancora di più i nostri cuori...i pellegrini cantavano e ripetevano sotto la pioggia il "mantra toscano" della gioiosissima lucchese Cristiana "Un se ne pole più!". Terzo giorno nuvolo ma con promessa di sereno...promess mantenuta! Questo è un gruppo che ama tutto: la natura, lo Spirito, la condivisione e l'arte e così, la mattina, abbiamo fatto i turisti nella bellissima Sansepolcro e a Monterchi alla Madonna del Parto di Piero della Francesca. Belli questi pellegrini! Di: Mauro, Antonella, Paolo e Cristiana già vi ho detto in due parole ma ci sono anche: Eligio, grande pellegrino compostellano, silenzioso e sempre pronto ad essere carino con tutti; Claudia dalle proprompenti risate, suo marito Giuseppe spiritoso e...fortunato, ha pure trovato un braccialetto semi sepolto su un sentiero! e poi Stefano già pellegrino meditativo con Marisa e Patrizia della seconda parte del cammino, timido miteleuropeo di Monfalcone tanto dolce, e poi...che dire di Oriano, guida esperta e vostro buon amico visto che se questo sito esiste e fiorisce lo dobbiamo a lui!
A Sansepolcro il Vespro con le care Clarisse e l'incontro che è piaciuto tanto a tutti con don Achille," il grande piccolo uomo" sempre disponibile e...grande!
Insomma, meglio di così non potrebbe andare, ora il sole scotta e loro camminano, devo fuggire, se no non mangeranno i panini che ho con me, alla Pieve de Saddi....e la storia continua...ciaoooo
i magnifici 10 primi due giorni!
sono partiti presto da Città di Castello ed io, con la macchina, gli zaini, i panini e il tempo da dedicare ad internet sono rimasta indietro e così ora, fra una telefonata pellegrina e l'altra cerco di mettere brevi note su questo cammino meditativo. Metterò un paio di post così, mi metterò in pari poi.
Il gruppo già da Arezzo pareva carino e direi che fin dalla sera a cena era "un gruppo" il tempo inclemente e, la scossa di terremoto appena avvertita pareva non smuovere la spontanea gioiosità di tutti...la nostra prima meditazione nella cappelluccia quasi grotta della Verna ci ha dato " il via del cuore" e la messa e benedizione del pellegrini sempre al Santuario la mattina dopo...il via ai passi. Giorno grigio con quakche goccia ma i fiori erano un tripudio di primavera e la grande conoscenza di uno di loro il "cuor contento di Asiago" come io chiamo Mauro, lui uomo dei boschi e delle praterie, li ha fatti arrivare tutti pieni di informazioni e notizie sulla natura in boccio. La cara Cinzia e tutta la famiglia dell'accoglienza "Il castellare" a Pieve Santo Stefano, hanno fatto il resto...e si è cominciato il "pellegrinaggio delle mandibole" perchè i pellegrini mangiano bene!
Il secondo giorno piveva e la salita fino al cimiterino ai piedi di Cerbaiolo dove riposa Chiara è stata fra gli scrosci. Prima la sosta al "Museo del Diario" interessantissima e poi, nel piccolo ossario del cimiterino, una meditazione e la condivisione dei panini che lì aveva il sapore di una vera comunione. A Viamaggio, a 1000 m. il freddo era autunnale ma i termosofoni andavano a palla, ero andata loro incontro per vedere se c'era qualcuno che non ce la faceva ma...macchè, questi sono dei tosti e anche la cara "furetta" Antonella e il suo silenzioso e sorridente marito, Paolo, che mai avevano camminato così, andavano e nessuno è voluto salire in macchina! Bello no?!...metto un altro post...ciao
giovedì 24 maggio 2012
che gruppo fantastico e che cammino speciale!
non me ne vogliano i pellegrini dei cammini meditativi precedenti a questo...in fondo io li ho conosciuti solo all'arrivo..ma questi "miei" pellegrini sono proprio speciali e, se non ho ancora scritto su questo cammino, è perchè o non c'era internet, o ero troppo impegnata a stare con loro! Come potete vedere dalle foto in fatto di tempo non ci siamo fatti mancare nulla: pioggia, nebbia, freddo e sole...ora siamo al sole ed è stata una giornata fantastica...ma tanto dobbiamo ancora fare, siamo a Città di Castello dopo aver visittato l'Eremo del Buon Riposo che è finalmente riaperto e che è splendente anche perchè il custode che lo ha restaurato, Andrea, è accogliente come i muri di questo eremino francescano. Accolti anche dal proprietario che è venuto apposta da Città di Castello, dove ora siamo, la visita è stata interessantissima...sto scrivendo in fretta perchè fra 20 minuti reincontro i pellegrini e insieme andiamo al Vespro delle care Clarisse Urbaniste e poi, lì, ci raggiungerà il " mitico di Castello" don Achille Rossi e chiacchiereremo un pò con lui...insomma questo post è solo un piccolo assaggio del "cammino meditativo" tanto per farvi sapere che tutto va benissimo e che stiamo tutti stra bene, schiena mia compresa...ma domani, se posso, vi dirò di più.
Ah...notizie "con le ali" Oreste a decespugliato attorno alla grotta di San Michele in Vetuli dopo Sulmona e ora sarà semplice trovarla...che bello!!! Buon cammino pellegrini! Siete tanti, l'altra sera dai Cappuccini eravamo 23...e ne incotro dappertutto...che bello!
venerdì 18 maggio 2012
domani si parte!
e così domani incontrerò i nuovi "pellegrini meditativi" alla stazione di Arezzo e avrà inzio questa nuova avventura assieme a loro e il caro Oriano...la mia schiena pare che stia migliorando anche se mi sento un pò indebolita dalla "botta voltaren" che per chi non prende medicine è una botta grossa. Parto corazzata di ogni possibile rimedio per un eventuale ritorno di mal di schiena che sta lì...covando. Tutto è pronto e domani mattina passerò da Marisa per...la sua benedizione perchè è sempre lei la "titolare del cammino meditativo" io la sostituisco e spero di essere all'altezza della maestra. Qui ad Assisi nella spedizione delle credenziali e risposte varie via email mi sostituisce la carissima Alessia che si è offerta di fare questo prezioso servizio per cui, pellegrini, le credenziali partiranno da qui comunque. Non so se riuscirò a mettere qualche post in questi 10 giorni, se potrò lo farò se no...silenzio stampa, sorry! Buon cammino a tutti coloro che saranno in cammino...insieme a noi...ciaoooo
giovedì 17 maggio 2012
la mamma dei bolognesi...e il compleanno di Marisa!
E' ancora mattina presto e...la mia lombalgia sta migliorando...sto ricostruendomi per la partenza del "Cammino meditativo" e ce la farò, mannaggia con sto tempo che un giorno fa 30° e la mattina dopo 3° mi sa che mi sono presa un'infreddata, niente a che vedere con le pene lunghissime di Marisa ma...in fatto di dolore ne sto facendo l'esperienza e sono imbottita di antidolorifici.
Oggi è il compleanno di Marisa AUGURI AMICA CARA! Ed è pure la festa della Madonna di San Luca...la mamma dei bolognesi credenti e non, una figura di famiglia!
E allora, Madonna serissima con il bimbo un pò vecchietto in braccio, proteggi "il gambo di queste due pianticelle"...un pò vecchiette che hanno ancora tanto da fare...
questo è quello che dice "I santi del giorno" della Madonna di San Luca ed è molto vero.
La venerazione verso la Madonna di San Luca, con il culto del vescovo S. Petronio, costituisce un dato caratterizzante la città e diocesi di Bologna. Questo vincolo di grazia e benedizione, iniziato con la fondazione della chiesa sul Monte della Guardia nel 1194, ebbe una storica conferma allorchè durante l'episcopato del beato Nicolò Albergati, il 4 luglio 1433, la venerata immagine scese per la prima volta dal Colle della Guardia per liberare la città dalle piogge diluviali. Dal 1476 la visita della B. Vergine si verifica con cadenza annuale nei giorni delle Rogazioni antecedenti l'Ascensione. Ogni evento, triste e lieto, della storia di Bologna si riflette su questa immagine dolce e austera, che appartiene al modello della Hodigitria, cioè di Colei che indica la Via. Maria sembra ripetere ai Bolognesi le parole pronunciate a Cana: "Fate quello che Egli vi dirà" (cfr. Gv 2,5). La Madonna di San Luca, incoronata dall'arcivescovo Alfonso Paleotti nel 1603, ricevette un prezioso regale diadema per le mani di Pio IX il 10 giugno 1857 nel corso del viaggio alle Legazioni Pontificie.
Oggi è il compleanno di Marisa AUGURI AMICA CARA! Ed è pure la festa della Madonna di San Luca...la mamma dei bolognesi credenti e non, una figura di famiglia!
E allora, Madonna serissima con il bimbo un pò vecchietto in braccio, proteggi "il gambo di queste due pianticelle"...un pò vecchiette che hanno ancora tanto da fare...
questo è quello che dice "I santi del giorno" della Madonna di San Luca ed è molto vero.
La venerazione verso la Madonna di San Luca, con il culto del vescovo S. Petronio, costituisce un dato caratterizzante la città e diocesi di Bologna. Questo vincolo di grazia e benedizione, iniziato con la fondazione della chiesa sul Monte della Guardia nel 1194, ebbe una storica conferma allorchè durante l'episcopato del beato Nicolò Albergati, il 4 luglio 1433, la venerata immagine scese per la prima volta dal Colle della Guardia per liberare la città dalle piogge diluviali. Dal 1476 la visita della B. Vergine si verifica con cadenza annuale nei giorni delle Rogazioni antecedenti l'Ascensione. Ogni evento, triste e lieto, della storia di Bologna si riflette su questa immagine dolce e austera, che appartiene al modello della Hodigitria, cioè di Colei che indica la Via. Maria sembra ripetere ai Bolognesi le parole pronunciate a Cana: "Fate quello che Egli vi dirà" (cfr. Gv 2,5). La Madonna di San Luca, incoronata dall'arcivescovo Alfonso Paleotti nel 1603, ricevette un prezioso regale diadema per le mani di Pio IX il 10 giugno 1857 nel corso del viaggio alle Legazioni Pontificie.
martedì 15 maggio 2012
Il Giro d'Italia ad Assisi!
sono a 9 km. da Assisi mentre vi scrivo, gli elicotteri volano ed è divertente pensare che stanno facendo le riprese che sto vedendo alla TV. Bello il Giro d'Italia! Una volta tanti anni fa con una università per cui lavoravo, con gli studenti di economia, tutti su un camper seguimmo, eravamo nella carovana del giro e io "mi feci" le tappe alpine fino poi a Milano, facevano un'inchiesta sull'impatto economico del giro. Io mi divertii un sacco è un mondo incredibile che si muove compatto, e io dormivo sempre negli alberghi dei giornalisti e si andava a ballare la sera, bello! Una cosa che ricordo anche era il sapore dell'EstaTHE' di cui avevamo il camper carico...ne ho bevuto troppo nel giro e da allora mai più! Mi piaceva sentire le chiacchiere dei giornalisti dietro le quinte così il giro lo seguivo "in diretta"...ora stanno salendo "il muro di San Damiano" così chiamano la salitona da Rivotorto fino alla circonvallazione di Assisi pare che sia del 14%...mi è sempre sembrata ripida! Smetto qui mi guardo l'arrivo!
Poi Bellissimo arrivo, incredibile pensare una volata nelle stradine di questa città da muli e cavalli, bravi! Stanno dicendo che l'arrivo è piaciuto a tutti i ciclisti, un arrivo spettacolare!
E penso di nuovo alla mamma, lei non si perdeva una tappa, era un rito, guai a disturbarla durante il giro!
Pellegrini di oggi e di ieri...l'altro
Questo che segue era l'invito a partecipare al Cammino della Cumpagnia di San Michele di San Marco in Lamis che il "prode Gabriele", che vedete nella foto, mi aveva mandato qualche tempo fa...e le foto sono del loro cammino sotto l'acqua! Mentre quella del bassorilievo si riferisce al "Santo di oggi" San Rupert, giovane pellegrino a Roma...Non so se ci fa santi pellegrinando ma, di certo: la fatica, le vesciche, la pioggia sono le stesse e...la frase che ricopio alla fine di questo post dice tutto...buona giornata a tutti!
San Ruperto era nativo di Bingen, nei pressi di Magonza nella Renania-Palatinato. Esponente di una famiglia ducale, si consacrò con sua madre al Signore durante un pellegrinaggio a Roma sulle tombe degli apostoli. Tornato in patria, promosse l’edificazione di numerose chiese per poi stabilirsi a Bingen e condurre vita eremitica con la sua genitrice. Morì prematuramente all’età di soli vent’anni. Una testimonianza della celebrazione della sua festa è sita nei calendari di Magonza e del LImburgo ed ancora oggi è riportata dal Martyrologium Romanum in data odierna 15 maggio. Il suo culto fu promosso dalla celebre Santa Ildegarda di Bingen
Il pellegrinaggio di San Marco in Lamis è organizzato dalla Confraternita di San Michele di San Marco in Lamis e dura tre giorni: il lunedì 14 maggio, pellegrinaggio a piedi fino a Monte Sant’Angelo, partenza ore 6 arrivo previsto alle ore 17,30; martedì, 15 maggio, Santa Messa nella basilica-grotta alle ore 8 e nel pomeriggio corona angelica; mercoledì, 16 maggio, Santa Messa nella basilica-grotta alle ore 7, partenza a piedi alle ore 8 arrivo previsto a San Marco in Lamis in serata. Il pellegrinaggio è interamente a piedi per circa 35 km. da San Marco in L. a Monte Sant’Angelo sul tracciato della Via sacra Langobardorum ora parzialmente sulla SS 272. Il pellegrinaggio usa antichi rituali e si può vivere un intenso momento di vita comunitaria di amicizia e di fede. Non necessita iscrizione, ma ogni partecipante deve mantenere un comportamento degno ad un pellegrinaggio: vestiti comodi e non indecenti, pranzo sobrio, niente fumo e partecipare attivamente ai momenti di preghiera ed evitare schiamazzi e discorsi inutili.
…Bernard non sapeva più dove andare, era molto incerto e tentennava. Vide la chioma del vecchio eremita confusa fra le nuvole, lo chiamò e gli chiese la strada. “La strada per dove?”, domandò quello. “non lo so”, rispose lui. “Non importa, vai sempre diritto finché non sentirai il bisogno impellente di una svolta : “E dove arrivo così?” “Che pretese…Come fai a sapere dove stati andando se non ci sei ancora arrivato? Quando vi sarai giunto, allora saprai com’è.” “Ed è lontano?” Chiese ancora Bernard. Il vecchio s’incupì. “Il fatto è” rispose, “che quanto ad arrivare, anche su questo ci sono voci piuttosto discordanti.” Si guardò intorno con circospezione, poi accostò la bocca al suo orecchio: “Pare”, sussurrò, “che in realtà nessuno arrivi mai, la strada ha questa peculiarità: dovunque tu ti fermi, lei prosegue sempre oltre.”
Riaprì gli occhi. Il vecchio era ancora sveglio. “O almeno”, aggiunse, “così dicono quelli che hanno già percorso il loro tratto…”.
Da “Il libro segreto di Dante”di Francesco Fioretti
Roma, Newton Compton 2012 pag. 211
Riaprì gli occhi. Il vecchio era ancora sveglio. “O almeno”, aggiunse, “così dicono quelli che hanno già percorso il loro tratto…”.
Da “Il libro segreto di Dante”di Francesco Fioretti
Roma, Newton Compton 2012 pag. 211